La vita

IL VUOTO È IL PUNTO DI PARTENZA Per poter bere la mia acqua, devi prima svuotare la tua tazza. Amico mio, abbandona tutte le idee fisse e preconcette, e sii neutrale. Sai perché questa tazza è tanto utile? Perché è vuota.

FLUIRE CON IL PROCESSO DELLA VITA Non ci si può mai bagnare due volte nella stessa acqua, amico mio. E come lo scorrere dell’acqua, la vita è movimento continuo. Nulla è fisso. Qualsiasi problema ti capiterà in futuro, tieni presente che non può restare stazionario, ma deve progredire insieme al tuo spirito vivo. Altrimenti cadrai nell’artificiosità o cercherai di rapprendere ciò che eternamente fluisce. Per evitare questo, devi cambiare ed essere flessibile. Ricorda: l’utilità di una tazza sta nella sua vacuità.

LA VITA NON HA FRONTIERE La vita è vasta, illimitata. Non ha confini né frontiere.

LA VITA È UN COSTANTE PROCESSO DI RELAZIONE La vita è un costante processo di relazione, quindi uscite dalla vostra bolla di isolamento e conclusioni preconcette, e rapportatevi DIRETTAMENTE con ciò che viene detto. Tenete conto che io non cerco la vostra approvazione né di influenzarvi. Quindi non preparate la vostra mente dicendo «questo è così» o «quello è cosà». Io sarò più che soddisfatto se d’ora in poi comincerete a esaminare ogni cosa da soli.

LA VITA, SEMPLICEMENTE, È Il vivere esiste quando la vita vive attraverso di noi, fluendo liberamente, perché chi vive non è conscio di vivere e, quindi, è la vita stessa che vive. La vita vive, e nel suo fluire non affiorano domande. Il motivo è che la vita vive nell’adesso! Quindi, per poterla vivere pienamente, la risposta è: la vita, semplicemente, è.

LA VITA COME FINE A SE STESSA Renditi conto del fatto che tu semplicemente «vivi» e non «vivi per».

IL SIGNIFICATO DELLA VITA Il significato della vita è che va vissuta e non barattata, concettualizzata e compressa in uno schema di sistemi.

LA VITA È L’EFFETTO DELLE EMOZIONI La vita è semplicemente quello che le nostre emozioni provocano in noi.

IL SENSO DELLA VITA Tutto sommato, lo scopo del mio fare e progettare è trovare il vero senso della vita: la pace mentale. Per poterla raggiungere, si è dimostrato molto prezioso il distacco insegnato nel taoismo e nello zen.

IL SEGRETO DELLA VITA L’aforisma «Come un uomo pensa nel suo intimo, così egli è»a contiene il segreto della vita. James Allen in seguito aggiunse: «Un uomo è letteralmente quello che pensa». Può sembrare un’affermazione sconvolgente, ma tutto è uno stato mentale.

IL SIGNIFICATO SI TROVA NEL RAPPORTO Il significato è il rapporto tra la figura in primo piano e lo sfondo.

LA MANIPOLAZIONE E IL CONTROLLO NON SONO LA MASSIMA GIOIA DELLA VITA Sappiamo che la manipolazione e il controllo non sono la massima gioia della vita: diventare reali, imparare a prendere una posizione, sviluppare il centro che sostenga tutta la nostra personalità, dare sfogo alla spontaneità... sì, sì, sì!

L’ESSENZA DELLA VITA L’essenza: movimento libero dello spirito. Essenza originaria.

LA VIOLENZA FA PARTE DELLA VITA Bisognerebbe ricordare che al giorno d’oggi la violenza e l’aggressività fanno parte della vita quotidiana. Lo si vede continuamente in televisione, non potete far finta che non sia vero.

IL PRINCIPIO DELLA VITA La vita non è mai stagnazione. È movimento costante, aritmico oltre che cambiamento continuo. Le cose vivono muovendosi e acquistano forza mentre vanno.

LA VITA A VOLTE È SGRADEVOLE La vita è un continuo fluire e nel corso del cammino ci si può imbattere in qualcosa di sgradevole: magari lascia una cicatrice, ma poi la vita riprende a scorrere, e come l’acqua quando si ferma ristagna. Prosegui con coraggio, amico mio, perché ogni esperienza è una lezione. Dacci dentro perché la vita è così, a volta bella e a volte no.

