Bibliografia
Sulla storia della Repubblica, per un’interpretazione generale, indico alcuni libri più volte citati in questo volume: Pietro Scoppola, La Repubblica dei partiti (il Mulino, Bologna 1991), Giuliano Amato e Andrea Graziosi, Grandi illusioni. Ragionando sull’Italia (il Mulino, Bologna 2013), Guido Crainz, Autobiografia di una Repubblica (Donzelli, Roma 2009).
Nella prima parte per le cronache dei primi anni repubblicani mi sono affidato a un maestro del giornalismo politico, Vittorio Gorresio: Un anno di libertà (Polilibraria, Roma 1945), I moribondi di Montecitorio (Longanesi, Milano 1947), poi L’Italia a sinistra (Rizzoli, Milano 1963) e Berlinguer (Feltrinelli, Milano 1976). E poi Carlo Levi, L’orologio (Einaudi, Torino 1950).
Sulla Dc di De Gasperi: Pietro Scoppola, La proposta politica di De Gasperi (il Mulino, Bologna 1977) e Gli anni della Costituente fra politica e storia (il Mulino, Bologna 1980), oltre al mio Democristiani immaginari (Vallecchi, Firenze 2006).
Per la storia del Pci: Paolo Spriano, Le passioni di un decennio (1946-1956) (Garzanti, Milano 1986), Miriam Mafai, Botteghe Oscure, addio (Mondadori, Milano 1996) e la biografia di Giorgio Bocca, Togliatti (Laterza, Roma-Bari 1972).
Su Fanfani c’è la biografia firmata da Piero Ottone (Longanesi, Milano 1966), i diari del leader democristiano pubblicati in più volumi, a cura di Rubbettino, tra il 2011 e il 2012, il libro di Franco Boiardi, Dossetti e la crisi dei cattolici italiani (Parenti, Firenze 1956), Fanfan la tivù di Roberto Faenza (Feltrinelli, Milano 1974), Nerino Rossi, Il posto dei papaveri (Marsilio, Venezia 2005).
L’episodio del funerale di De Gasperi è raccontato da Giuseppe Sangiorgi, De Gasperi, uno studio (Rubbettino, Soveria Mannelli 2014).
Sul caso Montesi, Filippo Ceccarelli, Il letto e il potere (Longanesi, Milano 1994) e Stephen Gundle, Dolce Vita (Rizzoli, Milano 2012).
L’articolo di Italo Calvino sulla belle époque inattesa compare in «Tempi moderni», luglio-settembre 1961. Il racconto La grande bonaccia delle Antille è stato pubblicato per la prima volta in «Città aperta», nn. 4-5, 25 luglio 1957.
Il reportage di Giorgio Bocca sul boom è in Miracolo all’italiana (Avanti, Milano 1962).
Per i dati della crescita italiana, Valerio Castronovo, L’Italia del miracolo economico (Laterza, Roma-Bari 2010), Paul Ginsborg, Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi (Einaudi, Torino 1989), Luca Gorgolini, L’Italia in movimento (Bruno Mondadori, Milano 2013).
Sulla Rai, Aldo Grasso, Storia della televisione italiana (Garzanti, Milano 1992) ed Ettore Bernabei, L’uomo di fiducia (Mondadori, Milano 1999). Sull’autostrada del Sole, il libro di Enrico Menduni (il Mulino, Bologna 1999).
I libri di Pier Paolo Pasolini fanno da sfondo a tutta la seconda parte. In particolare: La nuova gioventù (Einaudi, Torino 1975), Scritti corsari (Garzanti, Milano 1975), Lettere luterane (Einaudi, Torino 1976), La lunga strada di sabbia, a cura di Philippe Séclier (Contrasto, Roma 2005).
Il libro di Walter Veltroni è Il sogno degli anni ’60, pubblicato da Savelli nel 1981. E poi Edmondo Berselli, Adulti con riserva (Mondadori, Milano 2007).
Sul piano Solo e sul ruolo del Pci, Mimmo Franzinelli, Il piano Solo (Mondadori, Milano 2009).
La citazione sui funerali di Togliatti è la pagina finale di Storia degli italiani (Laterza, Roma-Bari 1968) di Giuliano Procacci.
Sul manuale Cencelli c’è il libro di Renato Venditti (Editori Riuniti, Roma 1981).
