NOTA DELL’AUTORE

 

I Robot e l’Impero è il seguito di I Robot dell’Alba, che ha riscosso un notevole successo, ed è il quarto romanzo dei robot (i primi due sono stati Abissi d’Acciaio e Il Sole Nudo).

I Robot e l’Impero si svolge duecento anni dopo I Robot dell’Alba, dunque Elijah Baley, l’eroe dei primi tre romanzi, è morto. Appare, comunque, in scene retrospettive, e il suo spirito pervade il nuovo romanzo. Ogni azione del libro può essere fatta risalire all’effetto che lui ha avuto su quelli che lo ammirano e su quelli che lo odiano.

In I Robot e l’Impero, la Galassia è giunta a una svolta cruciale. Gli Spaziali, sui loro 50 mondi, sono ancora i dominatori, ma in chiara fase di declino. Vivono in media 350 anni, hanno i loro robot, una tecnologia avanzata... ma non possiedono l’iniziativa e l’energia necessarie per colonizzare nuovi mondi. I Terrestri, repressi così a lungo dagli Spaziali (a loro volta discendenti dei Terrestri) si sono riversati impetuosamente all’esterno della prigione del loro pianeta e stanno colonizzando la Galassia rapidamente. Di anno in anno la loro forza cresce, e gli Spaziali si rendono conto di dover fare qualcosa per scongiurare una volta per tutte il pericolo che li minaccia.

II leader della reazione spaziale è Kelden Amadiro (il grande avversario di Elijah Baley in I Robot dell’Alba), ancora in vita. Amadiro e Levular Mandamus, un brillante e giovane roboticista, hanno elaborato un piano che distruggerà la Terra e sgretolerà il nucleo accentratore dei mondi dei Coloni. Avversari di Amadiro sono Lady Gladia (che amava Elijah Baley, ed è ancora viva) e i suoi due robot, R. Daneel Olivaw e R. Giskard Reventlov. Daneel è il robot che è stato il compagno di Elijah nei primi tre romanzi. Giskard è il robot telepatico che ha un ruolo chiave in I Robot dell’Alba.

I Robot e l’Impero descrive la lotta tra Amadiro e Mandamus, decisi a distruggere la Terra, e Daneel, Giskard e Gladia, decisi a salvarla. I robot e Gladia sanno che c’è una crisi, ma ignorano la natura dei piani distruttivi di Amadiro e non sanno come sventarli. Sanno, però, di avere pochissimo tempo.

II libro presenta la caratteristica trama complicata ma onesta verso il lettore che mi è ormai tipica. La suspense è viva fino al termine, e l’epilogo sarà per tutti una grossa sorpresa.

Una volta letto, il libro costituirà un anello di congiunzione tra i romanzi dei robot e i romanzi dell’Impero (Stelle Come Polvere, Le Correnti dello Spazio e Paria dei Cieli, e si comprenderà la transizione dall’universo Spaziali/Terrestri/Robot dei romanzi del ciclo robotico all’universo Terrestri/nessun Robot dei romanzi dell’Impero e della Fondazione.

Inoltre, I Robot e l’Impero servirà come base al quinto romanzo della Fondazione che intendo intitolare Fondazione e Terra, e al quale mi dedicherò come mio prossimo progetto di lavoro.

Dopo di che, intendo scrivere il seguito di I Robot e l’Impero per completare la storia della transizione da un universo all’altro, e un romanzo iniziale del ciclo della Fondazione che sarà intitolato Preludio alla Fondazione, di cui Hari Seldon, il fondatore della “psicostoria”, sarà l’eroe. Per allora, contando i miei racconti sui robot che figurano nella raccolta Tutti i Miei Robot avrò una serie di 15 libri che illustrano la storia della Galassia dal presente fino ai secoli che precedono la fondazione del Secondo Impero Galattico.1

Se sarò ancora vivo, continuerò a scrivere romanzi della serie della Fondazione finché avrò fiato, proseguendo il più possibile con la storia della Galassia.

(E vorrei sapere quando diavolo potrò scrivere i miei libri di saggistica!)

Isaac Asimov

 

 

 

 

 

 

 

 

1 In realtà Asimov, prima della sua morte avvenuta nel 1992, scrisse sia Fondazione e Terra sia Preludio alla Fondazione, e riuscì anche a pubblicare un ulteriore romanzo del ciclo della Fondazione intitolato Fondazione Anno Zero. Ma il suo progetto di aggiungere un seguito a I Robot e l’Impero non vide mai la luce (N.d.R.).