avvistate a meno di quattrocento chilometri dallo Sri Lanka.¯ ®Non possono farci
niente, vero?¯ .<Be'j no, In effetti no¯ ammise il generale. ®Ma dobbiamo
prendere nuo®In questo caso le consiglio di procedere, Arima-san¯ rispose Yamata
in tono cosi educato da suonare come un terribile insulto.
La cosa peggiore era non sapere cosa fosse successo.
Il collegamento per la trasmissione dati con i tre ~mi abbattuti si era
interrotto con l'eliminazione del numero 2.
Il resto delle informazioni, pi— che essere noto era stato ncostrulto con metodo
induttivo.
Le stazioni di monitoraggio a terra avevano copiato le emissioni del numero 4 e
6, ma entrambi i flussi si erano toccati nel giro di pochi secondi l'uno
dall'altro.
I tre aerei radar non sembravano avere avuto alcun motivo d'allarme evidente,
semplicemente, avevano smesso di trasmettere, lasciandosi alle spalle una scia
di rottami galleggianti sulla superficie dell'oceano.
I caccia - beh, loro avevano i nastri delle conversazioni radio.
Per quelli non erano occorsi pi— di quattro minuti Iniziavano con la solita
serie di commenti sicuri e professionalmente laconi a del piloti in
avvicinamento al bersaglio, quindi proseguivano con una sfilza di Cosa.?,
seguita da grida concitate e ordini di attivare i radar.
Erano stati illuminati.
Un pilota riportava di essere stato colpito, ma subito dopo la comunicaziOne Si
interrompeva - colpito da che cosa? Come poteva lo stesso aereo responsabile
dell'abbattimento dei Kami avere colpito anche i caccia? Gli americanl
disponevano solo di quattro F-22, costosissimi e nuovi di zecca, ed era su
quelli che i Kami si erano lanciati.
Che razza di stregoneria...? Ma il problema era proprio quello: non sapevano.
Gli esperti in difesa aerea e gli ingegneri che avevano realizzato i sistemi
radar aeroportah pi— sofisticati del mondo scuotevano la testa, guardavano per
terra e si sentivano sprofondare in stato di disgrazia Tutto ci• senza nemmeno
sapere il perch‚.
Dei dieci velivoli costruiti, adesso cinqu‚ erano distrutti e solo quattro erano
pronti per l'impiego, ma tutti si rendevano conto di non poterli pi— mandare
allo sbaraglio in una missione sopra gli oceani.
Venne ordinato di schierare anche gli E-2C che erano stati sostituiti dagli E7~7, ma si trattava di modelli meno versatili e gli ufficiali ovettero accettare
il fatto che, in un modo o nell'altro, la lor• difesa aerea era stata gravemente
compromessa.
Erano le sette di sera e Ryan stava per uscire di casa, quando il fax protetto
cominci• a ronzare. Il telefono suon• prima ancora che arrivasse ®Riuscirete mai
a tenere un segreto?¯ esord in tono rabbioso una voce dall'accento
�
pronunciato.
®Sergej? Qual Š il problema?¯ ®Koga Š il nostro asso nella manica per porre fine
alle ostilit…, ma dalle vostre fila qualcuno Š andato a dire ai giapponesi che Š
in contatto con te!¯ Golovko stava quasi gridando.
A casa sua, erano circa le tre del mattino. ®Lo vuoi morto?¯ ®Cristo santo,
Sergej Nikolaevic, perch‚ non ti dai una calmata?¯ Jack torn• a sedersi
prendendo in mano la prima pagina trasmessa.
Arrivava dagli addetti aile comunicazioni dell'ambasciata statunitense a Mosca,
senza dubbio per ordine dell'Rvs. ®Oh, merda.¯ Pausa.
®Okay, senti, l'abbiamo tirato fuori dai guai s o no?¯ ®Avete infiltrazioni ad
�
alto livello, Ivan Emmetovic.
®Be', sai che non Š una cosa poi tanto impossibile.~ ®Giuro che stiamo cercando
di scoprire chi ‚.~, La voce era ancora rabbiosa Sarebbe grandioso, pens• Jack
chiudendo gli occhi dolenti; i servizi segreti russi che testimoniano davanti
alla corte distrettuale federale...
®Lo sanno solo in pochi.
Mi terr• in contatto con te.¯ ®Sono felice di sentire che informazioni tanto
riservate restano fra persone degne di fiducia, Jack.~ In quel momento cadde la
linea.
Ryan premette il pulsante d'interruzione e digit• un numero in memoria.
®Murray. ¯ ®Ryan.
Dan, devi venire immediatamente.~ Quindi telefon• a Scott Adler.
Poi usc diretto nell'ufficio del presidente.
�
La buona notizia, pens•, era che l'altra p…rte aveva fatto cattivo uso
d'informazioni preziose.
Doveva esserci dietro il solito Yamata ne era certo, che tanto per cambiare
invece di comportarsi da vero agent‚ segreto faceva l'uomo d'affari.
Non si era nemmeno preso la briga di dissimulare l'informazione in suo possesso,
infischiandosene di esporsi in quanto fonte.
Un uomo che non conosceva i propri limiti.
Prima o poi avrebbe pagato la sua debolezza a caro prezzo.
Fra gli ultimi ordini emanati da Jackson prima di dirigersi alla volta del
Pacifico vi era che dodici bombardieri B-IB del 384ø stormo bombardieri
volassero a est della loro base nel Kansas meridionale, puntando dapprima su
Lajes nelle Azzorre, quindi su Diego Garcia, nell'oceano Indiano.
La trasvolat… di sedicimila chilometri durava pi— di un giorno, e quando la
formazione giunse alla base pi— lontana degli Stati Uniti, gli equipaggi erano
stremati.
I tre KC-IO che trasportavano specialisti e materiale di supporto atterrarono
poco pi— tardi, e nel volgere di brevissimo tempo il piccolo contingente
dormiva.
®Cosa significa?~ chiese Yamata.
Era un pensiero agghiacciante.
La sua casa era stata invasa.
Da chi? ®Significa che Koga Š scomparso, e che Kaneda Š morto.
Una delle tue guardie si Š salvata la vita, ma ha visto solo due o tre gaijin.
L'hanno messo fuori combattimento, e non sa nemmeno come.,~ ®Che iniziative sono
state prese?¯ ®La faccenda viene trattata come se fosse un normale caso di
competenza della polizia" rifer Kazuo Taoka al suo boss. ®Naturalmente non gli
�
ho detto di Koga.¯ ®Bisogna trovarlo, e in fretta.¯ Yamata guard• fuori dalla
finestra.
La fortuna era ancora dalla sua parte.
In fondo, quella telefonata l'aveva raggiunto mentre era in casa.
®Non so...¯ ®lo si.
Grazie per l'informazione.¯ Yamata interruppe la comunicazione quindi compose un
numero.
Avendo lasciato la pistola in macchina, Murray super• rapidamente le barriere di
sicurezza della Casa Bianca.
Quell'ultimo mese non se l'era certo passata meglio degli altri membri di
governo.
Aveva mandato all'aria il caso Lmders commettendo un errore da novellino.
Brandy pi— farmaci, si ripete, chiedendosi cosa gli avrebbero detto in merito
Ryan e il presidente Il caso era saltato, e l'unica soddisfazione di cui poteva
godere era sapere almeno di non aver portato un innocente davanti al giudici,
provocando ultenore Imbarazzo al Bureau.
Che Ed Kealty fosse colpevole o meno, era una questione secondaria per il
dirigente dell'Fsl.
In mancanza di prove l'accusato era innocente e la questione chiusa.
Inoltre, presto quell'uom• avrebbe abbandonato per sempre l'amministrazione
pubblica.
Era gi… qualcosa, Si disse Murray, mentre un agente lo guidava non verso
l'ufficio di Ryan, ma in quello situato all'angolo opposto dell'ala ovest.
oDan¯ lo salut• Jack, alzandosi.
®Signor presidente¯ disse Murray per prima cosa.
Non conosceva il terzo uomo nella stanza.
((Piacere.
Sono Scott Adler.¯ ®Piacere.¯ Murray gli strinse la mano.
Ah, s , era il tizio che conduceva i negoziati con i giapponesi.
�
Avevano gi… svolto parte del lavoro.
Ryan stentava a credere che l'informatore fosse proprio Adler.
Gli unici altri a sapere erano lui stesso, il presidente, Brett Hanson, Ed e
Mary Pat.
Forse qualche ministro.
E Christopher Cook.
®Da che distanza controlliamo i diplomatici giapponesi?¯ chiese Ryan.
((DIciamo che non fanno un passo senza che qualcuno li tenga d'occhio¯ li
rassicur• Murray. ®Stiamo parlando di spionaggio?~ ®E possibile.
Sono filtrate informazioni molto importanti.¯ ®Dev'essere Cook~ disse Adler.
®Non pu• che essere lui.¯ ((D'accordo.
Ci sono alcune cose che dovete sapere¯ intervenne il consulente per la sicurezza
nazionale. ((Meno di tre ore fa abbiamo sfondato la loro difesa aerea.
Supponiamo di avere abbattuto dieci o undici velivoli." Avrebbe potuto dire di
pi—, ma non lo fece.
In fondo, era pur sempre possibile che la talpa fosse Adler, e la prossima fase
dell'operazione ZORRo doveva essere una sorpresa.
((lmmagino che la cosa li render… nervosi, e dispongono ancora di armi nuclean
Pessima combinazione, Jack~ comment• il sottosegretario di Stato.
Atomiche? pens• Murray.
Cristo! ®Cambiamenti nelle loro posizioni negoziali?¯ chiese il presidente Adler
scosse la testa. ((Nessun cambiamento, signore.
Offrono di restituircl Guam, ma vogliono il resto delle Marianne.
Non recedono di una virgola su questo punto, e nulla di quanto abbiamo
dichiarato gli ha fatto cambiare idea.¯ ((Okay.¯ Ryan si gir•. ®Dan, abbiamo
mantenuto contatti con Mogataru ®E l'ex primo ministro, giusto?¯ si inform• Dan,
ansioso di constatare il proprio grado di aggiornamento.
Jack annu .
�
®Esatto.
In Giappone abbiamo due funzionari della CIA con copertura russa, e spacciandosi
per tali si sono incontrati con Koga.
Ma Koga si Š fatto rapire dal tizio che pensiamo stia dietro a tutta quanta la
faccenda.
Ha detto a Koga di sapere che aveva contatti con gli americani.¯ ®Dev'essere
Cook¯ ripet‚ Adler. ((Nessun altro della delegazione ne Š al corrente, e Chris
si occupa dei miei contatti informali con il loro numero due, Seiji Nagumo.¯ il
diplomatico si concesse una pausa, quindi lasci• trapelare la propria
irritazione. ®Perfetto, non vi sembra?¯ ®Un'indagine interna?" fece Murray.
Interessante, not•; il presidente lasciava che a rispondere fosse Ryan.
®Rapida e silenziosa, Dan.¯ ®E poi?¯ volle sapere Adler.
®Se Š lui, lo faremo saltare.¯ Sentendo l'eufemismo preferito dell'Fs , Murray
�
annui istintivamente.
®Cosa intendi fare, Jack?~ chiese Durling.
®E una grande occasione.
Loro pensano di avere una buona fonte interna, e hanno mostrato chiara volont…
di utilizzare le informazioni che passa.
Bene" comment• Jack, ®vorr… dire che noi sfrutteremo la cosa a nostro vantaggio.
Gli passeremo qualche notizia succulenta, dopodich‚ gliela metteremo nel culo.
La necessit… pi— urgente era rafforzare le difese aeree del territorio
nazionale.
Un fatto che dava non poco da pensare al quartier generale della difesa
giapponese, e, cosa imbarazzante, quell'esigenza si basava su informazioni
incomplete, non su dati precisi come quelli utilizzati per architettare il piano
operativo generale a cui l'alto comando militare ancora cercava di attenersi.
I migliori sistemi di allarme radar del paese si trovavano sui quattro
cacciatorpediniere Kongo dotati di sistemi Aegis in perlustrazione al largo
delle Marianne settentrionali.
Erano navi formidabili, attrezzate con apparati di difesa aerea autonomi.
Sebbene non altrettanto mobili degli E-767, i sofisticati dispositivi erano
tuttavia pi— potenti e in grado di provvedere alla propria sicurezza.
Prima dell'alba, un ordine giunse quindi alle quattro unit… perch‚ formassero
una linea picchetto radar a est dell'arcipelago nipponico.
In fondo, la marina statunitense non stava prendendo nuove iniziative, e se le
difese giapponesi fossero state ripristinate, sarebbe rimasta la possibilit… di
giungere a una soluzione diplomatica.
Sul Mutsu, l'ammiraglio Sato comprese la logica di tutto ci• non appena
ricevette il messaggio, e immediatamente ordin• alle sue navi di portarsi alla
velocit… massima sostenibile.
Cionondimeno, era preoccupato.
Sapeva che i suoi sistemi radar sPY erano in grado di captare la presenza degli
stealth, cosa dimostrata anche dai test condotti dagli americani, e che le sue
navi erano abbastanza potenti da rappresentare un grosso ostacolo per
l'aeronautica militare statunitense.
Ma ci• che lo preoccupava era che per la prima volta il suo paese non stesse
agendo, bensi reagendo alle mosse degli Stati Uniti.
Si augur• che si trattasse di una fase assolutamente transitoria.
®Interessante" osserv• all'improvviso Jones.
Le tracce risalivano solo a pochi minuti prima, ma due di esse, che
probabilmente rappresentavano pi— di due navi in formazione compatta,
producevano un certo rumore e denotavano un lieve cambiamento di rotta verso
nord.
®Navi da guerra, sono pronto a giurarci" comment• a sua volta un sottufficiale.
®Questa sembra pulsare...¯ Si interruppe, mentre Jones circolettava un'altra
traccia in rosso.
®E ad altissima velocit….
Trenta e passa nodi.
Per essere navi da guerra, hanno una gran fretta." Jones si diresse al telefono
e chiam• il COMSUE~PAC.
®Bart? Ron? Abbiamo qualcosa.
Quella squadra che operava intorno a Pagan.¯ ®Che succede?¯ chiese Mancuso.
®A quanto pare stanno facendo una corsetta verso nord.
C'Š nessuno dei nostri ad aspettarle, da quelle parti?¯ Poi, a Jones tornarono
in mente alcune richieste d'informazioni sulle acque che circondavano Honshu.
Mancuso non gliela raccontava tutta, come c'era da aspettarsi nel caso di
questioni operative.
La vera risposta stava nel modo in cui avrebbe evaso la domanda, riflett‚ il
civile.
®Mi puoi tracciare una rotta?¯ Bingo! ®Devi concederci un po' di tempo.
Un'ora pu• andare? I dati sono ancora un po' confusi, comandante.~ La voce non
trad particolare delusione, not• Jones. ®D'accordo.
�
Teniamoci in contatto." ®Buon lavoro, Ron.¯ Jones riagganci• e si guard•
intorno. ®Capo? Dobbiamo tracciare una rotta sulla base di questi segnali.¯ Da
qualche parte a nord, pens• qualcuno stava aspettando.
Si chiese chi potesse essere, ma un'idea l'av‚va gi….
Il tempo scorreva in direzione contraria, adesso.
Hiroshi Goto apri la riunione di consiglio alle dieci del mattino, ora locale
dei suoi negoziatori corrispondente alla mezzanotte di Washington.
Era chiaro che gli americanl l'avrebbero trasformata in una gara, sebbene alcuni
fra i presenti ritenessero si trattasse di una semplice manovra negoziale, e che
per sentirsi presi sul serio al tavolo delle trattative avrebbero inscenato
qualche protesta formale.
S , avevano fatto lo sgambetto a quelli della difesa aerea, ma niente di pi—.
�
L'America non poteva sferrare e non avrebbe sferrato attacchi sistematici contro
il Giappone.
Il rischio era troppo alto.
Tanto per cominciare, il Giappone possedeva missili a testata nucleare; in
seconda Istanza, nonostante i fatti della notte precedente, disponeva di
sofisticatissime difese aeree; e, in terzo luogo, c'erano i puri calcoli
aritmetici.
Quanti bombardieri aveva l'America? Quanti erano in grado di attaccare veramente
il paese, anche ammesso che nulla intralciasse loro il passo? Quanto sarebbe
durato un bombardamento del genere? E l'America era animata da una reale volont…
politica di attuarlo? Le risposte a tali domande erano a favore del loro paese,
pensavano i membri del consiglio, gli occhi puntati sull'obiettivo finale e sul
magnifico premio che li aspettava; senza contare che dietro ogni singolo
partecipante alla seduta vi era un protettore a garantire il giusto corso delle
cose.
Tranne dietro Goto, il cui angelo custode come tutti sapevano, si trovava in
quel momento altrove.
L'ambasciatore a Washington avrebbe duramente criticato l'attacco americano
contro il Giappone, notando che si trattava di un gesto nocivo.
Se non avessero nnunciato all'impresa, non sarebbero state fatte ulteriori
concessioni.
Inoltre, avrebbe precisato che qualsiasi aggressione al suolo nipponico sarebbe
stata considerata un atto della massima gravit… dopotutto, il Giappone non aveva
attaccato direttamente gli interessi am‚ricani.
Non ancora, almeno.
Una minaccia sufficientemente poco velata da ricondurre subito i negoziatori
alla ragione.
Goto annui in segno d'approvazione alle proposte, augurandosi che il suo stesso
protettore fosse in grado di sostenerlo, e sapendo che Yamata l'aveva gi…
scavalcato rivolgendosi ai funzionari della difesa senza avvalersi di
intermediari.
Avrebbe dovuto parlarne con Raizo.
®~ se tornassero?¯ chiese.
®Questa notte i nostri sistemi di difesa saranno in stato di massimo allarme e
quando i cacciatorpediniere giungeranno sul posto, saranno forti e temibili come
sempre.
S , hanno fatto la loro dimostrazione di forza, ma non si sono ancora spinti a
�
sorvolare il nostro territorio.¯ Occorrono provvedimenti maggiori~ sentenzi•
Goto, memore degli ordini ricevuti. ®Possiamo aumentare la pressione sugli
americani dando pubblicamente notizia dei nostri armamenti.¯ ®No!" fu
l'istantanea reazione di un ministro. ~Tutto ci• non farebbe che provocare il
caos qui.¯ ®Anche qui~ replic• Goto, in quello che al resto degli uomini del
consiglio parve un tono stranamente debole.
Ancora una volta, stava dando voce ai pensieri e agli ordini di qualcun altro.
E sapevano anche di chi. ®Li costringer… a modificare il livello dei negoziati.¯
®Ma potrebbe facilmente indurli a considerare la possibilit… di sferrare un
attacco ancora pi— pesante.¯ ®Avrebbero troppo da perdere~ insistette Goto.
®E noi no?¯ replic• il ministro, chiedendosi dove finisse la sua lealt… nei
confronti del protettore, e dove cominciasse quella nei confronti dei
concittadini. ~Cosa accadrebbe se decidessero di occuparci?~ ®Non possono.
Non dispongono delle armi per farlo.
I nostri missili sono stati dislocati con grande cura e precisione.~ S , e i
�
nostri sistemi di difesa aerea sono impenetrabili¯ sbuff• un altro ministro.
®Forse la cosa migliore sarebbe che il nostro ambasciatore insinuasse soltanto
la possibilit… di rivelare l'esistenza del nostro arsenale atomico.
Probabilmente basterebbe¯ sugger un terzo ministro.
�
Diverse teste annuirono intorno al tavolo e, a dispetto degli ordini ricevuti,
Goto si ritrov• ad annuire a propria volta.