IL PENDOLO DELLA VITA DEVE ESSERE IN EQUILIBRIO Solo la sobria moderazione dura e persiste nel tempo. Solo il centro di tutte le cose viene preservato, perché il pendolo della vita deve essere in equilibrio, e il centro è l’equilibrio.

LA FLESSIBILITÀ È VITA Sii flessibile: quando un uomo è vivo, è morbido e flessibile; quando è morto, diventa rigido. La flessibilità è vita, la rigidità è morte, che si parli del corpo, della mente dell’uomo o del suo spirito.

LA VITA COME INSEGNANTE La vita stessa è la tua maestra e tu sei in continuo apprendimento.

VIVERE SIGNIFICA CREARE Vivere significa esprimersi, e per esprimerti devi creare. La creazione non è mai una semplice ripetizione. Vivere significa esprimersi creando liberamente.

IL PROCESSO DELLA VITA Dal momento che la vita è un processo in continua evoluzione, si dovrebbe scorrere con lei e scoprire come realizzare ed espandere se stessi.

L’UNITARIETÀ DELLA VITA L’unitarietà della vita è una verità che può essere pienamente compresa solo quando sono state sbaragliate per sempre le false nozioni di un sé separato, il cui destino può essere visto come distinto dal TUTTO.

LA VITA DI PERFEZIONE È UNA VITA SEMPLICE Una vita semplice è quella senza pretese, in cui il profitto viene messo in secondo piano, la furbizia non serve, l’egoismo è assente e i desideri sono modesti. È la vita di perfezione che sembra essere incompleta, e di pienezza che sembra essere vuota. È la vita che risplende come la luce, ma non abbaglia. In breve, è una vita di armonia, unione, soddisfazione, tranquillità, costanza, illuminazione, pace e longevità.

LA VITA DEVE ESSERE COMPRESA MOMENTO PER MOMENTO La vita è qualcosa per cui non esistono risposte, deve essere compresa momento per momento: le risposte che troveremo inevitabilmente rifletteranno lo schema di quello che pensiamo di sapere.

GODI DI QUELLO CHE C’È Ricorda, amico mio, di godere del progetto così come del risultato, perché la vita è troppo breve per le energie negative.

L’esistenza

L’ESISTENZA E L’ANTI-ESISTENZA Qual è il contrario di esistenza? La risposta immediata potrebbe essere la «non-esistenza», ma è sbagliata. Il contrario dovrebbe essere l’anti-esistenza, così come il contrario della materia è l’anti-materia.

L’ESISTENZA PRECEDE LA CONSAPEVOLEZZA La realtà principale non è ciò che penso, ma il fatto che vivo, perché anche chi non pensa vive, benché questo non possa essere considerato un vero vivere. Oddio, quante contraddizioni se cerchiamo di coniugare vita e ragione!

L’ESISTENZA È DINAMICA Questo stato è tutt’altro che statico, è un esistere senza soluzione di continuità.

«SUM, ERGO COGITO» La verità è «Sum, ergo cogito»: «Sono, quindi penso», anche se non tutto ciò che «è» pensa. Il pensare inconscio non è forse al di sopra di tutta la coscienza dell’essere? È possibile un pensiero puro senza coscienza di sé, senza personalità? Ci può essere una conoscenza pura senza emozioni, senza quell’aspetto materiale conferito dalle percezioni? Noi non percepiamo forse il pensiero, e non percepiamo noi stessi nell’atto di conoscere e volere?

IL RAPPORTO FONDAMENTALE TRA ESISTENZA E COGNIZIONE Dubitare significa pensare, e il pensiero è l’unica cosa nell’universo di cui non può essere negata l’esistenza, perché negare significa pensare. Quando si dice che il pensiero esiste, ciò include automaticamente l’affermazione che si esiste, perché non esiste pensiero che non contenga tra i suoi elementi un soggetto pensante.

Il tempo

SU PASSATO, PRESENTE E FUTURO Amico mio, pensa al passato in termini di ricordo degli eventi e dei risultati che sono stati piacevoli, proficui e soddisfacenti. Il presente? Be’, pensalo in termini di sfide e di opportunità, e di riconoscimenti che puoi ottenere sfruttando i tuoi talenti e le tue energie. Per quanto riguarda il futuro, è un tempo e un luogo in cui qualsiasi degna ambizione tu abbia è raggiungibile.

