Here is a true literary event — the long-awaited new novel by Carlos Fuentes, one of the world’s great writers. By turns a tragedy and a farce, an acidic black comedy and an indictment of modern politics, The Eagle’s Throne is a seriously entertaining and perceptive story of international intrigue, sexual deception, naked ambition, and treacherous betrayal.

In the near future, at a meeting of the United Nations Security Council, Mexico’s idealistic president has dared to vote against the U.S. occupation of Colombia and Washington’s refusal to pay OPEC prices for oil. Retaliation is swift. Concocting a “glitch” in a Florida satellite, America’s president cuts Mexico’s communications systems — no phones, faxes, or e-mails — and plunges the country into an administrative nightmare of colossal proportions.

Now, despite the motto that “a Mexican politician never puts anything in writing,” people have no choice but to communicate through letters, which Fuentes crafts with a keen understanding of man’s motives and desires. As the blizzard of activity grows more and more complex, political adversaries come out to prey. The ineffectual president, his scheming cabinet secretary, a thuggish and ruthless police chief, and an unscrupulous, sensual kingmaker are just a few of the fascinating characters maneuvering and jockeying for position to achieve the power they all so desperately crave.

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Il nuovo romanzo dell’autrice di LA META’ DI NIENTE«Catherine Dunne scrive di persone comuni, ma nei suoi romanzi la loro vita è straordinaria.»»Sunday Tribune«Ha il dono geniale di trasformare vite normali in un racconto irresistibile.»The Irish Post«Nessuno sa parlare delle donne come lei. Nessuno sa parlare alle donne come lei.»Elle«Appassionante, elegante, necessaria, autentica: la scrittura di Catherine Dunne è tutto questo e molto di più.»Roddy Doyle «Sa, come nessun altro, raccontare la vita intima, quotidiana, di una donna e di una famiglia.»Isabella Bossi FedrigottiUna madre severa e un padre comprensivo, una sorella maggiore ribelle e una sorella minore fin troppo responsabile: ogni luogo comune è ribaltato nella famiglia Emilianides, costretta a lasciare Cipro e a trasferirsi in Irlanda dopo il colpo di Stato del 1974. Perché loro sono così diversi da tutti gli altri? Per il trauma di un’esistenza interrotta, e ricominciata in terra straniera? O per via di Mitros, il secondogenito, segnato da una malattia che lo ha colpito a pochi mesi dalla nascita, mettendolo al centro dell’affetto e delle preoccupazioni della famiglia? Di certo le due ragazze cercano disperatamente una loro normalità: Alexia la insegue nelle fughe dell’adolescenza e poi in un matrimonio affrettato; Melina, al contrario, nel rifiuto di ogni legame. Fino a quando si sente costretta, dalla trama di affetti e mancanze che da sempre avvince la sua famiglia, ad accettare il più sbagliato di tutti. Sembra l’inizio di un destino di solitudine, se non fosse per un dettaglio: il filo teso tra due sorelle non si può spezzare.Catherine Dunne tesse con delicatezza una nuova, grande storia famigliare, in cui ci troviamo a crescere, amare, illuderci e soffrire assieme a Melina, ad Alexia e ai vividi personaggi che popolano le loro vite, in una Dublino di cielo e acqua. Un romanzo che ci interroga sull’inesorabile verità dei sentimenti.

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Il passato di Rose, indimenticabile protagonista di La metà di niente, bussa alla porta di casa in una sera d'aprile. Suo marito Ben, otto anni dopo aver detto addio a lei e ai loro tre figli, dopo un lungo silenzio si rifà vivo con una serie di pretese. Ma Rose, che ha lottato duramente per risollevarsi dall'abbandono e da una difficile situazione economica, è diventata un'imprenditrice di successo grazie alla sua agenzia di catering e una preziosa guida per i figli in un'età critica. Ha saputo ritrovare se stessa con eccezionale determinazione superando il dolore, la paura di non riuscire e le mille difficoltà di una madre rimasta sola. Finché la ricomparsa del marito le fa riscoprire una fragilità di donna che credeva di aver superato e la costringe ad assumersi all'improvviso il difficile e per lei inconsueto ruolo di mediatrice fra padre e figli; la costringe a riprendere un cammino che si rivela ancora una volta in salita. Come La metà di niente, L'amore o quasi è un intenso romanzo al femminile, la storia emblematica di una donna che si è ricostruita un equilibrio e che, vedendolo improvvisamente rimesso in discussione, giorno dopo giorno trova le risorse per farcela, con tenacia, con il conforto degli affetti autentici e con un tocco di autoironia; per scoprirsi, sulla soglia dei cinquant'anni, ancora capace di vivere le emozioni di una ragazzina.Per scoprirsi, forse, ancora pronta per un nuovo amore.<

Una mattina come tante nella cucina in disordine, nell'aria pungente di una Dublino ancora addormentata. Una mattina come altre quella in cui Ben decide di dire addio alla moglie Rose, ai suoi tre figli e a vent'anni di vita assieme. Rose non parla, non reagisce, non sa nemmeno cosa provare. Con questa scena si apre "La metà di niente", il felice romanzo d'esordio di Catherine Dunne, il diario lucido e drammatico di una donna che, di punto in bianco, si trova sola, senza soldi e con una famiglia da mantenere. Come in un album di fotografie, la nuova vita di Rose si alterna a flashback della vita passata, dei suoi sogni giovanili, delle sue illusioni romantiche sul matrimonio. Ma tra lacrime e disperazione, tra rabbia e sensi di colpa, Rose diventa forte.

