Popular books

Burgess Alan

Sette uomini all'alba

L&apos;incredibile storia dei combattenti della resistenza ceca addestrati in Gran Bretagna, che hanno progettato e realizzato l&apos;attentato al generale delle S.S. Reinhard Heydrich e del terribile destino che attendeva coloro che hanno eseguito la missione o sono stati associati con esso.<br/>Un resoconto dettagliato di una delle operazioni di resistenza più sorprendenti della seconda guerra mondiale<br/><

Burgess Anthony

Trilogia malese

Protagonista dei tre romanzi che compongono la trilogia malese burgessiana è Victor Crabbe, funzionario del ministero dell&apos;istruzione inglese, che in Malaysia insegna storia nei college in cui si va formando quella che sarà la classe dirigente del nuovo stato indipendente. Crabbe ama la Malaysia, si sforza di conoscerla e di comprenderne la molteplicità di etnie e di lingue. Con lui c&apos;è la seconda moglie, la bellissima Fenella, che inizialmente rifiuta, quasi fosse un esilio, la vita nell&apos;ex colonia britannica. Non ne sopporta il clima, ne le abitudini, stenta a trovare interlocutori che soddisfino il suo bisogno di comunicazione e di svago. Stenta anche a suscitare manifestazioni amorose da parte del marito, emotivamente bloccato da un profondo quanto immotivato senso di colpa per la morte della prima moglie, di cui si sente responsabile. A poco a poco tuttavia, seppure in modo contraddittorio, Fenella si lascia affascinare dal paese. Ciò l&apos;avvicina al marito, ma resta tra loro come un diaframma inesplicabile, perché in realtà non è la Malaysia - con la sua peculiarità di tradizioni e cultura, con la sua talora incomprensibile specificità - a separarli, ma qualcosa di interiore, che attiene alla loro storia personale, di europei alla ricerca di se stessi. Questa trilogia, pubblicata in traduzione italiana nel 1981 dall&apos;Editoriale Nuova passata praticamente inosservata, viene ora proposta in traduzione riveduta e corretta, nonché corredata dall&apos;introduzione che Burgess scrisse nel 1981 per l&apos;edizione americana. <br/><

Burgess Anthony

Un cadavere a Deptford

Christopher Marlowe venne assassinato il 30 maggio 1593, in una locanda di Deptford. Ateo, bestemmiatore, omosessuale, ubriacone e spia, amante delle risse da taverna, l&apos;autore di capolavori come &quot;Edoardo II&quot; e &quot;Doctor Faust&quot;, &quot;L&apos;ebreo di Malta&quot; e &quot;Tamerlano&quot;, sembrava desinato a una morte violenta, che resta però avvolta nelle nebbie della storia. Per svelare il mistero, Anthony Burgess ha dato voce a un anonimo attore, compagno di varie avventure teatrali, erotiche e politiche dello scrittore elisabettiano. Questo testimone indiscreto ci racconta la folgorante parabola di un eroe seducente e scomodo, geniale e maledetto, coinvolto nella lotta tra protestanti e cattolici, senza dimenticare il confronto con il coetaneo Shakespeare.<

