Il Signore sa che i disegni dei sapienti sono vani.
21Quindi nessuno ponga la sua gloria negli uomini, perché tutto è vostro: 22Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! 23Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio.
4
1Ognuno ci consideri
come ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio.
2Ora, quanto si richiede negli
amministratori è che ognuno risulti fedele. 3A me però, poco importa di venir giudicato da voi
o da un consesso umano; anzi, io neppure giudico me stesso,
4perché anche se non sono consapevole
di colpa alcuna non per questo sono giustificato. Il mio giudice è
il Signore! 5Non vogliate perciò
giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore. Egli
metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni
dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.
6Queste cose, fratelli, le ho applicate
a modo di esempio a me e ad Apollo per vostro profitto perché
impariate nelle nostre persone a stare a ciò che è scritto e non vi
gonfiate d'orgoglio a favore di uno contro un altro. 7Chi dunque ti ha dato questo privilegio? Che cosa
mai possiedi che tu non abbia ricevuto? E se l'hai ricevuto, perché
te ne vanti come non l'avessi ricevuto?
8Già siete sazi, già siete diventati
ricchi; senza di noi già siete diventati re. Magari foste diventati
re! Così anche noi potremmo regnare con voi. 9Ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli
apostoli, all'ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo
diventati spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini.
10Noi stolti a causa di Cristo, voi
sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi
disprezzati. 11Fino a questo momento
soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo schiaffeggiati,
andiamo vagando di luogo in luogo, 12ci
affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo;
perseguitati, sopportiamo; 13calunniati, confortiamo; siamo diventati come la
spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi.
14Non per farvi
vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei
carissimi. 15Potreste infatti avere
anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri,
perché sono io che vi ho generato in Cristo Gesù, mediante il
vangelo. 16Vi esorto dunque, fatevi
miei imitatori! 17Per questo appunto vi
ho mandato Timòteo, mio figlio diletto e fedele nel Signore: egli
vi richiamerà alla memoria le vie che vi ho indicato in Cristo,
come insegno dappertutto in ogni Chiesa.
18Come se io non dovessi più venire da
voi, alcuni hanno preso a gonfiarsi d'orgoglio. 19Ma verrò presto, se piacerà al Signore, e mi
renderò conto allora non già delle parole di quelli, gonfi di
orgoglio, ma di ciò che veramente sanno fare, 20perché il regno di Dio non consiste in parole,
ma in potenza. 21Che volete? Debbo
venire a voi con il bastone, o con amore e con spirito di
dolcezza?
5
1Si sente da per
tutto parlare di immoralità tra voi, e di una immoralità tale che
non si riscontra neanche tra i pagani, al punto che uno convive con
la moglie di suo padre. 2E voi vi
gonfiate di orgoglio, piuttosto che esserne afflitti, in modo che
si tolga di mezzo a voi chi ha compiuto una tale azione!
3Orbene, io, assente col corpo ma
presente con lo spirito, ho già giudicato come se fossi presente
colui che ha compiuto tale azione: 4nel
nome del Signore nostro Gesù, essendo radunati insieme voi e il mio
spirito, con il potere del Signore nostro Gesù, 5questo individuo sia dato in balìa di satana per
la rovina della sua carne, affinché il suo spirito possa ottenere
la salvezza nel giorno del Signore.
6Non è una bella cosa il vostro vanto.
Non sapete che un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta?
7Togliete via il lievito vecchio, per
essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra
Pasqua, è stato immolato! 8Celebriamo
dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di
malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di
verità.
9Vi ho scritto nella lettera precedente
di non mescolarvi con gli impudichi. 10Non mi riferivo però agli impudichi di questo
mondo o agli avari, ai ladri o agli idolàtri: altrimenti dovreste
uscire dal mondo! 11Vi ho scritto di
non mescolarvi con chi si dice fratello, ed è impudico o avaro o
idolàtra o maldicente o ubriacone o ladro; con questi tali non
dovete neanche mangiare insieme. 12Spetta forse a me giudicare quelli di fuori? Non
sono quelli di dentro che voi giudicate? 13Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi!
6
1V'è tra voi chi,
avendo una questione con un altro, osa farsi giudicare dagli
ingiusti anziché dai santi? 2O non
sapete che i santi giudicheranno il mondo? E se è da voi che verrà
giudicato il mondo, siete dunque indegni di giudizi di minima
importanza? 3Non sapete che
giudicheremo gli angeli? Quanto più le cose di questa
vita!
4Se dunque avete liti per cose di
questo mondo, voi prendete a giudici gente senza autorità nella
Chiesa? 5Lo dico per vostra vergogna!
Cosicché non vi sarebbe proprio nessuna persona saggia tra di voi
che possa far da arbitro tra fratello e fratello? 6No, anzi, un fratello viene chiamato in giudizio
dal fratello e per di più davanti a infedeli! 7E dire che è già per voi una sconfitta avere liti
vicendevoli! Perché non subire piuttosto l'ingiustizia? Perché non
lasciarvi piuttosto privare di ciò che vi appartiene? 8Siete voi invece che commettete ingiustizia e
rubate, e ciò ai fratelli! 9O non
sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non
illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, 10né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari,
né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di
Dio.
11E tali eravate alcuni di voi; ma
siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati
giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del
nostro Dio!
12"Tutto mi è
lecito!". Ma non tutto giova. "Tutto mi è lecito!". Ma io non mi
lascerò dominare da nulla. 13"I cibi
sono per il ventre e il ventre per i cibi!". Ma Dio distruggerà
questo e quelli; il corpo poi non è per l'impudicizia, ma per il
Signore, e il Signore è per il corpo. 14Dio poi, che ha risuscitato il Signore,
risusciterà anche noi con la sua potenza.
15Non sapete che i vostri corpi sono
membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò
membra di una prostituta? Non sia mai! 16O non sapete voi che chi si unisce alla
prostituta forma con essa un corpo solo? I due
saranno, è detto, un corpo solo.
17Ma chi si unisce al Signore forma con
lui un solo spirito. 18Fuggite la
fornicazione! Qualsiasi peccato l'uomo commetta, è fuori del suo
corpo; ma chi si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio
corpo. 19O non sapete che il vostro
corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio,
e che non appartenete a voi stessi? 20Infatti siete stati comprati a caro prezzo.
Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!
7
1Quanto poi alle
cose di cui mi avete scritto, è cosa buona per l'uomo non toccare
donna; 2tuttavia, per il pericolo
dell'incontinenza, ciascuno abbia la propria moglie e ogni donna il
proprio marito.
3Il marito compia il suo dovere verso
la moglie; ugualmente anche la moglie verso il marito. 4La moglie non è arbitra del proprio corpo, ma lo
è il marito; allo stesso modo anche il marito non è arbitro del
proprio corpo, ma lo è la moglie. 5Non
astenetevi tra voi se non di comune accordo e temporaneamente, per
dedicarvi alla preghiera, e poi ritornate a stare insieme, perché
satana non vi tenti nei momenti di passione. 6Questo però vi dico per concessione, non per
comando. 7Vorrei che tutti fossero come
me; ma ciascuno ha il proprio dono da Dio, chi in un modo, chi in
un altro.
8Ai non sposati e alle vedove dico: è
cosa buona per loro rimanere come sono io; 9ma se non sanno vivere in continenza, si sposino;
è meglio sposarsi che ardere.
10Agli sposati poi ordino, non io, ma
il Signore: la moglie non si separi dal marito - 11e qualora si separi, rimanga senza sposarsi o si
riconcili con il marito - e il marito non ripudi la
moglie.
12Agli altri dico io, non il Signore:
se un nostro fratello ha la moglie non credente e questa consente a
rimanere con lui, non la ripudi; 13e
una donna che abbia il marito non credente, se questi consente a
rimanere con lei, non lo ripudi: 14perché il marito non credente viene reso santo
dalla moglie credente e la moglie non credente viene resa santa dal
marito credente; altrimenti i vostri figli sarebbero impuri, mentre
invece sono santi. 15Ma se il non
credente vuol separarsi, si separi; in queste circostanze il
fratello o la sorella non sono soggetti a servitù; Dio vi ha
chiamati alla pace! 16E che sai tu,
donna, se salverai il marito? O che ne sai tu, uomo, se salverai la
moglie?
17Fuori di questi casi, ciascuno
continui a vivere secondo la condizione che gli ha assegnato il
Signore, così come Dio lo ha chiamato; così dispongo in tutte le
chiese. 18Qualcuno è stato chiamato
quando era circonciso? Non lo nasconda! È stato chiamato quando non
era ancora circonciso? Non si faccia circoncidere! 19La circoncisione non conta nulla, e la non
circoncisione non conta nulla; conta invece l'osservanza dei
comandamenti di Dio. 20Ciascuno rimanga
nella condizione in cui era quando fu chiamato. 21Sei stato chiamato da schiavo? Non ti
preoccupare; ma anche se puoi diventare libero, profitta piuttosto
della tua condizione! 22Perché lo
schiavo che è stato chiamato nel Signore, è un liberto affrancato
del Signore! Similmente chi è stato chiamato da libero, è schiavo
di Cristo. 23Siete stati comprati a
caro prezzo: non fatevi schiavi degli uomini! 24Ciascuno, fratelli, rimanga davanti a Dio in
quella condizione in cui era quando è stato chiamato.
25Quanto alle vergini, non ho alcun
comando dal Signore, ma do un consiglio, come uno che ha ottenuto
misericordia dal Signore e merita fiducia. 26Penso dunque che sia bene per l'uomo, a causa
della presente necessità, di rimanere così. 27Ti trovi legato a una donna? Non cercare di
scioglierti. Sei sciolto da donna? Non andare a cercarla.
28Però se ti sposi non fai peccato; e
se la giovane prende marito, non fa peccato. Tuttavia costoro
avranno tribolazioni nella carne, e io vorrei
risparmiarvele.
29Questo vi dico, fratelli: il tempo
ormai si è fatto breve; d'ora innanzi, quelli che hanno moglie,
vivano come se non l'avessero; 30coloro
che piangono, come se non piangessero e quelli che godono come se
non godessero; quelli che comprano, come se non possedessero;
31quelli che usano del mondo, come se
non ne usassero appieno: perché passa la scena di questo mondo!
32Io vorrei vedervi senza
preoccupazioni: chi non è sposato si preoccupa delle cose del
Signore, come possa piacere al Signore; 33chi è sposato invece si preoccupa delle cose del
mondo, come possa piacere alla moglie, 34e si trova diviso! Così la donna non sposata,
come la vergine, si preoccupa delle cose del Signore, per essere
santa nel corpo e nello spirito; la donna sposata invece si
preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere al marito.
35Questo poi lo dico per il vostro
bene, non per gettarvi un laccio, ma per indirizzarvi a ciò che è
degno e vi tiene uniti al Signore senza distrazioni.
36Se però qualcuno ritiene di non
regolarsi convenientemente nei riguardi della sua vergine, qualora
essa sia oltre il fiore dell'età, e conviene che accada così,
faccia ciò che vuole: non pecca. Si sposino pure! 37Chi invece è fermamente deciso in cuor suo, non
avendo nessuna necessità, ma è arbitro della propria volontà, ed ha
deliberato in cuor suo di conservare la sua vergine, fa bene.
38In conclusione, colui che sposa la
sua vergine fa bene e chi non la sposa fa meglio.
39La moglie è vincolata per tutto il
tempo in cui vive il marito; ma se il marito muore è libera di
sposare chi vuole, purché ciò avvenga nel Signore. 40Ma se rimane così, a mio parere è meglio; credo
infatti di avere anch'io lo Spirito di Dio.
8
1Quanto poi alle carni immolate agli idoli, sappiamo di averne tutti scienza. 2Ma la scienza gonfia, mentre la carità edifica. Se alcuno crede di sapere qualche cosa, non ha ancora imparato come bisogna sapere. 3Chi invece ama Dio, è da lui conosciuto. 4Quanto dunque al mangiare le carni immolate agli idoli, noi sappiamo che non esiste alcun idolo al mondo e che non c'è che un Dio solo. 5E in realtà, anche se vi sono cosiddetti dèi sia nel cielo sia sulla terra, e difatti ci sono molti dèi e molti signori, 6per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui; e un solo Signore Gesù Cristo, in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo per lui.
7Ma non tutti hanno questa scienza; alcuni, per la consuetudine avuta fino al presente con gli idoli, mangiano le carni come se fossero davvero immolate agli idoli, e così la loro coscienza, debole com'è, resta contaminata. 8Non sarà certo un alimento ad avvicinarci a Dio; né, se non ne mangiamo, veniamo a mancare di qualche cosa, né mangiandone ne abbiamo un vantaggio. 9Badate però che questa vostra libertà non divenga occasione di caduta per i deboli. 10Se uno infatti vede te, che hai la scienza, stare a convito in un tempio di idoli, la coscienza di quest'uomo debole non sarà forse spinta a mangiare le carni immolate agli idoli? 11Ed ecco, per la tua scienza, va in rovina il debole, un fratello per il quale Cristo è morto! 12Peccando così contro i fratelli e ferendo la loro coscienza debole, voi peccate contro Cristo. 13Per questo, se un cibo scandalizza il mio fratello, non mangerò mai più carne, per non dare scandalo al mio fratello.
9
1Non sono forse
libero, io? Non sono un apostolo? Non ho veduto Gesù, Signore
nostro? E non siete voi la mia opera nel Signore? 2Anche se per altri non sono apostolo, per voi
almeno lo sono; voi siete il sigillo del mio apostolato nel
Signore. 3Questa è la mia difesa contro
quelli che mi accusano. 4Non abbiamo
forse noi il diritto di mangiare e di bere? 5Non abbiamo il diritto di portare con noi una
donna credente, come fanno anche gli altri apostoli e i fratelli
del Signore e Cefa? 6Ovvero solo io e
Bàrnaba non abbiamo il diritto di non lavorare?
7E chi mai presta servizio militare a
proprie spese? Chi pianta una vigna senza mangiarne il frutto? O
chi fa pascolare un gregge senza cibarsi del latte del gregge?
8Io non dico questo da un punto di
vista umano; è la Legge che dice così. 9Sta scritto infatti nella legge di Mosè:
Non metterai la museruola al bue che
trebbia. Forse Dio si dà pensiero dei buoi? 10Oppure lo dice proprio per noi? Certamente fu
scritto per noi. Poiché colui che ara deve arare nella speranza di
avere la sua parte, come il trebbiatore trebbiare nella stessa
speranza. 11Se noi abbiamo seminato in
voi le cose spirituali, è forse gran cosa se raccoglieremo beni
materiali? 12Se gli altri hanno tale
diritto su di voi, non l'avremmo noi di più? Noi però non abbiamo
voluto servirci di questo diritto, ma tutto sopportiamo per non
recare intralcio al vangelo di Cristo. 13Non sapete che coloro che celebrano il culto
traggono il vitto dal culto, e coloro che attendono all'altare
hanno parte dell'altare? 14Così anche
il Signore ha disposto che quelli che annunziano il vangelo vivano
del vangelo.
15Ma io non mi sono avvalso di nessuno
di questi diritti, né ve ne scrivo perché ci si regoli in tal modo
con me; preferirei piuttosto morire. Nessuno mi toglierà questo
vanto! 16Non è infatti per me un vanto
predicare il vangelo; è un dovere per me: guai a me se non
predicassi il vangelo! 17Se lo faccio
di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio
di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato.
18Quale è dunque la mia ricompensa?
Quella di predicare gratuitamente il vangelo senza usare del
diritto conferitomi dal vangelo.
19Infatti, pur essendo libero da tutti,
mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero:
20mi sono fatto Giudeo con i Giudei,
per guadagnare i Giudei; con coloro che sono sotto la legge sono
diventato come uno che è sotto la legge, pur non essendo sotto la
legge, allo scopo di guadagnare coloro che sono sotto la legge.
21Con coloro che non hanno legge sono
diventato come uno che è senza legge, pur non essendo senza la
legge di Dio, anzi essendo nella legge di Cristo, per guadagnare
coloro che sono senza legge. 22Mi sono
fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto
tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno. 23Tutto io faccio per il vangelo, per diventarne
partecipe con loro.
24Non sapete che nelle corse allo
stadio tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte
anche voi in modo da conquistarlo! 25Però ogni atleta è temperante in tutto; essi lo
fanno per ottenere una corona corruttibile, noi invece una
incorruttibile. 26Io dunque corro, ma
non come chi è senza mèta; faccio il pugilato, ma non come chi
batte l'aria, 27anzi tratto duramente
il mio corpo e lo trascino in schiavitù perché non succeda che dopo
avere predicato agli altri, venga io stesso
squalificato.
10
1Non voglio infatti
che ignoriate, o fratelli, che i nostri padri furono tutti sotto la
nuvola, tutti attraversarono il mare, 2tutti furono battezzati in rapporto a Mosè nella
nuvola e nel mare, 3tutti mangiarono lo
stesso cibo spirituale, 4tutti bevvero
la stessa bevanda spirituale: bevevano infatti da una roccia
spirituale che li accompagnava, e quella roccia era il Cristo.