IL MOMENTO SENZA TEMPO Il «momento» non ha né ieri né domani. Non è un risultato del pensiero e quindi non ha tempo.

CONOSCENZA, SAPERE E TEMPO La conoscenza, certo, riguarda sempre il tempo, a differenza del sapere. La conoscenza deriva da una fonte, da un accumulo, da una conclusione, mentre il sapere è un movimento.

ESSERE LIBERI DALLE CATENE DEL TEMPO Per raggiungere la libertà, la mente deve imparare a guardare alla vita, che è movimento continuo, senza il vincolo del tempo, perché la libertà è oltre il campo della coscienza: cerca di osservare, ma non fermarti a dire «Io sono libero», altrimenti vivi nel ricordo di qualcosa che è già passato.

TEMPO TRASCORSO VERSUS TEMPO SPRECATO Trascorrere il tempo significa passarlo in un certo modo, invece sprecarlo significa lasciarlo scorrere sconsideratamente o sbadatamente. Abbiamo tutti del tempo che possiamo trascorrere oppure sprecare, e sta a noi decidere che cosa farne. Però una volta che è passato, non torna più.

IL VALORE DEL TEMPO Il tempo per me ha una grande importanza, perché, sapete, anch’io sono uno studente e mi perdo spesso nella gioia di continuare ad apprendere e semplificare. Se amate la vita, non perdete tempo, perché il tempo è la materia di cui è fatta la vita.

IL TEMPO E LA FILOSOFIA Il mio unico problema, in questi giorni, è il tempo. Mi trovo a dover andare avanti e indietro tra Los Angeles e Hong Kong quattro o cinque volte all’anno. È un modo di guadagnarsi da vivere molto schizofrenico, ma in fondo suppongo che i corsi di filosofia dell’Università di Washington ti preparino proprio a questo.

La radice

LA RADICE DELLA VITA Fate sempre del vostro meglio per comprendere la RADICE della vita e realizzare che il DIRETTO e l’INDIRETTO sono di fatto un TUTT’UNO complementare. Si tratta di vedere le cose come sono e non attaccarsi a niente; essere inconsapevoli significa essere innocenti rispetto all’attività di una mente (empirica) relativa: quando il pensiero non si sofferma su nulla, si è liberi dai vincoli. Questo non soffermarsi su nulla è la radice della nostra vita.

LA RADICE DELLA CONCENTRAZIONE La concentrazione è la RADICE di tutte le capacità superiori presenti nell’uomo.

CERCARE DI COMPRENDERE LA RADICE È inutile disquisire su quale genere di foglia, quale forma di ramo o quale tipo di fiore prediligi; una volta che comprendi la radice, ne apprezzi tutta la fioritura.

LA RADICE VERSUS I RAMI Quello che a noi interessa è la RADICE e non i rami. La radice è la vera conoscenza, i rami sono una conoscenza superficiale. La vera conoscenza genera la «percezione fisica» e l’espressione personale; la conoscenza superficiale genera il condizionamento meccanico, pone il limite e soffoca la creatività.

ESPRIMI TUTTA LA TUA PRESENZA DALLA RADICE Sii al contempo aperto all’assorbimento e disposto ad affidarti radicalmente a tutta la tua coinvolgente presenza con il corretto tempo interiore.

LA RADICE È IL PUNTO DI PARTENZA La radice è il fulcro su cui si basa l’espressione della tua anima, è il punto di partenza di ogni manifestazione naturale. Se la radice è buona, saranno buone anche le sue manifestazioni. Altrimenti, quando la radice viene trascurata, quello che nasce da essa non potrà mai avere un giusto ordine.

L’adesso

L’ADESSO È VERITÀ Questa sera vedo qualcosa di completamente nuovo, e questa novità viene sperimentata dalla mente; ma domani questa esperienza diventerà meccanica, perché vorrò ripetere la stessa sensazione, il piacere che mi ha dato: la descrizione non è mai reale. Reale è vedere la verità all’istante, perché la verità non ha futuro.

L’ADESSO È ONNICOMPRENSIVO Nulla esiste tranne il QUI E ADESSO.