Il difficile era tenersi caldi, nonostante i pesanti equipaggiamenti che si
erano portati.
Richter si raggomitol• nel sacco a pelo, concedendosi un vago senso di colpa nei
confronti dei ranger, che dovevano presidiare gli avamposti intorno al piccolo
campo d'aviazione di fortuna installato sul gelido fianco montano.
La sua preoccupazione principale era che si verificasse un guasto nei sistemi di
uno dei tre elicotteri da combattimento.
Nonostante l'abbondanza di dispositivi ridondanti di cui gli aeromobili erano
provvisti, ce n'erano alcuni che, una volta entrati in avaria, non potevano pi—
essere riparati.
I ranger sapevano effettuare i rifornimenti di carburante e caricare armamenti,
ma niente di pi—.
Richter aveva gi… deciso di lasciare che si occupassero della sicurezza a terra.
Se in quel campo fosse improvvisamente comparso un plotone, per loro era finita.
I ranger erano capaci di affrontare qualsiasi tipo di invasore, ma in quelle
condizionl bastava un ordine diramato via radio per richiamare sul posto un
intero battaglione, e allora non avrebbero pi— avuto alcuna possibilit… di
uscirne vivi.
Operazioni speciali, pens•.
S , le operazioni speciali funzionavano finch‚ funzionavano, cos
�
come ogni
�
iniziativa eseguita in uniforme, ma la situazione attuale presentava un margine
di sicurezza cos sottile, da poterlo bucare con uno spillo.
�
E poi c'era il problema di come uscire, il pilota ramment• a se stesso.
Tanto valeva arruolarsi in marina.
®Bella casa.¯ Le regole erano leggermente diverse, in tempo di guerra, si disse
Murray.
Certo i computer rendevano tutto pi— facile, cosa che il Bureau era parso lento
ad accettare.
Mentre formava la sua squadra di giovani agenti il primo compito era stato
eseguire un banale controllo di credenziali, il che aveva portato a un
indirizzo.
La casa era di dimensioni lievemente esagerate, ma forse ancora alla portata di
un dipendente federale di altissimo livello che negli anni avesse
giudiziosamente risparmiato ogni centesimo.
Una cosa che Cook non aveva saputo fare.
L'uomo si appoggiava per tutte le transazioni alla First Virginia, e l'FBI
disponeva di una persona in grado di intrufolarsi in qualsiasi archivio di
banca.
Tanto era bastato per rendersi conto che, come tutti, Christopher Cook se l'era
sempre spassata con il suo assegno bisettimanale, mettendo da parte non pi— di
quattordicimila dollari, destinati forse agli studi dei figli - e quello, Murray
lo sapeva, era il lato stupido dell'ottimismo, con quel che costava l'istruzione
superiore negli Stati Uniti.
Inoltre, quando si era trasferito nella nuova casa i suoi risparmi non erano
stati minimamente intaccati.
Aveva un'ipoteca ma non superava i duecentomila dollari, e con i centottanta
realizzati dall… vendita della casa vecchia, restava un divario notevole che i
suoi movimenti bancari non giustificavano in alcun modo.
Dove aveva preso il resto dei soldi? Una telefonata all'ufficio tasse e la
denuncia di un possibile caso di evaslone fiscale avevano innescato ulteriori
ricerche computerizzate dalle quali era emersa la prova della mancanza di altre
fonti d'introito familiari.
Successive verifiche avevano dimostrato che n‚ i genitori n‚ i suoceri di Cook,
tutti morti, avevano lasciato alcuna eredit… ai coniugi.
Le vetture di entrambi erano state regolarmente pagate, e mentre una aveva gi…
quattro anni, l'altra era una Buick che probabilmente puzzava ancora di nuovo,
acquistata in contanti.
Si trovavano dunque alle prese con un uomo che viveva al di sopra dei propri
mezzi, e se in passato era accaduto che il governo dimenticasse spesso di
rilevare simili dati in casi di spionaggio, ultimamente cominciava a prestarvi
maggiore attenzione.
®Allora?,~ chiese Murray ai suoi.
®Non possiamo considerarlo ancora un caso, ma di sicuro puzza di bruciato¯ disse
l'agente pi— anziano. ®Dovremo fare un salto in altre banche e controllare nuove
registrazioni.¯ Per tutto questo occorreva un mandato del tribunale, ma sapevano
gi… a quale giudice rivolgersi.
L'FBI sapeva sempre distinguere fra le toghe indomabili e quelle mansuete.
Controlli analoghi erano naturalmente stati condotti a carico di Scott Adler, il
quale, come avevano scoperto, era divorziato, viveva solo in un appartamento di
Georgetov,m, pagava gli alimenti all'ex moglie e versava gli assegni per i
figli, guidava una bella macchina e per il resto era un uomo assolutamente
normale.
Grazie a lunghi anni di esercizio della professione legale, il ministro Hanson
era piuttosto facoltoso, e dunque poco sensibile al richiamo delle bustarelle.
Le verifiche approfondite condotte nei campi richiesti dagli uffici governativi
e per i controlli di sicurezza vennero riesaminate e giudicate soddisfacenti,
tranne per quanto riguardava la nuova auto e la compravendita delle case di
Cook. un certo punto delle indagini, avevano scoperto un assegno cancellato che
forse splegava l'eccessiva facilit… di quel trasferimento.
Il bello delle banche era proprio che conservavano registrazioni di tutto, e
sempre su carta, e la carta lasclava tracce.
®D'accordo, procederemo partendo dall'ipotesi che il nostro uomo sia lui.¯ il
vicedirettore aggiunto lanci• un'occhiata al variegato gruppo di agenti che,
come lui, avevano trascurato la possibilit… che Barbara Linders assumesse
farmaci in grado di reagire con il brandy di Ed Kealty.
Il loro imbarazzo collettivo era pari al suo imbarazzo personale.
Il che non gli dispiaceva, pens• Dan.
Dopo un granchio del genere, chiunque sarebbe stato disposto a farsi in quattro
per riacquistare credibilit….
Jackson avvert l'impatto duro e sordo dell'appontaggio sulla portaerei, poi la
�
brusca decelerazione provocata dal cavo d'arresto, che lo schiacci• contro il
sedile rivolto verso la coda del piccolo bimotore da trasporto.
E cos finalmente si chiudeva un'altra orribile esperienza, pens•.
�
Preferiva di gran lunga tenere le mani sulla cloche, e non dover affidare la
propria vita a un tenentino ventenne qualsiasi - all'ammiraglio, ormai, i
ragazzi sembravano tutti di quell'et….
Sent l'aereo girare a destra, verso un parcheggio libero sul ponte di volo;
�
poco dopo il portello si apri, e lui si precipit• fuori.
Un uomo dell'equipaggio gli fece il saluto militare, indicandogli una porta
spalancata nell'isola della nave.
Era l che si trovava la campana di bordo, e non appena fu sottocoperta un
�
marine lo salut• e il sottufficiale nocchiere fece suonare la campana,
annunciando nell'I-Mc: ®Task Force Settantasette, in arrivo¯.
®Benvenuto a bordo, signore~ disse Bud Sanchez con un sorriso. ®il comandante Š
in plancia, signore.¯ ®Allora mettiamoci al lavoro.¯ ®Come va la gamba, Robby¯
chiese il responsabile delle forze aeree imbarcate, a met… della terza scaletta.
®Rigida come un baccal…, dopo tutto questo sedere.¯ C'era voluto tempo.
Il briefing a Pearl Harbor, il volo a Enivvetok, quindi l'attesa del bimotore C2~ che doveva portarlo al suo comando in alto mare.
Jackson non risentiva del jet-lag, ma adesso era ansioso di arrivare al dunque.
A giudicare dalla posizione del sole, doveva essere pi— o meno mezzogiorno.
®La copertura regge?¯ fu la seconda domanda di Sanchez.
®Impossibile dirlo finch‚ non saremo sul posto, Bud.¯ Jackson attese che un
marine aprisse la porta d'accesso alla plancia.
Si sentiva la gamba veramente irrigidita: per lui, il tempo delle missioni di
volo era finito.
®Benvenuto a bordo, signore¯ esord il comandante, sollevando gli occhi da una
�
risma di dispacci.
Il rombo dei postbruciatori disse a Jackson che la Johnnie Re• stava effettuando
operazioni di volo, e fece appena in tempo a lanciare uno sguardo verso la prua
per veder decollare con la catapulta un Tomcat.
La portaerei si trovava a met… strada fra le Caroline e l'isola di Wake.
Quest'ultima era pi— vicina alle Marianne, e per quel motivo restava
inutilizzata, ma ospitava un bell'aeroporto, tuttora presidiato dall'aeronautica
statunitense.
Enivvetok, invece, era un semplice campo ausiliario, ed essendo noto come tale
costituiva una base molto pi— sicura per lo schieramento prolungato di reparti
aerei, sebbene molto pi— scomoda per la loro manutenzione.
®Okay.
Cos'Š successo dalla mia partenza da Pearl?" volle sapere Jackson.
®Buone notizie." il comandante gli porse uno dei dispacci.
®Sono superdefinite¯ comment• Jones, chinandosi a esaminare le tracce sonar.
®E indubbiamente vanno di fretta¯ aggiunse Mancuso, con gli occhi aveva
calcolato velocit… e distanza.
Tutto sembrava confermare i sospetti di Jones.
®Chi ci sar… ad aspettarli?¯ Ron, non possiamo...¯ ®Signore, non mi Š certo
possibile aiutarla se non so di pi—¯ ribatt‚ Jones in tono ragionevole.
®Mi ritiene forse un elemento a rischio ai fini dellasicurezza?¯ Mancuso
riflett‚ un istante prima di rispondere. ®il Tennessee si trova nella zona
dell'Eshunakaoki Seamount, per affiancare un'operazione speciale che scatter…
entro le prossime ventiquattr'ore.¯ E gli altri Ohio?¯ ®Si trovano al largo
dell'atollo di Ulithi, diretti a nord a velocit… lievemente ridotta.
I sottomarini apriranno la strada alle portaerei.
Presto gli Ohio dovranno entrare in azione.¯ il che spiegava tutto, pens• Jones.
I boorner erano troppo lenti per operare con efficienza insieme a una task force
di portaerei, di cui aveva rilevato le tracce sul sosus, ma erano ideali per
penetrare uno schieramento di SSK in perlustrazione... ammesso e non concesso
che i comandanti fossero all'altezza della situazione.
®Oltre il Tennessee ci saranno anche i cacciatorpediniere giapponesi...¯ ~ Lo
so.¯ ®Che altro hai per me?¯ chiese bruscamente il COMSUBPAC.
Jones lo condusse verso il grafico a muro.
Al momento, sette SSK apparivano circolettati, e vi era un unico ~?¯ Per la
precisione, in corrispondenza del passaggio fra Moug, l'isola pi— settentrionale
delle Marianne, e le isole Bonin, la pi— famosa delle quali era Ivvo Jima.
®Abbiamo cercato di concentrarci su questo passaggio¯ disse. ®Ho qualche
baluginio, ma nulla di abbastanza stabile per poter essere fissato.
Se fossi in loro, andrei a coprire l'area.¯ ®Sono d'accordo¯ conferm• Chambers.
Una mossa probabile da parte degli americani era che istituissero una linea di
pattugliamento con unit… subacquee lungo lo stretto di Luzon, nel tentativo di
bloccare il traffico di petrolio verso il Giappone.
Tuttavia, si trattava di una decisione politica.
La flotta del Pacifico non aveva ancora ricevuto l'autorizzazione ad attaccare i
mercantili giapponesi, e i servizi segreti riportavano che al momento la maggior
parte delle petroliere in entrata e in uscita battevano bandiere di convenlenza:
attacchi del genere, potevano sortire ogni tipo di ripercussioni politiche.
Non possiamo certo rischiare di offendere la Liberia, si disse Mancuso con una
smorfia.
®Perch‚ questa corsa dei cacciatorpediniere verso casa?~ chiese Jones.
Non sembrava una mossa sensata.
~ ieri notte abbiamo sfondato le loro difese aeree.¯ ®Okay, quindi adesso si
precipitano a ovest delle Bonin... il che significa che presto li perderemo di
vista.
In ogni caso, procedono a trentadue nodi.
La rotta Š ancora piuttosto incerta, ma sicuramente dirigono verso casa, su
questo non c'Š dubbio.¯ Fece una pausa. ®Stiamo cominciando a giocare duro, eh?~
Una volta tanto, Mancuso si concesse un sorriso. ®Come sempre.¯
45. .. da qualcuno che conosce la partitura ®Ma Š necessario che sia cos ?¯
�
chiese Durling.
®Abbiamo gi… provato la simulazione almeno venti volte¯ rispose Ryan, tornando a
sfogliare i dati. ®Ormai possiamo stare sicuri.
Dobbiamo stanarli.¯ Il presidente lanci• una nuova occhiata al satellite.
®Sicuri s , ma non al cento per cento, giusto?¯ Jack scosse la testa. ®Non
�
esiste nulla di sicuro al cento per cento.
Mai.
In ogni caso, i dati sono buoni - quelli inviati dal satellite, intendo.
Anche i russi hanno elaborato nuovi dati, e certamente desiderano evitare errori
quanto lo desideriamo noi.
Qui ci sono dieci missili.
Sono nascosti alla perfezione, e la localit… sembra essere stata selezionata
deliberatamente per garantire una relativa immunit… dagli attacchi.
Sono tutti indicatori positivi.
Questa operazione non Š una finta.
Il problema semmai Š fare in modo di colpirli tutti, e rapidamente.¯ ®Perch‚?¯
®Perch‚ stanno gi… riportando le loro navi verso la costa, e sono in grado di
captare la presenza dei nostri aerei.¯ ®Non abbiamo scelta?" ®No, signor
presidente.
Se ci resta una chance, dobbiamo giocarcela questa notte.¯ E, all'altro capo del
mondo, la notte era gi… cominciata, not• Ryan consultando l'orologio.
®Protestiamo con grande decisione per l'attacco sferrato dagli americani contro
il nostro paese~ esord l'ambasciatore. ~Dal canto nostro ci siamo sempre
�
astenuti da simili azioni, e ci aspettavamo altrettanto da parte degli Stati
Uniti.¯ ®Personalmente non vengo mai consultato in merito a operazioni di natura
militare, signor ambasciatore.
Le forze americane hanno forse colpito il suolo giapponese?~, ribatt‚ Adler in
risposta.
®Lei sa benissimo cos'hanno fatto, e deve sapere anche che questa mossa
preceder… un attacco vero e proprio.
E importante capisca¯ prosegu il diplomatico, ®che un'aggressione di questo
�
genere pu• provocare conseguenze disastrose." Lasci• la frase sospesa a
mezz'aria, come una nube di gas letale.
Adler si prese un momento per rispondere.
®Innanzitutto, ci tengo a ricordarle che non siamo stati noi a scatenare il
conflitto.
Inoltre, il suo paese ha deliberatamente cercato di azzoppare la nostra
economia...¯ ®Cos come avete fatto voi!¯ rilanci• l'ambasciatore, mostrando
�
una rabbia che poteva servire da copertura per qualcosa d'altro.
®Chiedo scusa, signore, ma credo tocchi ancora a me parlare.¯ Adler attese
pazientemente che l'ambasciatore si calmasse.
Era evidente che nessuno dei due aveva alle spalle una buona nottata di sonno.
®Vorrei ricordarle ancora che il suo paese ha assassinato membri delle forze
armate americane, e se vi aspettavate che non avremmo preso le nostre
contromisure, avete fatto un errore.¯ ®Noi non abbiamo mai attaccato gli
interessi vitali degli Stati Uniti.¯ ®La libert… e la sicurezza dei cittadini
americani Š l'unico interesse vitale del mio paese, signore.¯ Il repentinocambiamento d'atmosfera non avrebbe potuto essere pi— evidente, cos come
�
evidente era la ragione che l'aveva provocato.
Gli Stati Uniti stavano per fare una mossa, e non si sarebbe trattato certo di
una mossa senza gravi conseguenze.
I rappresentanti che sedevano ai due lati del tavolo dei negoziati, all'ultimo
piano del dipartimento di Stato, sembravano scolpiti nella pietra.
In sede di riunione formale, nessuno intendeva concedere nulla, nemmeno un
battito di ciglia.
Al massimo, le teste dei due schieramenti si giravano impercettibilmente verso
il rispettivo portavoce, quando questi prendeva la parola, ma niente di pi—.
La totale assenza di espressivit… facciale avrebbe inorgoglito qualsiasi
giocatore d'azzardo professionista, e in effetti proprio di gioco d'azzardo si
trattava, nonostante mancassero i dadi o le carte.
Le consultazioni non si spingevano mai fino alla ridiscussione della
giurisdizione sulle Marianne.
®Cristo, Scott¯ sbott• Cook, uscendo in terrazza.
Come i cerchi neri intorno agli occhi denunciavano, il capo negoziatore aveva
trascorso la notte in piedi, probabilmente alla Casa Bianca.
La stagione delle primarie avrebbe aggiunto confusione alla confusione.
I mass media continuavano a battere il chiodo dei danni riportati a Pearl
Harbor, e ormai arrivavano servizi televisivi anche da Saipan e Guam, dove la
gente parlava con facce oscurate e voci camuffate - da un lato, di quanto
desideravano diventare cittadini americani, dall'altro, di quanto temevano
l'idea di trovarsi su quelle isole nel caso fosse stato sferrato un vero
contrattacco.
L'ambivalenza era proprio il genere di cosa in grado di confondere le idee
all'uomo della strada, e i sondaggi indicavano grandi fratture all'interno
dell'opinione pubblica, sebbene la netta maggioranza esprimesse grande
indignazione per l'accaduto, e una maggioranza relativa auspicasse una
risoluzione di tipo diplomatico.
Se possibile, naturalmente.
Perch‚, come riportava un'inchiesta del Washington Post/ABC di quel mattino, a
dubitare di tale possibilit… era il 46 per cento degli intervistati.
L'incognita, tuttavia riguardava l'esistenza di armi nucleari in mano ai
giapponesi, argom‚nto sul quale nessuno dei due paesi si era mai pronunciato,
poich‚ entrambi temevano cos di scatenare un'ondata di panico fra le
�
rispettive popolazioni.
Slnora, I partecipanti alle trattative avevano tutti sperato in una risoluzione
pacifica, ma erano bastate due ore per far svanire gran parte di quella
speranza.
®Adesso come adesso Š una manovra politica¯ spieg• Adler, spostando lo sguardo
verso una finestra per dissipare la tensione. ®Doveva succedere, Chris.¯ ®Cosa
mi dici delle loro atomiche?¯ Il sottosegretario di Stato si strinse nelle
spalle, a disagio. ~Non pensiamo che siano tanto pazzi da usarle.¯ ®Non
pensiamo? Chi Š la mente geniale che ha elaborato questa valutazione?¯ esclam•
Cook.
®Ryan.
Chi altri?¯ Adler fece una pausa. ®~ lui che conduce il gioco.
Pensa che la prossima mossa debba essere bloccare... beh, creare una zona
d'interdizione marittima, come fecero gli inglesi alle Falkland.
Tagliare gli approvvigionamenti petroliferi.¯ ®Vogliamo tornare al ~41? Pensavo
che quella testa dura fosse uno storico! In caso qualcuno se ne fosse gi…
dimenticato, Š proprio ci• che scaten• una guerra mondiale!¯ ®La minaccia...
insomma, se Koga avr… il coraggio di parlare chiaro, il loro governo croller….