Burke Alafair

Una perfetta sconosciuta

Träff Åsa

Nel buio

Camille Aubray

La ragazza che amava Picasso

Camilleri Andrea

La banda Sacco

<p class="description">«Ma c’era la mafia» – «Eccome, se c’era!»: a chiusura di capitolo e, a seguire, subito dopo, ad apertura di capitolo, come in una ntruccatura, in una concatenazione tra ottave siciliane. La sensazione è quella di una voce che racconta, sgraffiando le parole nell’aria e modulandole alla maniera di un cantastorie che, sul prospetto di un cartellone dipinto, va narrativizzando, riquadro dopo riquadro, la declamazione larga e sonora della vicenda. Ed è dentro questa simulazione di un genere popolare che si aggiorna il modello giudiziario della manzoniana Storia della Colonna Infame, con il suo andar contro le inchiostrature del romanzesco e porsi dietro il dorso delle cose, mescolando racconto e riflessione, dettagli e postille critiche: sempre stringendosi ai fatti, interrogando le contraddizioni dei «documenti», siano essi forniti dalle confessioni estorte con i ricatti e le violenze, dalle deposizioni dei presunti testimoni, da un memoriale, o dai risultati processuali; nella convinzione che la verità sfugge dietro l’angolo e viene affatturata dagli accusati che si fanno accusatori, dai causidici, dai metodi d’indagine talvolta barbarici, dal disporsi della giustizia da una parte e della politica dalla parte opposta. <br> Costante è, in questo racconto reale, il paesaggio di una Sicilia rurale: le pietraie, le fratte rocciose, i pascoli; la magia botanica dei pistacchieti con i loro fiori unisessuali, le promesse di notti arabe del sambuco che tra le foglie nasconde le cantaridi, le cantilene degli stagionali che hanno già attraversato le scene «campestri» di Pirandello. All’inizio, nel secondo Ottocento, c’è il patriarca Luigi Sacco, bracciante d’ingegno e passione. Vengono poi i discendenti, grandi lavoratori tutti, e socialisti, tra emigrazione transoceanica e chiamata alle armi nella Grande Guerra, malversazioni e canaglierie di rozzi capimafia con alle spalle pupari altolocati, che prosperano nella latitanza dello Stato e sanno come avvantaggiarsi nella tragica notte del fascismo, nonostante il pugno di ferro del prefetto Mori (e grazie ad esso, anzi) che seppe abbattersi anche sui comuni oppositori politici. I cinque fratelli Sacco conoscono la disperazione a vivere in un regime di mafia. Si danno alla latitanza. Si sentono investiti di un ruolo di supplenza nella lotta (armata) contro i persecutori mafiosi. Diventano giustizieri solitari, nel silenzio ottuso dell’omertà: cittadini eslègi di uno Stato che non ha saputo garantirli. Vengono arrestati, processati, e inventati come «banditi» e predoni d’assalto. In carcere conoscono l’antifascismo. Incontrano Umberto Terracini e incrociano Gramsci. <br> Il succo della storia, di questo western nostrano di onest’uomini indotti e costretti a farsi vendicatori, è di declinazione manzoniana: «I provocatori, i soverchiatori, tutti coloro che, in qualunque modo, fanno torto altrui, sono rei, non solo del male che commettono, ma del pervertimento ancora a cui portano gli animi degli offesi». (Salvatore Silvano Nigro)</p><

Campanile Achille

Manuale di conversazione

Camus Albert

Camus Albert - 1947 - La peste

<p class="description">Orano è colpita da un’epidemia inesorabile e tremenda. Isolata con un cordone sanitario dal resto del mondo, affamata, incapace di fermare la pestilenza, la città diventa il palcoscenico e il vetrino da esperimento per le passioni di un’umanità al limite tra disgregazione e solidarietà. La fede religiosa, l’edonismo di chi non crede alle astrazioni, ma neppure è capace di “essere felice da solo”, il semplice sentimento del proprio dovere sono i protagonisti della vicenda; l’indifferenza, il panico, lo spirito burocratico e l’egoismo gretto gli alleati del morbo. Scritto da Camus secondo una dimensione corale e con una scrittura che sfiora e supera la confessione, La peste è un romanzo attuale e vivo, una metafora in cui il presente continua a riconoscersi.</p><

Carmelo Abbate

Golgota

Carmine Abate

Il bacio del pane

<p>Il mare che si allontana, scintillante nella calura. La fiumara da risalire, gonfia di pietre luminose, i ruderi dei mulini, il bosco di lecci chiazzato del giallo delle ginestre e infine lo scroscio sempre più intenso: è così che Francesco e i suoi amici scoprono un'oasi di pace presso la cascata refrigerante del Giglietto, sopra il paese di Spillace, in Calabria. Il luglio è afoso, e i bagni nel laghetto, seguiti dai saporitissimi pranzi, sono il diversivo ideale per la piccola comitiva di ragazzi e ragazze nemmeno diciottenni, affamati di vita e di emozioni. Ma quel luogo incantevole cela un mistero: in uno dei mulini abbandonati Francesco e Marta - la bellissima compaesana che vive a Firenze e scende al mare per le vacanze - incrociano gli occhi atterriti e insieme fieri di un vagabondo, che si comporta come un uomo braccato, cerca di allontanarli ed è addirittura armato. Ma la curiosità buona dei due ragazzi, gli sguardi leali scambiati nell'ombra, hanno la meglio: e presto l'uomo misterioso rivela qualcosa di sé, della ferita che lo ha condotto a nascondersi... Luglio, agosto, giorni in cui la vampa dell'estate si accompagna ai sapori dei fichi maturi, delle olive in salamoia, del pane preparato in casa con un rito affascinante, sul far del mattino. Giorni in cui nemmeno la calura spegne il desiderio d'amore, che vibra tra i ragazzi e accende gli animi come peperoncino vivo sulle labbra. E poi settembre, l'estate che si va spegnendo, il ritorno alla scuola e alla vita usata, la maggiore età che si avvicina: e con essa la consapevolezza che l'incanto non è nulla senza il coraggio, senza l'impegno che ogni vita adulta richiede. Con freschezza e passione, Carmine Abate dà vita a un intenso romanzo di formazione che si svolge nel tempo di pochi mesi e insieme racconta il senso racchiuso in una vita intera. L'uomo "selvatico" del Giglietto sarà per i protagonisti il testimone più alto della dignità, del rifiuto della prepotenza, della solidarietà che rendono grande ogni esistenza, e restituiscono a ogni luogo la sua bellezza. Valori che si incarnano nel gesto antico e attuale di baciare il pane, per celebrarne il dono e il mistero.</p><

Carmine Abate

Il ballo tondo

<p class="description">Hora è un luogo dell'anima, un paese in cui il tempo, i fatti, le persone sono avvolti in un'atmosfera magica e misteriosa. Ma è anche un luogo concreto, un paese della Calabria dove vive un'antica comunità arbereshe. È qui che cresce Costantino Avati, protagonista di questa affascinante saga familiare. Attorno al ragazzo ci sono tanti, indimenticabili personaggi: il padre, impetuoso e malinconico, emigrato in Germania; la madre, custode di un segreto rovello; le sorelle con le loro tormentate storie d'amore; la romana Isabella, che fa palpitare il cuore adolescente di Costantino; il maestro forestiero, cacciatore di sogni e ricordi; e soprattutto il nonno, ironico e saggio, ultimo depositario di un'epoca che va scomparendo. Con realismo, ironia e tenerezza, Carmine Abate tesse in queste pagine un delicato romanzo di formazione, pieno di storie visionarie, comiche e poetiche che hanno la forza dell'epopea; ma anche una vicenda di ampio respiro in cui mescola abilmente realtà e leggenda, mito e cronaca, tradizione e modernità, vita e sogno. Il ballo tondo, acclamatissimo primo romanzo di Abate, ha vinto il Premio internazionale dei lettori Arge Alp ed è stato già tradotto in diversi paesi europei.</p><

Carmine Abate

Il mosaico del tempo grande

Carmine Abate

La collina del vento

Impetuoso, lieve, sconvolgente: è il vento che soffia senza requie sulle pendici del Rossarco, leggendaria, enigmatica altura a pochi chilometri dal mar Jonio. Il vento scuote gli olivi secolari e gli arbusti odorosi, ulula nel buio, canta di un antico segreto sepolto e fa danzare le foglie come ricordi dimenticati. Proprio i ricordi condivisi sulla &quot;collina del vento&quot; costituiscono le radici profonde della famiglia Arcuri, che da generazioni considera il Rossarco non solo luogo sacro delle origini, ma anche simbolo di una terra vitale che non si arrende e tempio all&apos;aria aperta di una dirittura etica forte quanto una fede. Così, quando il celebre archeologo trentino Paolo Orsi sale sulla collina alla ricerca della mitica città di Krimisa e la campagna di scavi si tinge di giallo, gli Arcuri cominciano a scontrarsi con l&apos;invidia violenta degli uomini, la prepotenza del latifondista locale e le intimidazioni mafiose. Testimone fin da bambino di questa straordinaria resistenza ai soprusi è Michelangelo Arcuri, che molti anni dopo diventerà il custode della collina e dei suoi inconfessabili segreti. Ma spetterà a Rino, il più giovane degli Arcuri, di onorare una promessa fatta al padre e ricostruire pezzo per pezzo un secolo di storia familiare che s&apos;intreccia con la grande storia d&apos;Italia, dal primo conflitto mondiale agli anni cupi del fascismo, dalla liberazione alla rinascita di un&apos;intera nazione nel sogno di un benessere illusorio.<

Carmine Abate

La felicità dell’attesa

Carmine Abate

La moto di Scanderbeg

Carmine Abate

Vivere per addizione

Carmine Aymone

Yes I know… Pino Daniele

EDGT1332792<

Cecelia Ahern

Il Dono

Chiara Alessi

Le caffettiere dei miei bisnonni

EDGT812782<

Christian Antonini

Le parole nel vento

Colin Andrews

Ingraham

Quinn Cleary, intelligente e determinata, vuole diventare medico. Per lei, che non dispone di mezzi economici sufficienti, l'unico modo per realizzare il sogno della sua vita è l'Ingraham College of Medicine, prestigiosa ed esclusiva università privata e centro di ricerca scientifica tra i più quotati, dove i pochi fortunati che si conquistano l'ammissione sono esentati da ogni spesa a condizione che risiedano per quattro anni nel campus. Ma l'orrore si nasconde tra le mure dell'Ingraham, Quinn e il suo compagno di corso Tim si troveranno a rischiare la vita e la propria sanità mentale nel tentativo di scoprire il mistero che nasconde l'Ingraham.<

Colin Andrews

Innesto mortale

Quando due membri della Commissione Congiunta per l'Etica Medica di Washington muoiono dopo un intervento dell'abile chirurgo plastico Lathram, la dottoressa Panzella, sua giovane allieva, inizia ad avere atroci sospetti. Chi è veramente il dottor Lathram? Che cosa sta tramando e perché? Lacerata dal dubbio, Gina non esita a gettarsi in una pericolosa avventura, sulle tracce di un diabolico strumento di morte.<

Colin Andrews

Stato di salute

Per impedire al presidente degli Stati Uniti di presentare un progetto di legge che legalizza gli stupefacenti, il crimine organizzato elabora un terribile piano: rapire la figlia del suo medico personale, costringendolo a sottoporre il presidente ad una dannosissima terapia, che lo elimini dalla scena politica. Solo contro tutti, il dottor VanDuyne deve giocare una partita molto rischiosa. Ma sulla sua strada trova un'imprevista alleata: Poppy, la ragazza che il cartello della droga ha destinato alla sorveglianza della bambina.<

Contini Angela

Polvere di stelle

Corrado Augias

Breviario per un confuso presente

Corrado Augias

Il grande romanzo dei Vangeli

Corrado Augias

Il lato oscuro del cuore

<div><p>Clara studia "storia della psicanalisi". La sera, seduta in cucina, rimane sveglia fino a tardi ad analizzare i casi delle "grandi isteriche" e le cronache del rapporto con i medici che le ebbero in cura: Freud, Jung, Charcot... In quei momenti sospesi, il piccolo appartamento in cui vive con il padre, il fratello e la nonna sembra spalancarsi in un abisso notturno, capace di riportarla indietro nel tempo e trascinarla nelle profondità di queste grandi narrazioni. Perché questo sono, prima di tutto: storie di vita, di corpi e di amori; ossessioni e incomprensioni, guarigioni e scacchi. Storie di donne. Ma poi, per curiosità più che per bisogno, Clara comincia a lavorare nel bar del fratello. E sarà allora che, tutt'a un tratto, la vita vera spazzerà via, con la sua forza e i suoi spigoli, gli anni di isolamento e di studio solitario. Abituata a confrontarsi con la teoria di un inconscio remoto, già catalogato e raffreddato, Clara si troverà alle prese con una vicenda misteriosa e ambigua, un omicidio che affonda le radici in un vortice di sentimenti incandescenti, di violenza e di colpa. Nel territorio violato delle periferie di oggi l'attende l'incontro con Wanda, una di quelle donne sopraffatte che per lei sono sempre state soltanto personaggi da studiare sui libri: scoprirà per la prima volta l'emozione e la paura di ascoltare, lei per prima, un cuore che si schiude, e che esige da lei una risposta.</p><p class="description"> </p><p>**</p></div><

Corrado Augias

Il Paese in vendita

<p class="description">Version 90805 - 2013-05-30 13:46:44 +0200</p><

Corrado Augias

Modigliani

Costantini Alberto

Stella cadente

Cotti Andrea

Il cinese

Cristina Acidini

I Medici e le arti

Cristina Alger

Il castello di carte

EDGT1565641<

Damasio Antonio

Lo strano ordine delle cose. La vita, i sentimenti e la creazione della cultura

<p class="description">Come e perché sono sorte le culture? Come si spiega lo sviluppo di pratiche, strumenti e idee quali le arti, l'indagine filosofica, le regole morali e le fedi religiose, la giustizia, i sistemi di governo, l'economia, la tecnologia e la scienza? Perlopiù si risponde a questa domanda invocando una caratteristica peculiare della nostra specie, il linguaggio verbale, insieme ad altri tratti quali l'elevato grado di socialità e un intelletto superiore. Una spiegazione a prima vista ragionevole, eppure carente, giacché trascura il ruolo che i sentimenti e le emozioni svolgono nel motivare le azioni individuali e collettive che danno origine alle culture. Ma c'è di più: se negare a mammiferi e uccelli i sentimenti collegati all'emozionalità, e quindi la coscienza, è tesi ormai insostenibile, ci aspetteremmo tuttavia che pratiche e strumenti culturali fossero possibili, data la loro complessità, solo iti creature molto evolute, dotate di una mente e di una organizzazione cerebrale di livello superiore. Non è così. I sentimenti traggono infatti il loro potere da un principio di regolazione della vita, l'omeostasi, che è riscontrabile in ogni organismo e che gli consente non solo di perdurare, ma di prosperare. Essa è il filo invisibile che unisce le nostre menti al brodo primordiale in cui la vita ebbe inizio. Scopriamo così, non senza stupore, che i batteri, organismi unicellulari privi di mente e di cervello, hanno regolato per miliardi di anni la propria esistenza seguendo uno schema automatico che prefigura comportamenti usati dagli esseri umani nella costruzione delle culture, incluse forme avanzate di socialità e di cooperazione. Se le cose stanno così, l'inconscio umano affonda le radici più in profondità e più lontano di quanto Freud e Jung abbiano mai immaginato.</p><

Daniele Autieri

Il saccheggio

Si parla tanto di sprechi pubblici ma finora nessuno li aveva messi a disposizione di chi, inconsapevolmente e con troppi sacrifici, li finanzia. Solo nel 2012 lo Stato italiano ha affidato quasi 500mila incarichi di consulenza con un costo vicino ai 2 miliardi di euro. Il ricorso alle consulenze esterne è ormai prassi ovunque: nei ministeri che hanno speso quasi 20 milioni di euro, nelle Regioni dove il dato ammonta a 152 milioni, nei Comuni con ulteriori 420 milioni di euro generosamente elargiti ad amici e parenti, e così per tutte le altre diramazioni della Cosa pubblica. «Il saccheggio» è la prima inchiesta sugli uomini che sussurrano al potere e di fatto detengono le chiavi del Paese. Sono loro che controllano i grandi progetti dello Stato, affidano appalti alle aziende private, guidano i vertici delle istituzioni. Il giornalista de «la Repubblica» Daniele Autieri firma un lavoro che farà tremare i Palazzi. Un sistema consolidato che parte da dentro le mura della presidenza del Consiglio guidata da Silvio Berlusconi – in cui proliferano gli incarichi affidati ai fedelissimi di Mediaset o anche alla sorella di una presunta ex amante del Cavaliere – e si allarga alle assunzioni nei ministeri di ex soubrette e amici degli amici. Storie senza pudore, come quella della consulenza da 355mila euro per redigere il piano di governo del Comune di Colturano, un paesino di neanche duemila anime. Oppure la prezzolata prestazione per la sterilizzazione dei gatti randagi delle amministrazioni emiliane, gli incarichi per verificare la correttezza delle fatture emesse da Telecom Italia, la schiera dei mille consulenti del sindaco Alemanno o i collaboratori superpagati dell’ex ministro Corrado Passera.<

Daniele Autieri

Professione Lolita

Dante Alighieri

Il Fiore

SUMMARY: This is an EXACT reproduction of a book published before 1923. This IS NOT an OCR'd book with strange characters, introduced typographical errors, and jumbled words. This book may have occasional imperfections such as missing or blurred pages, poor pictures, errant marks, etc. that were either part of the original artifact, or were introduced by the scanning process. We believe this work is culturally important, and despite the imperfections, have elected to bring it back into print as part of our continuing commitment to the preservation of printed works worldwide. We appreciate your understanding of the imperfections in the preservation process, and hope you enjoy this valuable book.<

Dante Alighieri

La Divina Commedia Di Dante Alighieri, Con Nuovi Argomenti E Note Di G. Borghi... [Colla Vita Di Dante Da P. A. Serassi]

<div><p>This is a reproduction of a book published before 1923. This book may have occasional imperfections <br>such as missing or blurred pages, poor pictures, errant marks, etc. that were either part of the original artifact, <br>or were introduced by the scanning process. We believe this work is culturally important, and despite the imperfections, <br>have elected to bring it back into print as part of our continuing commitment to the preservation of printed works <br>worldwide. We appreciate your understanding of the imperfections in the preservation process, and hope you enjoy this valuable book. </p><p>++++ </p><p>The below data was compiled from various identification fields in the bibliographic record of this title. This data is provided as an additional tool in helping to ensure edition identification: </p><p>++++ </p><p> La Divina Commedia Di Dante Alighieri, Con Nuovi Argomenti E Note Di G. Borghi... [colla Vita Di Dante Da P. A. Serassi] </p><p> Dante Alighieri, Borghi </p><p> Baudry, 1844 </p><p>**</p></div><

Dario Antiseri

L'attualità del pensiero francescano. Risposte dal passato a domande del presente

Our ads partner

Choose a genre