5Ma della maggior parte di loro Dio non
si compiacque e perciò furono abbattuti nel deserto.
6Ora ciò avvenne come esempio per noi,
perché non desiderassimo cose cattive, come essi le desiderarono.
7Non diventate idolàtri come alcuni di
loro, secondo quanto sta scritto: Il popolo
sedette a mangiare e a bere e poi si alzò per divertirsi.
8Non abbandoniamoci alla fornicazione,
come vi si abbandonarono alcuni di essi e ne caddero in un solo
giorno ventitremila. 9Non mettiamo alla
prova il Signore, come fecero alcuni di essi, e caddero vittime dei
serpenti. 10Non mormorate, come
mormorarono alcuni di essi, e caddero vittime dello sterminatore.
11Tutte queste cose però accaddero a
loro come esempio, e sono state scritte per ammonimento nostro, di
noi per i quali è arrivata la fine dei tempi. 12Quindi, chi crede di stare in piedi, guardi di
non cadere. 13Nessuna tentazione vi ha
finora sorpresi se non umana; infatti Dio è fedele e non permetterà
che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi
darà anche la via d'uscita e la forza per sopportarla.
14Perciò, o miei
cari, fuggite l'idolatria. 15Parlo come
a persone intelligenti; giudicate voi stessi quello che dico:
16il calice della benedizione che noi
benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il
pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di
Cristo? 17Poiché c'è un solo pane, noi,
pur essendo molti, siamo un corpo solo: tutti infatti partecipiamo
dell'unico pane. 18Guardate Israele
secondo la carne: quelli che mangiano le vittime sacrificali non
sono forse in comunione con l'altare?
19Che cosa dunque intendo dire? Che la
carne immolata agli idoli è qualche cosa? O che un idolo è qualche
cosa? 20No, ma dico che i sacrifici dei
pagani sono fatti a demòni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi
entriate in comunione con i demòni; 21non potete bere il calice del Signore e il
calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e
alla mensa dei demòni. 22O vogliamo
provocare la gelosia del Signore? Siamo forse più forti di
lui?
23"Tutto è lecito!".
Ma non tutto è utile! "Tutto è lecito!". Ma non tutto edifica.
24Nessuno cerchi l'utile proprio, ma
quello altrui. 25Tutto ciò che è in
vendita sul mercato, mangiatelo pure senza indagare per motivo di
coscienza, 26perché del Signore è la terra e tutto ciò che essa
contiene.
27Se qualcuno non credente vi invita e
volete andare, mangiate tutto quello che vi viene posto davanti,
senza fare questioni per motivo di coscienza. 28Ma se qualcuno vi dicesse: "È carne immolata in
sacrificio", astenetevi dal mangiarne, per riguardo a colui che vi
ha avvertito e per motivo di coscienza; 29della coscienza, dico, non tua, ma dell'altro.
Per qual motivo, infatti, questa mia libertà dovrebbe esser
sottoposta al giudizio della coscienza altrui? 30Se io con rendimento di grazie partecipo alla
mensa, perché dovrei essere biasimato per quello di cui rendo
grazie?
31Sia dunque che mangiate sia che beviate sia che facciate qualsiasi altra cosa, fate tutto per la gloria di Dio. 32Non date motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio; 33così come io mi sforzo di piacere a tutti in tutto, senza cercare l'utile mio ma quello di molti, perché giungano alla salvezza.
11
1Fatevi miei
imitatori, come io lo sono di Cristo.
2Vi lodo poi perché in ogni cosa vi
ricordate di me e conservate le tradizioni così come ve le ho
trasmesse. 3Voglio però che sappiate
che di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l'uomo, e
capo di Cristo è Dio. 4Ogni uomo che
prega o profetizza con il capo coperto, manca di riguardo al
proprio capo. 5Ma ogni donna che prega
o profetizza senza velo sul capo, manca di riguardo al proprio
capo, poiché è lo stesso che se fosse rasata. 6Se dunque una donna non vuol mettersi il velo, si
tagli anche i capelli! Ma se è vergogna per una donna tagliarsi i
capelli o radersi, allora si copra.
7L'uomo non deve coprirsi il capo,
poiché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria
dell'uomo. 8E infatti non l'uomo deriva
dalla donna, ma la donna dall'uomo; 9né
l'uomo fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. 10Per questo la donna deve portare sul capo un
segno della sua dipendenza a motivo degli angeli. 11Tuttavia, nel Signore, né la donna è senza
l'uomo, né l'uomo è senza la donna; 12come infatti la donna deriva dall'uomo, così
l'uomo ha vita dalla donna; tutto poi proviene da Dio. 13Giudicate voi stessi: è conveniente che una
donna faccia preghiera a Dio col capo scoperto? 14Non è forse la natura stessa a insegnarci che è
indecoroso per l'uomo lasciarsi crescere i capelli, 15mentre è una gloria per la donna lasciarseli
crescere? La chioma le è stata data a guisa di velo. 16Se poi qualcuno ha il gusto della contestazione,
noi non abbiamo questa consuetudine e neanche le Chiese di
Dio.
17E mentre vi do
queste istruzioni, non posso lodarvi per il fatto che le vostre
riunioni non si svolgono per il meglio, ma per il peggio.
18Innanzi tutto sento dire che, quando
vi radunate in assemblea, vi sono divisioni tra voi, e in parte lo
credo. 19È necessario infatti che
avvengano divisioni tra voi, perché si manifestino quelli che sono
i veri credenti in mezzo a voi. 20Quando dunque vi radunate insieme, il vostro non
è più un mangiare la cena del Signore. 21Ciascuno infatti, quando partecipa alla cena,
prende prima il proprio pasto e così uno ha fame, l'altro è
ubriaco. 22Non avete forse le vostre
case per mangiare e per bere? O volete gettare il disprezzo sulla
chiesa di Dio e far vergognare chi non ha niente? Che devo dirvi?
Lodarvi? In questo non vi lodo!
23Io, infatti, ho ricevuto dal Signore
quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella
notte in cui veniva tradito, prese del pane 24e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse:
"Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di
me". 25Allo stesso modo, dopo aver
cenato, prese anche il calice, dicendo: "Questo calice è la nuova
alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne bevete, in
memoria di me". 26Ogni volta infatti
che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi
annunziate la morte del Signore finché egli venga. 27Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o
beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del
Signore. 28Ciascuno, pertanto, esamini
se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice;
29perché chi mangia e beve senza
riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria
condanna. 30È per questo che tra voi ci
sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti.
31Se però ci esaminassimo attentamente
da noi stessi, non saremmo giudicati; 32quando poi siamo giudicati dal Signore, veniamo
ammoniti per non esser condannati insieme con questo
mondo.
33Perciò, fratelli miei, quando vi
radunate per la cena, aspettatevi gli uni gli altri. 34E se qualcuno ha fame, mangi a casa, perché non
vi raduniate a vostra condanna. Quanto alle altre cose, le
sistemerò alla mia venuta.
12
1Riguardo ai doni dello Spirito, fratelli, non voglio che restiate nell'ignoranza. 2Voi sapete infatti che, quando eravate pagani, vi lasciavate trascinare verso gli idoli muti secondo l'impulso del momento. 3Ebbene, io vi dichiaro: come nessuno che parli sotto l'azione dello Spirito di Dio può dire "Gesù è anàtema", così nessuno può dire "Gesù è Signore" se non sotto l'azione dello Spirito Santo.
4Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; 5vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; 6vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. 7E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l'utilità comune: 8a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza; 9a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell'unico Spirito; 10a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l'interpretazione delle lingue. 11Ma tutte queste cose è l'unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole.
12Come infatti il
corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur
essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. 13E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in
un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi
o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito.
14Ora il corpo non risulta di un membro
solo, ma di molte membra. 15Se il piede
dicesse: "Poiché io non sono mano, non appartengo al corpo", non
per questo non farebbe più parte del corpo. 16E se l'orecchio dicesse: "Poiché io non sono
occhio, non appartengo al corpo", non per questo non farebbe più
parte del corpo. 17Se il corpo fosse
tutto occhio, dove sarebbe l'udito? Se fosse tutto udito, dove
l'odorato? 18Ora, invece, Dio ha
disposto le membra in modo distinto nel corpo, come egli ha voluto.
19Se poi tutto fosse un membro solo,
dove sarebbe il corpo? 20Invece molte
sono le membra, ma uno solo è il corpo. 21Non può l'occhio dire alla mano: "Non ho bisogno
di te"; né la testa ai piedi: "Non ho bisogno di voi". 22Anzi quelle membra del corpo che sembrano più
deboli sono più necessarie; 23e quelle
parti del corpo che riteniamo meno onorevoli le circondiamo di
maggior rispetto, e quelle indecorose sono trattate con maggior
decenza, 24mentre quelle decenti non ne
hanno bisogno. Ma Dio ha composto il corpo, conferendo maggior
onore a ciò che ne mancava, 25perché
non vi fosse disunione nel corpo, ma anzi le varie membra avessero
cura le une delle altre. 26Quindi se un
membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è
onorato, tutte le membra gioiscono con lui. 27Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra,
ciascuno per la sua parte.
28Alcuni perciò Dio li ha posti nella
Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti,
in terzo luogo come maestri; poi vengono i miracoli, poi i doni di
far guarigioni, i doni di assistenza, di governare, delle lingue.
29Sono forse tutti apostoli? Tutti
profeti? Tutti maestri? Tutti operatori di miracoli? 30Tutti possiedono doni di far guarigioni? Tutti
parlano lingue? Tutti le interpretano?
31Aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte.
13
1Se anche parlassi
le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità,
sono come un bronzo che risuona o un cembalo che
tintinna.
2E se avessi il dono della profezia e
conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la
pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi
la carità, non sono nulla.
3E se anche distribuissi tutte le mie
sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la
carità, niente mi giova.
4La carità è paziente, è benigna la
carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia,
5non manca di rispetto, non cerca il
suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto,
6non gode dell'ingiustizia, ma si
compiace della verità. 7Tutto copre,
tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. 8La carità non avrà mai fine. Le profezie
scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà.
9La nostra conoscenza è imperfetta e
imperfetta la nostra profezia. 10Ma
quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto
scomparirà. 11Quand'ero bambino,
parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma,
divenuto uomo, ciò che era da bambino l'ho abbandonato. 12Ora vediamo come in uno specchio, in maniera
confusa; ma allora vedremo a faccia a faccia. Ora conosco in modo
imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch'io sono
conosciuto.
13Queste dunque le tre cose che
rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande
è la carità!
14
1Ricercate la
carità. Aspirate pure anche ai doni dello Spirito, soprattutto alla
profezia. 2Chi infatti parla con il
dono delle lingue non parla agli uomini, ma a Dio, giacché nessuno
comprende, mentre egli dice per ispirazione cose misteriose.
3Chi profetizza, invece, parla agli
uomini per loro edificazione, esortazione e conforto. 4Chi parla con il dono delle lingue edifica se
stesso, chi profetizza edifica l'assemblea. 5Vorrei vedervi tutti parlare con il dono delle
lingue, ma preferisco che abbiate il dono della profezia; in realtà
è più grande colui che profetizza di colui che parla con il dono
delle lingue, a meno che egli anche non interpreti, perché
l'assemblea ne riceva edificazione.
6E ora, fratelli, supponiamo che io
venga da voi parlando con il dono delle lingue; in che cosa potrei
esservi utile, se non vi parlassi in rivelazione o in scienza o in
profezia o in dottrina? 7È quanto
accade per gli oggetti inanimati che emettono un suono, come il
flauto o la cetra; se non si distinguono con chiarezza i suoni,
come si potrà distinguere ciò che si suona col flauto da ciò che si
suona con la cetra? 8E se la tromba
emette un suono confuso, chi si preparerà al combattimento?
9Così anche voi, se non pronunziate
parole chiare con la lingua, come si potrà comprendere ciò che
andate dicendo? Parlerete al vento! 10Nel mondo vi sono chissà quante varietà di
lingue e nulla è senza un proprio linguaggio; 11ma se io non conosco il valore del suono, sono
come uno straniero per colui che mi parla, e chi mi parla sarà uno
straniero per me.
12Quindi anche voi, poiché desiderate i
doni dello Spirito, cercate di averne in abbondanza, per
l'edificazione della comunità. 13Perciò
chi parla con il dono delle lingue, preghi di poterle interpretare.
14Quando infatti prego con il dono
delle lingue, il mio spirito prega, ma la mia intelligenza rimane
senza frutto. 15Che fare dunque?
Pregherò con lo spirito, ma pregherò anche con l'intelligenza;
canterò con lo spirito, ma canterò anche con l'intelligenza.
16Altrimenti se tu benedici soltanto
con lo spirito, colui che assiste come non iniziato come potrebbe
dire l'Amen al tuo ringraziamento, dal momento che non capisce
quello che dici? 17Tu puoi fare un bel
ringraziamento, ma l'altro non viene edificato. 18Grazie a Dio, io parlo con il dono delle lingue
molto più di tutti voi; 19ma in
assemblea preferisco dire cinque parole con la mia intelligenza per
istruire anche gli altri, piuttosto che diecimila parole con il
dono delle lingue.
20Fratelli, non comportatevi da bambini
nei giudizi; siate come bambini quanto a malizia, ma uomini maturi
quanto ai giudizi. 21Sta scritto nella
Legge:
Parlerò a
questo popolo in altre lingue
e con labbra di stranieri,
ma neanche così mi ascolteranno,
dice il Signore. 22Quindi le lingue non sono un segno per i credenti ma per i non credenti, mentre la profezia non è per i non credenti ma per i credenti. 23Se, per esempio, quando si raduna tutta la comunità, tutti parlassero con il dono delle lingue e sopraggiungessero dei non iniziati o non credenti, non direbbero forse che siete pazzi? 24Se invece tutti profetassero e sopraggiungesse qualche non credente o un non iniziato, verrebbe convinto del suo errore da tutti, giudicato da tutti; 25sarebbero manifestati i segreti del suo cuore, e così prostrandosi a terra adorerebbe Dio, proclamando che veramente Dio è fra voi.
26Che fare dunque,
fratelli? Quando vi radunate ognuno può avere un salmo, un
insegnamento, una rivelazione, un discorso in lingue, il dono di
interpretarle. Ma tutto si faccia per l'edificazione.27Quando si parla con il dono delle lingue, siano
in due o al massimo in tre a parlare, e per ordine; uno poi faccia
da interprete. 28Se non vi è chi
interpreta, ciascuno di essi taccia nell'assemblea e parli solo a
se stesso e a Dio. 29I profeti parlino
in due o tre e gli altri giudichino. 30Se uno di quelli che sono seduti riceve una
rivelazione, il primo taccia: 31tutti
infatti potete profetare, uno alla volta, perché tutti possano
imparare ed essere esortati. 32Ma le
ispirazioni dei profeti devono essere sottomesse ai profeti,
33perché Dio non è un Dio di disordine,
ma di pace.
34Come in tutte le comunità dei fedeli,
le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso
parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge.
35Se vogliono imparare qualche cosa,
interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una
donna parlare in assemblea.
36Forse la parola di Dio è partita da
voi? O è giunta soltanto a voi? 37Chi
ritiene di essere profeta o dotato di doni dello Spirito, deve
riconoscere che quanto scrivo è comando del Signore; 38se qualcuno non lo riconosce, neppure lui è
riconosciuto. 39Dunque, fratelli miei,
aspirate alla profezia e, quanto al parlare con il dono delle
lingue, non impeditelo. 40Ma tutto
avvenga decorosamente e con ordine.
15
1Vi rendo noto,
fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che voi avete ricevuto,
nel quale restate saldi, 2e dal quale
anche ricevete la salvezza, se lo mantenete in quella forma in cui
ve l'ho annunziato. Altrimenti, avreste creduto invano!
3Vi ho trasmesso dunque, anzitutto,
quello che anch'io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri
peccati secondo le Scritture, 4fu
sepolto ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture,
5e che apparve a Cefa e quindi ai
Dodici. 6In seguito apparve a più di
cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi
vive ancora, mentre alcuni sono morti. 7Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli
apostoli. 8Ultimo fra tutti apparve
anche a me come a un aborto. 9Io
infatti sono l'infimo degli apostoli, e non sono degno neppure di
essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio.
10Per grazia di Dio però sono quello
che sono, e la sua grazia in me non è stata vana; anzi ho faticato
più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.
11Pertanto, sia io che loro, così
predichiamo e così avete creduto.
12Ora, se si predica che Cristo è
risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non
esiste risurrezione dei morti? 13Se non
esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato!
14Ma se Cristo non è risuscitato,
allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra
fede. 15Noi, poi, risultiamo falsi
testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli
ha risuscitato Cristo, mentre non lo ha risuscitato, se è vero che
i morti non risorgono. 16Se infatti i
morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; 17ma se Cristo non è risorto, è vana la vostra
fede e voi siete ancora nei vostri peccati. 18E anche quelli che sono morti in Cristo sono
perduti. 19Se poi noi abbiamo avuto
speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere
più di tutti gli uomini.