Quindi¯ prosegu Scott, ~cerchiamo di scoprire ci• che l'altra parte... voglio
�
dire, quanta forza hanno in realt… i nostri avversari.¯ ®Stiamo giocando a un
gioco pericoloso.¯ ®Lo so¯ rispose Adler, guardandolo diritto negli occhi.
Il colonnello Michael Zacharias si occup• del briefing della missione.
Si trattava di pura routine, nonostante i B-2 non fossero mai stati in
combattimento.
Il 509ø gruppo bombardieri risaliva al 1944; era nato sotto il comando di un
certo Paul Tibbets, colonnello dell'aviazione dell'esercito, in una base nello
Utah, dove l'ufficiale viveva con la famiglia.
Alla cloche dell'aereo di testa vi sarebbe stato il comandante dello stormo, un
generale di brigata.
Subito dietro sarebbe venuto il vicecomandante, mentre Zacharias, in qualit… di
vicecomandante delle operazioni, si sarebbe accodato in terza posizione.
La sua era proprio la parte pi— spiacevole del lavoro, sebbene si trattasse di
un incarico sufficientemente importante da avergli fatto riconsiderare a fondo
le regole dell'etica di guerra; era giunto cos alla conclusione che i
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parametri della missione rispettavano i limiti imposti dai filosofi e dai
legislatori ai guerrieri, il cui compito era esattamente mettere a repentaglio
la propria vita.
A Elmendorf faceva un freddo cane, e gli uomini furono trasportati fino agli
aerei a bordo di furgoni.
Quella notte avrebbero formato equipaggi di tre elementi ciascuno.
I B-2 erano stati progettati per ospitare il pilota e il copilota, e solo in
caso d'emergenza un terzo uomo addetto ai sistemi di difesa, cosa a cui
peraltro, come assicurato dai costruttori, poteva benissimo provvedere lo stesso
copilota.
Ma le vere missioni di combattimento richiedevano un margine di sicurezza
supplementare, e prima che gli Spirit partissero dal Missouri erano stati
caricati con centocinquanta chili di attrezzature extra e altri cento chili
circa di ufficiale addetto alle operazioni di guerra elettronica.
Quegli aerei contavano pi— di una stranezza.
I tradizionali apparecchi dell'aviazione americana recavano un numero sulla
coda, ma il B-2 non aveva coda, e dunque il numero era dipinto sul portello del
muso.
Bombardiere da penetrazione, volava a grande altezza - sebbene il progetto
originale avesse subito modifiche per consentire anche missioni a bassa quota.
Fra i plurimotori pi— costosi mai costruiti, combinava l'apertura alare di un
DC-IO con caratteristiche stealth molto accentuate, e con il suo grigio ardesia,
mimetico nel cielo notturno, costituiva ora l'unica, fulgida speranza di porre
fine alla guerra.
Tutti si auguravano che potesse concludere la sua missione il pi— pacificamente
possibile, ma per Zacharias, intento ad allacciarsi le cinture, era pi— facile
pensarla in termini di vera e propria missione di bombardamento.
I quattro motori GE si accesero in successione, mentre il copilota e l'operatore
di sistemi controllavano i rispettivi apparati e davano l'okay.
Poi, uno alla volta, i tre bombardieri lasciarono il parcheggio portandosi verso
la pista di decollo.
®Ci stanno rendendo le cose facili¯ pens• Jackson a voce alta.
Era sceso nella centrale operativa di combattimento, sotto il ponte di volo;
naturalmente, il suo piano generale aveva contemplato anche quella possibilit…
ma lui aveva preferito non contarci troppo.
Gli avversari pi— temibili eran• i quattro cacciatorpediniere Aegis inviati dai
giapponesi a guardia e protezione delle Marianne.
Se c'era una cosa che la marina non aveva ancora trovato il modo di sconfiggere,
era la combinazione missili-radar, ragion per cui quel lavoro gli sarebbe
costato uomini e aerei.
Ma se non altro, gli Stati Uniti avevano assunto l'iniziativa, e il nemico stav…
preparandosi a reagire: una tattica perdente in partenza.
A Robby sembrava quasi di percepire fisicamente la fretta con cui la John
Stennis procedeva; dovevano essere almeno trenta nodi direzione nord-ovest.
Lanci• un'occhiata all'orologio, chiedendosi fra qu…nto sarebbe scattato il
resto del piano da lui progettato al Pentagono.
Questa volta era leggermente diverso.
Richter diede gas ai motori del suo Comanche, cos come aveva fatto la notte
�
precedente, domandandosi per quanto ancora sarebbe riuscito a farla franca, e
ripetendo a se stesso un assioma fondamentale nelle operazioni militari:
raramente la stessa cosa funziona due volte.
Peccato solo che il tizio che l'aveva inventato non ne sapesse niente, e
saltando da un pensiero all'altro si ritrov• a fantasticare se l'autore non
fosse quel pilota da caccia della marina che aveva incontrato alla base aerea di
Nellis tanti mesi addietro.
Ancora una volta, i ranger se ne stavano fermi con i loro piccoli estintori,
ancora una volta la loro presenza si dimostr• inutile, e ancora una volta
Richter si sollev• senza intoppi, arrampicandosi subito lungo le pareti scoscese
di Shuraishi-san e puntando a est, verso Tokio.
Ma, questa volta, con due elicotteri come il suo che lo seguivano a distanza
ravvicinata.
®Vuole incontrare Durling di persona¯ disse Adler. ®L'ha dichiarato al termine
della sessione mattutina dei colloqui.~ ®Che altro?¯ chiese Ryan.
Naturalmente, il diplomatico era partito dai propri, di affari.
®E Cook.
Mi ha detto che il suo contatto ha lavorato con Koga ¯ ®E...¯ ®S , gli ho
�
riferito ci• che volevi.
Con l'ambasciatore come la mettiamo?¯ Ryan consult• l'orologio.
I tempi erano strettissimi e quella complicazione non ci voleva proprio, ma
d'altronde non si era certo aspettato che la controparte fosse disposta a
collaborare. ®Dammi novanta minuti.
Chiarir• la cosa con il capo." L'ufficiale addetto alle operazioni di guerra
elettronica, l'EWO, esegui i controlli dei sistemi d'arma di bordo.
In grado di trasportare ottanta bombe da venticinque chili, le stive bombe erano
in grado di contenere solo ordigni speciali da una tonnellata, e otto per tre
faceva ventiquattro Un ennesimo esercizio di aritmetica che rendeva necessaria
la parte finale della missione, e che il trasporto di armi nucleari avrebbe
invece trasformato in qualcosa di completamente inutile; ma gli ordini non
contemplavano una simile possibilit…, e il colonnello non aveva obiettato.
Aveva una coscienza con cui fare i conti.
®Tutto a posto¯ disse l'EWO.
E non c'era da sorprendersi, visto che ogni singola ®bomba intelligente¯ era
stata controllata da un umciale superiore responsabile degli armamenti, da un
sergente maggiore e da un ir.gegnere della ditta costruttrice, era stata
sottoposta a una dozzina di test di simulazione e infine caricata a bordo con
tutte le precauzioni necessarie.
Erano procedure indispensabili, se si voleva conservare il 95 per cento di Pk
(Probability of kili probabilit… di distruggere il bersaglio) garantito
dall'industria produttrice, sebbene anche quello non fosse ancora abbastanza.
Per una simile operazione avrebbero avuto bisogno di pi— aerei, ma non li
avevano, e impiegare tutti insieme tre Spirit aveva i suoi rischi.
®Comincio a captare qualcosa, rilevamento due-due-cinque.
Sembrerebbe un bell'antipastino di E-2¯ fu la segnalazione successiva dell'Evvo.
Dieci minuti pi— tardi era chiaro che tutti i radar di terra del Giappone erano
in piena attivit….
B‚h, in fondo era quella la loro funzione, pensarono all'unisono i tre membri
dell'equipaggio.
®Okay, dammi una rotta¯ ordin• Zacharias, controllando il proprio schermo.
®Uno-nove-zero mi sembra buona, per il momento." Le apparecchiature di bordo
erano in grado di identificare ogni tipo di radar, e la mossa vincente adesso
era sfruttare il modello pi— vecchio: un radar di progettazione americana di cui
conoscevano piuttosto bene le caratteristiche tecniche.
Davanti ai B-2, i Lightning erano gi… in azione, questa volta soli e al coperto
e puntavano verso Hokkaido da est, mentre alle loro spalle i bombardi‚ri
seguivano una rotta pi— meridionale.
Uno degli E-767 era gi… decollato e sorvolava l'entroterra, probabilmente a
stretto contatto con i caccia, mentre gli E-2C, meno versatili, perlustravano la
zona appena fuori dalla costa.
Avrebbero dato del filo da torcere ai piloti, e infatti il suo ricevitore di
allarme radar (RWR, Radar Warning Receiver) segnalava gi… la presenza di alcuni
Eagle che scandagliavano i cieli con i loro radar APG-70.
Bene.
Era venuto il momento di fargliela pagare.
I due caccia virarono leggermente a destra, puntando verso i due Eagle pi—
vicini.
Due si trovavano ancora a terra, uno con la cupola del radar circondata da un
ponteggio.
Probabilmente era in revisione, pens• Richter, avvicinandosi con cautela da
ovest.
Faceva ancora in tempo a riparare dietro alcune colline, sebbene su una di esse
campeggiasse un radar, un grosso, potente apparato della linea di difesa aerea.
Il computer di bordo defin un'area pi— sicura, e si abbass• di quota per
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raggiungerla.
Si ritrov• cos a cinque chilometri dalla postazione, ma al di sotto di essa, e
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a quel punto non gli restava che fare ci• per cui il Comanche era stato
progettato.
Si innalz• al di sopra dell'ultima collina, mentre il radar Longbow spazzava
l'area che gli si apriva di fronte.
La memoria del computer selezion• i due E-767 dall'archivio di sagome ostili,
illuminandoli sul display degli armamenti.
Lo schermo a sinistra del suo ginocchio li trasform• in icone numerate I e 2,
identificandole per ci• che erano.
Poi, dalla breve lista di armi in opzione il pilota selezion• gli Hellfire, i
portelli del vano bombe si aprirono ed egli fece due volte fuoco.
I missili ruggirono, sganciandosi, e scivolarono veloci verso la base aerea
sotto la collina, otto chilometri pi— avanti.
Il quarto obiettivo era un condominio, o meglio l'ultimo piano di un condominio.
Una fortuna. zoRRo-Tre aveva fatto rotta verso sud, in direzione della citt…, e
adesso il pilota si butt• di lato, temendo di poter essere individuato da terra
e al tempo stesso desideroso di trovare una finestra illuminata.
Eccola.
Ma non era una lampadina.
No, sembrava pi— un televisore acceso.
Andava bene anche cos .
�
Mir• alla macchia di luce azzurrognola servendosi della guida manuale.
Adesso Kozo Matsuda si domandava come poteva essersi ficcato In un guaio simile,
ma la risposta era sempre la stessa.
Aveva esteso troppo il raggio dei propri affari, fino a ritrovarsi costretto a
stringere un'alleanza con Yamata.
E dov'era finito il suo amico? A Saipan? Perch‚? Era qui che avevano bisogno di
lui.
La riunione del consiglio si stava svolgendo all'insegna del nervosismo
generale, e nonostante Matsuda avesse convocato il suo uomo per fargli fare ci•
che gli era stato detto, poche ore prima aveva appreso che I ministri avevano
ormai cominciato a pensare con la loro testa, e quello era un brutto segno.
D'altronde, gli ultimi sviluppi erano stati tutti negativi.
Gli americani avevano fatto parzialmente breccia nei sistemi di difesa del
paese, il che era tanto negativo, quanto inatteso.
Ma non capivano che quella guerra doveva finire, che le Marianne andavano
definitivamente messe al sicuro e che gli Stati Uniti erano costretti ad
accettare quei cambiamenti? Era come se riuscissero a comprendere solo una
lingua: quella delle maniere forti.
Ma, mentre Matsuda e i suoi colleghi si erano creduti in grado di utilizzare la
forza a proprio vantaggio, gli americani non si erano affatto lasciati
intimidire Cosa sarebbe successo se... se non avessero ceduto? Yamata-san li
aveva rassicurati dicendo che agli Stati Uniti non restava altra scelta e
dichiarandosi in grado di far sprofondare nel caos il loro sistema finanziario,
ma quei bastardi avevano invece restituito il colpo con l'abilit… che
contraddistingueva gli incontri di spada di Mushashi.
Ormai non c'era pi— via d'uscita.
Dovevano arrivare fino in fondo, o sarebbe successo un disastro di gran lunga
superiore a quello che il suo... il suo errore di giudizio aveva rischiato di
provocare ai danni della sua stessa corporazione.
Errore di giudizio? Era quella l'espressione giusta? si chiese Matsuda.
Beh, s , ma aveva ovviato all'inconveniente alleandosi con Yamata, e se solo il
�
suo collega fosse rientrato a Tokyo per sostenerli nell'opera di persuasione
presso il governo, allora forse...
Improvvisamente, la TV si sintonizz• su un altro canale.
Strano.
Matsuda prese il telecomando e richiam• il programma che stava guardando.
Dopo un po' , cambi• di nuovo.
Trascorsi quindici secondi, il pilota di zoRRo-Tre attiv• il laser a infrarossi
utilizzato per guidare il missile anticarro.
Il Comanche si trovava ora in volo a punto fisso automatico, il che in sostanza
gli consentiva di controllare manualmente l'arma.
Non si era mai reso conto che il raggio a infrarossi del laser operasse sulla
stessa frequenza di un aggeggio che i suoi figli usavano per cambiare da
Nickelodeon al Disney Channel.
Maledizione! Matsuda risintonizz• il televisore per la terza volta, e
puntualmente sullo schermo ricomparve un notiziario.
Erano anni che non vedeva quel film, e la rv doveva dare i numeri proprio
adesso? Pensare che era uno dei modelli megaschermo che lui stesso produceva! il
capitano d'industria si alz• dal letto e si avvicin• all'apparecchio televisivo,
puntando il telecomando diritto verso il ricevitore situato sul davanti.
Ma il canale continuava a saltare.
.,Bakayaro~,. sbott•, inginocchiandosi di fronte al televisore e insistendo a
correggere manualmente la sintonia.
Notiziario, notiziario e ancora notiziario.
Nella camera da letto le luci si spensero, e all'ultimo istante Matsuda scorse
un bagliore giallo sullo schermo.
Un riflesso? Di cosa? Si gir• appena in tempo per vedere una fiamma gialla e
semicircolare che si avvicinava alla sua finestra, un secondo circa prima che
l'Hellfire colpisse la trave d'acciaio accanto al letto.
O~
Vl:~lU L~ (~NoR~ 7 zoRRo-Tre vide l'ultimo piano del condominio
esplodere, quindi effettu• una brusca virata a sinistra e si concentr• sul
bersaglio successivo.
Quella si che era azione, pens• il pilota.
Ed era ancora meglio del ruolo minore che gli avevano affidato sei anni prima,
con la Task Force NORMANDY.
Il colpo successivo fu simile al primo.
Sbatt‚ le palpebre, controllando il risultato, ma era sicuro che nessun essere
umano nel raggio di venti metri dai punto d'impatto del missile poteva essere
sopravvissuto.
Il primo Hellfire colp l'aereo intorno a cui erano affaccendati gli uomini
�
dell'equipaggio.
Misericordiosamente centr• l'E-767 in pieno muso, dunque qualcuno poteva essersi
salvato dall'esplosione, pens• Richter.
Il secondo, anch'esso guidato esclusivamente dal computer, mozz• la coda
all'altro aereo.
Ormai al Giappone restavano soltanto due velivoli radar, probabilmente in volo
in quel momento, ma lui non poteva proprio farci niente.
Era abbastanza certo che non si sarebbero azzardati a rientrare in quella stessa
base, ma per esserne sicuro al cento per cento Richter vir•, selezion• il
cannone e, prima di andarsene, innaffi• di proiettili la postazione radar della
difesa aerea.
Binichi Murakami stava per lasciare l'edificio al termine di una lunga
chiacchierata con Tanzan Itagake.
L'indomani si sarebbe incontrato con gli amici al consiglio dei ministri,
suggerendo loro di porre fine a quella pazzia prima che fosse troppo tardi.
S , il suo paese era in possesso di missili a testata nucleare, ma li aveva
�
costruiti nella speranza di utilizzarli a mero scopo deterrente.
Il solo pensiero di rendere nota la loro presenza sul suolo nazionale - un suolo
roccioso - minacciava di distruggere la coalizione politica che Goto era
riuscito a creare, e adesso capiva che, oltre un certo limite, era impossibile
impartire ordini agli uomini politici, poich‚ arrivava sempre un momento in cui
si rendevano conto di avere in mano un potere effettivo.
Un mendicante di strada era il pensiero che continuava a frullargli per la
testa.
Non fosse stato per quello, non si sarebbe lasciato influenzare dalle
argomentazioni di Yamata.
Solo per quello, cerc• di ripetersi.
Poi, il cielo sopra la sua testa divenne bianco.
Di fianco a lui, la guardia del corpo che lo accompagnava lo butt• prontamente a
terra, vicino alla macchina, mentre schegge di vetro gli esplodevano addosso.
Il rumore della prima esplosione si era appena smorzato, quando fu seguito dagli
echi di una seconda, a qualche chilometro di distanza.
®Che cosa succede?¯ chiese debolmente Murakami, ma quando fece per muoversi
sent del liquido scorrergli sulla faccia.
�
Era il sangue del braccio della guardia.
L'uomo si morse le labbra nel tentativo di conservare la propria dignit…, ma era
una brutta ferita.
Murakami lo aiut• a montare in macchina e ordin• all'autista di dirigersi
all'ospedale pi— vicino.
Mentre l'uomo al volante annuiva, un terzo lampo apparve in cielo.
®Altre due fochine¯ mormor• il colonnello fra s‚ e s‚.
Si era portato a otto chilometri di distanza, prima di lanciare gli Slammer, ma
solo uno degli Eagle aveva cercato di evitare il colpo, e troppo tardi, anche se
il pilota si era sparato fuori dall'abitacolo e ondeggiava ora verso terra.
Per il momento bastava.
Diresse il Lightning verso nord-est, portandosi a 1.5 Mach.
La sua formazione di quattro aerei aveva aperto una falla nelle difese di
Hokkaido, e alle loro spalle l'aeronautica giapponese sarebbe accorsa per
rammendare il buco, aiutandolo cos a completare la missione di quella notte.
�
Per anni il colonnello aveva ripetuto a tutti coloro che avevano voglia di
ascoltarlo che la lealt… non aveva niente a che spartire con i combattimenti, e
aveva sempre riso del crudele eufemismo con cui si definivano gli attacchi di
aerei stealth contro velivoli convenzionali.
Uccidere fochine: ecco come venivano chiamate simili operazioni.
Ma non erano foche, e si trattava di veri e propri assassinii, e l'ufficiale
odiava dover fare ci• che faceva.
L'EWO li aveva indirizzati fra due radar della difesa aerea, entro un raggio
d'orbita di centosessanta chilometri da un E-2C Sui canali radio si
accavallavano comunicazioni di ogni genere, chiare e concitate, dalle stazioni
di terra ai caccia, e su su fino a nord.
Si trovavano in vista di una citt… di nome Arai.
Il ~2A volava a tredicimila metri di quota, e procedeva a una velocit… di
crociera di poco superiore a cinquecento nodi.
Al di sotto del primo strato del rivestimento esterno, una maglia di rame
assorbiva gran parte dell'energia elettronica in cui navigava l'apparecchio,
come prescritto da qualsiasi testo di fisica universitario.
