1 Non è esatta la citazione della fonte, che è il cap. CCCXII e non CCCXXII di Tristram Shandy di Laurence Sterne. In esso, il caporale Trim col suo bastone disegna in aria una specie di mulinello per esprimere quella che è la sua idea di matrimonio. La vignetta, che Balzac volle riprendere nella Pelle di zigrino, fu stampata in maniera approssimativa nella prima edizione del romanzo, fino a diventare la raffigurazione di un serpente nelle edizioni successive.

2 Félix Savary (1797-1841), matematico, astronomo, insegnante al Polytéchnique. Balzac gli dedica il romanzo per ringraziarlo di eventuali informazioni di carattere scientifico da lui ricevute.

3 Il vino.

4 Melmoth e non Melmoth’s. Melmoth the wanderer (1820) è il romanzo più noto di Charles Robert Maturin (1782-1824).

5 Personaggio dei Masnadieri (1782), tragedia in cinque atti di Friedrich Schiller.

6 Jean-François Ducis (1733-1816) è autore di un Hamlet (1769) ancora rappresentato con successo agli inizi dell’800.

7 Charles-Simon Favart (1710-1792) ottenne fama e successo con le sue commedie.

8 È a Eugène Scribe (1791-1861) che qui Balzac sembra alludere.

9 Louis Sébastien Mercier (1740-1814), drammaturgo, saggista, romanziere, è ricordato soprattutto per un Tableau de Paris (Ritratto di Parigi, 1781-88) che gli procurò grande popolarità.

10 Il Rosso-Paraguay era uno specifico per il mal di denti. L’altra Mistura era probabilmente un prodotto brasiliano che la pubblicità del tempo presentava come efficace rimedio contro le malattie veneree.

11 Disputationes de sancto matrimonii sacramento (1592) è il titolo esatto del trattato che Balzac cita anche in Eugénie Grandet.

12 Personaggio della Prigione di Edimburgo di Walter Scott.

13 Poema di lord Byron. (n.d.a.)

14 È uno dei racconti di Charles Perrault (1628-1703).

15 Mordace allusione alla lunga prefazione di Cromwell (1827) di Victor Hugo. Il Pellegrinaggio del giovane Aroldo è il poema che rese celebre George Byron.

16 In questo passo Balzac ironizza su atteggiamenti e mode letterarie molto diffusi nella cultura del suo tempo e che toccano grandi e piccoli autori.

17 La Muta di Portici (1828), opera di Daniel-François-Esprit Auber su libretto di Eugène Scribe.

18 Questa prima parte del romanzo era originariamente intitolata «La pelle di zigrino», suddivisa in quattordici capitoli.

19 L’episodio, come si evince dallo svolgersi dei fatti nel proseguimento del romanzo, va collocato nell’anno 1830.

20 Fiume del Messico meridionale; in quella regione fallì (1823) un tentativo di colonizzazione francese.

21 Jean-Pierre-Joseph d’Arcet (1777-1844), chimico, membro dell’Académie des Sciences; dalla gelatina ricavata dalle ossa di animali aveva cercato di ottenere un prodotto di alto valore nutritivo. Sul fallimento di tale tentativo, Balzac aveva già ironizzato in una delle sue Lettres sur Paris.

22 Libro IV di Émile.

23 Con «una serie di calcoli e combinazioni» viene tradotto il termine francese martingale.

24 In place de Grève, oggi place de l’Hôtel de Ville, avevano luogo, fino al 1831, le esecuzioni capitali.

25 Celebre aria del Tancredi di Rossini.

26 Lord Castelreagh morì suicida nel 1822, alla vigilia del Congresso di Verona al quale avrebbe dovuto partecipare come rappresentante dell’Inghilterra.

27 Louis-Simon Auger, membro dell’Académie française, si gettò nella Senna il 2 gennaio 1829.

28 Nell’area della capitale francese erano 50 le sedi di pronto soccorso per gli annegati, sotto la direzione dell’ispettore Dacheux.

29 Parola introdotta da Balzac per assonanza con carità; perciò viene accentata nella traduzione italiana. Il giovane spazzacamino, essendo savoiardo, parla italiano.

30 Bernard Palissy (1510-1590), ceramista; ha decorato anche le grotte del castello di Ècouen.

31 Marie-Victoire Jaquotot (e non Jacotot, 1778-1855), lavorò per le manifatture di Sèvres; i suoi dipinti su porcellana furono apprezzati da Napoleone, Luigi XVIII e Carlo X.