20Ora, invece, Cristo è risuscitato dai
morti, primizia di coloro che sono morti. 21Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a
causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; 22e come tutti muoiono in Adamo, così tutti
riceveranno la vita in Cristo. 23Ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che
è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo;
24poi sarà la fine, quando egli
consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver ridotto al nulla ogni
principato e ogni potestà e potenza. 25Bisogna infatti che egli regni finché non abbia
posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. 26L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la
morte, 27perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però quando
dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve
eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. 28E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anche
lui, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni
cosa, perché Dio sia tutto in tutti.
29Altrimenti, che cosa farebbero quelli
che vengono battezzati per i morti? Se davvero i morti non
risorgono, perché si fanno battezzare per loro? 30E perché noi ci esponiamo al pericolo
continuamente? 31Ogni giorno io
affronto la morte, come è vero che voi siete il mio vanto,
fratelli, in Cristo Gesù nostro Signore! 32Se soltanto per ragioni umane io avessi
combattuto a Èfeso contro le belve, a che mi gioverebbe? Se i morti
non risorgono, mangiamo e beviamo, perché
domani moriremo. 33Non lasciatevi
ingannare: "Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi".
34Ritornate in voi, come conviene, e
non peccate! Alcuni infatti dimostrano di non conoscere Dio; ve lo
dico a vostra vergogna.
35Ma qualcuno dirà:
"Come risuscitano i morti? Con quale corpo verranno?". 36Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se
prima non muore; 37e quello che semini
non è il corpo che nascerà, ma un semplice chicco, di grano per
esempio o di altro genere. 38E Dio gli
dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio corpo.
39Non ogni carne è la medesima carne;
altra è la carne di uomini e altra quella di animali; altra quella
di uccelli e altra quella di pesci. 40Vi sono corpi celesti e corpi terrestri, ma
altro è lo splendore dei corpi celesti, e altro quello dei corpi
terrestri. 41Altro è lo splendore del
sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle
stelle: ogni stella infatti differisce da un'altra nello splendore.
42Così anche la risurrezione dei morti:
si semina corruttibile e risorge incorruttibile; 43si semina ignobile e risorge glorioso, si semina
debole e risorge pieno di forza; 44si
semina un corpo animale, risorge un corpo spirituale.
Se c'è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale, poiché sta
scritto che 45il primo uomo, Adamo, divenne un essere
vivente, ma l'ultimo Adamo divenne spirito datore di vita.
46Non vi fu prima il corpo spirituale,
ma quello animale, e poi lo spirituale. 47Il primo uomo tratto dalla terra è di terra, il
secondo uomo viene dal cielo. 48Quale è
l'uomo fatto di terra, così sono quelli di terra; ma quale il
celeste, così anche i celesti. 49E come
abbiamo portato l'immagine dell'uomo di terra, così porteremo
l'immagine dell'uomo celeste. 50Questo
vi dico, o fratelli: la carne e il sangue non possono ereditare il
regno di Dio, né ciò che è corruttibile può ereditare
l'incorruttibilità.
51Ecco io vi annunzio un mistero: non
tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, 52in un istante, in un batter d'occhio, al suono
dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti
risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. 53È necessario infatti che questo corpo
corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si
vesta di immortalità.
54Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura:
La morte è
stata ingoiata per la vittoria.
55Dov'è, o morte,
la tua vittoria?
Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?
56Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la legge. 57Siano rese grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! 58Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, prodigandovi sempre nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.
16
1Quanto poi alla
colletta in favore dei fratelli, fate anche voi come ho ordinato
alle Chiese della Galazia. 2Ogni primo
giorno della settimana ciascuno metta da parte ciò che gli è
riuscito di risparmiare, perché non si facciano le collette proprio
quando verrò io. 3Quando poi giungerò,
manderò con una mia lettera quelli che voi avrete scelto per
portare il dono della vostra liberalità a Gerusalemme. 4E se converrà che vada anch'io, essi partiranno
con me.
5Verrò da voi dopo aver attraversato la
Macedonia, poiché la Macedonia intendo solo attraversarla;
6ma forse mi fermerò da voi o anche
passerò l'inverno, perché siate voi a predisporre il necessario per
dove andrò. 7Non voglio vedervi solo di
passaggio, ma spero di trascorrere un po' di tempo con voi, se il
Signore lo permetterà. 8Mi fermerò
tuttavia a Èfeso fino a Pentecoste, 9perché mi si è aperta una porta grande e
propizia, anche se gli avversari sono molti. 10Quando verrà Timòteo, fate che non si trovi in
soggezione presso di voi, giacché anche lui lavora come me per
l'opera del Signore. 11Nessuno dunque
gli manchi di riguardo; al contrario, accomiatatelo in pace, perché
ritorni presso di me: io lo aspetto con i fratelli. 12Quanto poi al fratello Apollo, l'ho pregato
vivamente di venire da voi con i fratelli, ma non ha voluto
assolutamente saperne di partire ora; verrà tuttavia quando gli si
presenterà l'occasione.
13Vigilate, state saldi nella fede,
comportatevi da uomini, siate forti. 14Tutto si faccia tra voi nella carità.
15Una raccomandazione ancora, o
fratelli: conoscete la famiglia di Stefana, che è primizia
dell'Acaia; hanno dedicato se stessi a servizio dei fedeli;
16siate anche voi deferenti verso di
loro e verso quanti collaborano e si affaticano con loro.
17Io mi rallegro della visita di
Stefana, di Fortunato e di Acàico, i quali hanno supplito alla
vostra assenza; 18essi hanno allietato
il mio spirito e allieteranno anche il vostro. Sappiate apprezzare
siffatte persone.
19Le comunità dell'Asia vi salutano. Vi
salutano molto nel Signore Àquila e Prisca, con la comunità che si
raduna nella loro casa. 20Vi salutano i
fratelli tutti. Salutatevi a vicenda con il bacio santo.
21Il saluto è di mia mano, di Paolo.
22Se qualcuno non ama il Signore sia
anàtema. Maranà tha: vieni, o Signore!
23La grazia del Signore Gesù sia con
voi. 24Il mio amore con tutti voi in
Cristo Gesù!
Seconda lettera ai Corinzi
1
1Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, alla chiesa di Dio che è in Corinto e a tutti i santi dell'intera Acaia: 2grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.
3Sia benedetto Dio,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di
ogni consolazione, 4il quale ci consola
in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare
quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la
consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio. 5Infatti, come abbondano le sofferenze di Cristo
in noi, così, per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra
consolazione. 6Quando siamo tribolati,
è per la vostra consolazione e salvezza; quando siamo confortati, è
per la vostra consolazione, la quale si dimostra nel sopportare con
forza le medesime sofferenze che anche noi sopportiamo. 7La nostra speranza nei vostri riguardi è ben
salda, convinti che come siete partecipi delle sofferenze così lo
siete anche della consolazione.
8Non vogliamo infatti che ignoriate,
fratelli, come la tribolazione che ci è capitata in Asia ci ha
colpiti oltre misura, al di là delle nostre forze, sì da dubitare
anche della vita. 9Abbiamo addirittura
ricevuto su di noi la sentenza di morte per imparare a non riporre
fiducia in noi stessi, ma nel Dio che risuscita i morti.
10 Da quella morte però egli ci ha
liberato e ci libererà, per la speranza che abbiamo riposto in lui,
che ci libererà ancora, 11grazie alla
vostra cooperazione nella preghiera per noi, affinché, per il
favore divino ottenutoci da molte persone, siano rese grazie per
noi da parte di molti.
12Questo infatti è il nostro vanto: la testimonianza della coscienza di esserci comportati nel mondo, e particolarmente verso di voi, con la santità e sincerità che vengono da Dio, non con la sapienza della carne ma con la grazia di Dio. 13 Non vi scriviamo in maniera diversa da quello che potete leggere o comprendere; spero che comprenderete sino alla fine, 14come ci avete già compresi in parte, che noi siamo il vostro vanto, come voi sarete il nostro, nel giorno del Signore nostro Gesù.
15Con questa
convinzione avevo deciso in un primo tempo di venire da voi, perché
riceveste una seconda grazia, 16e da
voi passare in Macedonia, per ritornare nuovamente dalla Macedonia
in mezzo a voi ed avere da voi il commiato per la Giudea.
17Forse in questo progetto mi sono
comportato con leggerezza? O quello che decido lo decido secondo la
carne, in maniera da dire allo stesso tempo "sì, sì" e "no, no"?
18Dio è testimone che la nostra parola
verso di voi non è "sì" e "no". 19Il
Figlio di Dio, Gesù Cristo che abbiamo predicato tra voi, io,
Silvano e Timoteo, non fu "sì" e "no", ma in lui c'è stato il "sì".
20E in realtà tutte le promesse di Dio
in lui sono divenute "sì". Per questo sempre attraverso lui sale a
Dio il nostro "Amen" per la sua gloria. 21È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in
Cristo, e ci ha conferito l'unzione, 22ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la
caparra dello Spirito nei nostri cuori.
23Io chiamo Dio a testimone sulla mia
vita, che solo per risparmiarvi non sono più venuto a Corinto.
24Noi non intendiamo far da padroni
sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia,
perché nella fede voi siete già saldi.
2
1Ritenni pertanto
opportuno non venire di nuovo fra voi con tristezza. 2Perché se io rattristo voi, chi mi rallegrerà se
non colui che è stato da me rattristato? 3Perciò vi ho scritto in quei termini che voi
sapete, per non dovere poi essere rattristato alla mia venuta da
quelli che dovrebbero rendermi lieto, persuaso come sono riguardo a
voi tutti che la mia gioia è quella di tutti voi. 4Vi ho scritto in un momento di grande afflizione
e col cuore angosciato, tra molte lacrime, però non per
rattristarvi, ma per farvi conoscere l'affetto immenso che ho per
voi.
5Se qualcuno mi ha rattristato, non ha
rattristato me soltanto, ma in parte almeno, senza voler esagerare,
tutti voi. 6Per quel tale però è già
sufficiente il castigo che gli è venuto dai più, 7cosicché voi dovreste piuttosto usargli
benevolenza e confortarlo, perché egli non soccomba sotto un dolore
troppo forte. 8Vi esorto quindi a far
prevalere nei suoi riguardi la carità; 9e anche per questo vi ho scritto, per vedere alla
prova se siete effettivamente obbedienti in tutto. 10A chi voi perdonate, perdono anch'io; perché
quello che io ho perdonato, se pure ebbi qualcosa da perdonare,
l'ho fatto per voi, davanti a Cristo, 11per non cadere in balìa di satana, di cui non
ignoriamo le macchinazioni.
12Giunto pertanto a
Tròade per annunziare il vangelo di Cristo, sebbene la porta mi
fosse aperta nel Signore, 13non ebbi
pace nello spirito perché non vi trovai Tito, mio fratello; perciò,
congedatomi da loro, partii per la Macedonia.
14Siano rese grazie a Dio, il quale ci
fa partecipare al suo trionfo in Cristo e diffonde per mezzo nostro
il profumo della sua conoscenza nel mondo intero! 15Noi siamo infatti dinanzi a Dio il profumo di
Cristo fra quelli che si salvano e fra quelli che si perdono;
16per gli uni odore di morte per la
morte e per gli altri odore di vita per la vita.
E chi è mai all'altezza di questi compiti? 17Noi non siamo infatti come quei molti che
mercanteggiano la parola di Dio, ma con sincerità e come mossi da
Dio, sotto il suo sguardo, noi parliamo in Cristo.
3
1Cominciamo forse di
nuovo a raccomandare noi stessi? O forse abbiamo bisogno, come
altri, di lettere di raccomandazione per voi o da parte vostra?
2La nostra lettera siete voi, lettera
scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini.
3È noto infatti che voi siete una
lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma
con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma sulle
tavole di carne dei vostri cuori.
4Questa è la fiducia che abbiamo per
mezzo di Cristo, davanti a Dio. 5Non
però che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come
proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio, 6che ci ha resi ministri adatti di una Nuova
Alleanza, non della lettera ma dello Spirito; perché la lettera
uccide, lo Spirito da' vita.
7Se il ministero della morte, inciso in
lettere su pietre, fu circonfuso di gloria, al punto che i figli
d'Israele non potevano fissare il volto di Mosè a causa dello
splendore pure effimero del suo volto, 8quanto più sarà glorioso il ministero dello
Spirito? 9Se già il ministero della
condanna fu glorioso, molto di più abbonda di gloria il ministero
della giustizia. 10Anzi sotto
quest'aspetto, quello che era glorioso non lo è più a confronto
della sovraeminente gloria della Nuova Alleanza. 11Se dunque ciò che era effimero fu glorioso,
molto più lo sarà ciò che è duraturo. 12Forti di tale speranza, ci comportiamo con molta
franchezza 13e non facciamo come Mosè
che poneva un velo sul suo volto, perché i figli di Israele non
vedessero la fine di ciò che era solo effimero. 14Ma le loro menti furono accecate; infatti fino
ad oggi quel medesimo velo rimane, non rimosso, alla lettura
dell'Antico Testamento, perché è in Cristo che esso viene
eliminato. 15Fino ad oggi, quando si
legge Mosè, un velo è steso sul loro cuore; 16ma quando ci sarà la
conversione al Signore, quel velo sarà tolto. 17Il Signore è lo Spirito e dove c'è lo Spirito
del Signore c'è libertà. 18E noi tutti,
a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del
Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria
in gloria, secondo l'azione dello Spirito del Signore.
4
1Perciò, investiti
di questo ministero per la misericordia che ci è stata usata, non
ci perdiamo d'animo; 2al contrario,
rifiutando le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con
astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunziando
apertamente la verità, ci presentiamo davanti a ogni coscienza, al
cospetto di Dio.
3E se il nostro vangelo rimane velato,
lo è per coloro che si perdono, 4ai
quali il dio di questo mondo ha accecato la mente incredula, perché
non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo che è
immagine di Dio. 5Noi infatti non
predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore; quanto a noi, siamo
i vostri servitori per amore di Gesù. 6E Dio che disse: Rifulga la
luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori, per far
risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto
di Cristo.
7Però noi abbiamo
questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza
straordinaria viene da Dio e non da noi. 8Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non
schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; 9perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non
uccisi, 10portando sempre e dovunque
nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si
manifesti nel nostro corpo. 11Sempre
infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di
Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne
mortale. 12Di modo che in noi opera la
morte, ma in voi la vita.
13Animati tuttavia da quello stesso
spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto,
perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo,
14convinti che colui che ha risuscitato
il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto
a lui insieme con voi. 15Tutto infatti
è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un
maggior numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio.
16Per questo non ci scoraggiamo, ma se
anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore
si rinnova di giorno in giorno. 17Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra
tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di
gloria, 18perché noi non fissiamo lo
sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose
visibili sono d'un momento, quelle invisibili sono
eterne.
5
1Sappiamo infatti
che quando verrà disfatto questo corpo, nostra abitazione sulla
terra, riceveremo un'abitazione da Dio, una dimora eterna, non
costruita da mani di uomo, nei cieli. 2Perciò sospiriamo in questo nostro stato,
desiderosi di rivestirci del nostro corpo celeste: 3a condizione però di esser trovati già vestiti,
non nudi. 4In realtà quanti siamo in
questo corpo, sospiriamo come sotto un peso, non volendo venire
spogliati ma sopravvestiti, perché ciò che è mortale venga
assorbito dalla vita. 5È Dio che ci ha
fatti per questo e ci ha dato la caparra dello Spirito.
6Così, dunque, siamo sempre pieni di
fiducia e sapendo che finché abitiamo nel corpo siamo in esilio
lontano dal Signore, 7camminiamo nella
fede e non ancora in visione. 8Siamo
pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare
presso il Signore. 9Perciò ci
sforziamo, sia dimorando nel corpo sia esulando da esso, di essere
a lui graditi. 10Tutti infatti dobbiamo
comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la
ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo, sia in bene
che in male.
11Consapevoli dunque
del timore del Signore, noi cerchiamo di convincere gli uomini; per
quanto invece riguarda Dio, gli siamo ben noti. E spero di esserlo
anche davanti alle vostre coscienze. 12Non ricominciamo a raccomandarci a voi, ma è
solo per darvi occasione di vanto a nostro riguardo, perché abbiate
di che rispondere a coloro il cui vanto è esteriore e non nel
cuore. 13Se infatti siamo stati fuori
di senno, era per Dio; se siamo assennati, è per voi.
14Poiché l'amore del Cristo ci spinge,
al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti.
15Ed egli è morto per tutti, perché
quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è
morto e risuscitato per loro. 16Cosicché ormai noi non conosciamo più nessuno
secondo la carne; e anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la
carne, ora non lo conosciamo più così. 17Quindi se uno è in Cristo, è una creatura nuova;
le cose vecchie sono passate, ecco ne sono nate di nuove.