In maniera analoga a una semplice antenna radio, i filamenti di rame attiravano
un'alta percentuale dell'energia convertendola in calore, che subito si
dissipava nel gelo dell'aria notturna.
Il resto dei segnali colpiva la struttura interna per essere deflesso altrove, o
almeno cos speravano tutti.
�
Ryan and• incontro all'ambasciatore e lo scort• fino all'Ala Ovest,
ulteriormente protetto da cinque agenti dei servizi di sicurezza.
Regnava ci• che i diplomatici definiscono un'atmosfera ®franca.¯ Non si
registravano forme di aperta scortesia, ma il clima era contrassegnato dalla
tensione e mancavano le normali facezie che in genere caratterizzavano quel tipo
di riunioni.
Gli scambi verbali erano ridotti allo stretto indispensabile, ed entrando
nell'Ufficio Ovale, Jack si augur• sopra ogni altra cosa di non sentir proferire
minacce in un momento tanto delicato.
®Si accomodi, signor ambasciatore¯ disse Durling.
®La ringrazio, signor presidente.~ Ryan prese posto fra il diplomatico in visita
e Roger Durling.
Proteggere il suo presidente era una sorta di riflesso condizionato, ma inutile.
Due degli agenti di scorta erano a loro volta entrati, e sarebbero rimasti fino
alla fine della riunione-uno era piazzato davanti alla porta, l'altro alle
spalle dell'ambasciatore.
®So che intendeva parlarmi a proposito di qualcosa¯ esord Durling.
�
La risposta del diplomatico giunse netta. ®il mio governo desidera informarla
che presto renderemo nota l'esistenza di armi strategiche giapponesi.
Ci tenevamo a farvelo sapere in anticipo.¯ ®Immagino si renda conto che verr…
considerata come un'aperta minaccia nei confronti del nostro paese, signor
ambasciatore¯ intervenne Ryan, assolvendo al compito di risparmiare al
presidente la fatica di parlare in prima persona.
®Sar… una minaccia se voi la renderete tale.¯ ®Lei Š consapevole¯ ribad Jack,
�
®che anche noi disponiamo di armi atomiche che potremmo usare contro il suo
paese.¯ ®Come del resto avete gi… fatto,. replic• istantaneamente
l'ambasciatore.
Ryan annu .
�
®S , nel caso il Giappone facesse scoppiare un'altra guerra.
�
®E noi le ripetiamo che questa Š una guerra solo se voi la rendete tale.~
®Signore, ci• che fa di questa situazione una guerra, sono i vostri attacchi al
territorio americano e le vostre uccisioni di membri delle forze armate
statunitensi.¯ Durling seguiva lo scambio fra i due uomini senza mostrare alcuna
reazione, la testa appena inclinata.
Recitava il proprio ruolo cos come il consigliere per la sicurezza nazionale
�
recitava il suo, e conosceva Ryan abbastanza per indovinare la tensione che lo
attanagliava.
La avvertiva dal modo in cui teneva i piedi incrociati sotto la sedia, mentre le
sue mani riposavano sulle ginocchia, leggermente contratte, e la sua voce
suonava dolce e suadente nonostante la natura della conversazione.
Bob Fovvier aveva avuto ragione fin dal principio, e pi— di quanto se ne fossero
mai resi conto lui e l'ex presidente.
Un uomo valoroso in mezzo alla tempesta, ripet‚ Roger Durling fra s‚ e s‚; un
detto che risaliva ai tempi antichi in cui gli uomini prendevano la via del
mare.
Per quanto testardo e di temperamento focoso, nei momenti di crisi Ryan era
capace di placarsi come un chirurgo in sala operatoria.
Una dote che aveva forse appreso dalla moglie? si chiese il presidente.
O forse qualcosa che aveva imparato perch‚ gli era stata insegnata nel corso dei
dodici anni passati al servizio del governo? Riflessi pronti, un buon istinto e
mente lucida al momento necessario.
Che peccato non fosse mai entrato in politica.
Quel pensiero lo fece quasi sorridere, ma non era certo la situazione adatta.
E poi no, in politica Ryan non avrebbe saputo rendere altrettanto.
Era il tipo d'uomo che cercava sempre di affrontare i problemi in maniera
diretta.
Persino la sua sottigliezza si faceva sconvenientemente affilata, e gli mancava
la capacit… fondamentale di mentire in modo convincente.
Nonostante questo, nei momenti di crisi era magnifico.
®Noi auspichiamo una conclusione pacifica di questo episodio~ stava dicendo
l'ambasciatore. ®Siamo disposti a fare ampie concessioni.~ ®Da parte nostra, non
ci occorre che un ritorno allo status quo ante¯ replic• Ryan, osando fino a
sentirsi contorcere i piedi nelle scarpe.
Odiava tutto ci• odiava arrivare a quel punto, ma era venuto il momento di
introdurre la linea di pensiero di cui lui e il presidente avevano gi… discusso.
Se qualcosa fosse andato storto, a essersi sbilanciato sarebbe stato soltanto
lui, Ryan, e non Roger Durling. ®E l'eliminazione delle vostre armi nucleari
sotto il controllo di ispettori internazionali.~ ®Ci obbligate a fare un gioco
pericoloso.¯ ®Lo avete iniziato voi.¯ Ryan s'impose di rilassarsi.
La mano destra era appoggiata sul polso sinistro.
Avvertiva il contatto con l'orologio, ma non osava guardarlo per non lasciar
trapelare l'esistenza di una connessione temporale con qualche altro
avvenimento. <~State violando il patto di nonproliferazione signore.
Avete violato la Carta dell'oNu, firmata anche dal vostro govern•.
State violando una quantit… di relazioni sancite da trattati con gli Stati Uniti
d'America, e avete scatenato una guerra aggressiva.
Vi aspettate forse che possiamo accettare tutto ci•, in aggiunta
all'asservimento imposto ai cittadini americani? Mi dica, come reagir… il vostro
popolo quando sar… stato messo al corrente di ogni cosa?¯ Gli avvenimenti della
notte precedente nei cieli sopra il Giappone settentrionale non erano ancora
stati resi noti.
I giapponesi erano riusciti a controllare i loro mezzi di comunicazione molto
piu efficacemente di quanto Ryan fosse riuscito a fare con i network televisivi
americani, ma quel genere di operazioni aveva un punto debole, perch‚ prima o
poi la verit… veniva sempre a galla.
Un'ottima cosa, quando la verit… stava dalla tua parte; una tragedia, se stava
dalla parte degli avversari.
®Dovete offrirci qualcosa!¯ insistette l'ambasciatore, smarrendo visibilmente la
sua abituale compostezza di diplomatico.
Alle sue spalle, l'agente dei servizi si sgranch le dita delle mani.
�
®Ci• che vi offriamo Š l'occasione di ripristinare la pace in maniera onorevole
e dignitosa.¯ ®Non Š ancora nulla!¯ ®Credo si tratti di un argomento di
competenza del sottosegretario Adler e della sua delegazione.
Le nostre posizioni le sono note, adesso¯ disse Ryan. ®Se preferite rendere
pubbliche le vostre armi nucleari, non possiamo certo impedirvi di farlo.
Ma la avverto che un simile passo potrebbe mnescare un pericoloso processo di
escalation psicologica di cui n‚ il vostro n‚ il nostro paese hanno bisogno ¯
L'ambasciatore si gir• verso Durling, sperando in una reazione di qualche tipo.
Presto si sarebbero inaugurate le campagne elettorali nello lovva e nel New
Hampshire, riflett‚ il diplomatico; era forse per quel motivo che il presidente
aveva scelto la linea dura? Gli ordini da Tokyo erano di creare un po' di spazio
di manovra per il Giappone, ma gli americani rifiutavano di glocare, e il capro
espiatorio doveva essere Ryan.
®il dottor Ryan parla a nome degli Stati Uniti?¯ chiese.
E il cuore gli manc• un battito nel petto, quando vide il presidente scuotere
impercettibilmente la testa.
®No, signor ambasciatore.
Chi parla a nome degli Stati Uniti sono io.¯ E prima di continuare, fece una
breve, crudele pausa. ®Ma in questo caso, ii dottor Ryan parla a mio nome.
Ha ancora qualcosa da dirci?¯ ®No, signor presidente.¯ ®In tal caso, non la
tratterremo oltre.
Ci auguriamo che il suo governo si accorga che la via d'uscita pi— vantaggiosa
da questa situazione Š quella da noi proposta.
Le altre alternative, non sono all'altezza.
Buona giornata.¯ Durling non si alz•.
Ryan s , e accompagn• l'ospite fuori della sala.
�
Nel giro di due minuti era di ritorno.
®Quando?¯ chiese il presidente.
®Quando vuole.¯ ®Questa volta deve funzionare.¯ Sotto di loro, il cielo era
limpido e chiaro, sebbene a quindicimila metri viaggiassero strati di cirri.
Ma anche cos l~IP il punto d'inizio dell'attacco restava pressoch‚ invisibile
�
all'occhio uman•.
Peggio ancora, gli altri du‚ aerel della formazione non si vedevano da nessuna
parte, sebbene fossero programmati per trovarsi rispettivamente sei e dodici
chilometri pi— avanti.
Mike Zacharias ripens• a suo padre, a tutte le missioni che aveva condotto oltre
le linee di difesa pi— sofisticate dei suoi tempi, all'unica volta in cui per
colpa di qualcosa che non sapeva, aveva perso la sua scommessa professionale, e
a come si era miracolosamente salvato da un campo che era di fatto un cimitero.
Per lui, adesso, era pi— facile, ma in un certo senso pi— difficile, poich‚ non
si poteva manovrare un B-2 se non per regolarne leggermente la posizione a
seconda dei venti.
®Batteria di Patriot nelle vicinanze, a ore due¯ annunci• l'ufficiale addetto ai
sistemi d'arma. ®Si Š appena acceso.¯ Poi, Zacharias comprese il perch‚.
A terra comparvero i primi bagliori qualche chilometro pi— avanti.
Dunque, i rapporti dei servizi segreti avevano ragione, pens• il colonnello.
I giapponesi non disponevano di molti Patriot, e certo non li avrebbero mandati
in missione per puro divertimento Proprio allora, abbassando lo sguardo, vide le
luci in movimento di un tre no che correva nella valle verso la quale si stavano
dirigendo per colpire.
®Fare il punto¯ ordin• il pilota.
Adesso veniva la parte pericolosa.
Il radar LPI sotto il muso del bombardiere si punt• verso la porzione di suolo
indicato dal sistema di navigazione satellitare, registrando immediatamente la
posizione del quadrireattore rispetto a un punto di riferimento terrestre noto.
Allora l'aereo vir• a destra, e due minuti dopo ripet‚ la procedura...
®Allarme lancio missile! il Patriot sta volando... due, due.¯ Esclam• l'EWO.
®Sono due" pens• Zacharias.
Dobbiamo esserci cascati con i portelli apera.
Con i portelli del vano bombe aperti, l'aereo non era pi— invisibile, ma
bastavano pochi secondi per...
Eccoli.
Vide i Patriot avvicinarsi da dietro una collina, enormemente pi— veloci degli
SA-2 schivati da suo padre, niente a che spartire con dei razzi, semmai
somigliavano a raggi di energia mirati, cos rapidi da sfuggire all'occhio
�
umano cos fulminei da non lasciarti nemmeno il tempo di pensare.
�
Ma i due missili, a distanza di soli quattrocento metri l'uno dall'altro, non
modificarono affatto la loro traiettoria, sfrecciando verso un punto fisso nello
spazio e innalzandosi al di sopra del bombardiere, per esplodere infine come
fuochi d'artificio a un'altezza di diciottornila metri.
Okay, questi stealthfunzionano veramente contro i Patriot, proprio come
confermavano i test.
A terra gli operatori stavano certamente impazzendo.
®Iniziamo il primo attacco" annunci• poco dopo il pilota.
I bersagli erano dieci, silo missilistici, dicevano i dati raccolti dai servizi,
e al colonnello sorrideva l'idea di eliminare quelle cose orribili, nonostante
il prezzo da pagare fosse in vite umane.
Erano solo in tre, e il suo bombardiere, come gli altri, trasportava otto bombe
speciali, per un totale di ventiquattro dell'intera missione.
Due per ogni silo, e le ultime quattro di Zacharias per il target finale.
Ogni arma aveva un 95 per cento di probabilit… di colpire entro un raggio di
quattro metri dal bersaglio.
Un rapporto favorevole ma non senza rischi; quel genere di missione non
ammetteva margini d'errore.
L'apparecchio era pilotato dal computer, adesso.
Il pilota non sarebbe intervenuto se non in caso di gravi imprevisti.
Il colonnello stacc• dunque le mani dai comandi, cercando di non interferire con
un processo per il quale si rendeva necessario un controllo superiore a quello
che lui stesso era in grado di fornire.
®Sistemi?¯ chiese all'interfono.
®Funzionanti¯ rispose l'EWO con voce tesa.
Il suo sguardo era incollato al sistema di navigazione GPS, che ricavava i
segnali da quattro orologi nucleari orbitanti e stabiliva l'esatta posizione
dell'aereo in forma tridimensionale, insieme alla rotta, alla velocit… rispetto
al suolo e alla deriva.
Le informazioni venivano poi inviate agli ordigni, gi… programmati rispetto alla
collocazione esatta dei rispettivi bersagli.
Il primo bombardiere aveva coperto dal primo all'ottavo target, il secondo dal
terzo al decimo.
Il loro avrebbe sganciato nuovamente contro i silo uno, due, nove e dieci.
In teoria, il fatto che si mirasse due volte allo stesso bersaglio avrebbe
dovuto ovviare agli inconvenienti dovuti a eventuali guasti elettronici nei
sistem di guida.
®I Patriot sono ancora in allarme.
Credo siano posizionati all'entrata della valle.¯ Peggio per loro, pens•
Zacharias.
®Apertura stive bombe... adesso!¯ disse il copilota.
®Ci ha visti, la postazione missili terra-aria ci ha visti¯ annunci• l'EWO
appena sganciarono il primo ordigno. ®Ci ha agganciato... lancio lancio lancio!
¯ ®Ricordati che occorre un po'¯ gli ramment• Zacharias, con una freddezza
decisamente superiore a quella che in realt… provava.
La seconda bomba part .
�
Poi, un nuovo pensiero.
Che grado di esperienza aveva il comandante della batteria di Patriot? Aveva
forse imparato qualcosa dall'ultimo scontro con un bombardiere? Cristo, la
missione poteva ancorafallire se...
Due secondi dopo, anche la quarta arma venne sganciata e i portelli si
richiusero, restituendo al ~2 Spirit invisibilit… elettronica totale.
®E un bombardiere stealth.
Non pu• essere altro" disse il controllore d'intercettazione, o guidacaccia.
<~Guardate!¯ Il grande e invitante apparecchio appena comparso al di sopra delle
loro teste era gi… sparito.
L'enorme radar d'inseguimento aveva annunciato la presenza del bersaglio
visualmente e acusticamente, e ora lo schermo era vuoto.
Non del tutto, per•.
Adesso c'erano quattro oggetti in caduta, cos come solo un minuto prima ce
�
n'erano stati otto.
Bombe.
Il comandante di batteria aveva sentito le vibrazioni e udito l'impatto a monte
dei suoi veicoli di lancio.
L'ultima volta aveva mirato ai bombardieri, sprecando due preziosi missili;
anche i due appena espulsi avrebbero mancato il bersaglio... ma...
®Reingaggiare il bersaglio, adesso!¯ grid• ai suoi uomin ®Non ci stanno
puntando¯ disse l'EWO, pi— con speranza che con convinzione.
Il radar d'inseguimento era in automatico, quindi si ferm•, ma non su di loro.
Per scongiurare ulteriormente il pericolo, Zacharias esegu una virata comunque
�
necessaria per la seconda parte della missione.
In quel mod• sarebbero usciti dalla traiettoria programmata dei missili,
evitando il rischio d'impatto.
®Dimmi qualcosa!¯ ordin• il pilota. ®Ci hanno superato.¯ A riconferma di ci•, un
lampo accecante subito seguito da un secondo illumin• le nuvole sopra di loro.
Nonostante la paura provata dai tre uomini dell'equipaggio le esplosioni non
produssero alcun suono, nemmeno un piccolo colpo tanto dovevano essere lontane.
Okay.
Speriamo siafnita.
®Ci hanno riagganciato di nuovo~ grid• l'EWO. ®Ma...¯ ®Su di noi?¯ ®No, qualcosa
d'altro, non so...¯ ®Le bombe.
Maledizione!" imprec• Zacharias. ®Stanno mirando alle bombe ! ¯ Erano quattro,
le pi— intelligenti tra le bombe "intelligenti", e precipitavano velocemente,
sebbene non tanto quanto un aereo tattico in picchiata.
Ciascuna di esse sapeva dove si trovava nel tempo e nello spazio, e dove doveva
cadere.
I dati trasmessi dai sistemi di navigazione di bordo dei ~2 avevano comunicato
loro le rispettive posizioni: coordinate, quota, velocit… e direzione
dell'aereo, tutte informazioni che i computer contenuti nelle testate avevano
confrontato con la dislocazione dei bersagli programmati.
Adesso, cadendo, stavano mettendo in relazione tridimensionale i punti
invisibili, e un errore di mira era alquanto improbabile.
Ma le bombe non erano stealth, perch‚ a nessuno era mai venuto in mente di
costruirle in quel modo, e la loro mole era sufficiente a renderli a loro volta
dei bersagli.
La batteria di Patriot disponeva ancora di alcuni missili e aveva una base da
difendere, e nonostante il bombardiere si fosse eclissato, sullo schermo
restavano pur sempre quattro oggetti che il radar era perfettamente in grado di
rilevare.
Automaticamente, i sistemi di puntamento si diressero verso di loro, mentre il
comandante si malediceva per non averci pensato prima.
Il suo operatore annu e premette il tasto che rendeva i sistemi di governo dei
�
missili ®capaci~ di operare in maniera autonoma.
Per il computer, il fatto che i bersagli non fossero aerei era ininfluente: gli
ordigni si muovevano nell'aria, rientravano nel suo emisfero di responsabilit… e
gli operatori umani gli avevano ordinato di uccidere.
Il primo dei quattro missili fuoriusc con un'esplosione dal suo contenitore,
�
convertendo il propellente solido in una scia bianca che fendeva il cielo
notturno.
Il sistema di puntamento inseguiva i bersagli attraverso 1l missile stesso, e
per quanto si trattasse di un apparato complesso, era difficile da disturbare, e
soprattutto era molto preciso.
Il primo mise a fuoco l'obiettivo, trasmettendo i suoi segnali a terra e
ricevendo in cambio istruzioni d'inseguimento dai computer della batteria.
Se fosse stato dotato di un cervello, avrebbe certo provato grande soddisfazione
a calcolare il punto esatto nello spazio e nel tempo in cui lui e il bersaglio
si sarebbero immancabilmente incontrati...
®Colpito!¯ disse l'operatore, e mentre il secondo missile partiva
all'inseguimento dell'ordigno successivo, la notte si trasform• in giorno.
La luce a livello del suolo fu molto eloquente.
Zacharias vide i lampi rifiessi dalle pareti rocciose delle colline, ma con
anticipo troppo grande sui tempi calcolati per l'impatto a terra.
Chiunque avesse concepito i parametri della missione, non era stato dunque
granch‚ paranoico nei suol calcoli.
~ Ecco il secondo IP,~ disse il copilota, richiamando all'ordine il comandante.
®Ottimo rilevamento al suolo~ comment• l'operatore di sistemi.
Questa volta Zacharias vide tutto chiaramente: la scia larga e piatta color blu
intenso, diversa dallo sfondo irregolare e pi— scuro del suolo collinare, e il
pallido muro che la tratteneva.
