DENNIS

Dennis sbatté giù il telefono, poi lo afferrò di nuovo e lo scagliò sulla scrivania.

«Quello stronzo! Quello stronzo mi vuole morto!»

Era così arrabbiato che si sentiva scoppiare la testa. Kevin camminava su e giù davanti al televisore a braccia incrociate. Era un fascio di nervi.

Andò al divano e rimase a fissare Walter Smith.

«Dovremmo darglielo. È molto peggiorato.»

«Che vadano a farsi fottere! Loro non ce l’hanno dato l’elicottero, no?»

«Cosa importa? Guardalo, Dennis! Credo che abbia degli attacchi epilet-tici.»

Smith giaceva immobile come un cadavere, poi all’improvviso veniva scosso da un sussulto, tutto il corpo percorso da uno spasmo. Dennis non riusciva neppure a guardarlo.

«Non riconosceresti una crisi epilettica neanche se ce l’avessi tu.»

«Potrebbe avere dei danni al cervello.»

Dennis andò alle finestre. Niente era cambiato dall’ultima volta che aveva guardato fuori, o dalla volta precedente: il cul-de-sac era pieno di agenti e auto della polizia, e pareva che continuassero ad arrivarne. Dennis non voleva ammetterlo con Kevin, ma aveva paura. Era affamato e stanco, e l’odore di benzina nell’ingresso gli faceva venire la nausea. Aveva le tasche rigonfie di banconote.

Kevin gli si avvicinò.

«Dennis, sta morendo. Già abbiamo fatto fuori il cinese. Poi c’è il poliziotto. Se questo tizio crepa ci affibbiano un’altra accusa di omicidio.»

«Chiudi quella bocca, Kevin.»

«Dovremmo parlare con un avvocato come ha detto quel poliziotto. Ci serve un avvocato che faccia un accordo. Possiamo dare la colpa a Mars.»

«Sta’ zitto, che ti sente.»

«Non mi interessa, se mi sente!»

«Calmati, Kevin. Ci sto pensando, okay? Ho solo bisogno di mangiare.

Qualcosa da mettere nello stomaco e un po’ di tempo per pensare. Troveremo una via d’uscita. La ragazza sta cucinando.»

«Come puoi pensare a mangiare? A me viene su tutto.»

«Ho visto del Gaviscon in bagno. Prendi quello.»

«Voglio dormire.»

«Vuoi chiudere quella cazzo di bocca? I poliziotti ti sbatteranno in galera, così potrai dormire ogni notte per il resto della tua vita!»

Dennis sapeva che Kevin aveva ragione, ma non voleva pensarci. Ogni piano che gli veniva in mente aveva dei buchi grandi come una casa e ora la polizia minacciava di abbattere la porta. Walter Smith si contorse sul divano, percorso da un altro tremito. Sembrava che stesse morendo di freddo, e rabbrividiva come se fosse sdraiato su una lastra di ghiaccio. Dennis era così spaventato che gli occhi gli si riempirono di lacrime. Era lì, con un milione di dollari a portata di mano e non sapeva cosa fare.

Mars e la ragazza entrarono portando le pizze. Dennis pensò che forse il cibo lo avrebbe aiutato, ma quando la ragazza vide il padre mollò la pizza e corse da lui.

«Cosa succede? Papà!»

Dennis pensò che gli sarebbe scoppiata la testa.

Lei cadde in ginocchio, china sopra il padre, ma senza toccarlo.

«Guarda come trema. Perché trema in questo modo? Fai qualcosa!»

Kevin esibì quella sua espressione inconcludente.

«Dennis, ha bisogno di un medico.»

Dennis avrebbe voluto spaccargli la testa.

«No.»

La ragazza lo guardò piena d’odio, urlando: «È ghiacciato! Ma non capisci che sta morendo?».

Kevin si avvicinò a Dennis, implorandolo. «Per favore, se muore ci bec-chiamo un’altra accusa di omicidio. Siamo già abbastanza nei casini così.»

Dennis era spaventato. Non voleva che quel figlio di puttana morisse.

Non voleva un’altra accusa di omicidio.

Kevin sollevò il telefono.

«Chiamali. Lascia che se lo vengano a prendere.»

«No.»

«Terranno conto del fatto che sei disposto ad aiutarli. Potrebbero farci uno sconto di pena. Pensaci, Dennis. Riflettici.»

Kevin si avvicinò ancora, il suo sussurro era più che un’implorazione.

«Se quei tizi entrano qui dentro, tu non potrai tenerti i soldi.»

Dennis lanciò un’occhiata a Mars che, seduto a terra, mangiava un piatto di pizza con le uova. Mars incrociò il suo sguardo e fece quel suo sorrisetto, come se l’avesse sempre saputo che lui non aveva le palle per giocare duro.

Vaffanculo anche Mars.

Dennis voleva i soldi.

Prese il telefono e compose il numero di Talley.