18Tutto questo però viene da Dio, che
ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il
ministero della riconciliazione. 19È
stato Dio infatti a riconciliare a sé il mondo in Cristo, non
imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola
della riconciliazione. 20Noi fungiamo
quindi da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo
nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare
con Dio. 21Colui che non aveva
conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore,
perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di
Dio.
6
1E poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. 2Egli dice infatti:
Al momento
favorevole ti ho esaudito
e nel giorno della salvezza ti ho soccorso.
Ecco ora il momento favorevole,
ecco ora il giorno della salvezza!
3Da parte nostra non diamo motivo di
scandalo a nessuno, perché non venga biasimato il nostro ministero;
4ma in ogni cosa ci presentiamo come
ministri di Dio, con molta fermezza nelle tribolazioni, nelle
necessità, nelle angosce, 5nelle
percosse, nelle prigioni, nei tumulti, nelle fatiche, nelle veglie,
nei digiuni; 6con purezza, sapienza,
pazienza, benevolenza, spirito di santità, amore sincero;
7con parole di verità, con la potenza
di Dio; con le armi della giustizia a destra e a sinistra;
8nella gloria e nel disonore, nella
cattiva e nella buona fama. Siamo ritenuti impostori, eppure siamo
veritieri; 9sconosciuti, eppure siamo
notissimi; moribondi, ed ecco viviamo; puniti, ma non messi a
morte; 10afflitti, ma sempre lieti;
poveri, ma facciamo ricchi molti; gente che non ha nulla e invece
possediamo tutto!
11La nostra bocca vi
ha parlato francamente, Corinzi, e il nostro cuore si è tutto
aperto per voi. 12Non siete davvero
allo stretto in noi; è nei vostri cuori invece che siete allo
stretto. 13Io parlo come a figli:
rendeteci il contraccambio, aprite anche voi il vostro
cuore!
14Non lasciatevi legare al giogo
estraneo degli infedeli. Quale rapporto infatti ci può essere tra
la giustizia e l'iniquità, o quale unione tra la luce e le tenebre?
15Quale intesa tra Cristo e Beliar, o
quale collaborazione tra un fedele e un infedele? 16Quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli?
Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha
detto:
Abiterò in
mezzo a loro e con loro camminerò
e sarò il loro Dio,
ed essi saranno il mio popolo.
17Perciò uscite di
mezzo a loro
e riparatevi, dice il Signore,
non toccate nulla d'impuro.
E io vi accoglierò,
18e sarò per
voi come un padre,
e voi mi sarete come figli e figlie,
dice il Signore onnipotente.
7
1In possesso dunque
di queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni macchia della
carne e dello spirito, portando a compimento la nostra
santificazione, nel timore di Dio.
2Fateci posto nei vostri cuori! A
nessuno abbiamo fatto ingiustizia, nessuno abbiamo danneggiato,
nessuno abbiamo sfruttato. 3Non dico
questo per condannare qualcuno; infatti vi ho già detto sopra che
siete nel nostro cuore, per morire insieme e insieme vivere.
4Sono molto franco con voi e ho molto
da vantarmi di voi. Sono pieno di consolazione, pervaso di gioia in
ogni nostra tribolazione.
5Infatti, da quando
siamo giunti in Macedonia, la nostra carne non ha avuto sollievo
alcuno, ma da ogni parte siamo tribolati: battaglie all'esterno,
timori al di dentro.
6Ma Dio che consola gli afflitti ci ha
consolati con la venuta di Tito, 7e non
solo con la sua venuta, ma con la consolazione che ha ricevuto da
voi. Egli ci ha annunziato infatti il vostro desiderio, il vostro
dolore, il vostro affetto per me; cosicché la mia gioia si è ancora
accresciuta.
8Se anche vi ho rattristati con la mia
lettera, non me ne dispiace. E se me ne è dispiaciuto - vedo
infatti che quella lettera, anche se per breve tempo soltanto, vi
ha rattristati - 9ora ne godo; non per
la vostra tristezza, ma perché questa tristezza vi ha portato a
pentirvi. Infatti vi siete rattristati secondo Dio e così non avete
ricevuto alcun danno da parte nostra; 10perché la tristezza secondo Dio produce un
pentimento irrevocabile che porta alla salvezza, mentre la
tristezza del mondo produce la morte. 11Ecco, infatti, quanta sollecitudine ha prodotto
in voi proprio questo rattristarvi secondo Dio; anzi quante scuse,
quanta indignazione, quale timore, quale desiderio, quale affetto,
quale punizione! Vi siete dimostrati innocenti sotto ogni riguardo
in questa faccenda. 12Così se anche vi
ho scritto, non fu tanto a motivo dell'offensore o a motivo
dell'offeso, ma perché apparisse chiara la vostra sollecitudine per
noi davanti a Dio. 13Ecco quello che ci
ha consolati.
A questa nostra consolazione si è aggiunta una gioia ben più grande
per la letizia di Tito, poiché il suo spirito è stato rinfrancato
da tutti voi. 14Cosicché se in qualche
cosa mi ero vantato di voi con lui, non ho dovuto vergognarmene, ma
come abbiamo detto a voi ogni cosa secondo verità, così anche il
nostro vanto con Tito si è dimostrato vero. 15E il suo affetto per voi è cresciuto, ricordando
come tutti gli avete obbedito e come lo avete accolto con timore e
trepidazione. 16Mi rallegro perché
posso contare totalmente su di voi.
8
1Vogliamo poi farvi
nota, fratelli, la grazia di Dio concessa alle Chiese della
Macedonia: 2nonostante la lunga prova
della tribolazione, la loro grande gioia e la loro estrema povertà
si sono tramutate nella ricchezza della loro generosità.
3Posso testimoniare infatti che hanno
dato secondo i loro mezzi e anche al di là dei loro mezzi,
spontaneamente, 4domandandoci con
insistenza la grazia di prendere parte a questo servizio a favore
dei santi. 5Superando anzi le nostre
stesse speranze, si sono offerti prima di tutto al Signore e poi a
noi, secondo la volontà di Dio; 6cosicché abbiamo pregato Tito di portare a
compimento fra voi quest'opera generosa, dato che lui stesso
l'aveva incominciata.
7E come vi segnalate in ogni cosa,
nella fede, nella parola, nella scienza, in ogni zelo e nella
carità che vi abbiamo insegnato, così distinguetevi anche in
quest'opera generosa. 8Non dico questo
per farvene un comando, ma solo per mettere alla prova la sincerità
del vostro amore con la premura verso gli altri. 9Conoscete infatti la grazia del Signore nostro
Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché
voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. 10E a questo riguardo vi do un consiglio: si
tratta di cosa vantaggiosa per voi, che fin dall'anno passato siete
stati i primi, non solo a intraprenderla ma a desiderarla.
11Ora dunque realizzatela, perché come
vi fu la prontezza del volere, così anche vi sia il compimento,
secondo i vostri mezzi. 12Se infatti
c'è la buona volontà, essa riesce gradita secondo quello che uno
possiede e non secondo quello che non possiede. 13Qui non si tratta infatti di mettere in
ristrettezza voi per sollevare gli altri, ma di fare uguaglianza.
14Per il momento la vostra abbondanza
supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbondanza
supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza, come sta
scritto:
15Colui che raccolse molto non abbondò,
e colui che raccolse poco non ebbe di meno.
16Siano pertanto
rese grazie a Dio che infonde la medesima sollecitudine per voi nel
cuore di Tito! 17Egli infatti ha
accolto il mio invito e ancor più pieno di zelo è partito
spontaneamente per venire da voi. 18Con
lui abbiamo inviato pure il fratello che ha lode in tutte le Chiese
a motivo del vangelo; 19egli è stato
designato dalle Chiese come nostro compagno in quest'opera di
carità, alla quale ci dedichiamo per la gloria del Signore, e per
dimostrare anche l'impulso del nostro cuore. 20Con ciò intendiamo evitare che qualcuno possa
biasimarci per questa abbondanza che viene da noi amministrata.
21Ci
preoccupiamo infatti di comportarci
bene non soltanto davanti al Signore,
ma anche davanti agli
uomini. 22Con loro abbiamo inviato
anche il nostro fratello, di cui abbiamo più volte sperimentato lo
zelo in molte circostanze; egli è ora più zelante che mai per la
grande fiducia che ha in voi.
23Quanto a Tito, egli è mio compagno e
collaboratore presso di voi; quanto ai nostri fratelli, essi sono
delegati delle Chiese e gloria di Cristo. 24Date dunque a loro la prova del vostro affetto e
della legittimità del nostro vanto per voi davanti a tutte le
Chiese.
9
1Riguardo poi a questo servizio in favore dei santi, è superfluo che ve ne scriva. 2Conosco infatti bene la vostra buona volontà, e ne faccio vanto con i Macèdoni dicendo che l'Acaia è pronta fin dallo scorso anno e già molti sono stati stimolati dal vostro zelo. 3I fratelli poi li ho mandati perché il nostro vanto per voi su questo punto non abbia a dimostrarsi vano, ma siate realmente pronti, come vi dicevo, perché 4non avvenga che, venendo con me alcuni Macèdoni, vi trovino impreparati e noi dobbiamo arrossire, per non dire anche voi, di questa nostra fiducia. 5Ho quindi ritenuto necessario invitare i fratelli a recarsi da voi prima di me, per organizzare la vostra offerta già promessa, perché essa sia pronta come una vera offerta e non come una spilorceria.
6Tenete a mente che chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà. 7Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia. 8Del resto, Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene, 9come sta scritto:
ha
largheggiato, ha dato ai poveri;
la sua giustizia dura in eterno.
10Colui che somministra il seme al seminatore e il pane per il nutrimento, somministrerà e moltiplicherà anche la vostra semente e farà crescere i frutti della vostra giustizia. 11Così sarete ricchi per ogni generosità, la quale poi farà salire a Dio l'inno di ringraziamento per mezzo nostro. 12Perché l'adempimento di questo servizio sacro non provvede soltanto alle necessità dei santi, ma ha anche maggior valore per i molti ringraziamenti a Dio. 13A causa della bella prova di questo servizio essi ringrazieranno Dio per la vostra obbedienza e accettazione del vangelo di Cristo, e per la generosità della vostra comunione con loro e con tutti; 14e pregando per voi manifesteranno il loro affetto a causa della straordinaria grazia di Dio effusa sopra di voi. 15Grazie a Dio per questo suo ineffabile dono!
10
1Ora io stesso,
Paolo, vi esorto per la dolcezza e la mansuetudine di Cristo, io
davanti a voi così meschino, ma di lontano così animoso con voi;
2vi supplico di far in modo che non
avvenga che io debba mostrare, quando sarò tra voi, quell'energia
che ritengo di dover adoperare contro alcuni che pensano che noi
camminiamo secondo la carne. 3In
realtà, noi viviamo nella carne ma non militiamo secondo la carne.
Infatti le armi della nostra battaglia non sono carnali,
4ma hanno da Dio la potenza di
abbattere le fortezze, 5distruggendo i
ragionamenti e ogni baluardo che si leva contro la conoscenza di
Dio, e rendendo ogni intelligenza soggetta all'obbedienza al
Cristo. 6Perciò siamo pronti a punire
qualsiasi disobbedienza, non appena la vostra obbedienza sarà
perfetta.
7Guardate le cose bene in faccia: se
qualcuno ha in se stesso la persuasione di appartenere a Cristo, si
ricordi che se lui è di Cristo lo siamo anche noi. 8In realtà, anche se mi vantassi di più a causa
della nostra autorità, che il Signore ci ha dato per vostra
edificazione e non per vostra rovina, non avrò proprio da
vergognarmene. 9Non sembri che io vi
voglia spaventare con le lettere! 10Perché "le lettere - si dice - sono dure e
forti, ma la sua presenza fisica è debole e la parola dimessa".
11Questo tale rifletta però che quali
noi siamo a parole per lettera, assenti, tali saremo anche con i
fatti, di presenza.
12Certo noi non
abbiamo l'audacia di uguagliarci o paragonarci ad alcuni di quelli
che si raccomandano da sé; ma mentre si misurano su di sé e si
paragonano con se stessi, mancano di intelligenza. 13Noi invece non ci vanteremo oltre misura, ma
secondo la norma della misura che Dio ci ha assegnato, sì da poter
arrivare fino a voi; 14né ci innalziamo
in maniera indebita, come se non fossimo arrivati fino a voi,
perché fino a voi siamo giunti col vangelo di Cristo. 15né ci vantiamo indebitamente di fatiche altrui,
ma abbiamo la speranza, col crescere della vostra fede, di crescere
ancora nella vostra considerazione, secondo la nostra misura,
16per evangelizzare le regioni più
lontane della vostra, senza vantarci alla maniera degli altri delle
cose già fatte da altri.
17Pertanto chi si
vanta, si vanti nel Signore; 18perché non colui che si raccomanda da sé viene
approvato, ma colui che il Signore raccomanda.
11
1Oh se poteste
sopportare un po' di follia da parte mia! Ma, certo, voi mi
sopportate. 2Io provo infatti per voi
una specie di gelosia divina, avendovi promessi a un unico sposo,
per presentarvi quale vergine casta a Cristo. 3Temo però che, come il serpente nella sua malizia
sedusse Eva, così i vostri pensieri vengano in qualche modo
traviati dalla loro semplicità e purezza nei riguardi di Cristo.
4Se infatti il primo venuto vi predica
un Gesù diverso da quello che vi abbiamo predicato noi o se si
tratta di ricevere uno spirito diverso da quello che avete ricevuto
o un altro vangelo che non avete ancora sentito, voi siete ben
disposti ad accettarlo. 5Ora io ritengo
di non essere in nulla inferiore a questi "superapostoli"!
6E se anche sono un profano nell'arte
del parlare, non lo sono però nella dottrina, come vi abbiamo
dimostrato in tutto e per tutto davanti a tutti.
7O forse ho commesso una colpa
abbassando me stesso per esaltare voi, quando vi ho annunziato
gratuitamente il vangelo di Dio? 8Ho
spogliato altre Chiese accettando da loro il necessario per vivere,
allo scopo di servire voi. 9E
trovandomi presso di voi e pur essendo nel bisogno, non sono stato
d'aggravio a nessuno, perché alle mie necessità hanno provveduto i
fratelli giunti dalla Macedonia. In ogni circostanza ho fatto il
possibile per non esservi di aggravio e così farò in avvenire.
10Com'è vero che c'è la verità di
Cristo in me, nessuno mi toglierà questo vanto in terra di
Acaia!
11Questo perché? Forse perché non vi
amo? Lo sa Dio! 12Lo faccio invece, e
lo farò ancora, per troncare ogni pretesto a quelli che cercano un
pretesto per apparire come noi in quello di cui si vantano.
13Questi tali sono falsi apostoli,
operai fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo.
14Ciò non fa meraviglia, perché anche
satana si maschera da angelo di luce. 15Non è perciò gran cosa se anche i suoi ministri
si mascherano da ministri di giustizia; ma la loro fine sarà
secondo le loro opere.
16Lo dico di nuovo: nessuno mi
consideri come un pazzo, o se no ritenetemi pure come un pazzo,
perché possa anch'io vantarmi un poco. 17Quello che dico, però, non lo dico secondo il
Signore, ma come da stolto, nella fiducia che ho di potermi
vantare. 18Dal momento che molti si
vantano da un punto di vista umano, mi vanterò anch'io. 19Infatti voi, che pur siete saggi, sopportate
facilmente gli stolti. 20In realtà
sopportate chi vi riduce in servitù, chi vi divora, chi vi sfrutta,
chi è arrogante, chi vi colpisce in faccia. 21Lo dico con vergogna; come siamo stati
deboli!
Però in quello in cui qualcuno osa vantarsi, lo dico da stolto, oso
vantarmi anch'io. 22Sono Ebrei?
Anch'io! Sono Israeliti? Anch'io! Sono stirpe di Abramo? Anch'io!
23Sono ministri di Cristo? Sto per dire
una pazzia, io lo sono più di loro: molto di più nelle fatiche,
molto di più nelle prigionie, infinitamente di più nelle percosse,
spesso in pericolo di morte. 24Cinque
volte dai Giudei ho ricevuto i trentanove colpi; 25tre volte sono stato battuto con le verghe, una
volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho
trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde. 26Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli
di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani,
pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare,
pericoli da parte di falsi fratelli; 27fatica e travaglio, veglie senza numero, fame e
sete, frequenti digiuni, freddo e nudità. 28E oltre a tutto questo, il mio assillo
quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese. 29Chi è debole, che anch'io non lo sia? Chi riceve
scandalo, che io non ne frema?
30Se è necessario vantarsi, mi vanterò
di quanto si riferisce alla mia debolezza. 31Dio e Padre del Signore Gesù, lui che è
benedetto nei secoli, sa che non mentisco. 32A Damasco, il governatore del re Areta montava
la guardia alla città dei Damasceni per catturarmi, 33ma da una finestra fui calato per il muro in una
cesta e così sfuggii dalle sue mani.
12
1Bisogna vantarsi?
