OEBPS//epubstore/T/M-Tomasello/Unicamente-Umano-Storia-Naturale-Del-Pensiero/OEBPS/images/image0006.jpg 

 

Fig. 4.1. La struttura di base di un enunciato linguistico convenzionale.

 

 

che si prova o si pensa di essi, e dunque per l’idea generale di una realtà indipendente e «oggettiva».

Se combiniamo tutte le distinzioni che abbiamo tracciato - cioè quelle che il comunicatore controlla attivamente (e che comportano una scelta tra diverse alternative) -, abbiamo la struttura di base di un enunciato linguistico convenzionale: la distinzione forza-contenuto, che include la distinzione atteggiamento-contenuto, che include la distinzione topic-focus (soggetto-predicato) (cfr. fig. 4.1).

Nel complesso, si può dire che le costruzioni linguistiche sono segmenti di discorso convenzionalizzati e automatizzati che organizzano l’esperienza umana in schemi astratti di vario genere, permettendo al comunicatore di concettualizzare questo o quell’aspetto della realtà per i partner nella comunicazione. Le costruzioni contengono ruoli astratti (agente, paziente, luogo) designati per mezzo di simboli di secondo ordine (marche di caso, adposizioni, ordine delle parole contrastivo). La possibilità di riempire questi spazi funzionali con una varietà pressoché illimitata di elementi linguistici è un’importante fonte di combinazioni concettuali creative, come il famoso The newspaper boy porched the newspaper («Il ragazzo dei giornali verandò [= lanciò nella veranda] il giornale») di Clark [1996]. L’organizzazione topic-focus (soggetto-predicato) all’interno di una specifica costruzione permette di concettualizzare una situazione nella prospettiva di questo o quel particolare ruolo. Le convenzioni comunicative che indicano le motivazioni del parlante, insieme con l’«involucro» modale-epistemico, permettono di isolare il contenuto proposizionale di un enunciato in quanto rappresentazione di fatti atemporali, oggettivi, indipendenti da ciò che si prova o si pensa su di essi. Tutti questi aspetti della comunicazione linguistica umana sono peculiari della nostra specie (cfr. quadro 4.1).