Il cuore di Nicholas Flamel si è quasi spezzato quando Parigi è andata distrutta sotto i suoi occhi, rasa al suolo da Dee e Machiavelli, ma l'anziano alchimista non ha potuto fare nulla per evitare il disastro. Perché Sophie e Josh Newman continuano a dare segnali inequivocabili di essere proprio i gemelli della profezia e Flamel deve proteggerli a tutti i costi. Dee è riuscito a impadronirsi del Libro di Abramo il Mago, ma gli mancano le due preziosissime pagine che servono agli Oscuri Signori per realizzare l'Invocazione Finale e allineare i Regni d'Ombra. Purtroppo ogni giorno che passa l'alchimista è sempre più debole e sua moglie Perenelle - l'incantatrice - è ancora prigioniera ad Alcatraz. Se spera di sconfiggere Dee una volta per tutte, Nicholas deve trovare qualcuno in grado di insegnare a Josh e Sophie la terza magia elementale, quella dell'acqua. Non dovrebbe essere un grosso problema, a parte il fatto che l'unico capace di farlo è Gilgamesh e che costui è completamente pazzo.

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San Francisco: Josh e Sophie Newman, i gemelli che secondo la leggenda possono salvare il mondo, sono a casa. Nessuno dei due è riuscito a padroneggiare la magia necessaria a proteggersi dagli Oscuri Signori che vogliono impadronirsi del segreto della vita eterna, e ora hanno il malvagio dottor Dee alle costole. Ma la cosa più inquietante è che cominciano a dubitare di Nicholas Flamel, l'alchimista, l'immortale (forse ancora per poco). Alcatraz: Perenelle Flamel, l'incantatrice moglie dell'alchimista, non era l'unica prigioniera dell'isola. C'era anche un esercito di mostri che Dee ora intende usare nella battaglia finale, scatenandoli contro San Francisco. Nicholas e Perenelle Flamel dovranno combattere per proteggere la città, ma lo sforzo probabilmente li ucciderà entrambi. Londra: Dee ha un piano. Con il Libro di Abramo il Mago e i mostri di Alcatraz può controllare il mondo. Ma perché tutto funzioni, dovrà richiamare dalla morte la Madre degli Dei. Per farlo deve addestrare un negromante. E i gemelli della leggenda fanno proprio al caso suo...

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Alcatraz Benché il dottor John Dee, loro alleato, sia stato dichiarato fuorilegge, Machiavelli e Billy the Kid decidono di seguire i piani tracciati dagli Oscuri Signori: libereranno l'esercito di mostri rinchiusi ad Alcatraz e li scateneranno contro San Francisco. Lo scopo è distruggere una volta per tutte la razza umana. Danu Talis I Regni d'Ombra sono molto più pericolosi di quanto si potrebbe immaginare, e non ci si arriva certo per caso: i guerrieri amici di Flamel sono stati convocati proprio lì per una ragione ben precisa. Il gruppo riunito deve andare a Danu Talis e distruggerla, poiché l'isola, conosciuta nelle leggende umane come la città perduta di Atlantide, deve essere rasa al suolo affinché possa esistere il mondo moderno. San Francisco La fine è vicina. Josh ha fatto la sua scelta e non si è unito né a Sophie né all'alchimista Nicholas Flamel. Combatterà accanto a Dee e alla misteriosa Virginia Dare, a meno che Sophie non riesca a trovare il gemello prima della battaglia, prima che tutto sia perduto per sempre.

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"I due che sono uno e l'uno che è tutto. Uno per salvare il mondo, uno per distruggeo." San Francisco: A Nicholas e Perenelle Flamel restano un giorno di vita e una cosa da fare. Difendere San Francisco. I mostri riuniti sull'isola di Alcatraz sono stati liberati e marciano verso la città. Se non saranno fermati, distruggeranno tutto e tutti. Ma per quanto possano contare anche sull'aiuto di Prometeo, uno dei più grandi guerrieri del mito, la Fattucchiera e il leggendario Alchimista riusciranno a proteggere la città? O per la razza umana questo è l'inizio della fine? Danu Talis: All'inseguimento di John Dee, Sophie e Josh Newman hanno viaggiato nel tempo e sono tornati indietro di diecimila anni, a Danu Talis. Ed è proprio qui che inizia e finisce la battaglia per la conquista del mondo. Oggi la battaglia per Danu Talis sarà vinta o persa. Ma i gemelli della leggenda la combatteranno insieme? O saranno separati, uno per salvare il mondo e uno per distruggerlo?

