A spasso nei siti pubblici
Come detto, il piano di Stato digitale, o e-Government, elaborato negli ultimi anni dal governo, muove in questi mesi i primi passi. Il quadro di applicazioni concrete già operative nel momento in cui scriviamo è perciò piuttosto scarno, anche se, in modo inaspettato (almeno agli occhi dei più scettici), qualcosa di già funzionante o addirittura all’avanguardia a livello internazionale c’è già.
Diamo un’occhiata ad alcuni di questi siti Internet, ricordando che molti altri seguiranno e che anche questi esaminati sono tutt’ora soggetti a evoluzione e migliorie.
Le Poste
Nello scenario italiano di ‘portali’ fotocopia, i cui ideatori hanno investito miliardi in pubblicità (inseguendo una quotazione in borsa?) e poche risorse sui sistemi e sui servizi, quello delle Poste costituisce una felice eccezione. Non è esagerato dire che si tratta probabilmente di uno dei migliori siti Internet italiani.
Fig. 17 Il sito delle Poste Italiane
Naturalmente ha qualche vizio di gioventù: occorre un browser recente per poterlo esplorare a fondo, costringe l’utente a utilizzare una risoluzione del monitor alta, e leggiamo qualche ‘files’, ‘pixels’, ecc. di troppo. Merita comunque una promozione a pieni voti, soprattutto perché evolve in continuazione ed è evidente che la società Poste Italiane S.p.A. gli ha assegnato un ruolo strategico. Non è, insomma, un semplice sito vetrina.
Servizi offerti
Ecco alcuni dei servizi attivi:
Cerca CAP online
Per anni negli uffici postali ci hanno raccomandato di scrivere il CAP; ora con il servizio ‘cerca CAP online’ sappiamo finalmente dove andarli a trovare, in modo anche più efficiente rispetto ai volumetti che si trovano in commercio.
Interposta
Interposta è un servizio utile soprattutto alle aziende che spediscono molta corrispondenza, ma è accessibile a tutti (l’abbonamento al servizio avviene tramite l’acquisto anticipato di un lotto di 10 lettere, il cui costo è di Lit. 17.000 IVA compresa). Interposta rende possibile ‘consegnare’ alle Poste la lettera in formato elettronico, e quindi farla stampare su carta direttamente nella città di destinazione, con evidente risparmio di tempo. Gli abbonati possono accedere a una rubrica personalizzata con gli indirizzi dei destinatari, possono controllare lo stato del proprio abbonamento ed hanno a disposizione un archivio delle lettere già spedite (nel caso invii successivi fossero uguali o simili per contenuto).
Telegramma
Il telegramma sopravvive all’era Internet, ma tramite questo strumento l’accesso per la spedizione è possibile 24 ore su 24, da tutto il mondo. Si può inoltre ricorrere, volendo, ad un archivio di frasi già costituito (per quelle circostanze, come matrimoni, compleanni, ecc., nelle quali è difficile trovare le parole giuste). Il pagamento avviene tramite carta di credito, mentre il calcolo del costo avviene in tempo reale (e naturalmente precede il pagamento vero e proprio).
Bollettino
Uno degli incubi dell’era moderna è la fila alle poste per pagare qualche bolletta. Questo servizio non ci libera della necessità di pagare, ma se non altro ci consente di farlo comodamente seduti in poltrona, da casa o dall’ufficio. Anche in questo caso gli utilizzatori del servizio hanno qualche utilità in più, come la possibilità di accedere a un archivio, che tiene traccia di tutti i bollettini pagati negli ultimi mesi. Fra i contro, è il fatto che al momento è possibile pagare con questo strumento solo determinate utenze (Enel, Telecom Italia, ecc.), comunque in via di ampliamento, e che è necessario disporre del conto BancoPosta (v. sotto). È comunque previsto che questo limite verrà presto superato attraverso l’attivazione anche per questo servizio dei pagamenti tramite carta di credito. [Aggiornamento 'volante' riservato alla versione e-book di Frontiere di rete: il pagamento dei conti correnti attraverso carta di credito è stato attivato dal gennaio 2001].
La commissione per il pagamento di un bollettino è di Lit. 1.000.
BancoPosta
Il conto BancoPosta è l’evoluzione del tradizionale conto corrente postale. Analogamente a molti altri servizi bancari, tramite BancoPosta è possibile consultare a distanza il proprio estratto conto, dare (e ricevere) disposizioni di bonifico, pagare (come abbiamo visto poco sopra) alcuni bollettini postali, ecc.