L’ADESSO RIGUARDA TUTTO CIÒ CHE ESISTE Il passato non è più, il futuro non è ancora. L’ADESSO comprende l’equilibrio tra presenza, esperienza, coinvolgimento, fenomeno, consapevolezza.

FLUIRE NEL PRESENTE Noi siamo sempre in un processo in divenire e NULLA è fisso. Non avere sistemi rigidi dentro di te, e sarai pronto a cambiare con il continuo cambiamento. APRITI e fluisci, amico mio. Fluisci nell’APERTURA TOTALE DEL PRESENTE. Se niente è rigido dentro di te, le cose esterne si schiuderanno da sole. Quando ti muovi, sii come l’acqua. Quando stai fermo, sii come uno specchio. Rispondi come un’eco.

L’ADESSO È CONSAPEVOLEZZA TOTALE Lo «spazio» creato tra «ciò che è» e «ciò che dovrebbe essere». Consapevolezza totale dell’adesso e non un’immobilità disciplinata.

NON PUOI FORZARE L’ADESSO Ma puoi non condannare e non giustificare, ed essere tuttavia straordinariamente vivo nel tuo avanzare? Non puoi mai invitare il vento a entrare, però devi lasciare aperta la finestra.

ESSERE NELL’ADESSO Ascolta. Riesci a sentire il vento? E senti gli uccelli cantare? Devi SENTIRLI. Svuota la mente. Sai come fa l’acqua a riempire la tazza? Essa DIVENTA quella tazza. Non devi pensare a nulla. Devi DIVENTARE il nulla.

IL MOMENTO È LIBERTÀ Io non potrei mai vivere seguendo un programma rigido. Cerco di vivere liberamente di momento in momento, lasciando che le cose accadano e adattandomi a esse.

L’ADESSO È CREATIVO Se sei nell’ADESSO, sei creativo.

L’ADESSO È INGEGNOSO Se sei nell’ADESSO, sei ingegnoso.

NELL’ADESSO NON C’È ANSIA Quando sei nell’ADESSO, non puoi essere ansioso, perché l’eccitazione fluisce immediatamente nell’attività spontanea che è in corso.

L’ADESSO E I SUOI SINONIMI Sono un’unica e la stessa cosa:

  • vivere nell’ADESSO;
  • maturità;
  • autenticità;
  • responsabilità delle proprie azioni/della propria vita;
  • reazione – capacità;
  • avere a disposizione la creatività dell’ADESSO.

PER VIVERE IL PRESENTE BISOGNA MORIRE AL PASSATO Per comprendere e vivere il presente, bisogna morire a tutto ciò che è passato. Morire continuamente a tutte le nuove esperienze che si fanno: restare in uno stato di consapevolezza aperta, senza scelta, di CIÒ CHE È.

L’ADESSO È INDIVISIBILE La completezza, l’adesso, è una sospensione della mente conscia che si sforza di dividere ciò che è indivisibile. Perché una volta che la completezza delle cose è stata disintegrata, non è più completa. Posso avere davanti a me tutti i pezzi di un’automobile che è stata smontata, ma non si tratta più di un’automobile nella sua natura originaria, che rappresenta la sua funzione o la sua vita.

La realtà

MATERIA ED ENERGIA SONO UNA COSA SOLA Nella fisica atomica non viene riconosciuta alcuna distinzione tra materia ed energia, né sarebbe possibile farlo, perché si tratta in realtà di un’unica essenza, o quanto meno di due poli della stessa unità. Non è più possibile, a differenza di quanto avveniva nell’era della scienza meccanicistica, definire in assoluto il peso, la lunghezza, il tempo eccetera, come hanno dimostrato i lavori di Einstein, Plank, Whitehead e Jeans.

REALTÀ: L’APPROCCIO OCCIDENTALE L’approccio occidentale alla realtà passa per lo più attraverso la teoria, e la teoria inizia negando la realtà: si parla della realtà, le si gira intorno, si coglie qualcosa che attrae il nostro senso-intelletto per poi astrarlo dalla realtà stessa.

IL NULLA È UNA FORMA DI PROCESSO Nella scienza abbiamo finito per fare ritorno al filosofo presocratico Eraclito, che diceva che tutto scorre, fluisce, si trasforma. Le «cose» non esistono. Il NULLA, nel linguaggio orientale, è «non-cosità». Noi in Occidente pensiamo al nulla come vuoto, vacuità, non-esistenza. Nella filosofia orientale e nella scienza fisica moderna, il nulla (la non-cosità) è una forma di processo, in continuo divenire.