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44 Falsi raccoglie la maggior parte degli apocrifi di Michele Serra scritti, a partire dall’85, per Tango e per Cuore. 26 sono già stati pubblicati in Visti da lontano (Mondadori 1987) e 18, i più recenti, sono inediti. In questo gioco letterario del pastiche e del falso, in cui Serra ha precedenti illustri – da Proust a Luciano da Folgore, a Paolo Vita Finzi – l’imitazione dello stile è spesso solo accennata: l’apocrifo diventa per Serra un grimaldello che gli consente di accedere a qualunque luogo satirico. Ne risulta un bel campionario – scrive Goffredo Fofi nella prefazione – di divi dell’establishment politico-culturale, o meglio politico-giornalistico, o meglio dell’establishment senza più. Un panorama di questi anni pesticciati e melmosi”, la cui logica è forse destinata a durare, tra la inacidita collosità della politica e scosse provvisorie di un esplosivo horror internazionale.” 44 Falsi raccoglie la maggior parte degli apocrifi di Michele Serra scritti, a partire dall'85, per Tango e per Cuore. 26 sono già stati pubblicati in Visti da lontano (Mondadori 1987) e 18, i più recenti, sono inediti. In questo gioco letterario del pastiche e del falso, in cui Serra ha precedenti illustri - da Proust a Luciano da Folgore, a Paolo Vita Finzi - l'imitazione dello stile è spesso solo accennata: l'apocrifo diventa per Serra un grimaldello che gli consente di accedere a qualunque luogo satirico. Ne risulta un bel campionario - scrive Goffredo Fofi nella prefazione - di divi dell'establishment politico-culturale, o meglio politico-giornalistico, o meglio dell'establishment senza più. Un panorama di questi anni "pesticciati e melmosi", la cui logica è forse destinata a durare, tra la inacidita collosità della politica e scosse provvisorie di un esplosivo horror internazionale.<

“Diffidate di chi non sa ridere. In genere non sa neanche piangere.”<

Bluebook n. 1049 La grande città come trionfo dell'inessenziale sull'essenziale, dell'artificiale sul naturale, del superfluo sul necessario. E il sottile filo (di divertimento angoscioso, di stralunato humour) che attraversa il libro di Michele Serra, qui alla sua prima prova di narratore. Una serie di racconti sugli inganni del "moderno" visto come luogo degli equivoci, come continua sottrazione di senso alla vita quotidiana, che conferma, come ha scritto Tullio De Mauro, "la sua felice capacità di catturare in anteprima quelli che solo molto tempo dopo altri avvertono come intollerabili luoghi comuni"<

La crisi di un giornalista alla soglia dei quaranta in pieno tilt del metabolismo fisico e psichico. Antonio Lanteri è affetto da un duplice malessere, fisico e psichico, che non sa e non vuole distinguere. Non digerisce più nulla, né i cibi né le persone, e vorrebbe tanto avere il triplo potente stomaco dei bovini. Non vuol più saperne del lavoro, dei dibattiti e della fama, preferisce starsene in compagnia di quarantasei mucche. E si lascia andare alla sua malattia, sprofondando in una dimensione in cui tutto si mescola e si confonde: passato e presente, i ricordi dell'infanzia in cui si intromette una giornalista persecutrice, il linguaggio maturo e professionale dell'eloquenza e le ataviche voci della natura, personaggi concreti come la moglie, la figlia, i genitori, un amico, e fantastici come un nume tutelare di pietra oggetto di culto familiare e il fantasma di un leggendario zio miliardario e comunista scomparso in Sudamerica. Tutto alla fine contribuisce alla sua guarigione e ritornano capacità e voglia di vivere.<

Seduto alla scrivania di casa – sopra di lui lo sguardo vigile di Kurt Vonnegut, accanto a lui una finestra aperta su campi e boschi –, Michele Serra scrive le sue amache. Se non è a casa, le scrive dove capita: in treno, in macchina, al bar, in autogrill, ovunque. Praticamente senza sosta, ogni giorno, da un quarto di secolo. Ormai sono quasi ottomila corsivi, quasi ottomila opinioni: abbastanza per sentirsi “un caso umano”, per voltarsi indietro e interrogarsi sulle ragioni e la sostanza di tutto questo. Ecco allora la precoce familiarità di Serra con libri e macchine per scrivere, il debito di riconoscenza nei confronti di persone e luoghi che lo hanno formato, la scoperta delle parole più ricorrenti tra le centinaia di migliaia battute sulla tastiera. Fra tutte, le più utilizzate sono due, sinistra e politica. “Se l’ho scritta ben 1321 volte, la parola ‘sinistra’, è sicuramente perché stavo cercando di spiegare prima di tutto a me stesso che cosa volevo dire esattamente, dicendo sinistra. Lo stimolo fondamentale della scrittura, direi non solo della mia, è l’ignoto.” Una riflessione emozionata e comica sul mestiere di scrivere, pubblicata in sincrono con Il grande libro delle amache, in cui si può leggere la storia di questi venticinque anni mentre accadevano. Questo libretto ne è la postilla e il compendio. “È solamente la scrittura che conta, nella scrittura.”<

