Capitolo 1
Nel corso della nostra lunga frequentazione, Sherlock Holmes e io, oltre ad aver condiviso innumerevoli avventure, al pari di tutti gli essere umani abbiamo ricevuto il dono di beati momenti di gioia e, per contrappasso, il supplizio del dispiacere. In quei giorni neri il mio compagno si chiudeva in sé stesso e si isolava dal mondo; io, invece, cercavo conforto nei ricordi e nei miei diari. E anche oggi, uno dei giorni più tristi della mia vita, il copione andato in scena è stato lo stesso. Per una volta, a dire il vero, avevo sperato di riuscire a resistere alle sirene potenti della malinconia. Tuttavia, per parafrasare un riuscito aforisma del mio amico, nella matassa incolore della vita l'immutabilità è il filo rosso della nostra sostanza più intima; e così, fedeli a noi stessi, sia Holmes che io abbiamo replicato l'interpretazione più congeniale ai nostri personaggi. Lui, cupo come non mai, si è defilato in silenzio per fare immediato ritorno nel Sussex e io, abbattuto e solo, ho scelto di rivangare il passato. Sono così ridisceso nella penombra dei sotterranei della banca Cox & Co. per riaprire la scatola di metallo che vi depositai tanti anni fa.
Come i lettori ricorderanno, lì ho archiviato i racconti di quei casi, affrontati e risolti dal genio di Sherlock Holmes, che ragioni di opportunità e riservatezza imponevano, e ancora impongono, di non rendere pubblici. Per uno di essi, tuttavia, il funerale odierno ha fatto cadere il vincolo della discrezione, perciò non mi sono opposto al pungolo che mi incitava a recuperare una cartella, datata 1899 e contrassegnata con tre “X”. È il segno caratteristico che ho apposto sul margine superiore dei fascicoli relativi a tutte quelle indagini che coinvolsero, direttamente o indirettamente, la sfera degli affetti di Sherlock Holmes e del sottoscritto. Le mie mani, non più ferme a causa dell’età avanzata, hanno tremato più forte, e in modo più evidente, nello stringere i fogli che stasera desidero rileggere. Non so dire se tutto questo saprà sciogliere il groppo che quasi mi soffoca. Tuttavia, lasciato il cimitero cittadino di Aldersbrook Road, dove la compianta signora Hudson è stata sepolta stamani circondata dall’affetto delle persone che le hanno voluto bene, non ho saputo prescrivermi altra cura che questa, per allentare il dolore e, soprattutto, per rendere omaggio alla memoria della persona straordinaria e amorevole che fu la nostra cara padrona di casa.