Ma ciò non conviene! Pur tuttavia verrò alle visioni e alle
rivelazioni del Signore. 2Conosco un
uomo in Cristo che, quattordici anni fa - se con il corpo o fuori
del corpo non lo so, lo sa Dio - fu rapito fino al terzo cielo.
3E so che quest'uomo - se con il corpo
o senza corpo non lo so, lo sa Dio - 4fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che
non è lecito ad alcuno pronunziare. 5Di
lui io mi vanterò! Di me stesso invece non mi vanterò fuorché delle
mie debolezze. 6Certo, se volessi
vantarmi, non sarei insensato, perché direi solo la verità; ma
evito di farlo, perché nessuno mi giudichi di più di quello che
vede o sente da me.
7Perché non montassi in superbia per la
grandezza delle rivelazioni, mi è stata messa una spina nella
carne, un inviato di satana incaricato di schiaffeggiarmi, perché
io non vada in superbia. 8A causa di
questo per ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse
da me. 9Ed egli mi ha detto: "Ti basta
la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella
debolezza". Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze,
perché dimori in me la potenza di Cristo. 10Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli
oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce
sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono
forte.
11Sono diventato pazzo; ma siete voi
che mi ci avete costretto. Infatti avrei dovuto essere raccomandato
io da voi, perché non sono per nulla inferiore a quei
"superapostoli", anche se sono un nulla. 12Certo, in mezzo a voi si sono compiuti i segni
del vero apostolo, in una pazienza a tutta prova, con segni,
prodigi e miracoli. 13In che cosa
infatti siete stati inferiori alle altre Chiese, se non in questo,
che io non vi sono stato d'aggravio? Perdonatemi questa
ingiustizia!
14Ecco, è la terza volta che sto per
venire da voi, e non vi sarò di peso, perché non cerco i vostri
beni, ma voi. Infatti non spetta ai figli mettere da parte per i
genitori, ma ai genitori per i figli. 15Per conto mio mi prodigherò volentieri, anzi
consumerò me stesso per le vostre anime. Se io vi amo più
intensamente, dovrei essere riamato di meno?
16Ma sia pure che io non vi sono stato
di peso; però, scaltro come sono, vi ho preso con inganno.
17Vi ho forse sfruttato per mezzo di
qualcuno di quelli che ho inviato tra voi? 18Ho vivamente pregato Tito di venire da voi e ho
mandato insieme con lui quell'altro fratello. Forse Tito vi ha
sfruttato in qualche cosa? Non abbiamo forse noi due camminato con
lo stesso spirito, sulle medesime tracce?
19Certo, da tempo vi immaginate che stiamo facendo la nostra difesa davanti a voi. Ma noi parliamo davanti a Dio, in Cristo, e tutto, carissimi, è per la vostra edificazione. 20Temo infatti che, venendo, non vi trovi come desidero e che a mia volta venga trovato da voi quale non mi desiderate; che per caso non vi siano contese, invidie, animosità, dissensi, maldicenze, insinuazioni, superbie, disordini, 21e che, alla mia venuta, il mio Dio mi umilii davanti a voi e io abbia a piangere su molti che hanno peccato in passato e non si sono convertiti dalle impurità, dalla fornicazione e dalle dissolutezze che hanno commesso.
13
1Questa è la terza
volta che vengo da voi. Ogni questione si
deciderà sulla dichiarazione di due o tre testimoni.
2L'ho detto prima e lo ripeto ora,
allora presente per la seconda volta e ora assente, a tutti quelli
che hanno peccato e a tutti gli altri: quando verrò di nuovo non
perdonerò più, 3dal momento che cercate
una prova che Cristo parla in me, lui che non è debole, ma potente
in mezzo a voi. 4Infatti egli fu
crocifisso per la sua debolezza, ma vive per la potenza di Dio. E
anche noi che siamo deboli in lui, saremo vivi con lui per la
potenza di Dio nei vostri riguardi.
5Esaminate voi stessi se siete nella
fede, mettetevi alla prova. Non riconoscete forse che Gesù Cristo
abita in voi? A meno che la prova non sia contro di voi!
6Spero tuttavia che riconoscerete che
essa non è contro di noi. 7Noi
preghiamo Dio che non facciate alcun male, e non per apparire noi
superiori nella prova, ma perché voi facciate il bene e noi
restiamo come senza prova. 8Non abbiamo
infatti alcun potere contro la verità, ma per la verità;
9perciò ci rallegriamo quando noi siamo
deboli e voi siete forti. Noi preghiamo anche per la vostra
perfezione. 10Per questo vi scrivo
queste cose da lontano: per non dover poi, di presenza, agire
severamente con il potere che il Signore mi ha dato per edificare e
non per distruggere.
11Per il resto,
fratelli, state lieti, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a
vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio
dell'amore e della pace sarà con voi. 12Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Tutti i
santi vi salutano.
13La grazia del Signore Gesù Cristo,
l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti
voi.
Lettera ai Galati
1
1Paolo, apostolo non da parte di uomini, né per mezzo di uomo, ma per mezzo di Gesù Cristo e di Dio Padre che lo ha risuscitato dai morti, 2e tutti i fratelli che sono con me, alle Chiese della Galazia. 3Grazia a voi e pace da parte di Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo, 4che ha dato se stesso per i nostri peccati, per strapparci da questo mondo perverso, secondo la volontà di Dio e Padre nostro, 5al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.
6Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo. 7In realtà, però, non ce n'è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. 8Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! 9L'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema! 10Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo!
11Vi dichiaro
dunque, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è modellato
sull'uomo; 12infatti io non l'ho
ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù
Cristo. 13Voi avete certamente sentito
parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo, come io
perseguitassi fieramente la Chiesa di Dio e la devastassi,
14superando nel giudaismo la maggior
parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com'ero nel
sostenere le tradizioni dei padri. 15Ma
quando colui che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò
con la sua grazia si compiacque 16di
rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai pagani,
subito, senza consultare nessun uomo, 17senza andare a Gerusalemme da coloro che erano
apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a
Damasco.
18In seguito, dopo tre anni andai a
Gerusalemme per consultare Cefa, e rimasi presso di lui quindici
giorni; 19degli apostoli non vidi
nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore. 20In ciò che vi scrivo, io attesto davanti a Dio
che non mentisco. 21Quindi andai nelle
regioni della Siria e della Cilicia. 22Ma ero sconosciuto personalmente alle Chiese
della Giudea che sono in Cristo; 23soltanto avevano sentito dire: "Colui che una
volta ci perseguitava, va ora annunziando la fede che un tempo
voleva distruggere". 24E glorificavano
Dio a causa mia.
2
1Dopo quattordici
anni, andai di nuovo a Gerusalemme in compagnia di Bàrnaba,
portando con me anche Tito: 2vi andai
però in seguito ad una rivelazione. Esposi loro il vangelo che io
predico tra i pagani, ma lo esposi privatamente alle persone più
ragguardevoli, per non trovarmi nel rischio di correre o di aver
corso invano. 3Ora neppure Tito, che
era con me, sebbene fosse greco, fu obbligato a farsi circoncidere.
4E questo proprio a causa dei falsi
fratelli che si erano intromessi a spiare la libertà che abbiamo in
Cristo Gesù, allo scopo di renderci schiavi. 5Ad essi però non cedemmo, per riguardo, neppure
un istante, perché la verità del vangelo continuasse a rimanere
salda tra di voi.
6Da parte dunque delle persone più
ragguardevoli - quali fossero allora non m'interessa, perché Dio
non bada a persona alcuna - a me, da quelle persone ragguardevoli,
non fu imposto nulla di più. 7Anzi,
visto che a me era stato affidato il vangelo per i non circoncisi,
come a Pietro quello per i circoncisi - 8poiché colui che aveva agito in Pietro per farne
un apostolo dei circoncisi aveva agito anche in me per i pagani -
9e riconoscendo la grazia a me
conferita, Giacomo, Cefa e Giovanni, ritenuti le colonne, diedero a
me e a Bàrnaba la loro destra in segno di comunione, perché noi
andassimo verso i pagani ed essi verso i circoncisi. 10Soltanto ci pregarono di ricordarci dei poveri:
ciò che mi sono proprio preoccupato di fare.
11Ma quando Cefa venne ad Antiochia, mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto. 12Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva cibo insieme ai pagani; ma dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a tenersi in disparte, per timore dei circoncisi. 13E anche gli altri Giudei lo imitarono nella simulazione, al punto che anche Bàrnaba si lasciò attirare nella loro ipocrisia. 14Ora quando vidi che non si comportavano rettamente secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: "Se tu, che sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei?
15Noi che per
nascita siamo Giudei e non pagani peccatori, 16sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato
dalle opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Gesù
Cristo, abbiamo creduto anche noi in Gesù Cristo per essere
giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge;
poiché dalle opere della legge non verrà mai
giustificato nessuno".
17Se pertanto noi che cerchiamo la
giustificazione in Cristo siamo trovati peccatori come gli altri,
forse Cristo è ministro del peccato? Impossibile! 18Infatti se io riedifico quello che ho demolito,
mi denuncio come trasgressore. 19In
realtà mediante la legge io sono morto alla legge, per vivere per
Dio. 20Sono stato crocifisso con Cristo
e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella
carne, io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e
ha dato se stesso per me. 21Non annullo
dunque la grazia di Dio; infatti se la giustificazione viene dalla
legge, Cristo è morto invano.
3
1O stolti Gàlati, chi mai vi ha ammaliati, proprio voi agli occhi dei quali fu rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso? 2Questo solo io vorrei sapere da voi: è per le opere della legge che avete ricevuto lo Spirito o per aver creduto alla predicazione? 3Siete così privi d'intelligenza che, dopo aver incominciato con lo Spirito, ora volete finire con la carne? 4Tante esperienze le avete fatte invano? Se almeno fosse invano! 5Colui che dunque vi concede lo Spirito e opera portenti in mezzo a voi, lo fa grazie alle opere della legge o perché avete creduto alla predicazione?
6Fu così che Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato come giustizia. 7Sappiate dunque che figli di Abramo sono quelli che vengono dalla fede. 8E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato i pagani per la fede, preannunziò ad Abramo questo lieto annunzio: In te saranno benedette tutte le genti. 9Di conseguenza, quelli che hanno la fede vengono benedetti insieme ad Abramo che credette. 10Quelli invece che si richiamano alle opere della legge, stanno sotto la maledizione, poiché sta scritto: Maledetto chiunque non rimane fedele a tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle. 11E che nessuno possa giustificarsi davanti a Dio per la legge risulta dal fatto che il giusto vivrà in virtù della fede. 12Ora la legge non si basa sulla fede; al contrario dice che chi praticherà queste cose, vivrà per esse. 13Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, diventando lui stesso maledizione per noi, come sta scritto: Maledetto chi pende dal legno, 14perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse alle genti e noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede.
15Fratelli, ecco, vi faccio un esempio comune: un testamento legittimo, pur essendo solo un atto umano, nessuno lo dichiara nullo o vi aggiunge qualche cosa. 16Ora è appunto ad Abramo e alla sua discendenza che furon fatte le promesse. Non dice la Scrittura: "e ai tuoi discendenti", come se si trattasse di molti, ma e alla tua discendenza, come a uno solo, cioè Cristo. 17Ora io dico: un testamento stabilito in precedenza da Dio stesso, non può dichiararlo nullo una legge che è venuta quattrocentotrenta anni dopo, annullando così la promessa. 18Se infatti l'eredità si ottenesse in base alla legge, non sarebbe più in base alla promessa; Dio invece concesse il suo favore ad Abramo mediante la promessa.
19Perché allora la
legge? Essa fu aggiunta per le trasgressioni, fino alla venuta
della discendenza per la quale era stata
fatta la promessa, e fu promulgata per mezzo di angeli attraverso
un mediatore. 20Ora non si dà mediatore
per una sola persona e Dio è uno solo. 21La legge è dunque contro le promesse di Dio?
Impossibile! Se infatti fosse stata data una legge capace di
conferire la vita, la giustificazione scaturirebbe davvero dalla
legge; 22la Scrittura invece ha
rinchiuso ogni cosa sotto il peccato, perché ai credenti la
promessa venisse data in virtù della fede in Gesù Cristo.
23Prima però che venisse la fede, noi
eravamo rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della
fede che doveva essere rivelata. 24Così
la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo,
perché fossimo giustificati per la fede. 25Ma appena è giunta la fede, noi non siamo più
sotto un pedagogo. 26Tutti voi infatti
siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, 27poiché quanti siete stati battezzati in Cristo,
vi siete rivestiti di Cristo. 28Non c'è
più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più
uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù.
29E se appartenete a Cristo, allora
siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.
4
1Ecco, io faccio un
altro esempio: per tutto il tempo che l'erede è fanciullo, non è
per nulla differente da uno schiavo, pure essendo padrone di tutto;
2ma dipende da tutori e amministratori,
fino al termine stabilito dal padre. 3Così anche noi quando eravamo fanciulli, eravamo
come schiavi degli elementi del mondo. 4Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò
il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge, 5per riscattare coloro che erano sotto la legge,
perché ricevessimo l'adozione a figli. 6E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio
ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida:
Abbà, Padre! 7Quindi non sei più
schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di
Dio.
8Ma un tempo, per la vostra ignoranza
di Dio, eravate sottomessi a divinità, che in realtà non lo sono;
9ora invece che avete conosciuto Dio,
anzi da lui siete stati conosciuti, come potete rivolgervi di nuovo
a quei deboli e miserabili elementi, ai quali di nuovo come un
tempo volete servire? 10Voi infatti
osservate giorni, mesi, stagioni e anni! 11Temo per voi che io mi sia affaticato invano a
vostro riguardo.
12Siate come me, ve
ne prego, poiché anch'io sono stato come voi, fratelli. Non mi
avete offeso in nulla.13Sapete che fu a
causa di una malattia del corpo che vi annunziai la prima volta il
vangelo; 14e quella che nella mia carne
era per voi una prova non l'avete disprezzata né respinta, ma al
contrario mi avete accolto come un angelo di Dio, come Cristo
Gesù.
15Dove sono dunque le vostre
felicitazioni? Vi rendo testimonianza che, se fosse stato
possibile, vi sareste cavati anche gli occhi per darmeli.
16Sono dunque diventato vostro nemico
dicendovi la verità? 17Costoro si danno
premura per voi, ma non onestamente; vogliono mettervi fuori,
perché mostriate zelo per loro. 18È
bello invece essere circondati di premure nel bene sempre e non
solo quando io mi trovo presso di voi, 19figlioli miei, che io di nuovo partorisco nel
dolore finché non sia formato Cristo in voi! 20Vorrei essere vicino a voi in questo momento e
poter cambiare il tono della mia voce, perché non so cosa fare a
vostro riguardo.
21Ditemi, voi che volete essere sotto la legge: non sentite forse cosa dice la legge? 22Sta scritto infatti che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno dalla donna libera. 23Ma quello dalla schiava è nato secondo la carne; quello dalla donna libera, in virtù della promessa. 24Ora, tali cose sono dette per allegoria: le due donne infatti rappresentano le due Alleanze; una, quella del monte Sinai, che genera nella schiavitù, rappresentata da Agar 25- il Sinai è un monte dell'Arabia -; essa corrisponde alla Gerusalemme attuale, che di fatto è schiava insieme ai suoi figli. 26Invece la Gerusalemme di lassù è libera ed è la nostra madre. 27Sta scritto infatti:
Rallègrati,
sterile, che non partorisci,
grida nell'allegria tu che non conosci i dolori del
parto,
perché molti sono i figli dell'abbandonata,
più di quelli della donna che ha marito.
28Ora voi, fratelli, siete figli della promessa, alla maniera di Isacco. 29E come allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello nato secondo lo spirito, così accade anche ora. 30Però, che cosa dice la Scrittura? Manda via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non avrà eredità col figlio della donna libera. 31Così, fratelli, noi non siamo figli di una schiava, ma di una donna libera.
5
1Cristo ci ha
liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non
lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù. 2Ecco, io Paolo vi dico: se vi fate circoncidere,
Cristo non vi gioverà nulla. 3E
dichiaro ancora una volta a chiunque si fa circoncidere che egli è
obbligato ad osservare tutta quanta la legge. 4Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che
cercate la giustificazione nella legge; siete decaduti dalla
grazia. 5Noi infatti per virtù dello
Spirito, attendiamo dalla fede la giustificazione che speriamo.
6Poiché in Cristo Gesù non è la
circoncisione che conta o la non circoncisione, ma la fede che
opera per mezzo della carità.
7Correvate così bene; chi vi ha
tagliato la strada che non obbedite più alla verità? 8Questa persuasione non viene sicuramente da colui
che vi chiama! 9Un po' di lievito fa
fermentare tutta la pasta. 10Io sono
fiducioso per voi nel Signore che non penserete diversamente; ma
chi vi turba, subirà la sua condanna, chiunque egli sia.
11Quanto a me, fratelli, se io predico
ancora la circoncisione, perché sono tuttora perseguitato? È dunque
annullato lo scandalo della croce? 12Dovrebbero farsi mutilare coloro che vi
turbano.