32 Marie-Jeanne Dubarry (1743-1793), favorita di Luigi XV, fu ghigliottinata durante la rivoluzione.

33 Maurice-Quentin de Latour (1704-1788) raggiunse grande notorietà per i suoi ritratti e disegni a pastello.

34 Isola del Dodecanneso dove, secondo la tradizione, San Giovanni Evangelista scrisse l’Apocalisse.

35 Frederik Ruysch (1638-1731), anatomista e imbalsamatore olandese.

36 Protagonista dell’omonimo poema di George Byron.

37 Teniers David il Vecchio (1582-1649) oppure il figlio David il Giovane (1610-1690), pittori fiamminghi.

38 Famiglia di pittori olandesi (sec. XVII-XVIII).

39 Salvator Rosa (1615-1673), pittore e poeta.

40 Non è, come è stato detto, la poetessa greca del V secolo a.C., che non avrebbe potuto conoscere le priapee romane. Il nome sta quindi a indicare una qualsiasi donna romana, appassionata di arte erotica.

41 Georges Cuvier (1769-1832), naturalista, grande studioso di anatomia comparata. Fra le sue opere vanno ricordate le Ricerche sulle ossa fossili (1812).

42 Montagna dello Harz dove, secondo una diffusa credenza, si teneva il sabba delle streghe.

43 Voltaire era morto (1778) nell’hôtel de Villette, all’angolo tra rue de Baune e il quai Voltaire.

44 Creato nel 1815, il teatro dei Funambules, dove si davano spettacoli di marionette e pantomime, dal 1830 allargò il suo repertorio al vaudeville.

45 È la stella a sei punte che, nell’anello di Salomone, portava inciso in caratteri segreti il vero nome di Dio.

46 L’iscrizione, in arabo e non in sanscrito, comparve nell’edizione del 1838; nelle precedenti edizioni era stata data solo la trascrizione francese. Nel 1835 a Vienna Balzac conobbe il barone Joseph Hammer-Purgstall, celebre orientalista, che per lui tradusse in arabo, appunto, l’iscrizione francese.

47 Emanuel Swedenborg (1688-1772), naturalista e teosofo svedese. Il misticismo ed esoterismo delle sue opere, Arcana coelestia e Vera christiana religio, ebbero grande influenza su almeno due romanzi di Balzac: Louis Lambert e Séraphîta.

48 La pelle di zigrino è un talismano (cioè un oggetto che può esercitare influssi straordinari) piuttosto che un amuleto (oggetto che, secondo la credenza superstiziosa, preserva dal male e dalla morte). Il termine amuleto è qui usato dal protagonista in senso spregiativo.

49 Di questo hôtel fa menzione Rousseau nel libro VII delle sue Confessioni. Lo scrittore vi abitò nel 1742, conoscendovi Thérèse Le Vasseur.

50 Nella tradizione dell’opéra-comique è il nome di una qualsiasi brava donna. Qui sta a designare la persona dell’affittacamere.

51 Al Théâtre-Italien, nella salle Favart.

52 Sainte-Pélagie e la Force erano due prigioni di Parigi.

53 In italiano nel testo.

54 Personaggio del Pantagruel di F. Rabelais.

55 Tipico nome del servitore nella commedia italiana, ripreso da Scarron, Lesage, Regnard e Marivaux nelle loro opere.

56 Romanzo di Fenimore Cooper (1828).

57 Baia australiana, dove gli Inglesi deportavano i forzati.

58 Alcofribas Nasier: pseudonimo in anagramma di François Rabelais.

59 Il progetto di Luigi XVIII, ritornato sul trono di Francia, era quello di unire tutti i Francesi, dimenticando le lotte e le divisioni nate dopo il 1789.

60 Questo episodio della vita di Taillefer ritorna, modificato, in un altro romanzo di Balzac: L’Auberge rouge (La locanda rossa)

61 Pierre-Simon Ballanche (1776-1847). Autore dei Saggi di palingenesi sociale, in cui la storia è considerata come un processo di degenerazione e rigenerazione che si conclude nella redenzione dell’umanità intera.

62 Monbard o Monbars. Filibustiere del XVII secolo, combatté contro gli Spagnoli in America.

63 Nicolas-Toussaint Charlet (1792-1845), uno dei maggiori illustratori dell’epopea napoleonica.

64 È nome inventato.

65 Del cane Bérécillo, utilizzato dagli Spagnoli contro gli indigeni d’America, Balzac può aver trovato notizie nelle Massime e aneddoti di Chamfort.

