- Francesca Del Rosso
- I mini vademecum di Wondy
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LE 10 COSE CHE POSSONO FARE GLI ALTRI
- Esserci. L’importante non è esserci “fisicamente” durante una
seduta di chemio o una visita specialistica. L’importante è esserci
con il cuore e la mente durante tutto il periodo a casa, con una
carezza, un abbraccio, un pensiero inaspettato, un complimento (se
vero).
- Quando si offre un aiuto pratico, bisogna saperlo poi mettere
in pratica. “Ti tengo i bambini una domenica!” Ecco, fatelo.
- Condividere. Comunicate le vostre emozioni a cuore aperto e non
tenete tutto dentro. Fa molto più male il silenzio di uno sfogo o
un pianto o una risata. Insieme si è sempre più forti che da soli,
ma niente melodrammi.
- “Ridere, ridere ridere ancora, ora la guerra paura non
fa…” Prendere spunto dalla canzone Samarcanda di Vecchioni e
sforzarsi di ridere e far ridere chi vi è accanto. Siate pronti
alla battuta, all’ironia, al sorriso e a una sana risata.
L’umorismo è un ottimo strumento per esorcizzare la paura.
- Se non riuscite a mettere in pratica il punto 5) e se faticate
a ridere, prendete la vostra amica e iscrivetevi insieme a qualche
lezione di “Yoga della risata”. Non è uno scherzo!
- Ridurre al minimo i mugugni, le arrabbiature e le lamentele.
Vedere persone positive e sorridenti aiuta anche chi sta male.
- Non date nulla per scontato e chiedete sempre apertamente se
potete fare qualcosa per far star meglio la persona a voi
cara.
- Se sei il partner scoprirai che a volte la tua compagna può
vivere con difficoltà l’intimità. Esprimile il tuo amore senza
riserve, falle capire che è ancora attraente e ritrova insieme a
lei l’aspetto giocoso della sessualità.
- Se sei un parente stretto e vedi che la mamma fa fatica a
parlare del suo disagio ai suoi figli, offriti di aiutarla magari
spiegando tu con parole semplici cosa sta succedendo.
- Ricordate che la persona che avete vicino – seppur malata – vi
vuole bene, vi ama, e potete farci sempre affidamento. Anche ai
malati fa piacere sentirsi utili.