13Voi infatti,
fratelli, siete stati chiamati a libertà. Purché questa libertà non
divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la
carità siate a servizio gli uni degli altri. 14Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in
un solo precetto: amerai il prossimo tuo come
te stesso. 15Ma se vi mordete e
divorate a vicenda, guardate almeno di non distruggervi del tutto
gli uni gli altri!
16Vi dico dunque: camminate secondo lo
Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne;
17la carne infatti ha desideri contrari
allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste
cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che
vorreste.
18Ma se vi lasciate guidare dallo
Spirito, non siete più sotto la legge. 19Del resto le opere della carne sono ben note:
fornicazione, impurità, libertinaggio, 20idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia,
gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, 21invidie, ubriachezze, orge e cose del genere;
circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le
compie non erediterà il regno di Dio. 22Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia,
pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di
sé; 23contro queste cose non c'è
legge.
24Ora quelli che sono di Cristo Gesù
hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi
desideri. 25Se pertanto viviamo dello
Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. 26Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e
invidiandoci gli uni gli altri.
6
1Fratelli, qualora
uno venga sorpreso in qualche colpa, voi che avete lo Spirito
correggetelo con dolcezza. E vigila su te stesso, per non cadere
anche tu in tentazione. 2Portate i pesi
gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo.
3Se infatti uno pensa di essere
qualcosa mentre non è nulla, inganna se stesso. 4Ciascuno esamini invece la propria condotta e
allora solo in se stesso e non negli altri troverà motivo di vanto:
5ciascuno infatti porterà il proprio
fardello.
6Chi viene istruito nella dottrina,
faccia parte di quanto possiede a chi lo istruisce. 7Non vi fate illusioni; non ci si può prendere
gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrà seminato.
8Chi semina nella sua carne, dalla
carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo
Spirito raccoglierà vita eterna. 9E non
stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo, a suo
tempo mieteremo. 10Poiché dunque ne
abbiamo l'occasione, operiamo il bene verso tutti, soprattutto
verso i fratelli nella fede.
11Vedete con che
grossi caratteri vi scrivo, ora, di mia mano. 12Quelli che vogliono fare bella figura nella
carne, vi costringono a farvi circoncidere, solo per non essere
perseguitati a causa della croce di Cristo. 13Infatti neanche gli stessi circoncisi osservano
la legge, ma vogliono la vostra circoncisione per trarre vanto
dalla vostra carne. 14Quanto a me
invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro
Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato
crocifisso, come io per il mondo. 15Non
è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma
l'essere nuova creatura. 16E su quanti
seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto
l'Israele di Dio. 17D'ora innanzi
nessuno mi procuri fastidi: difatti io porto le stigmate di Gesù
nel mio corpo.
18La grazia del Signore nostro Gesù
Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.
Lettera agli Efesini
1
1Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, ai santi che sono in Èfeso, credenti in Cristo Gesù: 2grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.
3Benedetto sia Dio,
Padre del Signore nostro Gesù
Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei
cieli, in Cristo.
4In lui ci ha scelti prima della
creazione del mondo,
per essere santi e immacolati al suo cospetto nella
carità,
5predestinandoci a essere suoi figli
adottivi
per opera di Gesù Cristo,
6secondo il beneplacito della sua
volontà.
E questo a lode e gloria della sua grazia,
che ci ha dato nel suo Figlio diletto;
7nel quale abbiamo la redenzione
mediante il suo sangue,
la remissione dei peccati
secondo la ricchezza della sua grazia.
8Egli l'ha abbondantemente riversata su
di noi
con ogni sapienza e intelligenza,
9poiché egli ci ha fatto conoscere il
mistero della sua volontà,
secondo quanto nella sua benevolenza aveva in lui
prestabilito
10per realizzarlo nella pienezza dei
tempi:
il disegno cioè di ricapitolare in Cristo tutte le cose,
quelle del cielo come quelle della terra.
11In lui siamo stati fatti anche
eredi,
essendo stati predestinati secondo il piano di colui
che tutto opera efficacemente conforme alla sua volontà,
12perché noi fossimo a lode della sua
gloria,
noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo.
13In lui anche voi,
dopo aver ascoltato la parola della verità,
il vangelo della vostra salvezza
e avere in esso creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito
Santo
che era stato promesso,
14il quale è caparra della nostra
eredità,
in attesa della completa redenzione di coloro
che Dio si è acquistato, a lode della sua gloria.
15Perciò anch'io, avendo avuto notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell'amore che avete verso tutti i santi, 16non cesso di render grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere, 17perché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui. 18Possa egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi 19e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi credenti secondo l'efficacia della sua forza
20che egli manifestò
in Cristo, quando lo risuscitò dai morti
e lo fece sedere alla sua destra nei cieli,
21al di sopra di ogni principato e
autorità,
di ogni potenza e dominazione
e di ogni altro nome che si possa nominare
non solo nel secolo presente ma anche in quello futuro.
22Tutto infatti ha
sottomesso ai suoi piedi
e lo ha costituito su tutte le cose a capo della Chiesa,
23la quale è il suo corpo,
la pienezza di colui che si realizza interamente in tutte le
cose.
2
1Anche voi eravate
morti per le vostre colpe e i vostri peccati, 2nei quali un tempo viveste alla maniera di questo
mondo, seguendo il principe delle potenze dell'aria, quello spirito
che ora opera negli uomini ribelli. 3Nel numero di quei ribelli, del resto, siamo
vissuti anche tutti noi, un tempo, con i desideri della nostra
carne, seguendo le voglie della carne e i desideri cattivi; ed
eravamo per natura meritevoli d'ira, come gli altri. 4Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande
amore con il quale ci ha amati, 5da
morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo:
per grazia infatti siete stati salvati. 6Con lui ci ha anche risuscitati e ci ha fatti
sedere nei cieli, in Cristo Gesù, 7per
mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua
grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù.
8Per questa grazia infatti siete salvi
mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio;
9né viene dalle opere, perché nessuno
possa vantarsene. 10Siamo infatti opera
sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha
predisposto perché noi le praticassimo.
11Perciò ricordatevi che un tempo voi, pagani per nascita, chiamati incirconcisi da quelli che si dicono circoncisi perché tali sono nella carne per mano di uomo, 12ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d'Israele, estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio in questo mondo. 13Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo.
14Egli infatti è la
nostra pace,
colui che ha fatto dei due un popolo solo,
abbattendo il muro di separazione che era frammezzo,
cioè l'inimicizia,
15annullando, per mezzo della sua
carne,
la legge fatta di prescrizioni e di decreti,
per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo,
facendo la pace,
16e per riconciliare tutti e due con
Dio in un solo corpo,
per mezzo della croce,
distruggendo in se stesso l'inimicizia.
17Egli è venuto perciò ad annunziare pace
a voi che eravate lontani e pace a coloro che
erano vicini.
18Per mezzo di lui possiamo
presentarci, gli uni e gli altri,
al Padre in un solo Spirito.
19Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, 20edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. 21In lui ogni costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; 22in lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di Dio per mezzo dello Spirito.
3
1Per questo, io Paolo, il prigioniero di Cristo per voi Gentili... 2penso che abbiate sentito parlare del ministero della grazia di Dio, a me affidato a vostro beneficio: 3come per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero di cui sopra vi ho scritto brevemente. 4Dalla lettura di ciò che ho scritto potete ben capire la mia comprensione del mistero di Cristo. 5Questo mistero non è stato manifestato agli uomini delle precedenti generazioni come al presente è stato rivelato ai suoi santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: 6che i Gentili cioè sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità, a formare lo stesso corpo, e ad essere partecipi della promessa per mezzo del vangelo, 7del quale sono divenuto ministro per il dono della grazia di Dio a me concessa in virtù dell'efficacia della sua potenza. 8A me, che sono l'infimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia di annunziare ai Gentili le imperscrutabili ricchezze di Cristo, 9e di far risplendere agli occhi di tutti qual è l'adempimento del mistero nascosto da secoli nella mente di Dio, creatore dell'universo, 10perché sia manifestata ora nel cielo, per mezzo della Chiesa, ai Principati e alle Potestà la multiforme sapienza di Dio, 11secondo il disegno eterno che ha attuato in Cristo Gesù nostro Signore, 12il quale ci dà il coraggio di avvicinarci in piena fiducia a Dio per la fede in lui. 13Vi prego quindi di non perdervi d'animo per le mie tribolazioni per voi; sono gloria vostra.
14Per questo, dico, io piego le ginocchia davanti al Padre, 15dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende nome, 16perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati dal suo Spirito nell'uomo interiore. 17Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella carità, 18siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, 19e conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.
20A colui che in
tutto ha potere di fare
molto più di quanto possiamo domandare o pensare,
secondo la potenza che già opera in noi,
21a lui la gloria nella Chiesa e in
Cristo Gesù
per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen.
4
1Vi esorto dunque
io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna
della vocazione che avete ricevuto, 2con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza,
sopportandovi a vicenda con amore, 3cercando di conservare l'unità dello spirito per
mezzo del vincolo della pace. 4Un solo
corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale
siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; 5un solo Signore, una sola fede, un solo
battesimo. 6Un solo Dio Padre di tutti,
che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente
in tutti.
7A ciascuno di noi, tuttavia, è stata
data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. 8Per questo sta scritto:
Ascendendo
in cielo ha portato con sé prigionieri,
ha distribuito doni agli uomini.
9Ma che significa la
parola "ascese", se non che prima era disceso quaggiù sulla terra?
10Colui che discese è lo stesso che
anche ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le
cose.
11È lui che ha stabilito alcuni come
apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come
pastori e maestri, 12per rendere idonei
i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo
di Cristo, 13finché arriviamo tutti
all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo
stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena
maturità di Cristo. 14Questo affinché
non siamo più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e
là da qualsiasi vento di dottrina, secondo l'inganno degli uomini,
con quella loro astuzia che tende a trarre nell'errore. 15Al contrario, vivendo secondo la verità nella
carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, che è il
capo, Cristo, 16dal quale tutto il
corpo, ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di
ogni giuntura, secondo l'energia propria di ogni membro, riceve
forza per crescere in modo da edificare se stesso nella
carità.
17Vi dico dunque e
vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani nella
vanità della loro mente, 18accecati nei
loro pensieri, estranei alla vita di Dio a causa dell'ignoranza che
è in loro, e per la durezza del loro cuore. 19Diventati così insensibili, si sono abbandonati
alla dissolutezza, commettendo ogni sorta di impurità con avidità
insaziabile.
20Ma voi non così avete imparato a
conoscere Cristo, 21se proprio gli
avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti, secondo la verità
che è in Gesù, 22per la quale dovete
deporre l'uomo vecchio con la condotta di prima, l'uomo che si
corrompe dietro le passioni ingannatrici 23e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra
mente 24e rivestire l'uomo nuovo,
creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera.
25Perciò, bando alla menzogna:
dite ciascuno la verità al proprio
prossimo; perché siamo membra gli uni degli altri. 26Nell'ira, non peccate;
non tramonti il sole sopra la vostra ira, 27e non date occasione al diavolo. 28Chi è avvezzo a rubare non rubi più, anzi si dia
da fare lavorando onestamente con le proprie mani, per farne parte
a chi si trova in necessità. 29Nessuna
parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto, parole
buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando
a quelli che ascoltano. 30E non
vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, col quale foste
segnati per il giorno della redenzione.
31Scompaia da voi ogni asprezza,
sdegno, ira, clamore e maldicenza con ogni sorta di malignità.
32Siate invece benevoli gli uni verso
gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha
perdonato a voi in Cristo.
5
1Fatevi dunque
imitatori di Dio, quali figli carissimi, 2e camminate nella carità, nel modo che anche
Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in
sacrificio di soave odore.
3Quanto alla fornicazione e a ogni
specie di impurità o cupidigia, neppure se ne parli tra voi, come
si addice a santi; 4lo stesso si dica
per le volgarità, insulsaggini, trivialità: cose tutte
sconvenienti. Si rendano invece azioni di grazie! 5Perché, sappiatelo bene, nessun fornicatore, o
impuro, o avaro - che è roba da idolàtri - avrà parte al regno di
Cristo e di Dio.
6Nessuno vi inganni con vani
ragionamenti: per queste cose infatti piomba l'ira di Dio sopra
coloro che gli resistono. 7Non abbiate
quindi niente in comune con loro. 8Se
un tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi
perciò come i figli della luce; 9il
frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità.
10Cercate ciò che è gradito al Signore,
11e non partecipate alle opere
infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente,
12poiché di quanto viene fatto da
costoro in segreto è vergognoso perfino parlare. 13Tutte queste cose che vengono apertamente
condannate sono rivelate dalla luce, perché tutto quello che si
manifesta è luce. 14Per questo sta
scritto:
"Svégliati, o tu che
dormi,
déstati dai morti
e Cristo ti illuminerà".
15Vigilate dunque attentamente sulla vostra condotta, comportandovi non da stolti, ma da uomini saggi; 16profittando del tempo presente, perché i giorni sono cattivi. 17Non siate perciò inconsiderati, ma sappiate comprendere la volontà di Dio. 18E non ubriacatevi di vino, il quale porta alla sfrenatezza, ma siate ricolmi dello Spirito, 19intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali, cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore, 20rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo.
21Siate sottomessi
gli uni agli altri nel timore di Cristo.
22Le mogli siano sottomesse ai mariti
come al Signore; 23il marito infatti è
capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è
il salvatore del suo corpo. 24E come la
Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette
ai loro mariti in tutto.
25E voi, mariti, amate le vostre mogli,
come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei,
26per renderla santa, purificandola per
mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola, 27al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa
tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma
santa e immacolata. 28Così anche i
mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo,
perché chi ama la propria moglie ama se stesso. 29Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria
carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la
Chiesa, 30poiché siamo membra del suo
corpo. 31Per questo
l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i
due formeranno una carne sola. 32Questo mistero è grande; lo dico in riferimento
a Cristo e alla Chiesa! 33Quindi anche
voi, ciascuno da parte sua, ami la propria moglie come se stesso, e
la donna sia rispettosa verso il marito.
6
1Figli, obbedite ai
vostri genitori nel Signore, perché questo è giusto. 2Onora tuo padre e tua
madre: è questo il primo comandamento associato a una promessa:
3perché tu sia
felice e goda di una vita lunga sopra la terra. 4E voi, padri, non inasprite i vostri figli, ma
allevateli nell'educazione e nella disciplina del
Signore.
5Schiavi, obbedite ai vostri padroni
secondo la carne con timore e tremore, con semplicità di spirito,
come a Cristo, 6e non servendo per
essere visti, come per piacere agli uomini, ma come servi di
Cristo, compiendo la volontà di Dio di cuore, 7prestando servizio di buona voglia come al
Signore e non come a uomini. 8Voi
sapete infatti che ciascuno, sia schiavo sia libero, riceverà dal
Signore secondo quello che avrà fatto di bene.
9Anche voi, padroni, comportatevi allo
stesso modo verso di loro, mettendo da parte le minacce, sapendo
che per loro come per voi c'è un solo Signore nel cielo, e che non
v'è preferenza di persone presso di lui.
10Per il resto,
attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza.
11Rivestitevi dell'armatura di Dio, per
poter resistere alle insidie del diavolo. 12La nostra battaglia infatti non è contro
creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le
Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli
spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.
13Prendete perciò l'armatura di Dio,
perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi
dopo aver superato tutte le prove. 14State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza
della giustizia, 15e avendo come
calzatura ai piedi lo zelo per propagare il
vangelo della pace. 16Tenete sempre
in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i
dardi infuocati del maligno; 17prendete
anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. 18Pregate
inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche
nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e
pregando per tutti i santi, 19e anche
per me, perché quando apro la bocca mi sia data una parola franca,
per far conoscere il mistero del vangelo, 20del quale sono ambasciatore in catene, e io
possa annunziarlo con franchezza come è mio dovere.
21Desidero che anche
voi sappiate come sto e ciò che faccio; di tutto vi informerà
Tìchico, fratello carissimo e fedele ministro nel Signore.
22Ve lo mando proprio allo scopo di
farvi conoscere mie notizie e per confortare i vostri
cuori.
23Pace ai fratelli, e carità e fede da
parte di Dio Padre e del Signore Gesù Cristo. 24La grazia sia con tutti quelli che amano il
Signore nostro Gesù Cristo, con amore incorruttibile.
Lettera ai Filippesi
1
1Paolo e Timoteo, servi di Cristo Gesù, a tutti i santi in Cristo Gesù che sono a Filippi, con i vescovi e i diaconi. 2Grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.
