Ringraziamenti
I miei amici Josefina Rosetti, Victorio Cintolessi, Rolando Hamilton e Diana Huidobro mi hanno aiutato a compiere le ricerche sull'epoca della Conquista in Cile e in particolare su Inés Suárez. Malú Sierra ha revisionato ciò che concerne i mapuche. Juan Allende, Jorge Manzanilla e Gloria Gutiérrez hanno corretto il manoscritto. William Gordon mi ha protetto e nutrito durante i silenziosi mesi della scrittura. Sono grata ai pochi storiografi che hanno menzionato l'importanza di Inés Suárez; le loro opere mi hanno permesso di scrivere questo romanzo.
Appunti bibliografici
Le ricerche per questo romanzo mi hanno impegnato quattro anni di avide letture. Non ho tenuto il conto dei libri di storia, delle opere di fantasia e degli articoli che ho letto per immergermi nell'epoca e nei personaggi perché l'idea di aggiungere una bibliografia è venuta solo alla fine. Quando Gloria Gutiérrez, la mia agente, lesse il manoscritto mi disse che senza riferimenti bibliografici questo racconto sarebbe sembrato il frutto di un'immaginazione patologica (accusa che mi è stata spesso mossa): molti episodi della vita di Inés Suárez e della Conquista del Cile le parvero incredibili e dovetti dimostrarle che erano avvenimenti storici reali. Alcuni dei libri ai quali ho attinto, e che sono ancora impilati nella casetta in fondo al giardino in cui scrivo, sono citati qui di seguito.
Quando mi accostai alla storia generale del Cile ebbi la fortuna di avere a disposizione due opere classiche: le Crónicas del reino de Chile (El Ferrocarril, 1865) di Pedro Mariño de Lovera e la fondamentale Historia general de Chile (1884) di Diego Barros Arana, nel cui primo volume si narrano gli episodi della Conquista. Più attuale è la Historia general de Chile (Planeta, Santiago de Chile 2000) di Alfredo Jocelyn-Holt Letelier.
Sulla Conquista mi documentai su diverse opere, tra le quali ricordo l'Estudio sobre la conquista de América (Universitaria, Santiago de Chile 1992) di Néstor Meza, come pure La era colonial (Nacimiento, Santiago de Chile 1974) di Benjamín Vicuña Mackenna, un nome molto legato alla storia e alla storiografia cilena, ed El imperio hispánico de América (Peuser, Buenos Aires 1958) di C.H. Harina. Per lo sfondo storico spagnolo, fra le altre opere, consultai le storie di Spagna di Miguel Ángel Artola (Alianza Editorial, Madrid 1988, voi. 3) e Fernando García de Cortázar (Planeta, Barcelona 2002). Per quanto riguarda i conquistadores, alcuni titoli della mia bibliografia sono Conquistadores españoles del siglo XVI (Aguilar, Madrid 1963) di Ricardo Majó Framis; Los últimos conquistadores (2001) e Diego de Almagro (3.aedición, 2001) di Gerardo Larraín Valdés, e Pedro de Valdivia, capitán conquistador (Instituto de Cultura Hispánica, Madrid 1961) di Santiago del Campo.
Sull'universo mapuche esiste un'importante bibliografia, dalla quale cito il classico Los araucanos (Universitaria, Santiago 1914) di Edmond Reuel Smith e i più moderni Mapuche, gente de la Tierra (Sudamericana, Buenos Aires 2000) di Malú Sierra; Historia de los antiguos mapuche del sur (Catatonia, Barcelona 2003) di José Bengoa e, su un argomento più specifico, Folklore médico cileno (Nacimiento, Santiago de Chile 1981) di Oreste Plath.
Tra le mie letture non potevano mancare due splendidi romanzi storici: Butamalón (Anaya-Mario Muchnik, Madrid 1994) di Eduardo Labarca, e Ay, mamá Inés (Andrés Bello, Santiago de Chile 1993) di Jorge Guzmán, l'unico romanzo a me noto sulla mia protagonista.
Per concludere, una menzione speciale per due testi dell'epoca in cui si svolge il mio libro: La Araucana (1578) di Alonso de Ercilla, della quale esistono innumerevoli edizioni (io ho utilizzato quella di Santillana), compresa quella bellissima del 1842 dalla quale sono state ricavate le illustrazioni di quest'opera, e le Cartas di Pedro de Valdivia, di cui ci sono, fra le altre, due ottime edizioni: quella spagnola della casa editrice Lumen e della Junta de Extremadura (1991), a cura del cileno Miguel Rojas Mix, e quella cilena del 1998, della compagnia mineraria Doña Inés de Collahuasi.