Presentazione

 

Venezia, 1981. Una giovane coppia, appartata su una panchina dei giardini della Biennale, a Sant'Elena, viene aggredita. Il ragazzo resta ucciso, la ragazza precipita in un silenzio al limite della follia, che rende impossibile risalire al colpevole. Alla Polizia non rimane che archiviare il caso. Venezia, oggi. Dalle acque della laguna affiora un cadavere. Si tratta di Mirco Albrizzi, immobiliarista molto conosciuto e vittima troppo illustre per passare inosservata. Se le autorità vorrebbero archiviare la faccenda come suicidio, il commissario Nicola Aldani, incaricato delle indagini, riconosce inequivocabili i segni dell'omicidio. È un caso scomodo, e a complicarlo ci si mette anche quel commissario Zennari, da tempo in pensione, che pretende aiuto per chiudere una storia ormai dimenticata, risalente a quarant'anni prima, l'aggressione ai giardini della Biennale... Ma nulla avviene per caso, e ben presto le due piste si confondono, le acque si intorbidano, gli indizi si inquinano... Sullo sfondo della vicenda, vivida e inconfondibile, Venezia: l'altana sul tetto, dove Aldani ama rifugiarsi; la laguna davanti alle Fondamenta Nove, dove il pilota del commissario fa sfrecciare il vecchio Toni, la lancia in dotazione alla Polizia; il dialetto, che risuona nelle calli e lungo i rii; le acque e le foschie, complici di misteri e custodi di verità.

 

Nato a Venezia (a Mestre, per la precisione) nel 1960, Michele Catozzi ha vissuto a lungo in Veneto. Ha passato molti anni a Treviso, dove si è occupato di editoria e giornalismo. Dopo aver scritto diversi racconti, pubblicati in antologie e riviste, ha deciso di partecipare al torneo letterario IoScrittore con il suo primo romanzo, Il mistero dell'isola di Candia: arrivato tra i finalisti, il romanzo è stato pubblicato in ebook da GeMS. Con Acqua morta ha vinto di larga misura l'edizione 2014 del torneo.

www.michelecatozzi.it.

 

A Marco, Serena e Marzia

 

Avvertenza: il contenuto di questo romanzo è puro frutto della fantasia dell'autore. Anche se molti dei luoghi, dei personaggi e dei fatti citati sono reali o si rifanno alla realtà, essi sono stati utilizzati dall'autore per sostanziare la finzione narrativa, spesso modificando alcuni dettagli per meglio armonizzare l'opera nella sua interezza. Le azioni e le opinioni di tali personaggi, o i fatti narrati, sono dunque esclusivamente riconducibili all'ambito finzionale, nonostante possano esistere fonti documentarie che li collocano nel quadro realistico generale con una certa precisione.

 

Michele Catozzi - Acqua morta. Un'indagine del commissario Aldani
1.html
2.html
3.html
4.html
5.html
6.html
7.html
8.html
9.html
10.html
11.html
12.html