66 Étienne Tabourot (1549-1598), autore di acrostici e calembours raccolti in due volumi: Bigarrures e Touches.

67 Allusione all’Histoire du Roi de Bohême et de ses sept châteaux di Charles Nodier (1830).

68 François Buloz, direttore della «Revue des Deux Mondes» era cieco da un occhio.

69 Marie-François-Xavier Bichat (1771-1802), anatomista, si dedicò allo studio dei tessuti animali.

70 Lebel, cameriere di corte al servizio di Luigi XV, sovrintendeva al Parco dei Cervi.

71 Dramma di Thomas Otway (1682), cui Balzac allude anche in altre sue opere (Le Père Goriot, La Rabouilleuse).

72 Il 21 settembre 1822 in place de Grève furono decapitati quattro sergenti che avevano preso parte a un moto carbonaro. Balzac immagina che uno dei quattro giovani di La Rochelle fosse l’amante di Aquilina.

73 In italiano nel testo.

74 Formula magico-burlesca che si legge nel cap. XVII del Gargantua di Rabelais.

75 Era costituita da due pompe che alimentavano tredici fontane di Parigi.

76 Il contadino Damiens, avendo attentato alla vita di Luigi XV, fu punito con lo squartamento. L’atroce supplizio, data la forza fisica del condannato, durò cinquanta minuti.

77 Il più famoso ristorante di Parigi dal 1808 al 1845.

78 Personaggio del Mariage de Figaro (1783) di Beaumarchais.

79 «J’avais pourtant quelque chose là!»: è la frase attribuita ad André Chénier mentre sale al patibolo; Balzac la riprende modificandola.

80 Per attraversarlo bisognava pagare il pedaggio di un soldo.

81 In Louis Lambert (1832) si parla di un Trattato della volontà.

82 Franz Anton Mesmer (1734-1815). Teorico del magnetismo animale. Alla sua teoria Balzac fa riferimento in Ursule Mirouët. Johann Kaspar Lavater (1741-1801). Scienziato e teologo svizzero, diede un fondamentale contributo alla fisiognomica con i Frammenti fisiognomici (1775-1778). Franz Joseph Gall (1758-1828). Teorico della frenologia, incontrò un grande successo in Francia a partire dal 1807. Su M.F. Bichat vedi n. 52 a Il Talismano.

83 Il dipinto si trova nella galleria Corsini a Firenze.

84 Il Trattato della volontà esposto in Louis Lambert.

85 Privilegio di accedere, in ore stabilite, alla camera del re.

86 I duchi di Lauzun sono qui citati come esempio di fascino ed eleganza. Gli appartamenti collocati ai primi piani erano molto richiesti e quindi particolarmente costosi.

87 La parola cravate, derivante da croate, stava a indicare un particolare nell’uniforme militare dei soldati croati, imitato poi in un capo di vestiario dei soldati appartenenti a un reggimento di Luigi XIV, il Royal-Croate appunto.

88 È l’Immacolata Concezione, che dal 1941 è stata restituita alla Spagna.

89 Marie-Catherine Lescombat (1725-1755) ebbe una relazione col giovane Mongenot, allievo di suo marito che era architetto. Nelle lettere, cui accenna Balzac, la donna spinge il ragazzo a uccidere il proprio maestro. I due amanti furono condannati all’impiccagione.

90 Clarissa (1747-48) è il secondo romanzo di Samuel Richardson (1689-1761), autore anche di Pamela.

91 Arsinoé è la vecchia pudibonda nel Misanthrope di Molière; Araminte è un’affascinante vedova nelle Fausses confidences di Marivaux.

92 È, presumibilmente, l’Ermafrodito attribuito da Winckelmann a Policleto.

93 Personaggio di Belinda di Maria Edgeworth. Il romanzo fu tradotto in Francia nel 1802.

94 Poteva essere utilizzato come tagliacarte, ma serviva anche per appuntire la penna d’oca.

95 È un’aria del tenore nel Matrimonio segreto di Domenico Cimarosa.

96 Costruito nel 1820, fu prevalentemente teatro di vaudeville.

97 Condannato a morte (1478) dal Parlamento inglese, il duca di Clarence, fratello di Edoardo IV, chiese ed ottenne di essere annegato in una botte di malvasia.

98 Sultano dell’Impero turco durante la guerra d’indipendenza greca.

99 Alessandro Magno morì dopo aver bevuto, d’un sol fiato, il vino contenuto in un’enorme coppa d’oro a due anse, detta appunto coppa d’Ercole. Questa è la leggenda tramandata da Diodoro Siculo e confutata da Plutarco.

