NOTE

 

N. 1. Il termine «Sign» viene comunemente usato per indicare l'American Sign Language (A.S.L.); tuttavia in questo libro io lo uso per indicare tutte le lingue nazionali di segni, passate e presenti (per esempio, l'American Sign Language, la lingua dei segni francese, quella italiana, quella cinese, quella yiddish, l'Old Kentish Sign).

Da tale termine sono escluse invece le forme segnate delle lingue vocali (qual è, per esempio, il Signed English), che sono mere traslitterazioni, prive della struttura presente nelle vere lingue dei segni. [Il termine inglese "sign" nell'accezione testé specificata dall'autore, verrà qui reso con «Segni». N.d.T.].

N. 2: Alcuni, nella comunità dei sordi, per sottolineare questa distinzione scrivono la parola «sordità» con l'iniziale minuscola quando si riferisce alla situazione uditiva, e con l'iniziale maiuscola quando indica la condizione linguistica e culturale.

N. 3: Le numerose (e spesso prolisse) note a piè di pagina vanno considerate come digressioni della mente o dell'immaginazione, che il lettore-viaggiatore è libero di seguire o di evitare.