C'erano persino delle luci per la centrale elettrica.
®Portelli aperti.¯ Quando le quattro bombe si sganciarono, l'aereo balz• in alto
di alcuni metri.
A riequilibrare l'assetto provvidero i controlli in volo, e di nuovo bombardiere
effettu• una virata a destra per seguire una rotta orientale, mentre il pilota
provava finalmente un senso di sollievo.
Gli ordini ricevuti erano stati eseguiti.
Il comandante della batteria diede una manata sul pannello della strumentazione,
emettendo un grido di giubilo.
Ne aveva centrate tre su quattro, e l'ultima esplosione, sebbene a vuoto,
probabilmente era bastata per alterare la traiettoria della bomba che comunque
si era schiantata al suolo.
Sollev• la cornetta del telefono da campo e chiam• il bunker di comando dei
missili.
®Tutto bene?¯ chiese in tono ansioso.
~ Cosa diavolo ci ha colpiti?¯ rispose un controllore.
Una domanda idiota che il comandante prefer ignorare.
�
®I missili?¯ ®Otto sono stati distrutti, ma credo che ne siano rimasti due.
Devo chiamare Tokyo per avere istruzioni.¯ Llufficiale all'altro capo dalla
linea telefonica era stupito, e il suo pRmo pensiero fu che la base missilistica
fosse stata collocata in una sede inadeguata.
I silo erano scavati all'interno della roccia solida, che aveva funzionato bene,
come una sorta di armatura protettiva per i missili balistici intercontinentali.
Ma quali ordini avrebbe ricevuto, adesso che gli americani avevano tentato di
disarmare l'intera nazioSpero • dicano di lanciare, pens• l'ufficiale addetto
alle batterie di missilicontraerel, senza peraltro avere il coraggio di
pronunciare quella frase a Le ultime quattro bombe del terzo ~2 presero di mira
la diBa idroelettrica in cima alla valle.
Erano state programmate per colpire dal basso in alto la muraglia in cemento
rinforzato della struttura, e la precisione temporale e geografica dei punti di
bersaglio non era meno cruciale delle armi che avevano puntato contro i silo
missilistici.
Invisibili e silenziose, piovvero in fila, a meno di tre metri l'una dall'altra.
La diga era alta centotrenta metri e altrettanto spessa alla base, mentre la
strutt—ra si restringeva fino a raggiungere il culmine non pi— largo di dieci
metn.
Forte quanto bastava per resistere alla pressione dell'acqua contenuta nel
bacino retrostante e ai terremoti che sconvolgevano il Giappone, generava
elettricit… da trent'anni.
La prima bomba colp settanta metri al di sotto dello sfioratore, sprofondando
�
nella struttura prima di esplodere.
Apri una minuscola caverna nel cemento, provocando un'onda d'urto che si
ripercosse per tutto il complesso della diga, mentre la seconda bomba si
abbatteva cinque metri pi— in Il sorvegliante, che il rombo a fondo valle aveva
bruscamente svegliato da un sonnellino, si era perso tutto lo spettacolo di luce
e stava giusto chiedendosi cosa diavolo fosse successo, quando vide il primo
lampo che sembrava provenire proprio dall'interno della diga.
Una frazione di secondo dopo aver udito il fragore della seconda bomba, la
violenza dell'impatto lo sollev• quasi da terra.
®Cristo, li abbiamo presi tutti?¯ chiese Ryan.
Da sempre diffidente nei confronti dell'ottimismo diffuso, e adesso anche dei
suoi stessi desideri I NRA, l'uffiao di ncognizione nazionale, non aveva mai
accordato all… Casa Bianca un sistema di collegamento in tempo reale.
Dunque doveva dipendere da altri, come per esempio dai televisori del Pentagono
®Non ne siamo certi, signore.
Di certo sono cadute tutte molto vicine ai bersagli... beh, VOglio dire alcune,
perch‚ a quanto pare altre sono state prematuramente ... ¯ ®Cosa significa?¯
®Pare siano esplose in aria... tre, tre bombe, tutte dell'ultimo aereo.
Stiamo cercando di mettere a fuoco ogni singolo silo, e...¯ ®Qualcuno ha
resistito, maledizione?¯ La scommessa era forse perduta? ®Uno, forse due, non lo
sappiamo ancora.
Rimani in attesa¯ disse l'ana lista dati in tono alquanto lamentoso. ®Fra
qualche minuto dovremmo collegarci con un altro satellite che sorvolava la
zona.¯ La diga poteva resistere alle prime due bombe, ma la terza, caduta a
venti metri dallo sfioratore, apr un vero e proprio squarcio di forma
�
triangolare.
La sezione di cemento balz• in avanti, quindi si arrest•, trattenuta
dall'immensa pressione che compattava la roccia artificiale, e per un secondo il
sorvegliante si domand• se non potesse continuare a reggere.
Poi, la quarta bomba colp il cuore della sezione danneggiata, facendola
�
esplodere in una miriade di frammenti.
Quando l'ondata di polvere cominci• a scemare, ecco sollevarsi una nebbia di
vapore, mentre l'acqua si incanalava e precipitava dallo squarcio di trenta
metri aperto nel fronte della diga.
Uno squarcio che continu• ad allargarsi sotto gli occhi del sorvegliante, e
soltanto allora gli venne in mente di sollevare la cornetta del telefono per
avvertire la gente a valle.
Ma il fiume resuscitato dopo tre decenni di sonno forzato stava gi… tuffandosi
in quel solco scavato in centinaia di millenni.
®Dunque?¯ chiese l'uomo a Tokyo.
®Un missile sembra essere rimasto perfettamente intatto.
Il numero Nove.
Il numero Due... beh, potrebbe aver sub to danni minori.
�
Ho gi… mandato i miei tecnici a controllarli.
Quali sono i nuovi ordini?~ ®Preparatevi a un possibile lancio e restate in
attesa.¯ ®Hai.~ E adesso cosa faccio? si chiese l'ufficiale di guardia.
Era assolutamente impreparato a una simile eventualit…, impreparato anche solo
all'idea di dover gestire delle armi nucleari, un compito che non aveva mai
desiderato svolgere, ma in merito al quale nessuno gli aveva mai chiesto il suo
parere.
Alz• un telefono - un normalissimo telefono nero; non c'era stato tempo per
curare i particolari pi— teatrali, come invece facevano gli americani - e chiam•
il primo ministro.
S che cosa c'‚?¯ ®G•to-san, parla il ministero.
�
C'Š stato un attacco ai nostri missili'¯ <IChe cosa? Quando?" esclam• l'uomo
politico. ®E molto grave?¯ ~ (Abbiamo ancora uno o forse due missili operativi.
Gli altri potrebbero essere andati distrutti.
Stiamo eseguendo controlli.¯ L'ufficiale di guardia percep distintamente lo
�
sfogo di rabbia all'altro capo del filo.
®In quanto tempo potete essere pronti?¯ ,~Questione di minuti.
Ho gi… dato ordine di prepararsi al lancio.¯ Quindi, l'ufficiale apri un manuale
degli ordini per verificare le procedure necessarie all'attivazione.
Naturalmente era stato istruito in materia, ma adesso, nella foga del momento,
sentiva il bisogno di avere tutto scritto nero su bianco, mentre i suoi
sottoposti del centro di controllo si giravano a guardarlo in un sinistro
silenzio.
®Chiamo immediatamente il mio gabinetto di governo!n esclam• Goto, e riagganci•.
L'ufficiale si guard• intorno.
Nella sala regnava un sentimento di rabbia, ma soprattutto di paura.
Era successo di nuovo, un attacco sistematico, e adesso riconoscevano il vero
significato delle prime azioni americane.
Erano riusciti a scoprire la posizione segreta dei missili mimetizzati, ed erano
ricorsi ad attacchi programmati contro il sistema di difesa aerea giapponese per
coprire ci• che avevano realmente intenzione di fare.
Quali ordini avrebbero ricevuto adesso? Di sferrare un attacco nucleare? Era
pura follia.
Cos la pensav…, ma era evidente che anche gli uomini del suo centro di comando
�
e controllo erano d'accordo con lui.
Doveva essere un miracolo.
Il silo numero nove era pressoch‚ intatto.
A soli sei metri di distanza era esplosa una bomba, ma la roccia intorno al...
no, anzi, la bomba non era affatto esplosa, si accorse l'ufficiale.
Sul fondo roccioso della valle c'era una voragine, ma la luce della torcia
illumin• la cavit… di pietra spaccata, scoprendo la parte terminale di
qualcosa . un alettone direzionale, forse.
Il congegno aveva fatto cilecca una bomba micidiale con una spoletta difettosa.
Non era divertente? And• di corsa a controllare il numero due.
Mentre si catapultava gi— per la valle, lo raggiunse la sirena di un allarme e
di nuovo si chiese cosa stesse succedendo Fu una corsa allucinante, e si stupi
che gli americani non avessero cercato di attaccare anche il bunker di
controllo.
Dei dieci missili schierati, otto erano andati certamente distrutti.
La nuvola di gas sprigionata dai propellenti lo fece tossire, ma la maggior
parte era gi… bruciata verso il cielo lasciandosi alle spalle le ultime tracce
tossiche che presto sarebbero state spazzate via dai venti.
Decise comunque di indossare una maschera antigas che gli copriva tutta la
faccia e, disgraziatamente, anche le orecchie Il silo numero due era stato
raggiunto da un unico colpo, o meglio quasi raggiunto.
La bomba aveva mancato il bersaglio di una dozzina di metri, e nonostante avesse
sollevato tonnellate di roccia e forato la camera interna in cemento armato,
sarebbe stato sufficiente sgombrare dai detriti l'accesso al portello, quindi
scendere e controllare le condizioni del missile Maledizione agli americani! In
preda alla rabbia, l'ufficiale sollev• la radio portatile e chiam• il bunker di
controllo.
Stranamente, non ricevette risposta.
Poi si accorse che il suolo stava tremando ma si chiese se non fosse pura
illusione, e se a tremare non fossero pi—ttosto le sue gambe.
Ordinandosi di mantenere la calma, inspir• profondamente.
Le vibrazioni non accennarono a diminuire.
Un terremoto...
Ma cos' era quella specie di ululato che gli giungeva ovattato attraverso la
maschera? Quando vide non c'era pi— tempo per scappare.
Anche le squadre di specialisti dei Patriot l'avevano sentito, e anche loro
l'avevano ignorato.
La parete bianca esplose verso la bocca della valle Nessuno ud le loro grida,
�
e soltanto uno riusci a trascinarsi in salvo prima che l'ondata di trenta metri
sommergesse l'intera zona.
Trecento chilometri pi— in alto, sopra la sua testa, un satellite da
ricognizione sorvolava la vallata da sud-ovest a nord-est, i nove obbiettivi
delle apparecchiature fotografiche puntati simultaneamente sull'enorme muro
d'acqua.
46.
Linea di combattimento ®Ecco partono¯ disse Jones.
I pennini mobili tracciavano sul tabulato segni q—asi identici, i tratti
sottilissimi sulla linea dei 1000 hz stavano a indicare l'utilizzo di
dispositivi per la riduzione del rumore Prairie-Masker e tracciati altrettanto
deboli di bassa frequenza segnalavano l'uso di motori marini diesel.
Ce n'erano sette e sebbene la loro posizione non fosse ancora variata, ben
presto si sarebbero rilevati notevoli cambiamenti.
Tutti i sottomarini giapponesi erano a quota snorkel, ma non era ancora il
momento.
Di solito le prese d'aria entravano in funzione ogni ora esatta, un'ora per ogni
turno di guardia completo, in modo tale che gli ufficiali e gli uomini in
servizio avessero tempo per abituarsi alla nave dopo un solo turno di riposo e
per poter fare un controllo ecogoniometrico prima di effettuare la manovra pi—
delicata.
Adesso erano passati venticinque minuti dall'ora esatta e nel giro di cinque
minuti tutte le prese d'aria sarebbero entrate in funzione, il che significava
ordini di manovra.
Jones sollev• il ricevitore e con il pugno premette il pulsante per chiamare il
SUBPAC.
®Parla Jones.¯ ®Che succede, Ron?¯ ®Qualunque esca abbiate gettato, signore,
stanno abboccando.
Ho sette tracce.
Chi li sta aspettando?¯ ®Non per telefono, Ron¯ replic• Mancuso. ®Come vanno le
cose?~ ®Tutto sotto controllo,.
Jones rispose guardando i suoi uomini.
Erano uomini e donne ben preparati, il suo sistema d'addestramento li aveva
notevolmente migliorati.
®Li abbiamo in pugno, ormai~ disse Ryan.
®Ne Š sicuro?¯ gli domand• Durling.
®Tenga, signore¯ Jack pos• sulla scrivania del presidente tre fotografie appena
inviate dall'NRo.
®Ecco come era ieri.¯ In realt…c'era ben poco da vedere, se non la batteria di
missili Patriot.
La seconda foto era pi— significativa e sebbene si trattasse di una foto radar
in bianco e nero, era stata rielaborata al computer con l'aiuto di un'altra
veduta aerea in modo tale da dare un'immagine pi— precisa della base
missilistica. ®Okay, questa risale a settanta minuti fa" spieg• Ryan presentando
la terza foto.
®E un lago.¯ Sebbene fosse stato informato, non riusci a nascondere ii suo
stupore.
®La zona Š coperta da trenta metri d'acqua e rimarr… cos per alcune ore¯
�
prosegu Jack. ~Quei missili sono stati annientati.....
�
®Insieme a quante persone?¯ domand• Durling.
®Pi— di cento~ fu la risposta del consigliere per la sicurezza nazionale,
l'entusiasmo per il successo dell'operazione svanito in un istante. ®Signore,
non avevamo altra scelta.r Il presidente annu . ®Lo so.
�
Siete certi che i missili...?¯ ®Dalle riprese fatte prima dell'allagamento si
pu• dedurre che sette postazioni sono state colpite e distrutte, una
probabilmente annientata e di due non si conosce l'esatta condizione, ma siamo
certi che sono state irrimediabilmente danneggiate.
I portelli a chiusura ermetica dei silo non resisteranno alla pressione
dell'acqua e gli ICBM sono missili troppo delicati per sopportare un tale
trattamento.
L'acqua ha trasportato a valle rottami di vario genere.
Anche i missili sono stati irrimediabilmente danneggiati e senza un attacco
nucleare, cosa che siamo riusciti a evitare pur portando a termine la missione.¯
Jack fece una pausa. ~il piano era di Robby Jackson.
Grazie per avermi permesso di premiarlo.¯ E con la portaerei adesso?¯ ®Si,
signore.¯ ®Sembrerebbe il nostro uomo, vero?¯ domand• retoricamente il
presidente, evidentemente sollevato dal resoconto dell'operazione. ®E ora?¯ ®E
ora, signor presidente, cercheremo di sistemare la &ccenda una volta per tutte.¯
In quel momento squill• il telefono.
Durling sollev• il ricevitore.
®S , ®il governo giapponese ha annunciato ufficialmente di possedere armi
�
nucleari con cui spera di...¯ ®Non pi—, non le hanno pi—,~ tagli• corto Durling.
®Ora tocca a noi rilasciare una dichiarazione.¯ ®Ah, s .
�
E stato fatto in gran fretta, Bart¯ disse Jones osservando la carta nauhca
appesa alla parete.
La linea si trovava a ovest delle Marianne.
Il Nevada era il sottomarino pi— a nord.
Trenta miglia pi— a sud si trovava il West Virginia, altre trenta e c'era il
Pennsylvania.
La posizione pi— meridionale era occupata dal MalyLand.
La linea misurava quindi novanta miglia e in realt… si estendeva per ulteriori
trenta miglia, quindici a nord e quindici a sud delle unit… schierate alle
estremit…; si trovava duecento miglia a ovest della linea degli 55K giapponesi
arrivati in zona subito dopo l'ammonimento di Washington per le mformazioni in
qualche modo trapelate e giunte ai giapponesi.
®Una cosa del genere Š gia successa, vero?¯ domand• Jones, ricordando che quelli
erano tutti nomi di navi da guerra e ancor pi— i nomi di quelle corazzate
sorprese lungo i moli una mattina di dicembre molto tempo prima che lui
nascesse.
Le prime unit… battezzate con quei nomi erano state richiamate in vita dal fango
dei fondali per riconquistare isole, appoggiare con I loro cannoni soldati e
marinai sotto il comando di Jesse Olendorf, e una notte nello stretto di
Surigao... ma non era il momento per una lezione di storia.
®E i sottomarini?¯ domand• Chambers.
®Li abbiamo persi quando sono andati dietro le isole Bonin, signore.
La velocit… e la rotta erano costanti.
Dovrebbero passare all'altezza del Tennessee a mezzanotte circa, ora locale, ma
a quell'ora la nostra portaerei...¯ ®Ha studiato l'operazione nei minimi
particolari¯ osserv• Mancuso.
®Slgnore, cosa si aspettava: ho attraversato l'oceano per lei.¯ ®Signore e
signori¯ esord il presidente dalla sala stampa della Casa Bianca.
�
Ryan si accorse che temporeggiava, tentando di concentrars. su alcuni appunti
scarabocchiati, cosa che non lo aveva mai messo a suo agio. ®Avete sentito
proprio questa sera che il governo giapponese ha annunciato di aver fabbricato e
posizionato missili intercontinentali a testata nucleare.
®Questo fatto Š a conoscenza del nostro governo ormai da varie settimane e
l'esistenza di quelle armi sta alla base dell'atteggiamento attento e
circospetto con cui l'amministrazione ha affrontato la crisi nel Pacifico.
Come potete ben immaginare, questa situazione ci ha pesantemente influenzato e
ha condizionato la nostra risposta all'aggressione giapponese contro il
territorio e i cittadini americani delle Mananne.
®Ora posso dirvi che quei missili sono stati distrutti.
Non esistono pi—¯ dichiar• Durling con veemenza.
®La situazione attuale Š la seguente: forze militari giapponesi continuano a
occupare le isole Marianne.
Questo stato di cose non Š accettabile per gli Stati Uniti.
Gli abitanti di quelle isole sono cittadini americani e le forze americane
faranno qualunque cosa per ripristinare in quei luoghi libert… e diritti umani.
Lo ripeto: faremo qualunque cosa per restituire quelle isole al governo
statunitense.
®Questa sera stessa inviteremo il primo ministro Goto a esprimere l'intenzione
di far evacuare immediatamente le forze giapponesi dalle Marianne.
In caso di fallimento saremo costretti a usare ogni mezzo in nostro possesso per
allontanarli con la forza. ®Non ho altro da aggiungere.
Per qualsiasi domanda sugli eventi di questa sera vi lascio al dottor John Ryan,
il nostro consigliere per la sicurezza nazionale.¯ il presidente si diresse
verso la porta ignorando le numerose domande che i giornalisti continuavano a
rivolgergli.
Nel frattempo, furono sistemati dei cavalletti con supporti per grossi fogli
mobili.
Ryan and• al leggio e prolung• di qualche attimo l'attesa di tutti mentre
continuava a ripetersi di parlare in modo lento e chiaro.
®Signore e signori, quella che sto per illustrarvi Š nota come operazione
nssETs.
Innanzitutto permettetemi di mostrarvi quali erano gli obiettivi.~ Tolse il
foglio che c•priva la prima fotografia e per la prima volta il popolo americano
pot‚ rendersi conto di quale capacit… di risoluzione fossero dotati i satelliti
da ricognizione della nazione.
Ryan impugn• un'asta e cominci• a spiegare ai presenti l'immagine, lasciando
alle telecamere il tempo necessario per riprendere da vicino.
