Una prima versione di questo testo si è avvantaggiata dei commenti spesso puntuali di Alexandra Arènes (alla quale devo le figure), Pierre Charbonnier, Deborah Danowski, Gérard de Vries, Maylis Dupont, Jean-Michel Frodon, François Gemenne, Jacques Grinevald, Émilie Hache, Graham Harman, Chantal Latour, Anne Le Strat, Baptiste Morizot, Dominique Pestre, Isabelle Stengers e Clara Soudan. Ho cercato di tenerli tutti in considerazione.

Alcune sezioni di questo libro sono state riprese da “L’Europe seule. Seule l’Europe”, in B. Hamon, Y. Jadot, M. Wieworka (a cura di), La Politique est à nous, Robert Laffont, Paris 2017, pp. 269-276; da “L’Europe refuge”, in H. Geiselberger (a cura di), L’Âge de la régression, Premier parallèle, Paris 2017, pp. 115-126; inoltre dai seguenti articoli di giornale: “Propositions pour recaler nos gps politiques”, in Libération, 3 febbraio 2016; “Comment ne pas se tromper sur Trump”, in Le Monde, 13 dicembre 2016.

Una parte di queste ricerche è stata condotta grazie al progetto “Politiques de la terre à l’époque de l’anthropocène”, uspc-Sciences Po.