«È» VERSUS «DOVREBBE». CIÒ CHE «È» E CIÒ CHE «DOVREBBE ESSERE» Ciò che È è molto più importante di ciò che DOVREBBE ESSERE. Troppe persone guardano a «ciò che è» dal punto di vista di «ciò che dovrebbe essere».

LA FILOSOFIA OCCIDENTALE NEGA LA REALTÀ L’approccio occidentale alla realtà passa per lo più attraverso la teoria, e la teoria inizia negando la realtà: si parla della realtà, le si gira intorno, si coglie qualcosa che attrae il nostro senso-intelletto per poi astrarlo dalla realtà stessa. Infatti la filosofia inizia dicendo che il mondo esterno non è un fatto sostanziale, che la sua esistenza può essere messa in dubbio e che ogni proposizione in cui si afferma la realtà del mondo esterno non è una proposizione evidente ma una proposizione che necessita di essere divisa, sezionata e analizzata. Bisogna mettersi consciamente da parte e cercare di far quadrare il cerchio.

NON ESISTE UN METODO PER RAGGIUNGERE LA REALTÀ Non riducete la realtà a una cosa statica, per poi inventare dei metodi per raggiungerla.

REALTÀ E PERCEZIONE Esiste una differenza tra:

  • il mondo;
  • la nostra reazione a esso.

SPERIMENTARE È CREDERE Una pancia piena non può credere che esistano cose come la fame.

SFORZATEVI DI INDIVIDUARE «CIÒ CHE È» Mentre camminate o riposate, siete seduti o sdraiati, parlate o restate… in silenzio, mangiate o bevete, non cedete all’indolenza, ma sforzatevi più che potete di individuare «CIÒ CHE È».

LA REALTÀ FORMALE DI UNA COSA Tutto ciò che esiste ha una certa realtà. La non rappresentazione di un oggetto non è una realtà formale.

SULLA CAUSALITÀ Ogni cosa deve avere una causa.

LA REALTÀ E LA LEGGE DI CAUSA ED EFFETTO La causa deve avere la stessa realtà dell’effetto.

LE CARATTERISTICHE COMUNI DI TUTTI GLI OGGETTI FISICI Tutti gli oggetti fisici sono un’unica cosa. Quindi sapere di conoscere l’esistenza di un oggetto fisico è sufficiente.

REALTÀ FORMALE E REALTÀ OGGETTIVA Ci deve essere più o altrettanta realtà formale che realtà oggettiva.

LA MATERIA E IL BISOGNO DI SICUREZZA Nella scienza cerchiamo di trovare la materia ultima, ma via via che suddividiamo la materia, troviamo altra materia. Troviamo movimento, e il movimento significa energia: movimento, impatto, energia, ma non cose. Le cose sono, per lo più, state create per un bisogno di sicurezza dell’uomo. Si possono manipolare, ci si può divertire a creare dei giochi. Questi concetti, questi qualcosa, possono essere uniti in qualcos’altro. Il «qualcosa» è una cosa, quindi perfino un sostantivo astratto diventa una cosa.

CALMA LA TUA MENTE PER VEDERE DAVVERO In questo preciso istante, fermati interiormente: a livello psicologico, la tua mente diventa molto calma, molto lucida. Solo allora puoi vedere davvero «ciò che è».

RIMUOVIAMO LA CROSTA DELLE OPINIONI PRECONCETTE Grattiamo via tutta la sporcizia che il nostro essere ha accumulato e scopriamo la realtà nella sua essenza, o nella sua «talità», nella sua nudità, che corrisponde al concetto buddhista di vacuità.

IL CONDIZIONAMENTO OSTACOLA LA NOSTRA VISIONE DELLA REALTÀ Noi non vediamo CIÒ CHE È nella sua essenza a causa del nostro indottrinamento deviato e contorto.

VERA ESSENZA E PENSIERO La vera essenza è senza pensieri contaminanti; non può essere conosciuta attraverso concetti e idee.

LA REALTÀ APPARE QUANDO SI SMETTE DI FARE PARAGONI «Ciò che è» esiste solo quando non si fanno più paragoni, e vivere con ciò che è significa essere in pace.