Berlinguer e il Professore è il bestseller del 1975, pubblicato da Rizzoli. L’autore, anonimo, si rivelò essere il giornalista Gianfranco Piazzesi. Intervista sul fascismo con Renzo De Felice esce nello stesso anno con Laterza.
Sull’avvento della tv a colori, Peppino Ortoleva, Un ventennio a colori (Giunti, Firenze 1995).
Di Leonardo Sciascia cito Il mare colore del vino (Einaudi, Torino 1973), Todo Modo (Einaudi, Torino 1974), L’affaire Moro (Sellerio, Palermo 1978) e Nero su nero (Einaudi, Torino 1979).
Il testo di Andrés Jaque, Berlusconi teleurbanista, è stato pubblicato da «El País» il 20 agosto 2014.
Per le cronache di Giampaolo Pansa: Trent’anni dopo (Bompiani, Milano 1976) e Lo sfascio (Sperling & Kupfer, Milano 1987).
Le citazioni finali del capitolo 7 sono tratte da Rossana Rossanda, Un viaggio inutile o della politica come educazione sentimentale (Bompiani, Milano 1981).
Sul 1992-1993 c’è il mio Eutanasia di un potere (Laterza, Roma-Bari 2012).
Sulla Ruota della Fortuna, Adriano Sofri, Machiavelli, Tupac e la Principessa (Sellerio, Palermo 2013).
Sulla Seconda Repubblica: Filippo Ceccarelli, Il teatrone della politica (Longanesi, Milano 2003) e Giovanni Orsina, Il berlusconismo nella storia d’Italia (Marsilio, Venezia 2013).
Nella terza parte, quella su Matteo Renzi, si fa riferimento all’ormai già vasta bibliografia. Di Renzi autore: Ma le giubbe rosse non uccisero Aldo Moro (con Lapo Pistelli, Giunti, Firenze 1999), Fuori! (Rizzoli, Milano 2011), Stil novo (Rizzoli, Milano 2012), Oltre la rottamazione (Mondadori, Milano 2013). Su Matteo Renzi: David Allegranti, Matteo Renzi. Il rottamatore del Pd (Vallecchi, Firenze 2011) e The Boy (Marsilio, Venezia 2014), Nello Barile, Brand Renzi (Egea, Milano 2014), Giuliano Ferrara, Il Royal Baby (Rizzoli, Milano 2015).
L’autobiografia di Giorgio Napolitano, Dal Pci al socialismo europeo, è stata pubblicata da Laterza nel 2005.
Sul populismo e lo storytelling della politica: Ernesto Laclau, La ragione populista (Laterza, Roma-Bari 2008), Sofia Ventura, Il racconto del capo (Laterza, Roma-Bari 2012), Christian Salmon, Storytelling e La politica nell’era dello storytelling, entrambi pubblicati da Fazi.
Su Napoleone ho seguito principalmente le Lezioni napoleoniche di Ernesto Ferrero (Mondadori, Milano 2005). Il libro di Lionel Jospin è Le mal napoléonien (Seuil, Paris 2014). E poi Curzio Malaparte, Tecnica del colpo di Stato (Adelphi, Milano 2011).
Sul centro-sinistra, Alessandra Sardoni, Il fantasma del leader (Marsilio, Venezia 2009) e il mio Chi ha sbagliato più forte (Laterza, Roma-Bari 2013).
Il libro di Carlo Freccero è Televisione (Bollati Boringhieri, Torino 2013). Sui social network, Geert Lovink, Ossessioni collettive: critica dei social media (Egea, Milano 2012).
La citazione sul trasformismo è in Giulio Bollati, L’Italiano (Einaudi, Torino 1983).
Le mappe di Ilvo Diamanti si trovano in Bianco rosso verde… e azzurro (il Mulino, Bologna 2003) e in Un salto nel voto (Laterza, Roma-Bari 2013).
Il delitto di Giovanni Gentile è raccontato da Luciano Mecacci in La ghirlanda fiorentina (Adelphi, Milano 2014).
Sulle letture del premier: Mukarami Haruki, L’arte di correre (Einaudi, Torino 2009) e Francesco Piccolo, Il desiderio di essere come tutti (Einaudi, Torino 2013).