Miller Arthur

Il Crogiuolo

Il crogiuolo è la terza opera teatrale di Arthur Miller e si differenzia in modo piuttosto netto dalle due precedenti, Erano tutti miei figli e Morte di un commesso viaggiatore. The Crucible ci trasporta infatti in un'epoca remota, nel XVII secolo, e ci fa assistere a una folle esplosione di fanatismo religioso in seno a una minuscola comunità del Massachusetts, Salem, isolata dal resto del mondo e tenacemente attestata sul «confine della foresta» a sfida delle tribù indiane ancora selvagge. Ma al contempo è anche un'allegoria polemica al clima di «caccia alle streghe» messo in atto dal maccartismo che imperversava negli Stati Uniti negli anni Cinquanta. Scritto in sedici mesi e poi messo subito in scena, il 22 gennaio 1953, al Martin Beck Theatre di New York, Il crogiuolo è dunque un dramma in cui accanto alla polemica politica si intreccia quella sensibilità morale e fantastica caratteristica di Miller, che all'epoca scrisse: «Non fu soltanto la nascita del maccartismo a provocarmi, ma qualcosa che appariva molto più fatale e misterioso. Era il fatto che una campagna politica...fosse in grado di creare non soltanto terrore, ma una nuova realtà soggettiva, una vera mistica che stava a poco a poco assumendo addirittura una colorazione sacra...Vedevo uomini consegnare la propria coscienza ad altri uomini e ringraziarli della possibilità che essi gli davano di farlo». Traduzione di Luchino Visconti e Gino Bardi. Da questo dramma il film diretto da Nicholas Hytner, con Winona Ryder e Daniel Day-Lewis.

Millie Adams

La sposa di Scozia: Harmony History

Inghilterra-Scozia, 1818 Lady Penelope Hasting sta facendo colazione quando il padre le comunica che è stata data in sposa a un nobile scozzese. I loro debiti sono troppo ingenti, e non c'è nulla che si possa fare. Lasciare la sua casa è terribile, e lo diventa ancora di più non appena lei incontra il suo sposo, il Laird Lachlan Bain, un vero barbaro dallo sguardo oscuro che le scatena nel cuore promesse proibite. E presto dovrà consumare il matrimonio... consapevole di essere solo uno strumento nelle mani del marito, desideroso di vendetta. Ma anche Penelope possiede uno spirito indomito che sembra sorgere a nuova vita fra le immensità delle Highlands e che la fa bruciare di passione quando Lachlan le si avvicina, deciso a renderla sua moglie sotto ogni punto di vista.

Moore Alan

Jerusalem

Una crepa divide il mondo dei vivi da quello dei morti Su questa crepa sorge Northampton, la città inglese che ha dato i natali ad Alan Moore, epicentro di questa monumentale opera polifonica. È qui che l'umanità abbraccia l'abisso, dando vita a storie che intrecciano le visioni di William Blake ai vortici di James Joyce, le nere periferie di Charles Dickens ai vuoti lunari di Samuel Beckett. Dal creatore di Watchmen e V per Vendetta, un romanzo che sfida i canoni della letteratura contemporanea.

Munro Alice

La vista da Castle Rock

Due filoni apparentemente distinti percorrono questi racconti di Alice Munro: la storia familiare, ricostruita a partire dall'antenato scozzese Will O'Phaup, e la narrazione autobiografica, dall'infanzia all'attuale maturità dell'autrice. Sullo sfondo, la storia collettiva: le difficili condizioni economiche della Scozia del XVIII secolo e il viaggio oltreoceano per raggiungere le terre promesse della Nova Scotia inseguendo un sogno intravisto dalla rocca del castello di Edimburgo. E poi la storia del formarsi del Canada: la conquista di nuova terra, l'edilizia, la ferrovia, le occupazioni pioniere. Su tutto la magia evocativa e creativa della scrittura di Alice Munro, che raccoglie, amalgama, reinventa, e ancora una volta conquista.

Munro Alice

Le lune di Giove

In queste storie Alice Munro racconta di donne alle prese con una relazione sentimentale difettosa - una relazione, più precisamente, il cui immancabile difetto si va in quel momento manifestando, o si è già manifestato - e del loro tentativo di affrontarla senza illusioni ma contemporaneamente senza cinismo, con una conoscenza antica che però non vuole rinunciare al privilegio di farsi sorprendere appena un po'. Donne caparbie, spiritose, amare, sempre lucidissime, creature di un'autrice che non svia mai lo sguardo da ciò che pulsa e vive.

Niccolò Agliardi

Ti devo un ritorno

Pietro ha trentadue anni, ma è ancora un uomo a metà. Surfista mancato, annaspa fra i sentimenti e le paure, senza riuscire a dare una direzione alla propria vita. La morte improvvisa del padre agisce come un detonatore e lo spinge a lasciare Milano e a rifugiarsi in un paesino delle Azzorre, perché "solo partendo s'impara a perdere autobus, aerei e persone, restando vivi lo stesso". Qui incontra Vasco, un diciottenne con cui costruisce un rapporto simile a quello tra padre e figlio, un'amicizia in cui può dimostrare di essere un uomo sicuro, maturo e protettivo. Ma un naufragio porta sull'isola un carico di cocaina che stravolge la vita degli abitanti e mette Pietro davanti a scelte importanti, per il suo amico e soprattutto per se stesso.

Niccolò Ammaniti

Crimini

Ammaniti insegue un chirurgo dalle strane abitudini in una scatenata caccia per le strade di Roma. Camilleri mette in scena una storia d'amore finita troppo presto. Carlotto ci fa sentire quanto lontano può portare, nel cuore di un poliziotto, la "Morte di un confidente". Nel sottobosco milanese di Dazieri comici e assassini in gara cercano tutti "L'ultima battuta". De Silva ci porta a Napoli: chi si nasconde nel "Covo di Teresa"? De Cataldo dipinge una favola con italiani pessimi ed extracomunitari inconsueti. Chi è davvero "L 'ospite d'onore" di Faletti? Forse non farà carriera il commissario Curreli ostinandosi a cercare "Quello che manca", di Fois. Forse era meglio non avere sentito "Il terzo sparo", per la poliziotta presa nell'intrigo di Lucarelli.

Niccolò Ammaniti

Fango

I nuovi grotteschi eroi di un'umanità giovane e metropolitana anticonformista e sbandata in una serie di racconti che mescolano tutti i generi: dall'horror alla commedia all'italiana fino alle suggestioni del cinema americano.

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