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«L’irlandese Catherine Dunne, autrice del fortunato La metà di niente, sa, come nessun altro, raccontare la vita intima, casalinga, quotidiana di una donna e di una famiglia.»Isabella Bossi Fedrigotti«Nei racconti della Dunne, collegati dal filo della sofferenza femminile, c’è un realismo minuto, quotidiano. Nelle trame c’è tutta una razza di donne dure, coriacee, abituate al dolore, alla lotta, ai sentimenti radicali.»Mirella Serri«Una grande maestra nell’analisi dei sentimenti. Senza sentimentalismi.» Giulia Borgese«I suoi personaggi sono le nostre amiche, le nostre sorelle, le nostre madri ricalcate in un’esperienza di reciprocità quotidiana che sorprende per intelligenza e sensibilità, oltre che per il raffinato lavoro artigianale con la scrittura.»Il GiornaleFarrell ha un passato da dimenticare: un padre alcolizzato e violento, una madre che si è consumata a poco a poco, tre fratelli e una sorella più piccoli, che dopo la morte dei genitori sono stati strappati alle sue cure. Quando incontra e sposa Grace - bella, fragile, raffinata -, l'illusione di aver finalmente trovato il suo posto nel mondo sembra a portata di mano. Accomunati dalla passione, tanto concreta quanto simbolica, per gli oggetti del passato e sfruttando l'uno il talento dell'artigiano e l'altra quello artistico, cominciano a restaurare mobili e riprodurre bambole antiche. Tuttavia, il confronto ancora irrisolto di Farrell con l'autorità paterna, che si riflette nelle incomprensioni con il padre di Grace, la diversità, soprattutto quella sociale, tra i due sposi e il fallito progetto di un figlio sono ostacoli troppo grandi da superare. Costruito su tre piani temporali destinati a fondersi nel drammatico epilogo, in questo romanzo Catherine Dunne registra e porta alle estreme conseguenze i conflitti e i ricatti morali che minacciano qualsiasi relazione d'amore, e i sottili giochi di potere che spesso s'insinuano in ogni rapporto affettivo.«Catherine Dunne ha il dono geniale di trasformare vite normali in un racconto irresistibile.» The Irish Post«La Dunne scrive di persone comuni, ma nei suoi romanzi la loro vita è straordinaria.» Sunday Tribune«Nessuno sa parlare delle donne come lei. Nessuno sa parlare alle donne come lei.» Elle«La Dunne è una narratrice talmente dotata da essere in grado di ricreare in modo credibile un mondo che avvince il lettore.» Evening Herald

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Young Prince Gaborn Val Orden of Mystarria is traveling in disguise on a journey to ask for the hand of the lovely Princess Iome of Sylvarresta when he and his warrior bodyguard spot a pair of assassins who have set their sights on the princess's father. The pair races to warn the king of the impending danger and realizes that more than the royal family is at risk—the very fate of the Earth is in jeopardy.<

Graham Farmelo, the author of the celebrated and prize-winning biography of Paul Dirac, argues that Churchill was far more interested in science that he appeared. He made brave efforts to understand the exciting and sinister new world opened up by quantum physics in the 1920s and ’30s, and wrote repeatedly about the coming of unimaginably dangerous new explosives. Britain then was the world leader in nuclear research.

But when the awful possibility of actually building an atomic bomb raised its head, Churchill made crucial errors that ensured Britain’s exclusion from the American-led project to build the bomb. He neglected an offer by Roosevelt to give Britain equal footing on the project and marginalized the real elite of British science, relying instead on the counsel of Frederick Lindemann, a wayward Oxford physicist hungry for power and resentful of scientists more brilliant than he was. As a result, Britain lost its leadership of this cutting-edge science and was denied access to the latest research. Churchill allowed himself to be fobbed off with emollient words from the notoriously evasive American President.

In this original and controversial book, Graham Farmelo shows a new and less flattering side to the great war leader.

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Richard P. Feynman was one of this century’s most brilliant theoretical physicists and original thinkers. Born in Far Rockaway, New York, in 1918, he studied at the Massachusetts Institute of Technology, where he graduated with a BS in 1939. He went on to Princeton and received his Ph.D. in 1942. During the war years he worked at the Los Alamos Scientific Laboratory. He became Professor of Theoretical Physics at Cornell University, where he worked with Hans Bethe. He all but rebuilt the theory of quantum electrodynamics and it was for this work that he shared the Nobel Prize in 1965. His simplified rules of calculation became standard tools of theoretical analysis in both quantum electrodynamics and high-energy physics. Feynman was a visiting professor at the California Institute of Technology in 1950, where he later accepted a permanent faculty appointment, and became Richard Chace Tolman Professor of Theoretical Physics in 1959. He had an extraordinary ability to communicate his science to audiences at all levels, and was a well-known and popular lecturer. Richard Feynman died in 1988 after a long illness. Freeman Dyson, of the Institute for Advanced Study in Princeton, New Jersey, called him ‘the most original mind of his generation’, while in its obituary The New York Times described him as ‘arguably the most brilliant, iconoclastic and influential of the postwar generation of theoretical physicists’.

A number of collections and adaptations of his lectures have been published, including The Feynman Lectures on Physics, QED (Penguin, 1990), The Character of Physical Law (Penguin, 1992), Six Easy Pieces (Penguin, 1998), The Meaning of It All (Penguin, 1999) and Six Not-So-Easy Pieces (Allen Lane, 1998; Penguin, 1999). The Feynman Lectures on Gravitation and The Feynman Lectures on Computation are both forthcoming in Penguin. His memoirs, Surely You’re Joking, Mr Feynman, were published in 1985.

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