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Manca poco all'alba del 28 aprile 1945. Due giovani donne, Gianna e Clara, sotto la pioggia battente viaggiano nei dintorni del lago di Como in una 1100 nera con il serbatoio quasi a secco. Un destino comune unisce la bella ventiduenne che ha ancora sul corpo i segni delle torture dei nazifascisti e la bruna amante di Mussolini. Per entrambe è stata pronunciata una sentenza di morte. Pieno di misteri, di segreti e di colpi di scena, il nuovo libro di Mirella Serri ripercorre le ultime ore di vita di Claretta e le traversie di due partigiani, Gianna e Neri che, dopo aver dato un fondamentale contributo alla cattura della Petacci e del capo del fascismo, finirono giustiziati dai loro stessi compagni di lotta. L'autrice ha messo insieme i tasselli di un maledetto imbroglio, fatto di passioni e di ingiustizia. Un imbroglio che ha permesso agli autori del duplice omicidio di rimanere impuniti e che nel dopoguerra è riuscito persino a cancellare la memoria delle due vittime, Gianna e Neri. Una ricostruzione che rivede radicalmente alcuni diffusi stereotipi sulla Petacci, rivelandone l'odio per gli ebrei, l'ambizione, la mancanza di scrupoli. Perché l'amore fino alla morte non fu quello, passato alla storia, di Clara per il Duce, ma quello, nato all'ombra della Resistenza, della partigiana Gianna sulle tracce degli assassini del capitano Neri.<

Josephine è una donna di successo, fiera, combattiva e soprattutto autoritaria. A trentacinque anni è già presidente di un’importante agenzia pubblicitaria. È abituata a controllare tutto e la sua vita ruota attorno alla società che ha ereditato in seguito alla morte del padre. Divisa tra il lavoro e una famiglia sgangherata, Josephine si concentra sulla carriera a scapito delle sue relazioni personali, finché un giorno, durante un viaggio di lavoro a Dubai, incontra Meds, tipico uomo del nord dal fascino glaciale. Meds è un dominatore esperto e ambito nel mondo sommerso del BDSM, ma si concede raramente e rifugge qualsivoglia coinvolgimento emotivo. L’uomo, infatti, nasconde un segreto che non intende rivelarle, un segreto che vincola i suoi sentimenti e che lo obbliga a mantenere le distanze da chiunque. Eppure sarà sempre più difficile per lui nascondere ciò che prova realmente.

Monique Scisci

vive alle porte di Milano. Si è laureata in Comunicazione all’Università di Lingue e Comunicazione IULM. Ha scritto diversi romanzi tra cui fantasy, romance e racconti horror. Per ora ha quattro tatuaggi, un cane di nome Michelle e un marito paziente.

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Aurora non è un comune vampiro, appartiene alla stirpe degli originari; più forti, più letali e meno inclini all’astinenza dal sangue umano. Per questo sono soggetti alla persecuzione dell’Ordine dei Vampiri, rischiano di compromettere l’equilibrio con la razza umana. Così, dopo essersi nascosta con Evan sull’isola di Avalon, Aurora schiacciata dall’impossibilità di vivere il loro amore, decide di scappare e rifugiarsi nel mirovanje, il letargo in cui i vampiri s’immergono per oltrepassare le epoche, ma qualcuno rovinerà i suoi piani. Un nuovo personaggio entrerà nella sua vita, il suo nome è Azad, vampiro originario dal passato sofferto che possiede la soluzione al suo dilemma e le rivela inquietanti verità su Evan. Nel frattempo Evan, raggiunge Fernand, il padre di Aurora, che dopo la sua trasformazione ha portato Maya e Federico al sicuro. Mentre stanno pianificando una strategia per trovare la vampira, accade qualcosa e Evan è costretto a chiedere l’intervento dell’Ordine. I Jansen sono tornati, e vogliono vendicare la morte del figlio. Aurora sarà costretta a tornare a Morgex per proteggere la sua famiglia e affrontare la verità su colui che credeva di amare.<

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