Ideologia Tedesca
Premessa [1]
Sinora gli uomini si sono sempre fatti idee false intorno a se stessi, intorno a ciò che essi sono o devono essere. In base alle loro idee di Dio, dell’uomo normale, ecc. essi hanno regolato i loro rapporti. I parti della loro testa sono diventati più forti di loro. Essi, i creatori, si sono inchinati di fronte alle loro creature. Liberiamoli dalle chimere, dalle idee, dai dogmi, dagli esseri prodotti dall’immaginazione, sotto il cui giogo essi languiscono. Ribelliamoci contro questa dominazione dei pensieri. Insegniamo loro a sostituire queste immaginazioni con pensieri che corrispondano all’essenza dell’uomo, dice uno; a comportarsi criticamente verso di esse, dice un altro; a togliersele dalla testa, dice un terzo, e la realtà ora esistente andrà in pezzi[2].
Queste fantasie innocenti e puerili formano il nucleo della moderna
filosofia giovane-hegeliana, che in Germania non soltanto è accolta
dal pubblico con orrore e reverenza, ma è anche messa in
circolazione dagli stessi eroi filosofici con la maestosa coscienza
della sua criminosa spregiudicatezza. Il primo volume di questa
pubblicazione ha lo scopo di smascherare queste pecore che si
credono lupi e che tali vengono considerate, di mostrare come esse
altro non fanno che tener dietro, con i loro belati filosofici,
alle idee dei borghesi tedeschi, come le bravate di questi
filosofici esegeti rispecchino semplicemente la meschinità delle
reali condizioni tedesche. Essa ha lo scopo di mettere in ridicolo
e di toglier credito alla lotta filosofica con le ombre della
realtà, che va a genio al sognatore e sonnacchioso popolo
tedesco.
Una volta un valentuomo si immaginò che gli uomini annegassero
nell’acqua soltanto perché ossessionati dal pensiero della gravità.
Se si fossero tolti di mente questa idea, dimostrando per esempio
che era un’idea superstiziosa, un’idea religiosa, si sarebbero
liberati dal pericolo di annegare. Per tutta la vita costui
combatté l’illusione della gravità, delle cui dannose conseguenze
ogni statistica gli offriva nuove e abbondanti prove. Questo
valentuomo era il tipo del nuovo filosofo rivoluzionario
tedesco.
NOTE
1. Scritta da Marx nel 1846.
2.Allusione a Feuerbach, Bauer e Stirner