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Le donne del Club Omicidi: quattro amiche, quattro donne moderne combattute tra problemi di lavoro, vita privata e sentimentale, protagonisti di una serie di thriller ad alto tasso di suspense e azione. La detective Lindsay Boxer, determinata e coraggiosa. La giornalista Cindy Thomas, brillante e spregiudicata. Il medico legale Claire Washburn, saggia e intuitiva. L'avvocato Yuki Castellano, furba e vivace. Insieme affrontano e risolvono intricati casi polizieschi e i non meno difficili problemi di tutti i giorni. In questo caso devono indagare sull'omicidio di giovani vittime torturate e uccise nei sordidi alberghetti di un quartiere malfamato di San Francisco. Unico indizio nelle mani della polizia: una Mercedes nera notata più volte sul luogo dei delitti. E proprio durante un inseguimento della vettura sospetta, Lindsay Boxer si ritrova coinvolta in un conflitto a fuoco in cui, per salvarsi la vita, è costretta a sparare alle persone a bordo dell'auto, uccidendone una. Legittima difesa? O quel margarita bevuto con le amiche fuori servizio, prima di ricevere la chiamata, l'ha indotta a un errore fatale? Sospesa per il tempo necessario all'inchiesta ufficiale, Lindsay accetta l'invito della sorella per una vacanza a Half Moon Bay, la cittadina dove ha avuto inizio la sua carriera. Per il tenente Boxer però non c'è riposo e si ritrova a rischiare ancora una volta la vita in una lotta all'ultimo sangue con un assassino spietato.<
Per un serial killer, una delle cose più importanti è dimostrare di essere migliore. Migliore delle sue vittime e soprattutto migliore della polizia che gli dà la caccia. A questo riguardo, il Mastermind non ha dubbi: lui è il migliore, perché non deve neppure compiere i delitti; gli basta manipolare psicologicamente gli uomini e le donne che ricevono da lui prima l'incarico di rapinare banche e poi di uccidere barbaramente sia gli ostaggi sia i loro cari. L'FBI si rivolge all'unica persona in grado di fermare l'orribile disegno criminale di Mastermind: il poliziotto-psichiatra Alex Cross. Ma non sa che Cross sta vivendo un momento difficile come non mai: tormentato da dolorosi problemi familiari, medita addirittura di abbandonare il lavoro.<
San Francisco è terrorizzata da un serial killer che si accanisce su giovani coppie in luna di miele, trucidandole barbaramente. Le indagini sono affidate alla giovane Lindsay Boxer, ispettrice capo della squadra omicidi. Per catturare il killer Lindsay è disposta anche a creare il Women's Murder Club. La affiancano una giornalista, un medico legale e una procuratrice: quattro donne determinate e alleate contro il crimine.<
Jane è una giovane madre single immigrata negli Stati Uniti dalle Filippine. Vive in un dormitorio nel Queens, a New York, insieme alla cugina Evelyn e a tante altre donne che, come lei, sono venute qui con la speranza di una vita e di un futuro migliori. Dopo i primi lavori presso alcune facoltose famiglie di Manhattan, Jane riesce a entrare a Golden Oaks, una residenza idilliaca nelle campagne del fiume Hudson che ospita «madri surrogate», donne e ragazze bisognose come Jane, che concedono il proprio corpo alle ricche «clienti» in cambio di un compenso che potrà letteralmente trasformare la loro vita. Ben presto, però, affiora il durissimo compromesso a cui devono adeguarsi le «Ospiti»: Golden Oaks, gestita da un’ambiziosa donna d’affari di origini cinesi, è in realtà una prigione dorata, un ambiente «calibrato per massimizzare il potenziale fetale», dove le ospiti sono tenute sotto strettissima sorveglianza. L’esperienza straziante a cui va incontro Jane è una versione inquietante del sogno americano, dove il denaro permette di comprare e vendere qualunque cosa, persino la vita. Protagoniste sono le donne, vittime e carnefici di un meccanismo sottile e perverso, in cui si intrecciano ambizione e potere, desiderio di riscatto e spirito di sacrificio. Il risultato è un affresco spietato e insieme toccante di un universo femminile costretto a fare i conti con i propri valori e sentimenti più profondi.<