LA REALTÀ È ESSERE SÉ L’essere sé è nel diventare sé: la realtà nella sua essenza, l’«essenza» di una cosa. Quindi l’essenza è il significato – che ha come senso primario la libertà – non limitato da attaccamenti, confini, parcellizzazioni e complessità.

Le leggi

LA LEGGE DELLA DETERMINAZIONE Un uomo determinato obbedisce a una legge diversa, che anch’io considero assolutamente sacra: la legge umana interiore, la sua personale volontà.

LA LEGGE DI CAUSA ED EFFETTO Ogni circostanza nella vita di un uomo è l’effetto di una determinata causa: il modo e il controllo spettano a noi.

LA LEGGE DI IDENTITÀ La legge di identità stabilisce che «A è A». Ciò significa che ogni affermazione logica o è vera o è falsa, ma non può essere vera e falsa nello stesso contesto.

LA LEGGE DI ARMONIA Per la legge di armonia, si dovrebbe essere in armonia, e non in contrasto, con le forze contrarie. Ciò significa che non si dovrebbe fare niente che non sia naturale o spontaneo; l’importante è non opporsi in alcun modo.

LA LEGGE DI NON INTERFERENZA CON LA NATURA La legge di non interferenza con la natura è un principio basilare del taoismo [secondo il quale] si dovrebbe essere in armonia con le leggi fondamentali dell’universo, e non ribellarsi a esse. Preserva te stesso seguendo le inclinazioni naturali delle cose e non interferire. Ricorda di non andare mai contro la natura, non affrontare mai di petto i problemi, ma controllali assecondandoli.

L’interdipendenza

DUALISMO VERSUS MONISMO La filosofia dualistica ha regnato sovrana in Europa, dominando lo sviluppo della scienza occidentale. Tuttavia, con l’avvento della fisica atomica, le scoperte basate su esperimenti dimostrabili hanno cominciato a negare la teoria dualistica, e da allora la tendenza di pensiero è di tornare alla concezione monistica degli antichi taoisti.

L’INTERDIPENDENZA DI PENSIERO ED ESISTENZA Se esiste il pensiero, esistiamo anch’io che penso e il mondo che da me viene pensato; l’uno esiste in funzione dell’altro, non potendo esserci alcuna separazione tra loro. Quindi, il mondo e io siamo in correlazione attiva: io sono colui che vede il mondo e il mondo è ciò che viene visto da me. Io esisto per il mondo e il mondo esiste per me. Se non ci fossero cose da vedere, pensare e immaginare, io non vedrei, penserei né immaginerei. In altre parole non esisterei. Un fatto primario e fondamentale è l’esistenza congiunta di un soggetto e del suo mondo. L’uno non esiste senza l’altro. Io non concepisco me stesso, se non prendo coscienza degli oggetti che mi circondano; non penso, se non penso a cose, e lì trovo me stesso.

IL RAPPORTO TRA SOGGETTO E OGGETTO È inutile limitarsi a parlare degli oggetti di coscienza, che siano sensazioni pensate o candele di cera. Un oggetto deve avere un soggetto, e l’insieme soggetto-oggetto è una coppia complementare (non di opposti) come tutte le altre, composte da due metà che formano un intero ed esistono l’una in funzione dell’altra. Quando riposiamo nel nucleo, le parti contrapposte è come se fossero viste dal centro di una circonferenza in movimento. Io non faccio esperienza, sono esperienza. Io non sono il soggetto di un’esperienza, sono quell’esperienza. Io sono consapevolezza. Nient’altro può essere me né può esistere.

IL RAPPORTO SOGGETTO/OGGETTO E LA «LUNA NEL POZZO» Il fenomeno della luna nel pozzo è paragonabile all’esperienza umana. L’acqua è il soggetto e la luna l’oggetto. Se non c’è acqua, non può esserci la luna nel pozzo, e lo stesso se non c’è la luna. Ma appena sorge la luna, l’acqua riceve subito la sua immagine, e appena viene versata anche soltanto una goccia, la luna emette subito il suo riflesso. Infatti la luna non vuole emettere il suo riflesso e l’acqua non riceve di proposito la sua immagine. Il fenomeno è causato tanto dall’acqua quanto dalla luna, e mentre l’acqua manifesta lo splendore della luna, la luna manifesta la limpidezza dell’acqua.