3Ringrazio il mio Dio ogni volta ch'io mi ricordo di voi, 4pregando sempre con gioia per voi in ogni mia preghiera, 5a motivo della vostra cooperazione alla diffusione del vangelo dal primo giorno fino al presente, 6e sono persuaso che colui che ha iniziato in voi quest'opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù. 7È giusto, del resto, che io pensi questo di tutti voi, perché vi porto nel cuore, voi che siete tutti partecipi della grazia che mi è stata concessa sia nelle catene, sia nella difesa e nel consolidamento del vangelo. 8Infatti Dio mi è testimonio del profondo affetto che ho per tutti voi nell'amore di Cristo Gesù. 9E perciò prego che la vostra carità si arricchisca sempre più in conoscenza e in ogni genere di discernimento, 10perché possiate distinguere sempre il meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, 11ricolmi di quei frutti di giustizia che si ottengono per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.
12Desidero che
sappiate, fratelli, che le mie vicende si sono volte piuttosto a
vantaggio del vangelo, 13al punto che
in tutto il pretorio e dovunque si sa che sono in catene per
Cristo; 14in tal modo la maggior parte
dei fratelli, incoraggiati nel Signore dalle mie catene, ardiscono
annunziare la parola di Dio con maggior zelo e senza timore alcuno.
15Alcuni, è vero, predicano Cristo
anche per invidia e spirito di contesa, ma altri con buoni
sentimenti. 16Questi lo fanno per
amore, sapendo che sono stato posto per la difesa del vangelo;
17quelli invece predicano Cristo con
spirito di rivalità, con intenzioni non pure, pensando di
aggiungere dolore alle mie catene. 18Ma
questo che importa? Purché in ogni maniera, per ipocrisia o per
sincerità, Cristo venga annunziato, io me ne rallegro e continuerò
a rallegrarmene. 19So infatti che tutto
questo servirà alla mia salvezza, grazie
alla vostra preghiera e all'aiuto dello Spirito di Gesù Cristo,
20secondo la mia ardente attesa
speranza che in nulla rimarrò confuso; anzi nella piena fiducia
che, come sempre, anche ora Cristo sarà glorificato nel mio corpo,
sia che io viva sia che io muoia.
21Per me infatti il vivere è Cristo e
il morire un guadagno. 22Ma se il
vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che
cosa debba scegliere. 23Sono messo alle
strette infatti tra queste due cose: da una parte il desiderio di
essere sciolto dal corpo per essere con Cristo, il che sarebbe
assai meglio; 24d'altra parte, è più
necessario per voi che io rimanga nella carne. 25Per conto mio, sono convinto che resterò e
continuerò a essere d'aiuto a voi tutti, per il progresso e la
gioia della vostra fede, 26perché il
vostro vanto nei miei riguardi cresca sempre più in Cristo, con la
mia nuova venuta tra voi.
27Soltanto però comportatevi da cittadini degni del vangelo, perché nel caso che io venga e vi veda o che di lontano senta parlare di voi, sappia che state saldi in un solo spirito e che combattete unanimi per la fede del vangelo, 28senza lasciarvi intimidire in nulla dagli avversari. Questo è per loro un presagio di perdizione, per voi invece di salvezza, e ciò da parte di Dio; 29perché a voi è stata concessa la grazia non solo di credere in Cristo; ma anche di soffrire per lui, 30sostenendo la stessa lotta che mi avete veduto sostenere e che ora sentite dire che io sostengo.
2
1Se c'è pertanto
qualche consolazione in Cristo, se c'è conforto derivante dalla
carità, se c'è qualche comunanza di spirito, se ci sono sentimenti
di amore e di compassione, 2rendete
piena la mia gioia con l'unione dei vostri spiriti, con la stessa
carità, con i medesimi sentimenti. 3Non
fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ciascuno di
voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso,
4senza cercare il proprio interesse, ma
anche quello degli altri.
5Abbiate in voi gli stessi sentimenti
che furono in Cristo Gesù,
6il quale, pur
essendo di natura divina,
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio;
7ma spogliò se stesso,
assumendo la condizione di servo
e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana,
8umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e alla morte di croce.
9Per questo Dio l'ha esaltato
e gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni altro nome;
10perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra;
11e ogni lingua
proclami
che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.
12Quindi, miei cari, obbedendo come sempre, non solo come quando ero presente, ma molto più ora che sono lontano, attendete alla vostra salvezza con timore e tremore. 13È Dio infatti che suscita in voi il volere e l'operare secondo i suoi benevoli disegni. 14Fate tutto senza mormorazioni e senza critiche, 15perché siate irreprensibili e semplici, figli di Dio immacolati in mezzo a una generazione perversa e degenere, nella quale dovete splendere come astri nel mondo, 16tenendo alta la parola di vita. Allora nel giorno di Cristo, io potrò vantarmi di non aver corso invano né invano faticato. 17E anche se il mio sangue deve essere versato in libagione sul sacrificio e sull'offerta della vostra fede, sono contento, e ne godo con tutti voi. 18Allo stesso modo anche voi godetene e rallegratevi con me.
19Ho speranza nel
Signore Gesù di potervi presto inviare Timòteo, per essere anch'io
confortato nel ricevere vostre notizie. 20Infatti, non ho nessuno d'animo uguale al suo e
che sappia occuparsi così di cuore delle cose vostre, 21perché tutti cercano i propri interessi, non
quelli di Gesù Cristo. 22Ma voi
conoscete la buona prova da lui data, poiché ha servito il vangelo
con me, come un figlio serve il padre. 23Spero quindi di mandarvelo presto, non appena
avrò visto chiaro nella mia situazione. 24Ma ho la convinzione nel Signore che presto
verrò anch'io di persona.
25Per il momento ho creduto necessario
mandarvi Epafrodìto, questo nostro fratello che è anche mio
compagno di lavoro e di lotta, vostro inviato per sovvenire alle
mie necessità; 26lo mando perché aveva
grande desiderio di rivedere voi tutti e si preoccupava perché
eravate a conoscenza della sua malattia. 27È stato grave, infatti, e vicino alla morte. Ma
Dio gli ha usato misericordia, e non a lui solo ma anche a me,
perché non avessi dolore su dolore. 28L'ho mandato quindi con tanta premura perché vi
rallegriate al vederlo di nuovo e io non sia più preoccupato.
29Accoglietelo dunque nel Signore con
piena gioia e abbiate grande stima verso persone come lui;
30perché ha rasentato la morte per la
causa di Cristo, rischiando la vita, per sostituirvi nel servizio
presso di me.
3
1Per il resto,
fratelli mei, state lieti nel Signore. A me non pesa e a voi è
utile che vi scriva le stesse cose: 2guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi
operai, guardatevi da quelli che si fanno circoncidere! 3Siamo infatti noi i veri circoncisi, noi che
rendiamo il culto mossi dallo Spirito di Dio e ci gloriamo in
Cristo Gesù, senza avere fiducia nella carne, 4sebbene io possa vantarmi anche nella carne. Se
alcuno ritiene di poter confidare nella carne, io più di lui:
5circonciso l'ottavo giorno, della
stirpe d'Israele, della tribù di Beniamino, ebreo da Ebrei, fariseo
quanto alla legge; 6quanto a zelo,
persecutore della Chiesa; irreprensibile quanto alla giustizia che
deriva dall'osservanza della legge.
7Ma quello che poteva essere per me un
guadagno, l'ho considerato una perdita a motivo di Cristo.
8Anzi, tutto ormai io reputo una
perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù,
mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e
le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo
9e di essere trovato in lui, non con
una mia giustizia derivante dalla legge, ma con quella che deriva
dalla fede in Cristo, cioè con la giustizia che deriva da Dio,
basata sulla fede. 10E questo perché io
possa conoscere lui, la potenza della sua risurrezione, la
partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme nella
morte, 11con la speranza di giungere
alla risurrezione dai morti. 12Non però
che io abbia già conquistato il premio o sia ormai arrivato alla
perfezione; solo mi sforzo di correre per conquistarlo, perché
anch'io sono stato conquistato da Gesù Cristo. 13Fratelli, io non ritengo ancora di esservi
giunto, questo soltanto so: dimentico del passato e proteso verso
il futuro, 14corro verso la mèta per
arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo
Gesù.
15Quanti dunque siamo perfetti,
dobbiamo avere questi sentimenti; se in qualche cosa pensate
diversamente, Dio vi illuminerà anche su questo. 16Intanto, dal punto a cui siamo arrivati
continuiamo ad avanzare sulla stessa linea.
17Fatevi miei imitatori, fratelli, e
guardate a quelli che si comportano secondo l'esempio che avete in
noi. 18Perché molti, ve l'ho già detto
più volte e ora con le lacrime agli occhi ve lo ripeto, si
comportano da nemici della croce di Cristo: 19la perdizione però sarà la loro fine, perché
essi, che hanno come dio il loro ventre, si vantano di ciò di cui
dovrebbero vergognarsi, tutti intenti alle cose della terra.
20La nostra patria invece è nei cieli e
di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, 21il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per
conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di
sottomettere a sé tutte le cose.
4
1Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia gioia e mia corona, rimanete saldi nel Signore così come avete imparato, carissimi!
2Esorto Evòdia ed
esorto anche Sìntiche ad andare d'accordo nel Signore. 3E prego te pure, mio fedele collaboratore, di
aiutarle, poiché hanno combattuto per il vangelo insieme con me,
con Clemente e con gli altri miei collaboratori, i cui nomi sono
nel libro della vita.
4Rallegratevi nel Signore, sempre; ve
lo ripeto ancora, rallegratevi. 5La
vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino!
6Non angustiatevi per nulla, ma in ogni
necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere,
suppliche e ringraziamenti; 7e la pace
di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e
i vostri pensieri in Cristo Gesù.
8In conclusione, fratelli, tutto quello
che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è
virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri.
9Ciò che avete imparato, ricevuto,
ascoltato e veduto in me, è quello che dovete fare. E il Dio della
pace sarà con voi!
10Ho provato grande
gioia nel Signore, perché finalmente avete fatto rifiorire i vostri
sentimenti nei miei riguardi: in realtà li avevate anche prima, ma
non ne avete avuta l'occasione. 11Non
dico questo per bisogno, poiché ho imparato a bastare a me stesso
in ogni occasione; 12ho imparato ad
essere povero e ho imparato ad essere ricco; sono iniziato a tutto,
in ogni maniera: alla sazietà e alla fame, all'abbondanza e
all'indigenza. 13Tutto posso in colui
che mi dà la forza.
14Avete fatto bene tuttavia a prendere
parte alla mia tribolazione. 15Ben
sapete proprio voi, Filippesi, che all'inizio della predicazione
del vangelo, quando partii dalla Macedonia, nessuna Chiesa aprì con
me un conto di dare o di avere, se non voi soli; 16ed anche a Tessalonica mi avete inviato per due
volte il necessario. 17Non è però il
vostro dono che io ricerco, ma il frutto che ridonda a vostro
vantaggio. 18Adesso ho il necessario e
anche il superfluo; sono ricolmo dei vostri doni ricevuti da
Epafrodìto, che sono un profumo di soave odore, un sacrificio
accetto e gradito a Dio. 19Il mio Dio,
a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza
con magnificenza in Cristo Gesù. 20Al
Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli dei secoli.
Amen.
21Salutate ciascuno
dei santi in Cristo Gesù. 22Vi salutano
i fratelli che sono con me. Vi salutano tutti i santi, soprattutto
quelli della casa di Cesare.
23La grazia del Signore Gesù Cristo sia
con il vostro spirito.
Lettera ai Colossesi
1
1Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, 2ai santi e fedeli fratelli in Cristo dimoranti in Colossi grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro!
3Noi rendiamo
continuamente grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
nelle nostre preghiere per voi, 4per le
notizie ricevute della vostra fede in Cristo Gesù, e della carità
che avete verso tutti i santi, 5in
vista della speranza che vi attende nei cieli. Di questa speranza
voi avete già udito l'annunzio dalla parola di verità del vangelo
6che è giunto a voi, come pure in tutto
il mondo fruttifica e si sviluppa; così anche fra voi dal giorno in
cui avete ascoltato e conosciuto la grazia di Dio nella verità,
7che avete appresa da Èpafra, nostro
caro compagno nel ministero; egli ci supplisce come un fedele
ministro di Cristo, 8e ci ha pure
manifestato il vostro amore nello Spirito.
9Perciò anche noi, da quando abbiamo
saputo questo, non cessiamo di pregare per voi, e di chiedere che
abbiate una conoscenza piena della sua volontà con ogni sapienza e
intelligenza spirituale, 10perché
possiate comportarvi in maniera degna del Signore, per piacergli in
tutto, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella
conoscenza di Dio; 11rafforzandovi con
ogni energia secondo la potenza della sua gloria, per poter essere
forti e pazienti in tutto; 12ringraziando con gioia il Padre che ci ha messi
in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce.
13È lui infatti che
ci ha liberati
dal potere delle tenebre
e ci ha trasferiti
nel regno del suo Figlio diletto,
14per opera del quale abbiamo la
redenzione,
la remissione dei peccati.
15Egli è immagine
del Dio invisibile,
generato prima di ogni creatura;
16poiché per mezzo di lui
sono state create tutte le cose,
quelle nei cieli e quelle sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potestà.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di lui.
17Egli è prima di tutte le
cose
e tutte sussistono in lui.
18Egli è anche il capo del corpo, cioè
della Chiesa;
il principio, il primogenito di coloro
che risuscitano dai morti,
per ottenere il primato su tutte le cose.
19Perché piacque a Dio
di fare abitare in lui ogni pienezza
20e per mezzo di lui riconciliare a sé
tutte le cose,
rappacificando con il sangue della sua croce,
cioè per mezzo di lui,
le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli.
21E anche voi, che un tempo eravate stranieri e nemici con la mente intenta alle opere cattive che facevate, 22ora egli vi ha riconciliati per mezzo della morte del suo corpo di carne, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili al suo cospetto: 23purché restiate fondati e fermi nella fede e non vi lasciate allontanare dalla speranza promessa nel vangelo che avete ascoltato, il quale è stato annunziato ad ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato ministro.
24Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa. 25Di essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio presso di voi di realizzare la sua parola, 26cioè il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi, 27ai quali Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo ai pagani, cioè Cristo in voi, speranza della gloria. 28È lui infatti che noi annunziamo, ammonendo e istruendo ogni uomo con ogni sapienza, per rendere ciascuno perfetto in Cristo. 29Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza.
2
1Voglio infatti che sappiate quale dura lotta io devo sostenere per voi, per quelli di Laodicèa e per tutti coloro che non mi hanno mai visto di persona, 2perché i loro cuori vengano consolati e così, strettamente congiunti nell'amore, essi acquistino in tutta la sua ricchezza la piena intelligenza, e giungano a penetrare nella perfetta conoscenza del mistero di Dio, cioè Cristo, 3nel quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza. 4Dico questo perché nessuno vi inganni con argomenti seducenti, 5perché, anche se sono lontano con il corpo, sono tra voi con lo spirito e gioisco al vedere la vostra condotta ordinata e la saldezza della vostra fede in Cristo.
6Camminate dunque nel Signore Gesù Cristo, come l'avete ricevuto, 7ben radicati e fondati in lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, abbondando nell'azione di grazie. 8Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo.
9È in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, 10e voi avete in lui parte alla sua pienezza, di lui cioè che è il capo di ogni Principato e di ogni Potestà. 11In lui voi siete stati anche circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano di uomo, mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo. 12Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel battesimo, in lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. 13Con lui Dio ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e per l'incirconcisione della vostra carne, perdonandoci tutti i peccati, 14annullando il documento scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce; 15avendo privato della loro forza i Principati e le Potestà ne ha fatto pubblico spettacolo dietro al corteo trionfale di Cristo.
16Nessuno dunque vi
condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a
noviluni e a sabati: 17tutte cose
queste che sono ombra delle future; ma la realtà invece è Cristo!
18Nessuno v'impedisca di conseguire il
premio, compiacendosi in pratiche di poco conto e nella venerazione
degli angeli, seguendo le proprie pretese visioni, gonfio di vano
orgoglio nella sua mente carnale, 19senza essere stretto invece al capo, dal quale
tutto il corpo riceve sostentamento e coesione per mezzo di
giunture e legami, realizzando così la crescita secondo il volere
di Dio.
20Se pertanto siete morti con Cristo
agli elementi del mondo, perché lasciarvi imporre, come se viveste
ancora nel mondo, dei precetti quali 21"Non prendere, non gustare, non toccare"?
22Tutte cose destinate a scomparire con
l'uso: sono infatti prescrizioni e insegnamenti di uomini!
23Queste cose hanno una parvenza di
sapienza, con la loro affettata religiosità e umiltà e austerità
riguardo al corpo, ma in realtà non servono che per soddisfare la
carne.
3
1Se dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; 2pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. 3Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio! 4Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria.