®Merda.
Ecco perch‚¯ esclam• Manuel Oreza.
®Mi sembra un ottimo motivo" osserv• Pete Burroughs.
Poi il televisore smise di trasmettere immagini.
®Siamo spiacenti, il collegamento con il satellite della CNN Š momentaneamente
interrotto per un problema tecnico¯ annunci• una voce.
®Merda!¯ ringhi• di rimando Oreza.
®Dopo verranno qui, vero?¯ ®Sarebbe anche ora~ pens• Oreza.
®Manny, e quella specie di missile sulla collina accanto?¯ si inform• sua
moglie.
®Stiamo preparando per voi delle copie di tutte le foto.
Dovrebbero essere pronte tra un'ora circa.
Siamo spiacenti per il ritardo, ma in quest'ultimo periodo siamo stati molto
impegnati.¯ ®Dunque, la missione Š stata portata a termine da bombardieri B-2
della base aerea di Whiteman nel Missouri...~ ®Provenienti da dove?¯ domand• un
giornalista.
.ISapete che non parleremo di questo¯ rispose Jack.
®E una piattaforma nucleare¯ esord un'altra voce. ®Sono state utilizzate.
�
¯ oL'azione offensiva Š stata mossa con armi convenzionali a guida di
precislone.
La prossima immagine, grazie.,> Ryan si rivolse all'uomo accanto al cavalletto.
®Come potete vedere, la valle Š rimasta in gran parte intatta...¯ Era pi— facile
del previsto e forse era stato meglio non aver avuto tempo per pensarci.
Ryan ricord• quando per la prima volta dovette tenere una nunlone alla Casa
Bianca per impartire istruzioni.
Era stato pi— difficile di questa volta, sebbene ora i riflettori delle
telecamere lo abbagliassero ®Avete colpito una diga?¯ ®Si.
E stato necessario per poter essere completamente sicuri che quelle armi
venissero distrutte e...¯ ®Ci sono state vittime?¯ Tutti i nostri aerei stanno
rientrando, forse sono gi… arrivati, ma non .1 giapponesi hanno sub to delle
�
perdite?¯ la giornalista insistette.
<.Non ne sono al corrente,~ rispose Jack con voce pacata.
®Ma vi importa?" domand• la giornalista tentando di immaginare che tipO di
risposta avrebbe ricevuto.
<~La missione consisteva nell'eliminare armi nucleari puntate sugli Stati Unih
da un paese che ha gi… attaccato le forze statunitensi.
Abbiamo ucciso cittadini giapponesi nel corso dell'attacco? Si.
Quanti? Non lo so La nostra preoccupazione riguardava innanzitutto le vite in
pericolo dei nostri concittadini.
Vorrei che non dimenticaste che non siamo stati noi a cominclare questa guerra.
Sono stati i giapponesi.
Quando si comincia una guerra si devono affrontare dei rischi.
Questo Š uno dei rischi che hanno deciso di correre, e in questa occasione hanno
perso.
Sono consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti e il mio compito
consiste innanzitutto nel collaborare con il presidente Durling per la
salvaguardia del paese Spero di essere stato chiaro.,~ Dalla sua risposta
trapelava solo un'ombra di rabbla e lo sguardo indignato della giornalista non
impedi ai suoi colleghi di fare cenni di approvazione.
®Avete chiesto alla stampa di mentire per...¯ ®Basta!" esplose Ryan arrossendo.
®Volete mettere a repentaglio la vita del membri delle forze armate
statunitensi? Per quale ragione? Per che diavolo di motivo vorreste farlo?¯
®Avete costretto le reti televisive a...¯ ®Queste immagini vengono trasmesse in
tutto il mondo.
Lo sapete vero?¯ Ryan fece una pausa per respirare. ®Signore e signori, vorrei
ricordarvi che la maggior parte dei presenti Š costituita da cittadini americani
¯ Temeva lo sguardo del presidente, perci• evit• di guardare nella sua
direzione. ®Dimenticate la mia carica, vi parlo da uomo: sapete bene che il
presidente Š responsabile per la sicurezza delle persone che indossano I umforme
del nostro paese, di fronte alle loro madri, ai loro padri e ai loro figli.
Persone in carne e ossa rischiano in questo momento la loro vita e vorrel che
voi della stampa lo ricordaste di tanto in tanto.¯ ®Ges—¯ sussurr• Tish Brovvn
alle spalle del presidente. ®Signor presidente, forse sarebbe meglio.....
~ .No, lo lasci andare avanti" lo interruppe Durling.
Nella sala stampa si fece silenzio.
Qualcuno sussurr• qualcosa di pungente alla giornalista, che, arrossendo, si
rimise a sedere.
®Dottor Ryan, sono Bob Holtzman del Washington Post¯ si present•, anche se non
era necessario. ®Che possibilit… abbiamo di terminare il conflitto senza
ricorrere nuovamente alla violenza?¯ ®Questo dipende dal governo giapponese.
~ cittadini delle Marianne sono come ha detto il presidente, cittadini americani
e il paese non permett‚r… a nazioni straniere di cambiare questo fatto.
Se il Giappone vorr… ritirare le sue forze, lo potr… fare in pace.
In caso contrario si ripeteranno operazioni come questa.¯ ®Grazie, dottor Ryan¯
concluse Holtzman.
E la conferenza stampa termin• con il ringraziamento del giornalista.
Jack si affrett• verso la porta, ignorando le domande che alcuni continuarono a
rivolgergli.
®Bel lavoro¯ si compliment• Durling. ®Perch‚ non se ne va a casa a fare una
bella dormita?¯ ®Cos'Š questa roba?" si inform• il doganiere.
®La mia attrezzatura fotografica¯ rispose Cechov.
Apri la valigia senza che il doganiere glielo avesse chiesto.
Faceva caldo nel terminal, il sole porneridiano dei tropici batteva attraverso i
vetri delle finestre annullando l'effetto refrigerante dell'aria condizionata.
Gli ultimi ordini erano stati eseguiti con facilit….
I giapponesi volevano giornalisti nelle Marianne sia a garanzia della campagna
elettorale sia a salvaguardia delle isole contro eventuali attacchi americani, e
a tale scopo bastava la semplice presenza dei reporter.
Il doganiere guard• le macchine fotografiche con aria soddisfatta: era tutto
materiale giapponese. ®E questo?¯ ®Le lampade sono di fabbricazione russa¯
spieg• Ding parlando lentamente inglese. ®Produciamo ottime lampade.
Forse un giorno le venderemo anche nel vostro paese¯ aggiunse sorridendo.
®Si, forse un giorno¯ replic• il funzionario chiudendo la valigia e segnandola
con un gessetto. ®Dove alloggerete?~ ®Non siamo riusciti a prenotare per
telefono.
Proveremo negli hotel del posto¯ rispose Klerk.
®Si pu• noleggiare un'auto?¯ ®S , laggi—" replic• l'uomo indicando la
�
direzione.
Il russo pi— anziano sembrava nervoso, pens•.
®E in ritardo.¯ ®Mi dispiace¯ tagli• corto Oreza. ®Non succede assolutamente
nulla.
Beh, forse i caccia sono un po' pi— attivi, ma non molto e sono stati parecchio
indaffarati comun...¯ ®Ricever… visite¯ lo interruppero dal centro di comando
militare nazionale.
®Chi?¯ ®Due giornalisti.
Vogliono farle delle domande¯ fu la risposta, e la preoccupazione di Oreza per
la propria sicurezza si rinnov• ancora una volta.
®Quando?¯ ®Probabilmente oggi stesso.
Spero che lei sia d'accordo, capo." Capo di prima classe scelto, stronzo, Oreza
omise di dire. ®Certamente.
Abbiamo sentito una parte del discorso del presidente e siamo un po' preoccupati
perch‚ quella base missilistica Š vicinissima a noi e...¯ ®Vi avviseranno in
tempo.
La sua casa ha un piano interrato?¯ domand• la voce.
~ No.¯ Bene.
Le faremo sapere, okay?¯ ®Certo, signore.
Chiudo.¯ La sua casa ha un piano intenrato? No.
Bene.
Se va bene perch‚ lo chiedi, dannazione.
Oreza spense l'apparecchio e si diresse verso la finestra.
Due Eagle erano in fase di decollo.
Era una scenaormai abituale.
Ma qualcosa stava accadendo.
Non sapeva cosa Forse nemmeno i piloti lo sapevano, ma era impossibile intuire i
loro pensieri semplicemente guardando i loro aerei.
Shiro Sato fece virare a destra il suo F-ISJ per evitare il traffico aereo
civile.
Se gli americani avessero attaccato, lo avrebbero fatto come nelle Isole
giapponesi, vicino alle basi, con il supporto di navi cisterna da molto lontano.
L'isola di Wake poteva essere una possibilit…, com‚ alcune altre isole.
Avrebbe affrontato aerei non diversi dal suo, con radar di bordo.
Sarebbe stato un duello alla pari, a patto che i bastardi non si servissero dei
loro stealth.
Maledetti apparecchi, maledetta la loro capacit… di sconfiggere i Kami! Ma gli
americani ne avevano pochi di quegli aerei a bassa osservabilit… radar e se
avessero agito alla luce del giorno, lui avrebbe corso i rischi necessari.
Almeno non ci sarebbero state vere e proprie sorprese.
Nel punto pi— alto di Saipan c'era un enorme radar della difesa aerea, e poi
c'erano i reparti di volo dell'isola di Guam... sarebbe stata una vera
battaglia, si ripet‚ salendo a quota di crociera di sorveglianza.
®E allora, qual Š la faccenda di cui mi parlavi?¯ domand• Chavez consultando la
cartina.
®Se te lo dicessi non mi crederesti.¯ ®Prendi la prossima a sinistra, mi sembra,
vicino al Lizama's Mobil.~ Chavez alz• gli occhi dalla cartina.
C'erano soldati ovunque e scavavano tnncee, cosa che avrebbero dovuto fare
prima, pens•. ®Quella Š una batterla di Patriot?¯ ®A me sembra di s .¯ Come
�
diavolofar• con questafaccenda? Clark si domand• mentre imboccava l'ultima curva
entrando in una strada senza usata.
Il numero civico era quello che ricordava.
Entr• nel vialetto, scese e si diresse verso la porta d'ingresso.
Quando il campanello suon•, Oreza era in bagno, quasi al termine di una
sospirata doccia, mentre Burroughs contava gli aerei in atterraggio e decollo da
Kobler.
®Chi Š lei?" ®Non l'hanno avvertita?¯ domand• Clark guardandosi attorno.
Chi diavolo era quel tizio? Giornalisti, vero?¯ ®Esatto. ¯ Avanti.¯ Burroughs
apri la porta dando un'occhiata alla strada in entrambe le direzioni.
®Mi scusi, chi Š lei? Credevo che questa fosse la casa di.....
®Ma tu sei morto!~, Oreza era nell'ingresso, con addosso solo un paio di
calzoncini kaki, il petto una massa di peli, folti come la foresta dell'isola I
capelli, che gli incorniciavano il volto d'un tratto impallidito, sembravano pi—
scuri del solito. ®Sei morto, dannazione!¯ Klerk/Clark/Kelly lo osserv• con un
sorriso. ®Ciao, Portoghese.
E da un bel pezzo che non ci si vedc.¯ Non riusciva a muoversi. ®Ti ho visto
morire.
Sono anche venuto alla cerimonia commemorativa.
Ero presente!~ Chavez intervenne. ®Ehi, ora ricordo, era sulla nave su cui siamo
appontati con l'elicottero.
Chi diavolo ~? Uno della cL~?¯ Era troppo per Oreza.
Non ricordava il piccoletto, ma quell'uomo alto, il pi— vecchio, anche l'et…
corrispondeva pi— o meno, era... non poteva essere... s , era proprio lui.
�
Non era possibile.
Eppure.
®John?¯ domand• dopo alcuni secondi di attonita incredulit….
Era troppo anche per John Kelly.
Pos• la borsa e abbracci• l'uomo, sorpreso per le lacrime che gli riempivano gli
occhi. ®S , Portoghese, sono io.
�
Come te la passi?~ ®Ma come Š successo?¯ ®Alla cerimonia in mia memoria hanno
per caso usato la formula "nella ferma speranza che il mare ci restituisca il
suo corpo"?¯ Fece una pausa poi non riusc a trattenere un sorriso. ®E cos
�
Š
�
stato.¯ Oreza chiuse gli occhi e con la memoria torn• a vent'anni addietro.
®Quei due ammiragli, vero?~ ®Esatto.¯ ®Ma dove ti sei cacciato per tutto questo
tempo?¯ ®cL~.
Dicevano di aver bisogno di qualcuno che potesse...¯ ®Ricordo quella parte.¯ Non
era cambiato granch‚, pens• Oreza, un po' invecchiato, forse, ma aveva sempre
gli stessi capelli e gli stessi occhi che, come un tempo, gli rivolgevano
sguardi caldi e aperti, ma che nascondevano qualcosa, come quelli di un animale
in gabbia, un animale che sa come liberarsi in qualsiasi momento.
®Ho sentito che te la sei cavata egregiamente, per un guardacoste in pensione.~
®Capo di prima classe scelto¯ l'uomo scosse la testa.
Il passato poteva aspettare. ®Cosa sta succedendo?¯ ®Siamo in viaggio da alcune
ore.
C'Š qualche novit…?¯ ®C'era il presidente alla televisione, l'hanno interrotto,
ma...¯ ®E vero che avevano armi nucleari?¯ domand• Burroughs.
®"Avevano"? si inform• Ding. ®Le abbiamo eliminate?¯ ®Cos ha detto lui. Ma chi
�
diavolo sei?¯ Oreza voleva sapere. ®Domingo Chavez¯ rispose porgendogli la mano.
®Vedo che tu e Mr.
C. vi conoscete gi….~ ®Mi conoscono come Clark adesso¯ spieg• John.
Era una sensazione strana e piacevole al tempo stesso quella che provava
parlando con un uomo che conosceva il suo vero nome.
®Lui lo sa?¯ John scosse la testa. ®Sono rimasti in pochi a saperlo.
Molti sono morti, l'ammiraglio Maxvvell e l'ammiraglio Greer, tutti e due.
Peccato, mi avevano salvato la pelle.~ Oreza si rivolse all'altro suo ospite.
®Che disdetta, ragazzo.
E una brutta storia di mare.
John, ti piace ancora la birra?¯ ®Specialmente se Š gratis¯ conferm• Chavez.
®Non vedi? Ormai Š finita!~ ®Chi altri hanno preso?" s'inform• Yamata.
®Matsuda, Itagake... hanno preso tuta i sostenitori di tutti i ministri, tuta
tranne te e me¯ rispose Murakami, ma non aggiunse che era stato sul punto di
fare la stessa fine. ®Raizo, Š ora di metter fine a questa faccenda.
Chiama Goto e digli di negoziare la pace.
®No!¯ ringhi• Yamata di rimando.
®Ma non capisci? I nostri missili sono ormai distruKi e...¯ ®E noi possiamo
fabbricarne di nuovi.
Siamo in grado di produrre altre testate e abbiamo altri missili a Yoshinobu.¯
®Se decidiamo di fare questo tentativo, sai bene come risponderanno gli
americani, stupido!~ ®Non oseranno mai!~ ®Ci hai detto che non sarebbero stati
in grado di rimediare al danno da te provocato nei loro sistemi finanziari.
Ci hai detto che la nostra difesa aerea era invincibile.
Ci hai detto che non avrebbero mai potuto restituire il colpo da noi inferto¯
Murakami tacque per prendere respiro. ®Ci hai detto tutte queste cose, ma hai
sbagliato.
Ormai sono l'ultimo a cui puoi parlare e non ho pi— intenzione di ascoltarti.
Di' a Goto di fare la pace!¯ ®Non riconquisteranno mai queste isole.
Mai! Non sono in grado di farlo.¯ ®Di quel che vuoi, Raizo-chan.
Per quel che mi riguarda Š finita.¯ ®Allora trova un buon posto per nasconderti!
¯ Yamata avrebbe voluto sbattergli il telefono in faccia, ma un portatile non
offre questa possibilit….
®Assassini¯ mormor•.
Era stata necessaria quasi tutta la mattina per raccogliere le informazioni
utili.
In qualche modo gli americani avevano cercato di colpire il suo consiglio di
zaibatsu.
Come? Nessuno lo sapeva.
In qualche modo avevano penetrato le difese che tutti gli esperti davano per
imbattibili, arrivando addirittura a distruggere i missili intercontinentali.
®Come?¯ domand•.
®Probabilmente abbiamo sottovalutato la qualit… di quel che rimaneva delle loro
forze aeree¯ replic• il generale Arima alzando le spalle. ®Non Š la fine.
Abbiamo ancora delle chance.¯ ®Ah!¯ allora non tutti erano disposti ad
arrendersi.
®Non si azzarderanno a invadere queste isole.
La loro capacit… di effettuare un'invasione Š seriamente compromessa dalla
mancanza di unit… d'attacco anfibio e anche se riuscissero a raggiungere l'isola
dovrebbero combattere in mezzo ai loro concittadini.
No.~ Arima scosse il capo. ®Non correranno mai questo rischio.
Cercheranno di avviare un negoziato di pace.
C'Š ancora una possibilit…, se non per il completo successo, almeno per un
accordo che garantir… alle nostre forze la quasi totale incolumit….¯ Yamata
accett• quelle asserzioni per quel che erano e attraverso la finestra guard•
l'isola che voleva sua.
Le elezioni, pens•, potevano ancora essere vinte.
Bisognava attaccare la volont… politica degli americani e lui era ancora in
grado di farlo.
Il viaggio di andata e ritorno con il 747 era stato meno lungo del previsto.
Ma la vera sorpresa per il comandante Sato fu che sul volo di ritorno a Narita
era occupata la met… dei posti disponibili.
Trenta minuti dopo il decollo una hostess gli riferi che degli undici passeggeri
presso cui si era informata, tutti tranne due avevano sostenuto di avere affari
urgenti che richiedevano la loro presenza in patria.
Quali affari urgenti? Ma non riusc a darsi una risposta, anche perch‚ nel suo
�
paese il commercio internazionale si limitava per lo pi— a scambi navali tra il
Giappone e la Cina.
®Non si mette bene¯ osserv• il secondo pilota a un'ora dal decollo.
®Guardi laggi—.¯ Era facile individuare le navi da novernila metri di quota;
ultimamente, poi, avevano cominciato a portare in volo dei binocoli per
identificare i mezzi che navigavano in superficie.
Sato prese il suo e riconobbe le tipiche sagome dei cacciatorpediniere Aegis che
si dirigevano verso nord.
Quasi per capriccio si sintonizzd su una frequenza radio militare. ®JAL 747
chiama Mutsu, passo.¯ ®Chi parla?¯ fu la replica immediata. ®Lasciate
immediatamente questa frequenza!¯ ®Parla il comandante Sato Torajiro.
Chiami l'ammiraglio responsabile della flotta!¯ ordin• con tono imperioso.
Ci volle un minuto.
®Fratello, non dovresti farlo¯ lo rimprover• Yusuo.
Il silenzio radio era sia una formalit… sia un'oggettiva necessit… militare.
Sapeva che gli americani disponevano di satelliti da ricognizione e che oltre
tutto i radar SPY del suo gruppo erano in funzione.
Se gli aerei da ricognizione americani fossero stati in zona, avrebbero scoperto
dove si trovava la sua formazione navale.
Solo una settimana prima avrebbe pensato a tutto questo quasi con baldanza, ma
ora no.
®Volevo soltanto esprimere la nostra fiducia in te e nei tuoi uomini.
