Ringraziamenti
Come sempre, mia moglie, Lucie Green, non mi ha fatto mancare il tè e il sostegno morale, in quantità praticamente uguali (sopportandomi quando, di tanto in tanto, gridavo: «Questo libro è tutto uno sbaglio!»).
Il mio agente, Will Francis (di Janklow e Nesbit), mi ha di nuovo tenuto alla larga da tutti gli altri libri che avrei voluto scrivere, concentrandosi su questa sola buona idea. La mia editor, Helen Conford (e la vice editor Margaret Stead), ha trasformato il mio testo in un libro, assistita con competenza dalla redattrice Sarah Day e da tutta la banda della Penguin Random House.
Dato che sono privo di talento artistico, tutte le fotografie (tranne gli scatti delle mie vacanze e le immagini di repertorio) sono state fatte da Al Richardson, e i diagrammi disegnati da Adam Robinson. La rappresentazione della ciambella da calcio è di Tim Waskett della Stone Baked Games; le ruote dentate 3D che lavorano insieme sono state realizzate da Sabetta Matsumoto dopo che gliel’ho chiesto con molta gentilezza; la foto di Kate e Chris è riprodotta per gentile concessione di, ehm, Kate e Chris; per le immagini tratte da Archaic Bookkeeping devo ringraziare Bob Englund. Tutto il resto è stato creato da me usando qualche combinazione di Excel, Photoshop, GeoGebra e Mathematica. Le schermate di videogiochi rétro risalgono davvero a partite da me giocate all’epoca.
Ringrazio tutti gli esperti che hanno sottratto tempo ai loro impegni per rispondere alle mie domande e commentare le diverse sezioni del libro. Tra questi, mi limito a ricordare Peter Cameron, Moira Dillon, Søren Eilers, Michael Fletcher, Ben Goldacre, James Grime, Felienne Hermans, Hugh Hunt, Peter Nurkse, Lisa Pollack, Bruce Rushin e Ben Sparks. Ho ascoltato più o meno il 93 per cento dei loro consigli.
Inoltre, vorrei ringraziare i numerosi esperti che hanno accettato di parlare con me a microfoni spenti. Vi ringrazierò non ringraziandovi.
Le traduzioni dal latino sono di Jon Harvey e il tedesco (della Svizzera) è stato convertito in inglese con un grande aiuto da parte della famiglia Valori-Opitz. Il libro è stato indicizzato grazie a un codice realizzato da Andrew Taylor. La stessa competizione nascosta nel precedente libro è nascosta anche in questo; ho voluto fare di nuovo il simpatico.
Charlie Turner ha condotto una minuziosa verifica delle affermazioni fatte nel libro, e ogni errore rimasto va inteso come uno scherzo spiritoso che ho chiesto venisse lasciato. Ringrazio Zoe Griffiths e Katie Steckles per le ulteriori ricerche matematiche e i controlli. L’ultima caccia all’errore è stata fatta da Nick Day, Christian Lawson Perfect e dallo straordinario e pedante Adam Atkinson.
Un grazie al gruppo di persone che, per quanto consenta la mia ridicola professione, sono assimilabili a colleghi: Helen Arney e Steve Mould del Festival of the Spoken Nerd, tutte le persone della Queen Mary University of London, Trent Burton di Trunkman Productions, Rob Eastaway di Maths Inspiration, il mio agente, Jo Wander, e l’admin degli admin, Sarah Cooper.
Per il quadrato di Parker, devo ringraziare Bradley Haran. Prendilo come un segno della mia stima, amico.