Crais Robert - 2001 - L'ostaggio
titlepage.xhtml
L'ostaggio_split_000.html
L'ostaggio_split_001.html
L'ostaggio_split_002.html
L'ostaggio_split_003.html
L'ostaggio_split_004.html
L'ostaggio_split_005.html
L'ostaggio_split_006.html
L'ostaggio_split_007.html
L'ostaggio_split_008.html
L'ostaggio_split_009.html
L'ostaggio_split_010.html
L'ostaggio_split_011.html
L'ostaggio_split_012.html
L'ostaggio_split_013.html
L'ostaggio_split_014.html
L'ostaggio_split_015.html
L'ostaggio_split_016.html
L'ostaggio_split_017.html
L'ostaggio_split_018.html
L'ostaggio_split_019.html
L'ostaggio_split_020.html
L'ostaggio_split_021.html
L'ostaggio_split_022.html
L'ostaggio_split_023.html
L'ostaggio_split_024.html
L'ostaggio_split_025.html
L'ostaggio_split_026.html
L'ostaggio_split_027.html
L'ostaggio_split_028.html
L'ostaggio_split_029.html
L'ostaggio_split_030.html
L'ostaggio_split_031.html
L'ostaggio_split_032.html
L'ostaggio_split_033.html
L'ostaggio_split_034.html
L'ostaggio_split_035.html
L'ostaggio_split_036.html
L'ostaggio_split_037.html
L'ostaggio_split_038.html
L'ostaggio_split_039.html
L'ostaggio_split_040.html
L'ostaggio_split_041.html
L'ostaggio_split_042.html
L'ostaggio_split_043.html
L'ostaggio_split_044.html
L'ostaggio_split_045.html
L'ostaggio_split_046.html
L'ostaggio_split_047.html
L'ostaggio_split_048.html
L'ostaggio_split_049.html
L'ostaggio_split_050.html
L'ostaggio_split_051.html
L'ostaggio_split_052.html
L'ostaggio_split_053.html
L'ostaggio_split_054.html
L'ostaggio_split_055.html
L'ostaggio_split_056.html
L'ostaggio_split_057.html
L'ostaggio_split_058.html
L'ostaggio_split_059.html
L'ostaggio_split_060.html
L'ostaggio_split_061.html
L'ostaggio_split_062.html
L'ostaggio_split_063.html
L'ostaggio_split_064.html
L'ostaggio_split_065.html
L'ostaggio_split_066.html
L'ostaggio_split_067.html
L'ostaggio_split_068.html
L'ostaggio_split_069.html
L'ostaggio_split_070.html
L'ostaggio_split_071.html
L'ostaggio_split_072.html
L'ostaggio_split_073.html
L'ostaggio_split_074.html
L'ostaggio_split_075.html
L'ostaggio_split_076.html
L'ostaggio_split_077.html
L'ostaggio_split_078.html
L'ostaggio_split_079.html
L'ostaggio_split_080.html
L'ostaggio_split_081.html
L'ostaggio_split_082.html
L'ostaggio_split_083.html
L'ostaggio_split_084.html
L'ostaggio_split_085.html
L'ostaggio_split_086.html
L'ostaggio_split_087.html
L'ostaggio_split_088.html
L'ostaggio_split_089.html
L'ostaggio_split_090.html
L'ostaggio_split_091.html
L'ostaggio_split_092.html
L'ostaggio_split_093.html
L'ostaggio_split_094.html
L'ostaggio_split_095.html
L'ostaggio_split_096.html
L'ostaggio_split_097.html
L'ostaggio_split_098.html
L'ostaggio_split_099.html
L'ostaggio_split_100.html
L'ostaggio_split_101.html
L'ostaggio_split_102.html
L'ostaggio_split_103.html
L'ostaggio_split_104.html
L'ostaggio_split_105.html
L'ostaggio_split_106.html
L'ostaggio_split_107.html
L'ostaggio_split_108.html
L'ostaggio_split_109.html
L'ostaggio_split_110.html
L'ostaggio_split_111.html
L'ostaggio_split_112.html
L'ostaggio_split_113.html
L'ostaggio_split_114.html
L'ostaggio_split_115.html
L'ostaggio_split_116.html
L'ostaggio_split_117.html
L'ostaggio_split_118.html
L'ostaggio_split_119.html
L'ostaggio_split_120.html
L'ostaggio_split_121.html
L'ostaggio_split_122.html
L'ostaggio_split_123.html
L'ostaggio_split_124.html
L'ostaggio_split_125.html
L'ostaggio_split_126.html
L'ostaggio_split_127.html
L'ostaggio_split_128.html
L'ostaggio_split_129.html
L'ostaggio_split_130.html
L'ostaggio_split_131.html
L'ostaggio_split_132.html
L'ostaggio_split_133.html
L'ostaggio_split_134.html
L'ostaggio_split_135.html