Usateci come bersaglio da esercitazione¯ aggiunse.
Nella centrale operativa di combattimento del Mu~su i tecnici missilistici
stavano gi… procedendo in tal senso, ma non sarebbe stato opportuno dirlo, pens•
l'ammiraglio. ®E un piacere risentire la tua voce.
Ti prego di scusarmi, ho del lavoro da sbrigare.¯ ®Capito, Yusuo.
Chiudo¯ Sato tolse il dito dal pulsante della radio. ®Vedi, loro stanno facendo
il loro lavoro e noi dobbiamo fare il nostro¯ concluse parlando nell'interfono.
Il secondo pilota non era molto convinto, ma era Sato il comandante del 747 e
lui cercava di non perdere la calma concentrandosi sui suoi compiti di
navigatore.
Come la maggior parte dei giapponesi era stato addestrato a pensare alla guerra
come a qualcosa da evitare come la peste.
Il repentino sviluppo di un conflitto con gli Stati Uniti, beh, era sembrato
positivo per un giorno o due, per gli arroganti gaijin era stata una bella
lezione, ma quelle erano parole e questa era realt….
Poi la conferma ufficiale che il suo paese disponeva di ordigni nucleari.
Era pura follia, seguita subito dopo dalla dichiarazione americana secondo cui
quelle armi erano state distrutte.
Questo era un aereo americano, dopotutto, un Boeing 747-400, aveva cinque anni
ma era ancora all'avanguardia sotto tutti gli aspetti, affidabile e sicuro.
Gli Stati Uniti avevano ben poco da imparare nel settore delle costruzioni
aerospaziali e se questo mezzo civile era all'altezza della sua fama, quanto pi—
formidabili dovevano essere gli aeromobili militari di quella nazione. Gli aerei
di cui disponeva l'aeronautica militare del suo paese erano copie di velivoli
americani, eccezion fatta per i 767 AEW di cui aveva molto sentito parlare,
prima per la loro invincibilit…, poi perch‚ ne erano rimasti pochi.
Questa follia doveva finire.
Non se ne accorgeva nessuno? Qualcuno doveva accorgersene, pens•, altrimenti per
quale motivo il suo aereo di linea era mezzo pieno di persone che non volevano
rimanere a Saipan nonostante il loro entusiasmo iniziale? Ma il suo comandante
non se ne rendeva conto, oppure si? si domand• il secondo pilota.
Torajiro Sato stava l seduto, una statua sul seggiolino di sinistra, come se
�
tutto fosse normale, quando evidentemente non lo era.
Tutto quello che poteva fare era osservare dall'alto i cacciatorpediniere
illuminati dal sole del pomeriggio, ma che cosa facevano? Sorvegliavano la costa
del loro paese contro ogni possibilit… di attacco.
E questo era normale? ®Sonar chiama camera di manovra.¯ ®Camera di manovra,
avanti¯ Claggett aveva il comando per il turno del pomeriggio.
Voleva che l'equipaggio lo vedesse al lavoro e pi— ancora voleva tenere in
esercizio le sue doti di comandante.
®Possibili contatti multipli a sud¯ avvert l'ecogoniometrista. ®Posizione uno�
sette-uno.
Sembrano navi ad alta velocit…, signore, procedono a tutta forza, elevatissima
velocit… delle eliche.¯ Bene, pens• Claggett, dirigendosi nuovamente verso la
sala del sonar.
Stava per impartire l'ordine di tracciare la rotta, ma quando si volt• per
farlo, vide due sottufficiali gi… all'opera.
Il suo equipaggio era perfettamente addestrato e operava ormai in modo autonomo
e con grande efficienza.
Pensavano e contemporaneamente agivano.
®Giusto, sono molto distanti, ma guardi questo¯ disse l'ecogoniometrista.
Evidentemente si trattava di un contatto vero.
I dati apparivano su quattro diverse linee di frequenza.
Fu costretto a tener le cuffie lontano dalle orecchie. ®E un rumore come di viti
che girano, di motori sotto sforzo e cavitazione, probabilmente si tratta di pi—
navi in linea di fila.¯ ®E l'altro nostro amico?¯ chiese Claggett.
®Il sottornarjno? E tranquillo, adesso, probabilmente sta procedendo con il
motore elettrico a una velocit… di cinque nodi o poco meno.¯ Il contatto era a
una distanza di venti miglia, appena fuori dal raggio di acquisizione.
®Signore, la distanza iniziale dai nuovi contatti Š di novantunmila metri¯
riferi un altro sottufficiale.
®La posizione Š costante, non una mossa.
Si dirigono dritti verso di noi, o poco lontano.
Procedono a tutta forza.
Come sono le condizioni di superficie, signore?¯ ®Onde da due e mezzo a tre
metri, capo.¯ A pi— di novanta chilometri.
Pi— di cinquanta miglia marine, pens• Claggett.
Quelle navi stavano spingendo al massimo ed erano dirette verso di lui, ma lui
non doveva sparare.
Dannazione. ®Timone dieci gradi a destra, cambio di rotta a due-settezero.¯ Il
Tennessee vir• a ovest per far entrare nel raggio d'azione del sonar i
cacciatorpediniere in avvicinamento.
I ranger, con le loro divise mimetiche quasi totalmente bianche, si muovevano il
meno possibile e la mancanza di attivit… fisica li rendeva soltanto pi—
vulnerabili al freddo e alla noia, nemico acerrimo dei soldati.
Eppure meglio cos , pens• il capitano Checa.
�
Per una squadra di soldati a seimilacinquecento chilometri dalla pi— vicina base
militare statunitense, e quella base era Fort Wainvvright in Alaska, era molto
pi— sicuro annoiarsi che sentire l'eccitante stimolo di un'azione militare senza
alcuna possibilit… di ricevere rinforzi.
O roba del genere.
Checa era costretto ad affrontare un problema comune agli ufficiali: pur vivendo
nelle stesse condizioni di disagio e malessere dei suoi uomini, a lui non era
concesso lamentarsi.
In ogni caso non c'erano altri ufficiali con cui lamentarsi e farlo di fronte
agli uomini influiva in maniera negativa sul loro morale, anche se probabilmente
gli uomini avrebbero capito.
®Sarebbe bello tornare a Fort Stewart, signore~ osserv• il sergente maggiore
Vega. ®Stesi sulla spiaggia a prendere il sole.¯ ®E rinunciare a questa
splendida neve?¯ Almeno adesso il cielo si era schiarito.
®Ricevuto, capitano.
Ma quando ero bambino, a Chicago, ho fatto il pieno di questa merda di tempo.¯
Fece una pausa, ascoltando e guardandosi nuovamente attorno.
I ranger erano ben addestrati a non far rumore e per riuscire a scorgere le
sentinelle era necessario guardare bene e da molto vicino.
®Pronto per la passeggiata di stanotte?¯ ®Gi…, il nostro amico star… ad
aspettare dal lato opposto di quella collina.¯ ®Sono certo che ci sar…~ ment�
Checa.
®Sicuro, anch'io ne sono certo.¯ Se uno ci credeva, ci potevano credere anche
due, pens• Vega. ~E servito a qualcosa tutto questo?" I piloti degli elicotteri
e gli operatori stavano dormendo nei loro sacchi, dentro a buche rivestite
internamente e coperte con rami di pino per creare pi— calore.
Oltre a sorvegliare gli equipaggi, i ranger dovevano anche mantenerli in salute,
quasi fossero neonati, strana missione per un reparto scelto, ma di solito a
truppe di quel genere facevano fare le cose pi— impensabili.
®Cos dicono.
�
Tra due ore li svegliamo¯ disse Checa controllando il suo orologio da polso.
Vega annu , sperando che le gambe non gli si irrigidissero troppo per quel
�
faticosissimo viaggio verso sud.
Lo schema di perlustrazione era stato comunicato insieme alle altre istruzioni
riguardanti la missione.
Ciascuno dei quattro boorner aveva un settore di trenta miglia e ciascun settore
era stato suddiviso in tre segmenti di dieci miglia ciascuno.
Gli schemi di pattugliamento, pur essendo strutturati allo stesso modo, erano
lasciati al giudizio dei singoli comandanti.
Il Pensylvania navigava verso nord a una velocit… di soli cinque nodi, come
aveva fatto per i pattugliamenti di deterrenza appena terminati, e trasportava
missili Trident.
Faceva cosi poco rumore che se fosse stata la stagione giusta per le balene in
questa parte del Pacifico, qualcuna avrebbe potuto rischiare una collisione, ma
non era la stagione delle balene.
Dietro al Pensylvania, all'altra estremit… di un lungo cavo, c'era la cortina
idrofonica rimorchiata, e il ciclo nord-sud di due ore consentiva un
trascinamento in linea retta.
Al termine di ogni ciclo erano necessari dieci minuti circa per virare e
rimettere in linea retta il sonar che raggiungeva cos nuovamente la posizione
�
per un funzionamento ottimale.
Il Pensylvania navigava a una profondit… di 180 metri circa, ideale per il
sonar, considerate le condizioni dell'acqua di quel giorno.
Era appena calato il sole in superficie, quando sugli schermi sonar apparvero i
primi segnali.
All'inizio si vedeva soltanto una serie di puntini gialli sul video che
avanzavano lenti con il trascorrere del tempo e la cui posizione si spostava,
anche se di poco, verso sud.
Probabilmente, pens• l'ecogoniometrista, da qualche ora il bersaglio procedeva
utilizzando la propulsione a batterie, altrimenti avrebbe sentito i segnali pi—
forti provenienti dai diesel usati per caricarle, ma il contatto era l…, sulla
linea dei 60 hz, come previsto.
Riferi le coordinate alla centrale d'attacco.
Strano, pens• l'ecogoniometrista.
Aveva trascorso tutta la vita su unit… dotate di missili, puntando su obiettivi
che il suo sottomarino cercava poi di evitare, anche se la flotta di boorner si
vantava di avere i migliori siluristi della marina.
Il Pensylvania aveva soltanto quindici arrni a bordo; erano rimasti pochi siluri
ADCAP, ma vista la situazione, avevano deciso di non portare altri ordigni,
sicuramente meno efficaci; c'erano poi tre unit… I FMOSS (Long-Endurance Mobile
Submarine Simulator), simulatori sottomarini mobili a lunga durata.
Il comandante, che pure aveva una lunghissima esperienza di boorner, aveva
istruito l'equipaggio sulla strategia d'attacco che intendeva adottare.
La missione sembrava non presentare difficolt….
I giapponesi dovevano oltrepassare la loro linea.
Il loro schema operativo consisteva nel passare, senza essere localizzati, oltre
la linea di combattimento, come la chiamava Claggett, il che era altamente
improbabile.
®Ascoltatemi¯ la voce del comandante si diffuse attraverso il sistema 1MC, ma il
volume degli altoparlanti era stato abbassato e l'annuncio giunse sussurrato,
tanto che gli uomini stentarono a sentirlo. ®Abbiamo a portata di tiro un
probabile bersaglio in immersione.
Ho intenzione di procedere all'attacco secondo i piani.
Ai posti di combattimento¯ concluse con il tono di chi ordina un cappuccio al
bar.
Si cominciarono a sentire suoni cos deboli da poter essere percepiti soltanto
�
da un esperto ecogoniometrista.
Nella centrale d'attacco operavano solo gli uomini, e ora anche una donna, con
maggiore esperienza avevano infatti il delicatissimo compito di gestire le armi.
Quelli ancor… troppo inesperti per una posizione di tale responsabilit…, si
riunirono in squadre di controllo guasti e si dislocarono in vari punti dello
scafo.
Una voce annunci• che tutti gli uomini avevano raggiunto le loro postazioni ed
erano pronti a ricevere ordini dalla centrale d'attacco.
Il sottomarino sprofond• in un silenzio di tomba.
®Il segnale si sta stabilizzando¯ disse l'ecogoniometrista al microfono.
®Il contatto si sta spostando verso ovest, posizione all'obiettivo zerosettecinque.
Un debole rumore di eliche proviene dal bersaglio, velocit… stimata attorno ai
dieci nodi.¯ Era dunque un'unit… subacquea, non che ci fossero molti dubbi in
proposito.
Con motori diesel e sonar rimorchiato, il battello alternava la velocit… massima
a quella minima, mandando al massimo i motori e poi rallentando per poter
individuare ci• che, in fase di accelerazione, a causa dell'aumentato rumore
dell'acqua, sarebbe potuto sfuggire. ®I tubi di lancio uno, tre e quattro sono
~DCAP, mentre il tubo due Š un oss¯ annunci• il capo silurista.
®Caricali tutti¯ ordin• Claggett.
Molti comandanti avrebbero preferito dire scaldali, ma quella era la dizione
corretta.
®L'attuale distanza Š stimata attorno ai ventimila metri¯ annunci• il capo della
squadra di puntamento.
L'ecogoniometrista vide qualcosa di nuovo sul suo schermo, e si sistem• la
cuffia.
®Si muove, si muove.
Dal rumore sembra quasi che lo scafo stia scoppiando sul Sierra-Dieci.
Il contatto sta cambiando livello.¯ ®Sale, suppongo¯ disse il comandante a
qualche metro di distanza.
Esatto, pens• l'ecogoniometrista annuendo. ®Mettete il MOSS in acqua.
Rotta zero-zero-zero.
Tenetelo tranquillo per i primi nove chilometri, poi portatelo a livelli
normali.¯ ®Si, signore.¯ Il tecnico digit• sul pannello di programmazione i
dati, l'ufficiale addetto alle armi controll• le istruzioni inserite e le
pronunci• correttamente.
.,Pronti sul due.¯ ®Il contatto con Sierra-Dieci sta svanendo, signore.
Probabilmente Š ormai troppo in alto.¯ ®Sierra-Dieci Š un contatto a
propagazione diretta¯ comunic• l'ecogoniometrista. ®Decisamente non si tratta di
un contatto CZ, signore.¯ ®Pronti sul tubo due¯ annunci• nuovamente il tecnico
addetto alle armi.
®Due, fuoco¯ ordin• subito il comandante. ®Ricaricate con un altro MOSS¯
aggiunse poi.
Quando il MOSS fu espulso in acqua, il Penns,vivania trem• leggermente.
Il sonar lo individu• subito non appena vir• a sinistra per poi cambiarerotta
verso nord alla velocit… di soli dieci nodi.
Il LEMOSS, basato sul corpc del vecchio siluro Mark 48, era essenzialmente un
grosso serbatoio di mo nopropellente solito tipo Otto a cui era stato applicato
un piccolo sistema di propulsione e un grosso trasduttore di suoni che
riproduceva il rumore di un impianto a motore, alle stesse frequenze degli
impianti a energia nucleare, ma era pi— rumoroso di un classe Ohio.
Nessuno si era mai curato del fatto che il rumore fosse troppo forte.
I sottomarini lo attaccavano quasi immancabilmente, anche quelli americani che
avrebbero dovuto riconoscerlo con pi— facilit….
Il nuovo modello con il nuovo nome aveva un'autonomia di oltre quindici ore ed
era un peccato che fosse stato approntato soltanto pochi mesi prima che i
boorner venissero disarmati in modo definitivo.
Ora si trattava di avere pazienza.
Il sottomarino giapponese rallent• ancora un po', sicuramente per effettuare
l'ultimo controllo ecogoniometrico prima di spegnere i diesel per il passaggio
rapido a ovest.
L'ecogoniometrista punt• il I FMOSS verso nord.
Il segnale stava ormai per svanire completamente quando il sistema sonoro entr•
in funzione, a cinque miglia di distanza.
Due miglia pi— avanti pass• al di sopra dello strato termoclino di acqua calda e
fredda e il gioco cominci• sul serio.
®Sonar chiama camera di manovra, Sierra-Dieci ha appena variato velocit…,
cambiata anche la velocit… delle eliche, rallentano, signore.¯ ®Ha un ottimo
sonar¯ comment• il comandante alle spalle dell'ecogoniometrista.
Il Pensylvania era risalito un po' , lasciando l'estremit… del sonar al di sopra
della superficie per poter meglio controllare il contatto mentre il corpo del
sottomarino restava immerso.
Si volt• e alzando la voce chiese. ®Armi?¯ ®Uno, tre e quattro pronti per il
lancio, tutti sul bersaglio.¯ ®Preparare il quattro, rotta iniziale uno-duezero.¯ ®Eseguito.
Programmato secondo gli ordini, signore.
Tubo quattro pronto.¯ ®Puntare e lanciare¯ ordin• il comandante e aggiunse:
®Caricate un altro ADCAP¯ .
Il Pensylvania trem• nuovamente quando l'ultima versione del venerabile siluro
Mark 48 entr• in acqua in direzione nord-est, controllato da un cavo isolato
agganciato alla sua estremit… posteriore.
Era come un'esercitazione, pe.ns• l'ecogoniometrista, anzi, pi— facile ®Altri
contatti?¯ domand• il comandante alle sue spalle.
®Niente, signore.¯ L'addetto al sonar esegui in rapida successione i controlli
che rientravano nelle sue competenze.
Intercett• solo rumori occasionali.
Una delle sue mansioni consisteva nell'effettuare controlli diagnostici ogni
dieci minuti per verificare che tutti i sistemi funzionassero adeguatamente.
Era la resa dei conti: dopo quasi quarant'anni di operazioni con sottomarini
lanciamissili balistici e circa cinquanta con sottomarini a propulsione
nucleare, il primo attacco subacqueo americano dalla seconda guerra mondiale
sarebbe stato effettuato da un boorner ormai pronto per la demolizione.
Procedendo molto pi— rapidamente, il siluro Ar~cAP si avvicin• di poppa al
bersaglio.
Il suo sonar ad alta frequenza entr• immmediatamente in funzione e tramite il
cavo trasmise al Pensylvania l'immagine.
®Contatto, distanza tre chilometri scarsi, vicino alla superficie.
Si vede bene" disse l'ecogoniometrista.
La stessa diagnosi fu fatta con le medesime parole dal capo silurista.
®Mangia merda e muori¯ sussurr• qualcuno osservando le due linee di contatto
cosi vicine sullo schermo.
Il Sierra-Dieci acceler• all'istante e scese in profondit…, ma probabilmente
aveva le batterie un po' scariche e non nusci a superare i quindici nodi contro
gli oltre sessanta dell'ADcAP.
L'insegu mento, ovviamente impari, dur• tre minuti e mezzo e si concluse con la
�
comparsa di una chiazza sul video e un rumore assordante in cuffia, uno stridore
lacerante di acciaio schiacciato dalla pressione dell'acqua ®Affondato, signore.
Annientato, definitivamente.¯ Due minuti pi— tardi un suono distante sulle basse
frequenze e proveniente da nord suggeri che il West Virginia aveva raggiunto il
medesimo obiettivo.
~ Christopher Cook?¯ domand• Murray.
®Esatto. ¯ Era propriio una bella casa, pens• il vicedirettore aggiunto
estraendo la tessera di riconoscimento. ®FBI.
Vorremmo parlarle delle sue conversazioni con Seiil Nagumo.
Vuole prendere il soprabito?¯ Mancavano alcune ore al tramonto quando i Lancer
uscirono dagli hangar.
Amareggiati per la perdita di uno del reparto, avvenuta non molto tempo prima,
gli equipaggi si sentivano nel posto sbagliato a fare la cosa sbagliata, ma
nessuno si era preoccupato di chiedere la loro opinione e il loro compito era
stato gi… stabilito.
Con il vano bombe pieno di serbatoi di carburante, i bombardieri, uno dopo
l'altro, percorrevano la pista di decollo per poi alzarsi in volo, virare e
raggiungere la quota di seimila metri dove si sarebbero disposti in formazione
per volare verso nord-est.