Interessante la possibilità, aggiuntasi di recente, di versare (non via Internet, naturalmente, ma in questo caso agli sportelli postali) anche assegni bancari, e il costo: oltre al bollo annuale obbligatorio, si pagano solo Lit. 1.000 a operazione, per un massimo di Lit. 60.000 l’anno (ogni ulteriore operazione è gratuita). Anche il Postamat (qualcosa di simile, ma non uguale al Bancomat) è gratuito.
Altri
Tra gli altri servizi esistenti, vale la pena citare: Postemail, una mailbox Internet simile a quella offerta da altri provider e doveEquando, che consente di sapere se una lettera spedita tramite Posta Raccomandata, Posta Assicurata o Postacelere è stata consegnata o no.
Il Ministero delle Finanze
Chi scrive queste pagine in tempi recenti si è occupato per motivi professionali del sistema informativo Internet del Ministero delle Finanze, e ha così avuto modo di entrare in diretto contatto con un ‘sito pubblico’ o, se vogliamo, con un pezzo di ‘Stato digitale’[27].
Il Ministero delle Finanze ha uno dei compiti più ardui e complessi in seno alla macchina burocratica dello Stato, dovendo gestire un’enorme quantità di dati, della quale le dichiarazioni dei redditi di milioni di cittadini e di centinaia di migliaia di imprese sono solo una parte. Il fisco italiano, inoltre, è noto per essere particolarmente complesso, e così il lavoro di chi deve divulgarne regole e cambiamenti è assai difficile.
Considerando questi fattori, risulterà facile comprendere come quello delle Finanze sia uno dei siti Internet che può trarre il maggior giovamento dall’adozione di un sistema informativo sofisticato. Fortunatamente, il Ministero compie ricerche e sperimentazioni nell’ambito delle nuove tecnologie ormai da diverso tempo: un lavoro culminato l’anno scorso nell’offerta ai cittadini della possibilità di compilare e inviare la dichiarazione dei redditi via Internet. Un primo assaggio delle rivoluzioni che ci aspettano.
Una caratteristica interessante del sito Internet del Ministero è che, programmaticamente, rifiuta la funzione di semplice ‘vetrina’ e, nei limiti consentiti dall’attuale quadro normativo, si sforza di offrire dei servizi. Dalle mailing-list con novità, bollettini e quant’altro ai forum di discussione pubblici, dove gli utenti possono dialogare fra loro e, a breve, con un apposito distaccamento dell’Ufficio per le informazioni, che risponderà direttamente on-line (il servizio in via sperimentale è già attivo). Alcuni altri servizi già operativi sono: calcolo del bollo auto, archivio formulari, controllo codici partite IVA (attivo su tutte le nazioni comunitarie).
Il Ministero delle Finanze è anche impegnato sul fronte dell’accessibilità, avendo in programma di consentire l’accesso a tutti i documenti pubblicati anche ai non vedenti e alle altre categorie di utenti disagiati. È previsto in pochi mesi l’adeguamento della maggior parte del sito Internet al livello ‘A’ delle raccomandazioni WAI (Web Accessibility Initiative) promosse dal World Wide Web Consortium.
La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura
Alcuni anni or sono, e precisamente nel 1996, è stato istituito presso la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura uno speciale Registro delle Imprese. Questo registro, che ospita i dati di circa 5 milioni di aziende italiane, si è servito sin dalla nascita di tecnologie informatiche per assolvere alle sue funzioni: registrare gli atti costitutivi delle Società italiane (con annesse ovviamente le modifiche e le cancellazioni), archiviare i bilanci, gestire il deposito delle firme degli amministratori, e altro ancora.
La gestione di queste informazioni si è sicuramente giovata dell’uso del computer, ma fino a pochi mesi fa era ancora frenata dalla necessità di acquisire i vari documenti in forma cartacea. Recentemente, e in via sperimentale, grazie al supporto tecnologico della società InfoCamere, le Camere di Commercio hanno creato Telemaco, un servizio che, come leggiamo nel relativo sito Internet (www.infocamere.it/telemaco.htm), «consente di effettuare via Internet l’invio delle pratiche di denuncia e modifica al Registro delle Imprese. Grazie a Telemaco è inoltre possibile ottenere via Internet visure e certificati camerali, nel rispetto della normativa vigente sulla certificazione a distanza e degli standard fissati dalla legge per l’accesso ai documenti amministrativi in formato elettronico».
In altri termini, già adesso alcuni utenti possono sperimentare la burocrazia telematica, e svolgere le pratiche a distanza, con evidenti vantaggi.
Permangono, in verità, alcuni problemi: ad esempio le procedure per i pagamenti dei bolli sono ancora troppo complesse. L’iniziativa comunque è incoraggiante.
Fig. 18 Dispositivo di firma digitale realizzato dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura