Ambientato in una comunità del prossimo futuro al pari di The Giver, in un villaggio dove ognuno pensa solo a se stesso e le persone con malattie o problemi fisici sono considerate inutili per la comunità e vengono lasciate morire, una ragazzina zoppa lotterà per conquistarsi il diritto di vivere. Ma, riuscendo a ricavarsi un posto all'interno di quella società, si renderà poi conto di come sia profondamente sbagliata e di quanto sia necessario cambiarla. Rifiuterà quindi l'occasione che a un certo punto le verrà offerta di scappare, e deciderà di fermarsi per iniziare a cambiare le cose dall'interno.<

Quando Matty è arrivato al Villaggio sei anni prima era un ragazzino inquieto e ribelle che amava definirsi "la Belva fra le Belve". Ora è cresciuto sotto la guida del cieco Veggente ed è pronto per l'assegnazione del suo vero nome: "Messaggero". Ma qualcosa nel Villaggio sta cambiando: da quando al mercato si barattano i sentimenti con effimeri beni materiali, la comunità è diventata improvvisamente ottusa e caparbia. La società utopica che un tempo amava accogliere tutti i rifugiati e i derelitti sta innalzando un muro di isolamento. Matty è uno dei pochi capaci di districarsi nel fitto della Foresta e il suo compito ora è quello di portare il messaggio del drastico cambiamento ai paesi vicini e convincere Kira, la figlia del veggente, a tornare con lui al Villaggio, prima che sia troppo tardi. Ma la Foresta, che gli è sempre stata amica, si è rivoltata contro di lui, animata da una forza oscura e senziente, e Matty si trova a fronteggiare il pericolo armato solo di un nuovo potere che ancora non riesce completamente a gestire e a comprendere.<

Questa è la storia di Claire, ma anche di Jonas, Matty, Kira e di molti altri personaggi dell'inquietante realtà distopica inventata dall'autrice. Siamo al Villaggio, Claire ha solo 14 anni e ha ricevuto il ruolo di "Birthmother": dopo l'inseminazione artificiale diventerà un "contenitore" e partorirà il suo "prodotto". Nessuno le ha spiegato quanto sarà doloroso, nessuno l'ha avvertita che dovrà portare una benda che le impedirà di vedere suo figlio. Ma il parto di Claire è tutt'altro che semplice: subisce il primo cesareo di tutta la comunità. Per un'imprudenza dell'infermiera viene a sapere che il figlio, il numero 36, sta bene. A causa delle complicazioni, però, Claire viene "decertificata", dichiarata non adatta a essere una Birthmother e assegnata alla piscicoltura. La ragazza, sconvolta da un'atroce sensazione di perdita, ha ormai un unico scopo: ritrovare suo figlio. L'arrivo al vivaio della nave dei rifornimenti, giunta da un luogo sconosciuto chiamato "mare" con la sua strana ciurma, potrebbe essere il suo mezzo di fuga, quando rapirà il bambino...<

SpBook 22 Jonas ha dodici anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua Comunità non esistono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto quello che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compresi gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte o profondità emotive, ma neppure a incertezze o rischi. Ogni unità familiare è formata da un uomo e una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio e una femmina. Ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Consiglio degli Anziani nella Cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel momento sta arrivando...<

«È stata una vicenda incredibile, della quale tutti sanno ma di cui in pubblico si preferisce tacere perché non fa onore alla storia della magistratura» Guido Salvini. Sono passati quarantanni dalla strage di piazza Fontana a Milano, ma della bomba alla Banca nazionale dell'agricoltura e della morte dell'anarchico Giuseppe Pinelli, volato dal quarto piano della questura, si continua a parlare ancora oggi. Perché quel 12 dicembre 1969 ha aperto una frattura sociale che questi quattro decenni non hanno ancora ricomposto. Una storia che non si è affatto conclusa con la sentenza della Cassazione nel 2005 che ha assolto gli ultimi tre neonazisti imputati per una strage rimasta senza colpevoli. In questo libro viene ricostruita la montatura contro Pietro Valpreda, la morte - anch'essa senza colpevoli - di Giuseppe Pinelli e soprattutto la fitta trama di connivenze, coperture e depistaggi che attestano come la «madre di tutte le stragi» sia stata una strage di Stato.

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Una volta giú, gli piacerebbe essere musicista ma è solo la sensazione di una sensazione. Non è una sensazione invece quel piolo sulla testa. E la sua Canzone piú bella? Quanto la dovrà tenere per sé e quanto lasciarla andare di fronte a un Ariston che si apre in due? Un vocal trainer può garantire qualunque cosa tranne il successo. Un manager, qualunque cosa tranne la fedeltà. Ma si può essere fedeli per tutta la vita alla propria batteria, e alla donna che suona il basso nel tuo gruppo da sempre. Signora Pilar, è durata anche troppo. Troppo poco un minuto per esprimere un desiderio al genio della chitarra. Ma non sono troppi dieci anni per un incontro cosí. O Sí? L'Uno e l'Altro. Insomma, questi racconti - cosí diversi fra loro e cosí inseparabili, vivaci come una scolaresca eterogenea ma affiatata - sono un tripudio di fantasia e vitalità. E soprattutto irrompono sulla scena due elementi nuovissimi nella scrittura vibrante di Ligabue: il fantastico e la forza della musica. La musica in tutte le sue declinazioni. La musica che, come il sesso e l'amore, sfugge fortunatamente a ogni tentativo di imbrigliarla. Perché solo nell'abbandono, nell'accettazione del mistero, nello stupore che ci afferra ogni volta come fosse la prima, possiamo sperimentare una quotidiana spettacolare magia.

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Poli Ugo è nato con “L’archivista” nel 1981. Volevo trovare un’alternativa a Sarti Antonio. Fu un errore di valutazione perché il personaggio non piacque ai lettori e di conseguenza neanche all’editore. Secondo me doveva essere la rappresentazione umana della violenza a Bologna. Ha un servilismo innato nei confronti dei potenti ed è violento con i deboli. In fondo è un po’ tutti noi.
Era forse era troppo in anticipo sui tempi. Oggi ci sono esempi di “cattivi” televisivi che piacciono. Presto sarà ristampato da Einaudi: sono curioso di vedere se avrà successo o no.
Loriano Macchiavelli

Nel 1985 Loriano Macchiavelli ha curato il soggetto e la sceneggiatura del film per la TV L'archivista (regia di Guido Ferrarini), girato a Bologna e andato in onda su Rai Uno nel settembre del 1988. Il film porta sul piccolo schermo uno dei suoi personaggi letterari più riusciti: Poli Ugo, interpretato per la TV da Flavio Bucci. Il film presenta una Bologna attuale e viva, ben lontana dalla solita vecchia iconografia, e anticipa drammaticamente le mutazioni successive della città.

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Secondo arrondissement, Nestor Burma gioca in casa. Qui si trova, infatti, rue des Petits-Champs dove ha sede l'agenzia investigativa Fiat Lux. A trascinarlo in questa nuova avventura è una sua vecchia conoscenza, Esther, o Alice, un tempo amante di un certo Georges Moreno, amico di Burma. La donna, sfigurata in volto e piena di odio verso la sua famiglia che, tanti anni prima, l'ha voluta separare dal suo amato Georges, sta cercando di vendicarsi del fratello, ricco commerciante coinvolto in traffici non sempre trasparenti? O davvero ha ricevuto una lettera dal vecchio amico dell'investigatore privato il quale invece aveva letto della sua morte in Spagna? Per scoprirlo, Burma deve entrare in un ambiente famigliare fatto di rancore e risentimento, dove nulla sembra essere ciò che appare. Al suo fianco sarà la solita cara Hélène, segretaria della Fiat Lux, che lo salverà da situazioni a dir poco scomode, mentre omicidi e colpi di scena si susseguiranno a ritmo incessante. Al servizio di più clienti coinvolti nella vicenda, a Nestor Burma e al suo intuito il compito di trovare la soluzione del mistero.

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Quando Nestor Burma va per recuperare del denaro da un usuraio di Rue des Francs-Bourgeois, lo trova morto, con la faccia sporca di rossetto. Due gli elementi che permetteranno a Nestor Burma di risolvere il caso, in un'indagine dai toni profondamente umani: un orsacchiotto di peluche e un paio di mutandine di nylon... A questo punto una serie di strane coincidenze verificatesi nel quartiere parigino del Marais rendono ancora più complicata l'avventura del buon Nestor Burma. <

Come sua consuetudine nella serie di romanzi dedicata all'impareggiabile Nestor Burma, Léo Malet ci porta alla scoperta di un nuovo arrondissement di Parigi. Questa volta si tratta del VI, Saint-Germain-des-Près, il quartiere della Parigi in fermento nel secondo dopoguerra, celebre per i locali notturni frequentati da intellettuali e musicisti, donne alla ricerca di emancipazione, idealisti e semplici turisti alla moda. Assunto da un ambiguo assicuratore che cerca di recuperare una refurtiva di gioielli per non liquidare il danno subito dalla propria cliente, Burma si trova a setacciare il quartiere e a imbattersi fin da subito nel cadavere di un personaggio apparentemente implicato nel colpo. Per risolvere il caso Burma dovrà muoversi in un mondo popolato da scrittori falliti, artisti frustrati, musicisti di colore, aspiranti miss o attrici, tossicodipendenti che vivono in notti fumose e alcoliche dove l'omicidio appare come una facile risoluzione agli imprevisti del caso. In un serrato succedersi di colpi di scena, accompagnato dalla sua fidata segretaria Hélène e facendo ricorso alle sue raffinate capacità di analisi e osservazione, Burma riuscirà a risolvere tutti i misteri della vicenda in un finale a sorpresa degno delle migliori pagine in assoluto del grande Léo Malet.<

E' una mattina di settembre dell'ottavo anno del terrore, la spietata dittatura scientifica di Paolo Orlovski. Una donna arriva alla Grand Central Station di New York e la trova spaventosamente vuota. Dove sono finiti milioni di americani? E' possibile che un governo faccia sparire gli abitanti di un'intera città? O si sta aprendo una crepa nel regime perfetto? La risposta è affidata a Elena Haumann, un tempo solerte funzionaria e ora collaboratrice delle forze ribelli. Il nuovo romanzo di Marc Laidlaw è una partita a scacchi giocata contro il tempo e contro la morte.<

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