Era un'altra dannatissima dimostrazione, pens• Dubro domandandosi come diavolo
Robby Jackson avesse potuto escogitarla, ma anche lui aveva ordini da eseguire e
le sue portaerei navigavano a una distanza di cinquanta miglia l'una dall'altra
per lanciare quaranta aerei ciascuna, e sebbene questi ultimi avessero armi a
bordo, non avrebbero dovuto attaccare se non provocati.
47.
Allontanamento ®Siamo quasi vuoti" osserv• il secondo pilota con voce neutra
controllando il manifesto di carico, gesto che faceva parte del solito rituale
prima del decollo.
®Che diavolo ha questa gente?~ borbott• il comandante Sato guardando al di sopra
del piano di volo per controllare il tempo.
Non ci volle molto: avrebbero volato con cielo limpido e temperatura bassa
grazie alla vasta area di alta pressione presente nella regione.
Nonostante alcuni venti ad alta quota in prossimit… delle isole giapponesi,
tutto sarebbe andato liscio come l'olio per i trentaquattro passeggeri a bordo
del volo diretto a Saipan.
Trentaquattro! pens• infuriato.
Su un aereo con pi— di trecento posti! ®Comandante, presto lasceremo queste
isole.¯ Era piuttosto evidente.
L'uomo della strada, la gente comune, non era ormai pi— confusa e spaventata...
ma forse nemmeno queste erano le parole giuste.
Il secondo pilota non aveva mai visto niente del genere.
Si sentivano... traditi? Sui quotidiani i giornalisti cominciavano a mettere in
dubbio la linea adottata dal loro paese e sebbene si trattasse di timidi
tentativi, la loro portata era tutt'altro che trascurabile.
Era stata solo un'illusione.
Il paese non era pronto alla guerra n‚ psicologicamente ne materialmente e la
gente prendeva all'improvviso coscienza di quanto stava accadendo.
I resoconti soltanto sussurrati dell'assassinio - come definirlo altrimenti? -
di alcuni eminenti zaibatsu avevano portato lo scompiglio nel governo.
Il primo ministro Goto faceva ben poco, non rilasciava interviste n‚ appariva in
pubblico per timore di sentirsi rivolgere domande a cui non era in grado di
rispondere.
Ma il secondo pilota si accorse in quel momento che, nonostante tutto, la fede
del comandante non aveva ancora sub to scosse.
�
®No, non accadr…! Come si pu• pensare una cosa del genere? Quelle isole ci
appartengono.~ ®Il tempo mi dar… ragione~ osserv• il copilota lasciando cadere
l'argomento e tomando al suo lavoro.
Aveva molti compiti, come il controllo del carburante, dei venti e di altri dati
tecnici necessari per la buona riuscita del volo, tutte cose che i passeggeri
nemmeno immaginavano, presumendo che l'equipaggio si limitasse a salire e a
mettere in moto, quasi si trattasse di un taxi.
®Dormito bene?¯ Benissimo, capitano.
Ho sognato un caldo giorno d'estate in compagnia di una ragazza... rovente.~
Richter si alz• e i suoi movimenti smentirono il presunto benessere derivatogli
dal sogno.
Sono davvero troppo vecchio per questa merda, pens• il sottufficiale.
Erano stati solo il destino e la fortuna - se cosi si poteva chiamare - a
mandarlo in missione.
Nessuno altro aveva tanta esperienza sul Comanche quanta ne avevano lui e i suoi
parigrado, e qualcuno aveva deciso che avevano anche il cervello per quella
missione, senza stramaledetti colonnelli tra i piedi a complicare le cose.
E adesso era pronto per partire.
Alz• lo sguardo e vide il cielo limpido.
Beh, poteva andar meglio.
In fase di infiltrazione ed esfiltrazione sono meglio le nuvole.
®I serbatoi sono pieni fino all'orlo.¯ ®Mi andrebbe un caff‚¯ pens• ad alta voce
®Eccolo, signor Richter.¯ Era Vega il sergente maggiore. ®Un bel
caff‚ ghiacciato, proprio come nei migliori hotel della Florida.¯ ®Oh, grazie
molte¯ rispose Richter prendendo, con un sorriso, la tazza di metallo. ®Qualche
novit…?¯ Si metteva male, pens• Claggett.
La linea di cacciatorpediniere Aegis si era smembrata e lui si ritrovava con uno
di quei maledetti cosi a dieci mig!ia di distanza.
Ancor peggio, era appena passato un elicottero, secondo 1l suo dispositivo di
monitorizzazione elettronica del segnale (o ESM Electronic Support Measure), e
lui aveva corso un bel rischio, nonostant‚ la presenza del miglior radar di
sorveglianza del mondo.
Ma tre elicotteri dell'esercito contavano sulla sua presenza nella zona, e
questo era quanto Nessuno gli aveva mai detto che quello era un posto sicuro.
Non per lul.
Nemmeno per loro.
®E l'altro nostro amico?¯ domand• all'ecogoniometrista.
Rlspose eloquentemente scuotendo la testa.
Le sue parole furono solo di conferma.
®Ancora fuori dal raggio d'azione.
Il vento soffiava in superficie a una velocit… di trenta nodi, sferzando le onde
e disturbando le prestazioni del sonar.
Persino il controllo del cacciatorpediniere stava diventando difficoltoso dal
momento che aveva rallentato e ora procedeva a velocit… di pattugliamento, non
pi— di quindici nodi.
Il sottomarino pi— a nord se ne era nuovamente andato.
Forse per sempre ma era pericoloso avvicinarsi alla zona.
Claggett guard• l'orologio.
Avrebbe dovuto decidere il da farsi in meno di un'ora.
Sarebbero andati alla cieca, ma era necessario.
Di solito raccoglievano informazioni con il supporto degli aerei da
ricognizione, ma questa volta il fattore sorpresa era determinante e non
potevano correre il rischio di compromettere tutto.
La task force della portaerei, nascosta sotto le nuvole, aveva evitato le rotte
commerciali, e come sempre aveva fatto il possibile per non farsi avvistare per
parecchi giorni.
Jackson era sicuro che !a sua presenza fosse un segreto, ma mantenere questo
stato di cose sigmficava continuare a fare affidamento su informazioni
occasionali fornite da sottomarini, circa l'attivit… elettronica delle isole, e
tutto q—esto per aver la conferma che il nemico disponeva di vari bimotori E-2C
e di un potente radar per la difesa aerea.
Ci sarebbe stato uno scontro in volo.
Beh, nelle ultime due settimane non avevano fatto altro che addestrarsi a quello
scopo.
®Okay, ultimo controllo¯ Oreza si senti dire per telefono. ®Kobler Š solo per
gli aerei militari?¯ ®Esatto, signore.
Sin dai primi giorni non abbiamo visto aerei commerciall su quella pista.¯
Avrebbe voluto sapere il motivo della domanda, ma era certo che indagare sarebbe
stata solo una perdita di tempo.
Beh, poteva tentare con una richiesta indiretta: ®Vuole che restiamo svegli
questa notte?¯ .
®Come vuole lei, capo.
Adesso posso parlare con i suoi ospiti?¯ ®John? Telefono¯ annunci• Oreza, quasi
ammutolito dalla normalit… di ci• che aveva appena detto.
®Clark~ si present• Kelly prendendo il ricevitore. ,~S , signore...
�
Si, signore.
Certo.
Nient'altro? Okay, chiudo.¯ Premette il pulsante per far terminare la
comunicazione. ®Di chi Š stata l'idea di questa fottuta copertura?¯ ®Mia¯ disse
Burroughs alzando gli occhi dal tavolo da gioco. ®Funziona, vero?,~ ®Poco ma
sicuro¯ replic• John tomando al tavolo e lanciando nel piatto un quarto di
dollaro. ®Vedo.¯ ®Tre donne~ annunci• l'ingegnere.
®Sei anche fortunato, vecchio farabutto¯ disse Clark facendo la sua puntata.
®Fortunato un corno! Queste figlie di buona donna mi hanno rovinato la migliore
giornata di pesca della mia vita.¯ ®John, vuoi che faccia del caff‚ per questa
notte?¯ ®E fa anche il miglior caff‚ del mondo." Burroughs prese le puntate sul
piatto.
Era in vantaggio di sei dollari.
<(Certo, capo, fa~ pure.
Si chiama caff‚ della ciurma, Pete.
Una vecchia tradizione marinara" spieg• Clark, godendosi nel frattempo il dolce
far niente.
®John?¯ Ding gli chiese.
®Pi— tardi, ragazzo mio." Sollev• il coperchio e cominci• a mescolare abilmente.
Avrebbe aspettato.
®Sicuro di aver abbastanza carburante?~ si inform• Checa.
Tra i rifornimenti paracadutati c'erano serbatoi ausiliari e parti di ricambio,
ma Richter scosse il capo.
®Nessun problema.
Solo due ore al prossimo punto di rifornimento carburante.¯ ®E dov'‚?¯ Il
segnale proveniente dal satellite diceva soltanto PROCEDERE SUL PRIMARIO, che
diavolo significasse, poi...
®A circa due ore di distanza¯ rispose il sottufficiale. ®Motivi di sicurezza,
capitano, sicurezza.¯ ®Si rende conto che qui abbiamo fatto la storia?¯ ®Certo
vivo solo per poterlo raccontare a qualcuno.¯ Richter tir• su la lampo d‚lla
tuta di volo, si sistem• la sciarpa e sal a bordo. ®Allontanatevi! ¯ I ranger
�
rimasero a guardare ancora una volta.
Sapevano che gli estintori non servivano a niente, ma qualcuno aveva insistito
perch‚ li portassero.
Uno a uno gli elicotteri decollarono e scomparvero rapidamente nell'oscurit….
Quindi i ranger cominciarono a gettare l'attrezzatura rimasta in buche che
avevano scavato durante il giorno.
Ci volle un'ora, poi rimaneva da affrontare la marcia verso Hirose.
Checa prese il cellulare e compose il numero che aveva imparato a memoria.
®Pronto?¯ rispose una voce in inglese.
®Ci vediamo in mattinata, vero?¯ la domanda era in spagnolo.
®Ci sar•, senor.¯ ®Montoya, si parte¯ ordin• il capitano.
Finch‚ fosse stato possibile, avrebbero fiancheggiato la zona boscosa.
I ranger presero le armi, mai usate fino a quel momento, con la speranza di non
doverle mai usare e cominciarono la marcia.
®Suggerisco di usare due siluri¯ disse il tenente Shaw. ®Basta aumentare
l'angolo di direzione di circa dieci gradi, avvicinarci in immersione al
bersaglio e poi infilzarlo da poppa a prua.¯ ®Mi piace.¯ Claggett osserv• il
tracciato della rotta per un ultimo esame della situazione tattica.
®Procediamo.¯ ®Che succede?¯ chiese un sergente dell'esercito entrando nella
centrale d'attacco.
Il problema era che su questi dannati sottomarini, non si poteva n‚ oziare
n‚ stare a guardare.
®Prima di poter rifornire di carburante quei vostri elicotteri dobbiamo cacciar
via quel sottomarino¯ spieg• un sottufficiale facendo appello a tutta la
pazienza di cui era capace.
®E difficile?¯ ®Certo avremmo preferito che non fosse qui.
Quello ci spedisce in superficie con... beh, qualcuno sapr… che siamo nei
paraggi.
®Preoccupato?¯ ®No¯ ment il marinaio.
�
Poi si sent la voce del comandante.
�
®Signor Shaw, ai posti di combattimento siluri.
Procedure di puntamento e tiro.¯ I Tomcat decollarono per primi, uno ogni trenta
secondi circa, finch‚ non si form• in volo un gruppo di dodici aerei.
Poi fu la volta di quattro velivoli da guerra elettronica EA-6B, guidati dal
capitano Roberta Peach.
La sua squadriglia si divise in due sezioni, ciascuna delle quali accompagnava
sei F-14 Tomcat.
Non volendo affidare a nessun altro il comando dell'attacco, Bud Sanchez si mise
personalmente alla guida della prima formazione, composta da quattro aerei.
Avevano volato per pi— di ottocento chilometri in direzione sud-ovest.
Per molti aspetti l'attacco sarebbe stato l'esatta copia di un'altra azione
risalente ai primi giorni del 1991, ma con qualche brutta aggiunta causata dai
campi d'aviazione di cui disponeva il nemico e dalle settimane di attenta
analisi degli schemi operativi.
Erano molto metodici nelle missioni di pattugliamento.
Era una naturale conseguenza della disciplina e dell'ordine imposti dalla vita
militare, ma proprio questa regolarit… rappresentava una trappola
pericolosissima.
Guard• la scia scintillante degli aerei che volavano in formazione, quindi si
concentr• sulla missione.
®Preparare tubo uno e tre.¯ ®Lanciare!¯ ordin• Claggett con voce tranquilla.
Il silurista abbass• la leva a sinistra, quindi la fece tornare a destra,
ripetendo poi il movimento per il secondo tubo.
®Uno e tre lanciati, signore.¯ ®Uno e tre procedono normalmente¯ aggiunse dopo
un istante l'ecogoniometrista.
®Molto bene~ comment• Claggett.
Era gi… stato a bordo di un sottomarino e aveva gi… sentito quelle parole prima
di allora, quel colpo non era andato a segno e a quel fatto lui doveva la vita.
Qui era pi— dura.
Individuare la posizione del cacciatorpediniere non era cosi facile.
Del resto non aveva molta scelta.
Per le prime sei miglia i due ADc~P avrebbero viaggiato a bassa velocit…, poi
avrebbero accelerato a settantuno nodi raggiungendo il massimo della potenza.
Con un po' di fortuna l'obiettiv• non avrebbe avuto nemmeno il tempo di capire
da dove arrivava quel "pesce". ®Ricarica l'uno e il tre con ADCAP.~t
' Il
tempo, come sempre, era un fattore determinante.
Dopo il decollo dei caccia, Jackson lasci• la plancia e si diresse alla centrale
operativa di combattimento.
Da qui avrebbe potuto coordinare meglio l'operazione, i cui tempi erano stati
calcolati al minuto.
Ora toccava ai suoi due cacciatorpediniere classe Spruance, che al momento
distavano trenta miglia dalla portaerei in direzione sud.
Questo lo rendeva nervoso.
Gli Spruance erano le migliori navi da guerra antisommergibile di cui
disponesse, e anche se il SUBPAC aveva annunciato che le forze nemiche di
copertura si stavano ritirando a ovest, probabilmente dritte in una trappola,
era preoccupato per un eventuale SSK che avrebbero potuto lasciare indietro allo
scopo di distruggere l'ultima portaerei della flotta del Pacifico.
C'erano troppe cose di cui essere preoccupati, pens• guardando le lancette
dell'orologio appeso alla paratia.
Alle 11:45:00 esatte, ora locale, i cacciatorpediniere Cushing eingersoll si
misero in posizione e cominciarono a lanciare i missili Tomahavvk, segnalando
l'azione con una comunicazione via satellite.
Ben quaranta missili cruise, o da crociera, si alzarono nel cielo e dopo aver
sganciato i loro booster a propellente solido, scesero verso la superficie
marina.
Dopo sei minuti di lanci, i cacciatorpediniere aumentarono la velocit… per
raggiungere il gruppo che li precedeva, domandandosi che fine avrebbero fatto i
loro Tomahavvk.
®Mi domando quali siano¯ mormor• Sato.
Erano infatti gi… passati due cacciatorpediniere Aegis di cui si vedeva ormai
solo la scia e a mala pena la sagoma cuneiforme davanti alla V di schiuma
bianca.
®Li richiamiamo?¯ ®Il comandante del Mutsu andr… su tutte le furie, ma l… sotto
ci si deve sentire cos soli." Ancora una volta Sato accese la radio e premette
�
il pulsante per parlare.
®Volo JAL 747 chiama Mutsu. ¯ L'ammiraglio Sato avrebbe voluto esprimere il suo
disappunto, ma quella voce via radio gli sembr• amichevole.
Prese le cuffie che l'ufficiale addetto alle comunicazioni gli stava porgendo e
con il pollice tenne premuto il pulsante. ®Torajiro, se tu fossi il nemico,
saresti morto.¯ Controll• lo schermo radar, il display tattico di due metri
quadrati mostrava solo bersagli commerciali.
Il radar SPY-ID era in grado di rilevare la presenza di tutti i bersagli in un
raggio di oltre cento miglia, e di molti in un raggio di quasi trecento miglia.
L'elicottero SH-603 aveva appena fatto rifornimento di carburante per un'altra
azione antisommergibile e sebbene l'ammiraglio sapesse di trovarsi in mare e nel
bel mezzo di una guerra, pens• di fare uno scherzo al fratello che volava in
cielo a bordo di quel barcone di alluminio con altri suoi compatrioti.
®E ora, signore¯ avvert Shaw controllando il cronometro elettronico.
�
l comandante Claggett annu
�
.
�
®Controllo armi, posizionare e attivare.¯ Il comando venne debitamente trasmesso
ai siluri che si trovavano a quasi due miglia di distanza dal bersaglio, uno per
ciascun lato.
L'ADCAPnuova versione del siluro Mark 48-, aveva un incredibile sistema sonar a
trasduttore fisso, inserito all'estremit… anteriore in uno spazio di mezzo metro
circa.
Il siluro lanciato dal tubo uno era leggermente pi— vicino e il suo sistema di
comparazione immagini intercett• lo scafo del cacciatorpediniere alla seconda
esplorazione.
Immediatamente l'ordigno vir• a destraper dirigersi sul bersaglio, e nel farlo
trasmise l'immagine captata all'unit… subacquea da cui proveniva.
®Rumori all'idrofono, posizione due-tre-zero! Posizione siluro nemico due-trezero!" url• un ecogoniometrista. ®La sua testata autocercante Š attiva ! ¯ Sato
volt• il capo di scatto verso la centrale sonar e subito sullo schermo tattico
apparve un nuovo oggetto.
Maledizione, pens•, e il Kurushio aveva detto che la zona era sicura.
L'SSK era invece a poche miglia di distanza.
<~Contromisure!¯ ordin• subito il comandante del Mutsu.
E in pochi secondi dalla poppa del cacciatorpediniere usc un falso bersaglio
�
Nixie, di progettazione americana. ~(Fate decollare subito l'elicottero!¯
®Fratello, ora sono molto occupato.
Buon volo.
Arrivederci per adesso.
E il circulto radio tacque.
Il comandante Sato per la prima volta attribu l'interruzione della
�
conversazione al fatto che suo fratello avesse davvero doveri da assolvere,
infatti, aveva visto con i suoi occhi che a otto chilometri sotto di lui il
cacciatorpedimere aveva virato bruscamente a sinistra e l'abbondante schiuma a
poppa era segno che aveva aumentato improvvisamente la velocit….
®Qualcosa non va¯ sussurr• nell'interfono.
®E nostro, ormai.
Uno o entrambi i siluri sull'obiettivo, signore¯ annunci• l'addetto al controllo
del tiro.
®Il bersaglio sta aumentando la velocit… e virando a dritta¯ riferi
l'ecogoniometrista. <(Entrambi i siluri sono in acquisizione e si stanno
avvicinando.
Il bersaglio non emette impulsi per il momento.¯ ®L'Uno Š a milleottocento metri
dal bersaglio.
Il Tre Š a poco pi— di mille metn.
Entrambe le unit… sono in rotta.~ Gli occhi del sottufficiale rimanevano
inchiodati sullo schermo delle armi, pronti a cogliere e correggere eventuali
errori commessi dal sistema automatico di guida.
In questa fase l'ADCAP operava come un sottomarino in miniatura, con una sua