INTERDIPENDENZA E TAOISMO La filosofia taoista, sullo sfondo della quale ha avuto origine e si è sviluppata l’agopuntura, è sostanzialmente monistica. I cinesi ritenevano che l’universo fosse attivato da due principi, yin e yang, positivo e negativo, e che nulla di ciò che esiste, sia il mondo animato che il mondo cosiddetto inanimato, potesse esistere al di fuori della continua interazione di queste due forze. Materia ed energia, yin e yang, cielo e terra, sono concepiti come essenzialmente un tutt’uno o come due poli coesistenti di un tutto indivisibile.

Il vuoto

SULLA VACUITÀ La vacuità è ciò che si trova al centro esatto tra questo e quello. Il vuoto comprende tutto, e non avendo opposti, non c’è niente che esso escluda né a cui si opponga. La luce che tutto illumina risplende e supera il movimento degli opposti.

IL VUOTO VIVO Si tratta di un vuoto vivo, perché ogni forma esce da lì, e chiunque si rende conto che è pieno di vita, di energia e dell’amore di tutti gli esseri.

IL VUOTO COME ENERGIA CREATIVA L’energia creativa primordiale pervade l’intera persona e non un semplice frammento: è creazione non contaminata dal pensiero, la marea creativa dentro di noi che si riversa all’esterno.

IL VUOTO E IL NULLA Il NULLA è «non-cosità»: esiste soltanto il processo, il divenire. Se noi ACCETTIAMO e PENETRIAMO questo nulla, il vuoto, allora il deserto comincia a fiorire. Il vuoto vacuo diventa vivo, È STATO RIEMPITO. Il vuoto sterile diventa un vuoto fertile. Io sono solo una funzione. Nulla = reale.

I DUE ASPETTI DEL VUOTO Il vuoto (o l’inconscio) si può dire che ha due aspetti:

  • è semplicemente ciò che è;
  • è realizzato, consapevole di sé e, per dirla impropriamente, questa consapevolezza è «in noi», o meglio, noi siamo «in essa».

IL SUBLIME TRASCENDE LA COMPRENSIONE UMANA («NESSUNA DIMORA») La fonte ultima di tutte le cose è oltre la comprensione umana, oltre le categorie di spazio e tempo. Poiché quindi trascende tutti i modi della relatività, si dice che «non ha nessuna dimora», per cui le si può attribuire qualsiasi predicato.

Sulla morte

NON TRASCURARE LA VITA PREOCCUPANDOTI DELLA MORTE Io non so quale sia il significato della morte, ma non ho paura di morire, e proseguo, non mi fermo, continuo [a vivere]. Anche se io, Bruce Lee, potrei morire un giorno senza avere realizzato tutti i miei desideri, non avrò rimorsi. Ho fatto quello che volevo fare, e quello che ho fatto, l’ho fatto sinceramente e al meglio delle mie capacità. Non puoi aspettarti più di così dalla vita.

LA VIA DELLA MORTE Nelle varie epoche, la fine degli eroi è sempre stata uguale a quella delle persone comuni. Tutti sono morti, e un po’ per volta sono svaniti dalla memoria dell’uomo.

ACCETTARE LA MORTE Il ciclo delle stagioni diventa una benedizione quando smettiamo di sognare un’eterna primavera.

L’ARTE DI MORIRE Come chiunque altro, vuoi imparare la via della vittoria, ma ti rifiuti di accettare la via della sconfitta. Accettare la sconfitta – imparare a morire – significa esserne liberi. Quando accetti, sei libero di fluire e armonizzarti. La fluidità è la via di una mente vuota. Devi liberare la tua mente ambiziosa e imparare l’arte di morire.

SUL SEPARARSI DAGLI AMICI CARI Ecco, adesso le nostre vite si devono separare per sempre. Il mio sentiero va di là e il tuo da un’altra parte; non so dove mi può portare il cammino di domani né che cosa ha in serbo il futuro.

SUL BISOGNO DI RICORDARE Il ricordo è l’unico paradiso dal quale non possiamo essere scacciati. Il piacere è il fiore che appassisce, il ricordo è il profumo persistente. I ricordi durano più a lungo delle realtà presenti; io ho conservato fiori per molti anni, ma mai frutti.

a. Vedi Proverbi 23,7: «Come pensa nel suo cuore, così egli è».