100 Uomo politico e filosofo; autore di un Essai historique et philosophique sur les noms d’hommes, de peuples et de dieux pubblicato nel 1824.

101 Balzac allude alla Principessa Brambilla di Hoffmann.

102 Salsa di cipolle.

103 Vedi n. 35 de Il talismano.

104 Vi si tenevano rinchiusi i condannati per debiti, con i beni sequestrati. Le arpie sono perciò gli uscieri e l’ufficiale giudiziario.

105 Gioco di parole tra il francese valet (domestico) e il verbo latino valet (sta bene).

106 È evidente l’allusione a Luigi-Filippo d’Orléans, la cui dote principale non era certo la lealtà.

107 Annotazione di Balzac, il quale fa riferimento al romanzo che andava scrivendo nella primavera del 1831.

108 Citazione scherzosa da Zaïre di Voltaire (atto II, scena III).

109 Celebre professore, autore di un Traité des études (1661-1741).

110 Virgilio, Eneide, canto XI, 33.

111 L’incongruenza dell’aggettivo, e dell’avverbio corrispondente, ritorna cinque volte nel discorso di Jonathas conferendogli un’evidente sfumatura di comicità.

112 Comica storpiatura della parola vegétation.

113 Exegi monumentum aere perennius (Ho portato a termine un momumento più duraturo del bronzo). Orazio, Odi, III, 30.

114 I carlisti erano i fautori della restaurazione di Carlo X.

115 Nel regime che si instaura dopo la rivoluzione di Luglio, si distinguono due partiti: quello della Resistenza, che fa capo a Perier, e quello del Movimento, che fa capo a Guizot e Barrot.

116 Opera in due atti di G. Rossini, su libretto di G. Rossi, dall’omonima tragedia di Voltaire. Rappresentata per la prima volta a Venezia nel 1823, andò in scena a Parigi nel 1825.

117 Balzac fa qui riferimento a un gustoso episodio, di cui sono protagoniste un’anziana badessa e una novizia, narrato nel cap. CCLV di Tristam Shandy di L. Sterne.

118 Richard Westall (1765-1836), incisore; godette di vasta fama per le sue illustrazioni di capolavori letterari (Milton, Shakespeare).

119 Si tratta, presumibilmente, dei due discorsi indirizzati dallo zar Nicola I al popolo polacco dopo la rivoluzione del novembre 1830.

120 Nella Bibbia (Daniele, V, 25-28) sono le parole che, in lettere di fuoco, annunciano a Balthazar, re dei Caldei, il suo destino.

121 P.-S. Pallas (1741-1811), naturalista tedesco.

122 Non nella Bibbia, ma nei testi talmudici si parla dell’interdizione di cui qui si tratta.

123 Barthold Georg Niebuhr (1776-1831), filologo e storico danese, autore di una Storia romana in 3 volumi.

124 Unità di misura equivalente a m. 1,2.

125 Dom Augustin Calmet (1672-1757), illustre erudito, autore di uno sterminato commento alla Bibbia.

126 In Francia, durante il Direttorio, erano detti Incroyables i giovani della gioventù dorata che si distinguevano per abbigliamento eccentrico ed eloquio forbito.

127 Joseph-Jérome Lalande (1732-1807), astronomo francese.

128 Nome derivato da Vauquelin Louis-Nicolas (1763-1829), chimico francese. Questa sostanza è oggi denominata stricnina.

129 Nel personaggio di Bianchon, che ritorna nella Comédie humaine, è forse adombrato Prosper Ménière (1801-1862), amico di Balzac e apprezzato medico.

130 Medico e mistico, esponente della dottrina paracelsiana (1577-1644).

131 Alexander di Hohenlohe (1794-1850), gesuita, morto in odore di santità, aveva composto una preghiera con la quale i malati invocavano la grazia della guarigione.

132 Vedi n. 57 ne Il talismano.

133 È la frase pronunciata da Sganarello in Le médecin malgré lui (Il medico per forza) (atto II, scena VI) di Molière; riportandola, non proprio esattamente, Balzac vuol sottolineare l’ignoranza dei medici.

134 Jean-Victor Schnetz (1787-1870), raggiunse vasta notorietà come pittore di soggetti storici.

135 Sono tre stampe di Épinal molto note.

136 Su questa predizione vedi cap. La donna senza cuore, in cui Pauline dice: «La donna che amerete vi ucciderà».

137 È la dama gentile di cui s’innamora il protagonista di Le Petit Jehan de Saintré (1451) di Antoine de La Salle.