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«Quello che vidi andava al di là della mia immaginazione, della mia comprensione, di tutto quello che sapevo. Le braccia della ragazzina erano ripiegate all'indietro in modo strano, ma quando le sollevò... Non era umanamente possibile, eppure eccola là... Una ragazzina con le ali!» Questo l'incredibile incontro che sconvolge la vita di Frannie O'Neill, una giovane e appassionata veterinaria che, dopo la morte del marito, si è isolata dal mondo, dedicandosi interamente al suo lavoro a Bear Bluff, uno sperduto paesino sulle Montagne Rocciose. L'unica persona alla quale Frannie ha il coraggio di confessare ciò che chiunque prenderebbe per un'allucinazione è Kit Harrison, affittuario della baita vicino al suo ambulatorio, un uomo dal passato non proprio limpido e dal presente piuttosto confuso. Ma Frannie, inconsapevolmente, ha scelto la persona giusta: Kit infatti è un agente dell'FBI che, all'insaputa dei suoi superiori, sta conducendo indagini su un intricato caso legato a esperimenti illegali di manipolazione genetica. Dopo la rocambolesca cattura della ragazzina alata, i due riescono a conquistarne la fiducia: lei dice di chiamarsi Max e di essere fuggita dalla Scuola. Ma che cos'è la Scuola e quali spaventosi segreti custodisce? In un crescendo di episodi agghiaccianti, Frannie e Kit verranno aiutati dalla stupefacente Max a far luce su una serie di delitti e di atrocità, alcuni dei quali riguardano Frannie molto da vicino... Un Patterson nuovo e travolgente, geniale nella capacità di rendere assolutamente vero l'inverosimile. Una vicenda che, nella realtà del romanzo, getta un'ombra inquietante sul nostro presente e ancor più, forse, su un domani non troppo lontano.<
Un delitto è sempre orribile. Ma se a morire è una ragazzina undicenne, di colore, colpita apparentemente per puro caso, allora una cappa nera di odio rischia di avvolgere l'intera comunità e di suscitare un'irrefrenabile sete di vendetta. E infatti gli occhi di tutta San Francisco sono puntati sul tenente Lindsay Boxer: è sua la responsabilità di trovare l'assassino, il pazzo che ha sparato addosso a una piccola folla, uccidendo però soltanto la piccola Tasha. Senza indizi concreti né piste valide, e contro ogni logica, Lindsay si aggrappa a un'intuizione: forse il movente di quell'omicidio non è l'odio razziale, bensì un impulso oscuro, più sfuggente e quindi molto più pericoloso. E sa pure che c'è un'unica risorsa su cui può contare, cioè riunire di nuovo le "Donne del club omicidi", lei e le sue amiche Claire Washburn, Jill Bernhardt e Cindy Thomas: medico legale, sostituto procuratore e giornalista, le "tre menti più acute e brillanti della città"...<
Franz Tunda, un giovane ufficiale asburgico, finì prigioniero di guerra dei russi nell'agosto del 1916. Si liberò con l'aiuto di un polacco. Questa fu la prima delle avventure che lo portarono dalla fuga nella steppa siberiana alle lotte rivoluzionarie nelle file dell'Armata rossa, da Vienna a Berlino, a Parigi. La fuga di Tunda che porta in sé l'implacabile destino del disperso, non è la storia di un'inquietudine, anzi, è la storia del conseguimento di una quiete assoluta. A poco a poco il protagonista si ritroverà "senza nome, senza credito, senza rango, senza titolo e senza professione".
Considerato il romanzo più autobiografico di Roth, "Fuga senza fine" contiene una rappresentazione esemplare della disgregazione storica, politica e morale della civiltà austroungarica che è il tema centrale di tutta la sua opera.
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