5Mortificate dunque
quella parte di voi che appartiene alla terra: fornicazione,
impurità, passioni, desideri cattivi e quella avarizia insaziabile
che è idolatria, 6cose tutte che
attirano l'ira di Dio su coloro che disobbediscono. 7Anche voi un tempo eravate così, quando la vostra
vita era immersa in questi vizi. 8Ora
invece deponete anche voi tutte queste cose: ira, passione,
malizia, maldicenze e parole oscene dalla vostra bocca. 9Non mentitevi gli uni gli altri. Vi siete infatti
spogliati dell'uomo vecchio con le sue azioni 10e avete rivestito il nuovo, che si rinnova, per
una piena conoscenza, ad immagine del suo Creatore. 11Qui non c'è più Greco o Giudeo, circoncisione o
incirconcisione, barbaro o Scita, schiavo o libero, ma Cristo è
tutto in tutti.
12Rivestitevi dunque, come amati di
Dio, santi e diletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di
umiltà, di mansuetudine, di pazienza; 13sopportandovi a vicenda e perdonandovi
scambievolmente, se qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi
degli altri. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi.
14Al di sopra di tutto poi vi sia la
carità, che è il vincolo di perfezione. 15E la pace di Cristo regni nei vostri cuori,
perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E siate
riconoscenti!
16La parola di Cristo dimori tra voi
abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza,
cantando a Dio di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici
spirituali. 17E tutto quello che fate
in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore Gesù,
rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
18Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore. 19Voi, mariti, amate le vostre mogli e non inaspritevi con esse. 20Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. 21Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino. 22Voi, servi, siate docili in tutto con i vostri padroni terreni; non servendo solo quando vi vedono, come si fa per piacere agli uomini, ma con cuore semplice e nel timore del Signore. 23Qualunque cosa facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini, 24sapendo che come ricompensa riceverete dal Signore l'eredità. Servite a Cristo Signore. 25Chi commette ingiustizia infatti subirà le conseguenze del torto commesso, e non v'è parzialità per nessuno.
4
1Voi, padroni, date ai vostri servi ciò che è giusto ed equo, sapendo che anche voi avete un padrone in cielo.
2Perseverate nella
preghiera e vegliate in essa, rendendo grazie. 3Pregate anche per noi, perché Dio ci apra la
porta della predicazione e possiamo annunziare il mistero di
Cristo, per il quale mi trovo in catene: 4che possa davvero manifestarlo, parlandone come
devo.
5Comportatevi saggiamente con quelli di
fuori; approfittate di ogni occasione. 6Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito
di sapienza, per sapere come rispondere a ciascuno.
7Tutto quanto mi riguarda ve lo riferirà Tìchico, il caro fratello e ministro fedele, mio compagno nel servizio del Signore, 8che io mando a voi, perché conosciate le nostre condizioni e perché rechi conforto ai vostri cuori. 9Con lui verrà anche Onèsimo, il fedele e caro fratello, che è dei vostri. Essi vi informeranno su tutte le cose di qui.
10Vi salutano
Aristarco, mio compagno di carcere, e Marco, il cugino di Bàrnaba,
riguardo al quale avete ricevuto istruzioni - se verrà da voi,
fategli buona accoglienza - 11e Gesù,
chiamato Giusto. Di quelli venuti dalla circoncisione questi soli
hanno collaborato con me per il regno di Dio e mi sono stati di
consolazione. 12Vi saluta Èpafra, servo
di Cristo Gesù, che è dei vostri, il quale non cessa di lottare per
voi nelle sue preghiere, perché siate saldi, perfetti e aderenti a
tutti i voleri di Dio. 13Gli rendo
testimonianza che si impegna a fondo per voi, come per quelli di
Laodicèa e di Geràpoli. 14Vi salutano
Luca, il caro medico, e Dema.
15Salutate i fratelli di Laodicèa e
Ninfa con la comunità che si raduna nella sua casa. 16E quando questa lettera sarà stata letta da voi,
fate che venga letta anche nella Chiesa dei Laodicesi e anche voi
leggete quella inviata ai Laodicesi. 17Dite ad Archippo: "Considera il ministero che
hai ricevuto nel Signore e vedi di compierlo bene".
18Il saluto è di mia propria mano, di
me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene. La grazia sia con
voi.
Prima lettera ai Tessalonicesi
1
1Paolo, Silvano e
Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e nel
Signore Gesù Cristo: grazia a voi e pace! 2Ringraziamo sempre Dio per tutti voi,
ricordandovi nelle nostre preghiere, continuamente 3memori davanti a Dio e Padre nostro del vostro
impegno nella fede, della vostra operosità nella carità e della
vostra costante speranza nel Signore nostro Gesù Cristo.
4Noi ben sappiamo, fratelli amati da
Dio, che siete stati eletti da lui. 5Il
nostro vangelo, infatti, non si è diffuso fra voi soltanto per
mezzo della parola, ma anche con potenza e con Spirito Santo e con
profonda convinzione, come ben sapete che siamo stati in mezzo a
voi per il vostro bene.
6E voi siete diventati imitatori nostri
e del Signore, avendo accolto la parola con la gioia dello Spirito
Santo anche in mezzo a grande tribolazione, 7così da diventare modello a tutti i credenti che
sono nella Macedonia e nell'Acaia. 8Infatti la parola del Signore riecheggia per
mezzo vostro non soltanto in Macedonia e nell'Acaia, ma la fama
della vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, di modo che non
abbiamo più bisogno di parlarne. 9Sono
loro infatti a parlare di noi, dicendo come noi siamo venuti in
mezzo a voi e come vi siete convertiti a Dio, allontanandovi dagli
idoli, per servire al Dio vivo e vero 10e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha
risuscitato dai morti, Gesù, che ci libera dall'ira
ventura.
2
1Voi stessi infatti,
fratelli, sapete bene che la nostra venuta in mezzo a voi non è
stata vana. 2Ma dopo avere prima
sofferto e subìto oltraggi a Filippi, come ben sapete, abbiamo
avuto il coraggio nel nostro Dio di annunziarvi il vangelo di Dio
in mezzo a molte lotte. 3E il nostro
appello non è stato mosso da volontà di inganno, né da torbidi
motivi, né abbiamo usato frode alcuna; 4ma come Dio ci ha trovati degni di affidarci il
vangelo così lo predichiamo, non cercando di piacere agli uomini,
ma a Dio, che prova i nostri cuori. 5Mai infatti abbiamo pronunziato parole di
adulazione, come sapete, né avuto pensieri di cupidigia: Dio ne è
testimone. 6E neppure abbiamo cercato
la gloria umana, né da voi né da altri, pur potendo far valere la
nostra autorità di apostoli di Cristo. 7Invece siamo stati amorevoli in mezzo a voi come
una madre nutre e ha cura delle proprie creature. 8Così affezionati a voi, avremmo desiderato darvi
non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci
siete diventati cari.
9Voi ricordate infatti, fratelli, la
nostra fatica e il nostro travaglio: lavorando notte e giorno per
non essere di peso ad alcuno vi abbiamo annunziato il vangelo di
Dio. 10Voi siete testimoni, e Dio
stesso è testimone, come è stato santo, giusto, irreprensibile il
nostro comportamento verso di voi credenti; 11e sapete anche che, come fa un padre verso i
propri figli, abbiamo esortato ciascuno di voi, 12incoraggiandovi e scongiurandovi a comportarvi
in maniera degna di quel Dio che vi chiama al suo regno e alla sua
gloria.
13Proprio per questo anche noi ringraziamo Dio continuamente, perché, avendo ricevuto da noi la parola divina della predicazione, l'avete accolta non quale parola di uomini, ma, come è veramente, quale parola di Dio, che opera in voi che credete. 14Voi infatti, fratelli, siete diventati imitatori delle Chiese di Dio in Gesù Cristo, che sono nella Giudea, perché avete sofferto anche voi da parte dei vostri connazionali come loro da parte dei Giudei, 15i quali hanno perfino messo a morte il Signore Gesù e i profeti e hanno perseguitato anche noi; essi non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini, 16impedendo a noi di predicare ai pagani perché possano essere salvati. In tal modo essi colmano la misura dei loro peccati! Ma ormai l'ira è arrivata al colmo sul loro capo.
17Quanto a noi, fratelli, dopo poco tempo che eravamo separati da voi, di persona ma non col cuore, eravamo nell'impazienza di rivedere il vostro volto, tanto il nostro desiderio era vivo. 18Perciò abbiamo desiderato una volta, anzi due volte, proprio io Paolo, di venire da voi, ma satana ce lo ha impedito. 19Chi infatti, se non proprio voi, potrebbe essere la nostra speranza, la nostra gioia e la corona di cui ci possiamo vantare, davanti al Signore nostro Gesù, nel momento della sua venuta? 20Siete voi la nostra gloria e la nostra gioia.
3
1Per questo, non potendo più resistere, abbiamo deciso di restare soli ad Atene 2e abbiamo inviato Timòteo, nostro fratello e collaboratore di Dio nel vangelo di Cristo, per confermarvi ed esortarvi nella vostra fede, 3perché nessuno si lasci turbare in queste tribolazioni. Voi stessi, infatti, sapete che a questo siamo destinati; 4già quando eravamo tra voi, vi preannunziavamo che avremmo dovuto subire tribolazioni, come in realtà è accaduto e voi ben sapete. 5Per questo, non potendo più resistere, mandai a prendere notizie sulla vostra fede, per timore che il tentatore vi avesse tentati e così diventasse vana la nostra fatica.
6Ma ora che è
tornato Timòteo, e ci ha portato il lieto annunzio della vostra
fede, della vostra carità e del ricordo sempre vivo che conservate
di noi, desiderosi di vederci come noi lo siamo di vedere voi,
7ci sentiamo consolati, fratelli, a
vostro riguardo, di tutta l'angoscia e tribolazione in cui eravamo
per la vostra fede; 8ora, sì, ci
sentiamo rivivere, se rimanete saldi nel Signore. 9Quale ringraziamento possiamo rendere a Dio
riguardo a voi, per tutta la gioia che proviamo a causa vostra
davanti al nostro Dio, 10noi che con
viva insistenza, notte e giorno, chiediamo di poter vedere il
vostro volto e completare ciò che ancora manca alla vostra
fede?
11Voglia Dio stesso, Padre nostro, e il
Signore nostro Gesù dirigere il nostro cammino verso di voi!
12Il Signore poi vi faccia crescere e
abbondare nell'amore vicendevole e verso tutti, come anche noi lo
siamo verso di voi, 13per rendere saldi
e irreprensibili i vostri cuori nella santità, davanti a Dio Padre
nostro, al momento della venuta del Signore nostro Gesù con tutti i
suoi santi.
4
1Per il resto,
fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù: avete
appreso da noi come comportarvi in modo da piacere a Dio, e così
già vi comportate; cercate di agire sempre così per distinguervi
ancora di più. 2Voi conoscete infatti
quali norme vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. 3Perché questa è la volontà di Dio, la vostra
santificazione: che vi asteniate dalla impudicizia, 4che ciascuno sappia mantenere il proprio corpo
con santità e rispetto, 5non come
oggetto di passioni e libidine, come i pagani che non conoscono
Dio; 6che nessuno offenda e inganni in
questa materia il proprio fratello, perché il Signore è vindice di
tutte queste cose, come già vi abbiamo detto e attestato.
7Dio non ci ha chiamati all'impurità,
ma alla santificazione. 8Perciò chi
disprezza queste norme non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi
dona il suo Santo Spirito.
9Riguardo all'amore fraterno, non avete
bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio
ad amarvi gli uni gli altri, 10e questo
voi fate verso tutti i fratelli dell'intera Macedonia. Ma vi
esortiamo, fratelli, a farlo ancora di più 11e a farvi un punto di onore: vivere in pace,
attendere alle cose vostre e lavorare con le vostre mani, come vi
abbiamo ordinato, 12al fine di condurre
una vita decorosa di fronte agli estranei e di non aver bisogno di
nessuno.
13Non vogliamo poi lasciarvi nell'ignoranza, fratelli, circa quelli che sono morti, perché non continuiate ad affliggervi come gli altri che non hanno speranza. 14Noi crediamo infatti che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui. 15Questo vi diciamo sulla parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti. 16Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; 17quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore. 18Confortatevi dunque a vicenda con queste parole.
5
1Riguardo poi ai
tempi e ai momenti, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva;
2infatti voi ben sapete che come un
ladro di notte, così verrà il giorno del Signore. 3E quando si dirà: "Pace e sicurezza", allora
d'improvviso li colpirà la rovina, come le doglie una donna
incinta; e nessuno scamperà. 4Ma voi,
fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno possa
sorprendervi come un ladro: 5voi tutti
infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo
della notte, né delle tenebre. 6Non
dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e siamo
sobrii.
7Quelli che dormono, infatti, dormono
di notte; e quelli che si ubriacano, sono ubriachi di notte.
8Noi invece, che siamo del giorno,
dobbiamo essere sobrii, rivestiti con la
corazza della fede e della carità e avendo come elmo la speranza della
salvezza. 9Poiché Dio non ci ha
destinati alla sua collera ma all'acquisto della salvezza per mezzo
del Signor nostro Gesù Cristo, 10il
quale è morto per noi, perché, sia che vegliamo sia che dormiamo,
viviamo insieme con lui. 11Perciò
confortatevi a vicenda edificandovi gli uni gli altri, come già
fate.
12Vi preghiamo poi,
fratelli, di aver riguardo per quelli che faticano tra di voi, che
vi sono preposti nel Signore e vi ammoniscono; 13trattateli con molto rispetto e carità, a motivo
del loro lavoro. Vivete in pace tra voi. 14Vi esortiamo, fratelli: correggete gli
indisciplinati, confortate i pusillanimi, sostenete i deboli, siate
pazienti con tutti. 15Guardatevi dal
rendere male per male ad alcuno; ma cercate sempre il bene tra voi
e con tutti. 16State sempre lieti,
17pregate incessantemente, 18in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la
volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. 19Non spegnete lo Spirito, 20non disprezzate le profezie; 21esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono.
22Astenetevi da ogni specie di
male.
23Il Dio della pace vi santifichi fino
alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e
corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro
Gesù Cristo. 24Colui che vi chiama è
fedele e farà tutto questo!
25Fratelli, pregate anche per
noi.
26Salutate tutti i fratelli con il
bacio santo. 27Vi scongiuro, per il
Signore, che si legga questa lettera a tutti i fratelli.
28La grazia del Signore nostro Gesù
Cristo sia con voi.
Seconda lettera ai Tessalonicesi
1
1Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre nostro e nel Signore Gesù Cristo: 2grazia a voi e pace da Dio Padre e dal Signore Gesù Cristo.
3Dobbiamo sempre
ringraziare Dio per voi, fratelli, ed è ben giusto. La vostra fede
infatti cresce rigogliosamente e abbonda la vostra carità
vicendevole; 4così noi possiamo
gloriarci di voi nelle Chiese di Dio, per la vostra fermezza e per
la vostra fede in tutte le persecuzioni e tribolazioni che
sopportate. 5Questo è un segno del
giusto giudizio di Dio, che vi proclamerà degni di quel regno di
Dio, per il quale ora soffrite. 6È
proprio della giustizia di Dio rendere afflizione a quelli che vi
affliggono 7e a voi, che ora siete
afflitti, sollievo insieme a noi, quando si manifesterà il Signore
Gesù dal cielo con gli angeli della sua potenza 8in fuoco ardente, a far
vendetta di quanti non conoscono Dio e non obbediscono al
vangelo del Signore nostro Gesù. 9Costoro saranno castigati con una rovina eterna,
lontano dalla faccia del Signore e dalla gloria
della sua potenza, 10quando egli
verrà per esser glorificato nei suoi santi ed esser riconosciuto
mirabile in tutti quelli che avranno creduto, perché è stata
creduta la nostra testimonianza in mezzo a voi. Questo accadrà, in
quel giorno.
11Anche per questo preghiamo di
continuo per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua
chiamata e porti a compimento, con la sua potenza, ogni vostra
volontà di bene e l'opera della vostra fede; 12perché sia glorificato il nome del Signore
nostro Gesù in voi e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e
del Signore Gesù Cristo.
2
1Ora vi preghiamo,
fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e
alla nostra riunione con lui, 2di non
lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese
ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come
nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. 3Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti
dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il
figlio della perdizione, 4colui che si
contrappone e s'innalza sopra ogni essere
che viene detto Dio o è oggetto di culto,
fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio.
5Non ricordate che, quando ancora ero
tra voi, venivo dicendo queste cose? 6E
ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà
nella sua ora. 7Il mistero
dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo
chi finora lo trattiene. 8Solo allora
sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo
distruggerà con il soffio della sua bocca e
lo annienterà all'apparire della sua venuta, l'iniquo, 9la cui venuta avverrà nella potenza di satana,
con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri,
10e con ogni sorta di empio inganno per
quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'amore della
verità per essere salvi. 11E per questo
Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla
menzogna 12e così siano condannati
tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno
acconsentito all'iniquità.
13Noi però dobbiamo
rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore,
perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, attraverso
l'opera santificatrice dello Spirito e la fede nella verità,
14chiamandovi a questo con il nostro
vangelo, per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù
Cristo.
15Perciò, fratelli, state saldi e
mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola
come dalla nostra lettera. 16E lo
stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro, che ci ha
amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una
buona speranza, 17conforti i vostri
cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.